a distanza

  • Aggiornarsi online come possibilità

    Didattica della storia e DaD: problemi, proposte e materiali per l’insegnamento

     di Angela Petruzzelli

     

    instagram foto La proposta di partecipare all’ennesimo corso di formazione/aggiornamento è arrivata mentre ero nel pieno della disintossicazione da web: l’esperienza della DAD mi aveva messa a dura prova e avevo imposto a me stessa di tenermi lontana da tutto il virtuale del mondo.

    Però l’invito era interessante perché non ho ancora smesso di cercare spunti di innovazione didattica realmente realizzabili, e sono convinta che la formula migliore per l’aggiornamento sia la peer education, cioè lo scambio di esperienze fra colleghi, finalizzato alla socializzazione ed alla condivisione delle buone pratiche che possono essere ripetute e magari anche ulteriormente migliorate.

    Per questo ho deciso di iscrivermi al Corso “Didattica della storia e DaD: problemi, proposte e strategie”, dove avevo buone speranze di trovare quello che volevo e di cui si troveranno i materiali come allegato a questo contributo. Qui ho trovato più che delle buone pratiche, i risultati di una buona ricerca in didattica della storia.

     

     

    "L’utile per iscopo, il vero per soggetto e l’interessante per mezzo"

     

    La formula manzoniana rivolta alla poesia ed alla letteratura, - anche in considerazione del fatto che dopo essersi cimentato per quasi 15 anni con la scrittura del romanzo italiano per antonomasia, Manzoni decise di dedicarsi alla ricerca storica, allontanandosi per sempre dal verosimile, - mi pare calzante anche per la Storia e per questo Percorso innovativo per una didattica della storia a distanza.

     

    L’utile per iscopo

     

    Il fine dichiarato dai relatori è stato di raccontare come sono riusciti a innescare la miccia della curiosità nei loro studenti, nonostante la distanza non solo fisica che li separava, e quindi recuperare in ciascuno di noi, colleghi partecipanti agli incontri, il desiderio di attivare le nostre energie creative per continuare ad essere efficaci tutor dei nostri studenti.

     

    La veloce rappresentazione di ogni Modulo ha saputo mostrare come i ragazzi hanno individuato strategie e modelli conoscitivi praticando giochi, osservazioni, e/o ricerche. La possibilità (o il dovere) di valutare il loro operato, con il carico di conoscenze, abilità, competenze relativo, è stata offerta dagli interessanti spunti di Cesare Grazioli, che ha ridimensionato il peso della querelle valutazione formativa/valutazione sommativa, restituendo il credito dovuto alla partecipazione motivata allo sforzo di comprensione.

    Il corso, infatti, ha reso conto di esperienze concrete e di laboratori didattici (come quello legato al progetto Learning to Disagree) che erano stati concepiti sia per la didattica in presenza che per quella a distanza.

     

    L’interessante per mezzo

     

    Scegliere gli argomenti pei quali la massa dei lettori ha o avrà […] una disposizione di curiosità e di affezione, nata da rapporti reali”: Gli interventi hanno evidenziato i collegamenti non pretestuosi fra passato e presente, per esempio sollecitando ad indagare senza pregiudizi sulle ragioni e sugli effetti delle migrazioni da est degli ultimi cinquant’anni o a leggere criticamente i documenti fotografici e i video che illustrano momenti rappresentativi della storia più recente. Si può partire da avvenimenti del passato e ritrovarli nella realtà più vicina a noi, o viceversa, per avvicinare gli adolescenti alla lettura consapevole del presente.

     

    Il vero per soggetto

     

    “…il vero storico […] genera […] un diletto, e questo diletto è tanto più vivo e tanto più stabile, quanto più la mente che lo gusta è avanzata nella cognizione del vero”.

     

    e della scoperta, unito al desiderio di comprendere le ragioni delle azioni umane, è il volano che può favorire la riscoperta dello studio della storia, per imparare a non essere d’accordo, motivando con arguzia e competenza il proprio dissenso ed allontanandosi dai facili luoghi comuni, dalla iconoclastia fintamente rivoluzionaria e dalle fakes offensive della dignità di uomini e popolazioni sconfitte: è questa la lezione che deriva dal dibattito passionale che ha fatto da sottofondo a tutti gli incontri, per trovare la sua più chiara definizione nella parte conclusiva del percorso.

