Un’Enciclopedia open access.
di Antonio Prampolini
Indice
- L’Enciclopedia della fantascienza
- La storia alternativa o controfattuale
- Mondi paralleli e viaggi nel tempo
- La storia nella fantascienza
- Futurismo medievale
1. L’Enciclopedia della fantascienza
L'Encyclopedia of Science Fiction (SFE) è un reference work sulla fantascienza. Ideata da Peter Nicholls è stata pubblicata per la prima volta nel 1979 in formato libro e in una seconda edizione nel 1993. A partire dal 2011 è fruibile in rete, in modalità open access. Una nuova edizione è oggi disponibile online (quarta edizione – 2021).
L'enciclopedia è un work in progress autorevole, aggiornato periodicamente dal team editoriale con materiale scritto da esperti di…
di Antonio Prampolini
Indice
1. L’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM)
3. L’Enciclopedia dell’Olocausto
4. L’antisemitismo e il negazionismo
5. Le risorse per gli insegnanti: linee guida e lesson plan
1. L’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM)
L’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM), inaugurato nel 1993 con sede a Washington, è una delle principali istituzioni che a livello mondiale si dedicano alla conservazione della memoria, nelle sue varie forme, del genocidio degli ebrei (ed anche delle violenze dei nazisti verso altri gruppi etnici o sociali) e alla promozione della conoscenza e…
I contorni di una controversia*
di Daniele Boschi
In Italia, come in altri paesi occidentali, le diverse manifestazioni del 'politicamente corretto' e della cosiddetta cancel culture continuano ad essere oggetto di analisi e studi più o meno approfonditi e di interpretazioni e giudizi assai disparati e, in alcuni casi, del tutto opposti e inconciliabili.
Da una parte vi sono coloro che affermano che si starebbe sviluppando una vera e propria guerra contro la storia e l’identità dell’Occidente o che sarebbe in atto una sorta di ‘suicidio’ della nostra civiltà. Sul fronte opposto si collocano invece i commentatori che sostengono che non c’è alcun tentativo di cancellare alcunché che non meriti di essere cancellato e…
Nodi storici del Novecento al vaglio dell’analisi storiografica e dell’utilizzabilità didattica.
VIII edizione del Convegno sulla storia e il suo insegnamento nell’era digitale.
Piacenza, il 2-3-4 novembre
di Antonio Brusa
La storia controfattuale non è solo un espediente per scrivere romanzi di fantascienza. Da qualche decennio è diventata anche uno strumento per indagare il passato e per osservare gli eventi da punti di vista insoliti. E, com’è ovvio, molti insegnanti hanno scoperto che è uno strumento utile e divertente per far studiare i propri allievi.
A Piacenza, dunque, proveremo otto esperimenti di storia controfattuale su altrettanti eventi fondamentali del Novecento, dallo scoppio…
di Antonio Prampolini
Indice
1. Laurent Gervereau e la Histoire du visuel
2. Gli articoli online
2.1 Guerra civile spagnola, Maggio ’68, propaganda politica fra le due guerre mondiali
2.2 Metodologia e didattica
3. Interpretare le immagini: il sito decryptimages.net
3.1 Metodologia e didattica
3.2 Educazione e immagini
3.3 Guerra, Missione Apollo, crisi umanitarie, attentato dell’11 settembre, eventi importanti del XX secolo
1. Laurent Gervereau e la Histoire du visuel
Laurent Gervereau è uno dei principali promotori della Histoire du visuel (Visual History)1 in Francia e non solo, ma è praticamente sconosciuto in Italia dove, a tutt’oggi, non è stata tradotta nessuna delle sue numerose pubblicazioni. Intellettuale poliedrico ed…
La Società italiana di Didattica della Storia (SiDidaSt) è lieta di segnalare il Convegno Insegnare storia per il
21° secolo, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità dell'Università degli Studi di Padova.
