Autore: Sergio Chiaffarata

Nel 1953, la sovraintendente di Palermo, Jole Bovio Marconi pubblicò gli studi dello scavo archeologico e delle incisioni rupestri, scoperte durante gli anni ’40, all’interno della grotta dell’Addaura sul fianco del Monte Pellegrino a Palermo. Lo scavo attestava la presenza umana nel Paleolitico superiore e all’inizio del Mesolitico.
Nell’arco di sessant’anni, gli studiosi non hanno cessato di interessarsi a questo sito, e Alda Vigliardi ha raccolto il loro lavoro nel suo L’arte paleolitica del Monte Pellegrino. Con il supporto di questo studio, nel 2008, una rete di scuole palermitane dava inizio al percorso di formazione, ricerca e sperimentazione del laboratorio didattico I graffiti delle grotte dell’Addaura.

Il loro obiettivo era quello di far conoscere ai bambini le culture preistoriche e la loro organizzazione sociale attraverso l’uso di quel documento unico, le incisioni rupestri dell’Addaura.

Il momento conclusivo di questo percorso è stato la pubblicazione dei due quaderni, uno strumento utilissimo per chi voglia ripetere questa esperienza in classi anche non palermitane.

La tecnica adoperata è quella della “grammatica della storia”, di Antonio Brusa (scegliere, interrogare, interpretare, scrivere), attraverso la quale i bambini riusciranno a ricavare un gran numero di conoscenze dalle immagini dei graffiti.

* I graffiti della Grotta dell’Addaura, a cura di Annamaria Ciancitto e Stefania La Via, Qanat, Palermo, 2009.

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