    Antonio Brusa, Roberto Maragliano e Cesare Grazioli hanno proposto il loro bagaglio, pieno di sperimentazioni riuscite ma ancora poco praticate, forse perché l’impianto evoluzionista su cui si poggiano molti racconti delle vicende plurimillenarie dell’uomo è sicuramente più rassicurante e meno complesso. E tuttavia il senso ed il valore di questo tracciato è nell’intervento introduttivo di Paolo Ceccoli, “Euroclio: per una didattica della storia critica e transnazionale”, che rincuora con la constatazione che il nostro bisogno di capire ed agire per una educazione civile e morale è un’urgenza di molti come noi.

    Chi voglia usufruire delle attività e dei lavori che, nonostante la “distanza”, sono stati proficui, potrà usufruirne attingendo dagli allegati qui presentati.

     

    Registrazioni degli interventi e materiali

     

    Paolo Ceccoli, Euroclio. Per una didattica della storia critica e transnazionale

    Presentazione della storia e delle attività dell’Associazione europea degli insegnanti di storia, Euroclio. L’Associazione è impegnata dall’inizio degli anni Novanta nella creazione di una rete tra gli insegnanti europei, ai quali propone occasioni di scambio e sollecitazioni relative ai contenuti e ai metodi.

     

    Lucia Boschetti, Dal digitale in classe al digitale a casa: adattamenti ed espansioni

     

     A partire dal caso di studio della Venezia nel XVI secolo, laboratorio sulle dimensioni economiche, sociali e politiche della cittadinanza. Articolato in tre incontri, dedica l’ultimo alla cittadinanza nell’Unione europea; qui HL ha presentato l’utilizzo del software Pear Deck, utilizzato per la presentazione interattiva che può essere riutilizzata in classe.

     

    Valerio Bernardi, Il progetto Learning to Disagree: La didattica - Le attività di Learning to Disagree: Migrazione e il caso della Vlora

    Il progetto Learning to Disagree (imparare ad essere in disaccordo), finanziato con fondi Erasmus+, ha visto la partecipazione di cinque diversi partner impegnati nella sfera educativa: Euroclio era il partner principale. Hanno partecipato all'attività una ventina di docenti proveniente da 13 diversi paesi europei, che hanno prodotto, insieme con gli esperti delle istituzioni, nel corso di un paio di anni, una guida didattica e sulla valutazione ed una serie di attività didattiche in lingua inglese su argomenti storici (e di educazione civica) su cui non si è sempre d'accordo sul lato interpretativo, ma anche su quello emotivo e sociale. Gli argomenti sono stati organizzati in aree tematiche: Migrazioni, Vivere sotto pressione, Confini e Patrimonio Culturale.

    Sul sito di Euroclio sono disponibili i materiali in inglese. Dalla presentazione possono essere scaricati i materiali in italiano, mentre la Guida per l'insegnante è pubblicata a parte in italiano.

     

    Video della prima giornata

     

    Cesare Grazioli, La sfida della valutazione: modelli di verifica per il triennio delle superiori, a distanza e in presenza

    Presentazione e discussione delle prove di verifica elaborate e sperimentate nel corso del lockdown. I materiali si riferiscono all’insegnamento della storia della seconda metà del Novecento per la classe 5°  e alla Rivoluzione francese per la classe 4°.

     

    Lucia Boschetti, La creatività digitale e l'apprendimento della storia: due esempi di sostegno reciproco

     

    Considerazioni su alcuni programmi che possono essere applicati ad attività laboratoriali di storia. Alcuni esempi: 1. mappe concettuali con C-Map; 2. selezione e manipolazione di fonti iconografiche; 3. costruzione di modelli storici con il linguaggio di programmazione Scratch (crisi del XIV secolo).

     

       

     

      

    Video della seconda giornata

     

    Claudia Villani, Antonio Brusa, Roberto Maragliano, Scuola, educazione e saperi “visti” a distanza

    Diapositiva4  

    Confronto a partire da alcune domande chiave per ripensare l’azione didattica uscendo dalla logica dell’emergenza: quale concezione dell’educazione e dei saperi, quale modello di scuola è in crisi?