La SiDidaSt opera in tutta Italia per favorire la ricerca didattica nel mondo della scuola e dell’università, affrontando le questioni dell’insegnamento della storia, dei suoi usi pubblici e della formazione degli insegnanti. Attualmente riunisce oltre 120 soci e socie provenienti dall’Accademia e da tutti i gradi
scolastici.
Il Convegno, in programma presso l’Università di Padova e on-line l'8 e 9 settembre p.v., costituisce un'occasione di incontro non solo tra gli associati, ma anche tra studiosi e insegnanti esterni…
di Marco Mengoli
Esistono moltissime tipologie di boardwargame, giochi da tavolo che cercano di simulare singole battaglie o intere campagne e, attraverso di essi, è possibile rivivere avvenimenti storici di ogni tempo. Sono un indubbio successo commerciale: ma si possono utilizzare anche a scuola? E per cosa? E come?
Scienza, non fantascienza
Il primo rischio, quando si utilizzano i giochi a scuola, è quello di accontentarsi di far rivivere l’evento storico, di annotare se nella nostra simulazione tutto si è svolto come nella realtà, di assistere all’entusiasmo degli studenti, felici di aver potuto perdere qualche lezione facendo qualcosa di diverso dal solito, e prontissimi a dimenticarsi di tutto quello che si è fatto il più in fretta possibile, salvo particolari come chi ha…
di Marco Mengoli
Una settimana di didattica ludica
La didattica ludica all’Istituto Tecnico superiore di secondo grado “Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia ha avuto il suo battesimo nel 2015, durante la settimana alternativa, periodo in cui la didattica regolare viene sospesa e sono gli studenti stessi a organizzare sessioni formative particolari in cui si può trovare di tutto, dalla danza hip hop all’ufologia. Quell’anno il docente di inglese Mauro Faina, presidente della storica associazione di boardwargame latinense Casus Belli, ha organizzato una serie di incontri per approfondire le Guerre puniche usando il gioco Command&Colors: Ancient (GMT Games, 2006). Visto il successo ottenuto, la stagione seguente l’attività alternativa è diventato un progetto pomeridiano, la “Wargame…
di Antonio Prampolini
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1. Il progetto di una Enciclopedia sulla violenza di massa
2. Il sito web Mass Violence & Resistance
3.1 Studi di caso
3.1.1 Il genocidio degli armeni e la pulizia etnica in Turchia
3.1.2 Le violenze di massa del nazismo in Germania e nei territori occupati
3.1.3 Le violenze di massa nella Russia di Stalin
3.1.4 I civili vittime dei bombardamenti aerei nelle guerre del '900
3.2 Contributi teorici: genocidio e pulizia etnica
1. Il progetto di una Enciclopedia sulla violenza di massa
Nel 2004, lo storico e politologo francese Jacques Semelin si era fatto promotore, presso il centro di ricerca e studi internazionali Sciences Po, con sede a Parigi, di un progetto per una Encyclopédie des violences de masse con…
di Antonio De Mario
Documenti che parlano chiaro
Contro orde barbare pronte compiere ogni orrore quali quelle che avanzano, ritengo non debba essere risparmiata alcuna arma. Chiedo pertanto massima libertà azione per impiego gas asfissianti (…)
Così recita il testo di un telegramma cifrato, il n.375 del 15 dicembre 1935, a firma del generale Rodolfo Graziani, comandante delle armate italiane in Somalia impegnate dell’attacco all’Abissinia, regione dell’Impero di Etiopia. Fra i destinatari, Pietro Badoglio, capo delle operazioni su quel fronte. Ma, come è noto dalla documentazione d’archivio disponibile, quella libertà d’azione venne autorizzata direttamente dal Capo del Governo in persona che,…
di Antonio Prampolini
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1. Il portale online
Europeana è il portale finanziato dalla Commissione Europea che permette di accedere ai patrimoni digitalizzati delle istituzioni culturali (archivi, biblioteche, musei) degli stati facenti parte dell’Unione.
È presente in rete con un proprio sito plurilingue (la versione in lingua italiana) dove sono indicizzati materiali diversi (ad oggi oltre 50 milioni di articoli), tra i quali: manoscritti, libri, giornali, testimonianze, dipinti, mappe, strumenti/oggetti, fotografie, filmati, che costituiscono il “patrimonio culturale europeo”. Molti di questi materiali rappresentano per il mondo della scuola risorse importanti ai fini…
di Cesare Grazioli
La Rivoluzione francese è un argomento didatticamente bifronte. Da una parte è impossibile farla studiare e imparare in senso tradizionale, data l’enorme complessità e la densità delle sue vicende, che rendono del tutto velleitario il tentativo di farle memorizzare. Dall’altra, è un argomento straordinariamente utile ed efficace se usata come laboratorio di indagine del conflitto sociale-politico-ideologico, in quanto luogo di nascita del linguaggio e dei concetti della politica moderna. Da questo punto di vista, la Rivoluzione francese è un’autentica palestra di educazione storica alla cittadinanza.
Proprio questo sarà l’obiettivo del lavoro didattico che qui si propone, la cui caratteristica – credo interessante per tutti i docenti - è di basarsi sull’uso esclusivo…
È possibile una rivoluzione didattica dal basso, a partire dalla concretezza della classe? Noi di "insegnare storia", la nuova collana di Didattica della storia di Carocci, ne siamo convinti. Si può. Quindi rovesciamo l'algoritmo della formazione: prima studi, ti formi e poi vai a insegnare. La nostra proposta è: ecco nuovi modi di insegnare. Lavorandoci sopra, allarghi le tue conoscenze (storiche e didattiche) e ti formi. E, al tempo stesso, i tuoi allievi usufruiscono di strumenti nuovi, attraenti e affidabili di apprendimento.
La didattica ludica, all'interno di queste strategie di insegnamento, è ottima strategia per discutere problemi difficili ed evitare uno studio puramente mnemonico da parte dei ragazzi. Ma, all'occasione, serve anche per ricordare date e fatti del passato.
…
di Antonio Brusa
La contemporaneità fra manifestazioni culturali di massa è normalmente considerata una jattura dagli organizzatori. Non per queste - il Salone del libro di Torino e Play, Festival del gioco di Modena - che, nonostante si celebrino nei medesimi giorni, hanno visto la partecipazione di masse imponenti, per nulla spaventate dalla pioggia battente. Per quanto riguarda chi scrive, gli hanno permesso di transitare per entrambe e leggervi analogie e differenze che è di qualche interesse raccontare. Il Salone si regge su un’organizzazione più consolidata (è alla XIX edizione e affonda le sue origini a 35 anni fa) e, come sappiamo dalle cronache degli ultimi anni, è ormai un’istituzione considerata di pregio da città…
di Elisabetta Buono
Se Ottaviano potesse parlare, cosa ci racconterebbe?
In un contesto in cui ci si chiede se l’Intelligenza Artificiale sia utile o dannosa per la scuola, se sia da condannare, vietare, bandire, o sia piuttosto da integrare nelle lezioni come utile supporto, insomma, nell’attuale dibattito tra detrattori e sostenitori, puristi della scuola senza tecnologie ed entusiasti delle ultime novità nel campo del machine learning, in due classi del biennio di un Liceo Artistico in provincia di Cagliari – il liceo “Brotzu” di Quartu S. Elena - abbiamo provato a coglierne sia le potenzialità che i limiti: e questo attraverso la trattazione di contenuti disciplinari che ci hanno consentito di raggiungere, anche, obiettivi didattici perfettamente in linea con un curricolo…
di Antonio Prampolini
Indice
- La centralità della storia e del suo insegnamento
- L'osservatorio sull'insegnamento della storia
- Histolab: laboratorio sulla storia e sull'educazione transnazionali
1. La centralità della storia e del suo insegnamento
Il Consiglio d'Europa, nello svolgimento della sua attività di indirizzo (Raccomandazioni) in materia di istruzione, ha sempre riconosciuto l’importanza della storia e del suo insegnamento ai fini dell’educazione dei cittadini europei.
La riforma dei libri di testo, la formazione degli insegnanti e l'innovazione della didattica in tale ambito sono stati, pertanto, oggetto di una particolare attenzione nelle sue Raccomandazioni. Le possiamo leggere nella sezione dedicata all’Insegnamento…
Circa 2000 studenti, 30 scuole, 150 classi delle Scuole di Bari e dintorni (dall’Infanzia ai Licei), in dialogo con i 20 docenti del gruppo interdisciplinare Uniba AbCD (Abbecedario della cittadinanza democratica), con numerosi altri colleghi, esperti, studenti universitari, dottorandi e dottori di ricerca coinvolti nel progetto, con i partner delle Associazioni e gli stakeholders territoriali e politici messi in rete.
Il progetto Abbecedario della cittadinanza democratica è tra i vincitori del bando competitivo Horizon Europe Seeds Uniba ed è finanziato dal Fondo per la promozione e lo sviluppo delle politiche del Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) assegnato all’Ateneo, per “Iniziative di ricerca interdisciplinare che esplorino temi di rilievo trasversale per il PNR”. L’iniziativa…
di Luigi Cajani
La storia della moneta è un grande assente nella scuola italiana, ed è un’assenza che pesa. Le monete sono infatti oggetti ricchi di potenzialità per l‘insegnamento della storia, prima di tutto perché sono al centro di molte questioni di storia economica, come il commercio, i prezzi, i metalli preziosi, la finanza pubblica e le teorie economiche, e poi perché contengono riferimenti alla storia politica, non solo a sovrani e altri personaggi di rilievo, come pure ad eventi cruciali come conquiste o cambiamenti di regime, ma anche perché molto spesso sono uno strumento di propaganda del potere per trasmettere la propria autorappresentazione e la propria ideologia.
Tutta la storia in dieci monete
Il libro di Sergio Valzania, Le vie delle monete, (Bologna, il…
di Mariangela Caprara
Le ricerche sulle migrazioni, medievali e moderne, hanno una lunga storia, ci informa Giuliano Pinto commentando il libro di Ermanno Orlando, Medioevo migratorio (Il Mulino 2022), dal momento che prendono le mosse dagli anni ’80 del secolo scorso, grazie all’attività di Mario Mirri, Carlo M. Cipolla ed Elena Fasano all’interno della Società Italiana di Demografia Storica (SIDES). Il libro, continua Pinto, affronta il fenomeno delle migrazioni nell’arco di tutto il Medioevo - accostando dunque fenomeni di massa a movimenti di gruppi o addirittura di singoli - da una prospettiva specifica, quella delle comunità locali che hanno accolto gli individui nelle varie forme della loro mobilità.
Questa prospettiva è congeniale a Orlando, che ha studiato a lungo Venezia, la…
di Antonio Brusa
Come ogni anno, torna La storia in Piazza, la manifestazione di storia pubblica, ideata nel 2010 da Donald Sassoon e ora diretta da Luciano Canfora. Il tema di quest’anno è la “storia segreta”. Un tema intrigante, perché ha come oggetto un costrutto cognitivo diffusissimo: “il complotto”. Come spesso succede nel discorso pubblico, questo costrutto ha perso il suo carattere squisitamente critico, per diventare uno strumento retorico. Un insulto che serve per screditare l’avversario. “La Storia in Piazza” di quest’anno ha lo scopo di mostrarne la valenza scientifica: dalla storia, alla letteratura e alle discipline Steam. Come sempre, la parte didattica e quella dedicata alle famiglie è ricchissima, e conviene farsi un viaggio nel…
La straordinaria raccolta del Roy Rosenzweig Center for History and New Media
di Antonio Prampolini
1, come autonoma disciplina che studia gli eventi e i processi storici su scala globale, evidenziando le connessioni, gli scambi e la circolazione di merci, persone e idee.
Un passo fondamentale è stata la creazione nel 1982 della World History Association a cui si deve la pubblicazione, dal 1990 ad oggi, del «Journal of World History»2. E, con l’avvento del Web, il Roy Rosenzweig Center for History and New Media della George…