    Seguono alcune riflessioni conclusive dei relatori delle giornate precedenti.

     

     

     

     

    Video della terza giornata 

  • Grande successo di A scuola con Euroclio: i posti esauriti in poche ore. Possibilità per seguire gli incontri in differita

    La proposta del corso di aggiornamento A scuola con Euroclio. Didattica della storia e DaD: problemi, percorsi e strategie, organizzato dall’Associazione Europea degli Insegnanti di Storia – Euroclio e dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Bari dal 1° al 14 luglio, ha riscosso un notevole successo.

    I posti ordinari per l’iscrizione sono andati esauriti nella prima giornata e, nonostante l’ampliamento della platea dei partecipanti, anche i posti attivati straordinariamente sono finiti stamattina. 

    posti esauritiEntro la fine di luglio saranno pubblicati i video degli interventiNon possiamo allargare la platea dei partecipanti: non è previsto, perché vogliamo dare la possibilità di un’interazione efficace, anche a piccoli gruppi, con i relatori. Tuttavia, constatata la risposta positiva da parte degli insegnanti e l’interesse per la tematica, abbiamo deciso che le registrazioni dei tre incontri saranno rese disponibili entro la fine di luglio.

     

    Comunicheremo qui, su HL, e sui canali di Euroclio la disponibilità dei filmati, insieme alle informazioni per la prosecuzione della discussione con altre proposte di formazione per l’autunno.

  • The Saigon Execution. Il laboratorio a distanza

    di Lucia Boschetti

     

    A casa, in classe, un po’ e un po’… ma continuiamo i laboratori!

    Come integrare uno dei laboratori di Historia Ludens (o qualunque altro!) in una lezione a distanza?

    Una possibilità è offerta da un software ad utilizzo gratuito (per la versione base), che si chiama Pear Deck.

    Pear Deck offre una serie di componenti aggiuntivi da utilizzare su Google presentazioni. Inserendo uno di questi componenti all’interno di una slide, la si rende interattiva: ciò significa che gli studenti non si limitano a guardarla, ma devono compiere le operazioni richieste.

    In tempi di dubbi sul numero di studenti che possono contemporaneamente seguire una lezione in classe o a distanza, questa soluzione è ottimale: possiamo interagire contemporaneamente e nello stesso modo con due gruppi, uno in presenza e uno connesso da casa. Per questa ragione, mi è sembrato sensato proporre in questo momento dei materiali già predisposti, che permettano a docenti che non lo hanno mai sentito nominare di servirsi di questo strumento con facilità.

    A questo scopo, la prima presentazione interattiva che propongo è costruita sul laboratorio The Saigon Execution e la guerra del Vietnam.

    infografica

    In generale, l’applicazione Pear Deck può essere utilizzata in tre modi:

    1) in maniera sincrona in presenza, svolgendo il laboratorio in classe e proiettando le slide alla LIM. In questo modo, le risposte degli studenti possono essere visualizzate anonime e commentate collettivamente: sarà il docente a gestire la visualizzazione delle diapositive e, quando crede, delle risposte, mentre gli studenti, sui loro smartphone, visualizzeranno le slide seguendo il ritmo imposto dal docente. Per ciascuna diapositiva vedranno la consegna dell’attività da svolgere e la propria risposta, ma non le risposte degli altri.

    2) in maniera sincrona a distanza, connettendosi dallo smartphone o da un computer alla presentazione in corso. Vale quanto detto per la modalità 1 per quanto riguarda la visualizzazione docente/studenti.

     

    Le opzioni 1 e 2 possono essere mescolate: è sufficiente che, nel momento in cui si avvia la presentazione in classe, si connettano ad essa anche gli studenti che seguono tramite videochat. Poiché il computer di classe trasmette alla LIM, il risultato sarà che sia il gruppo classe in presenza sia gli studenti connessi in remoto seguiranno la stessa attività e le risposte degli uni e degli altri compariranno alla LIM insieme, quando il docente deciderà di renderle visibili.

    Nei casi 1 e 2, quando il docente avvia la presentazione deve scegliere la modalità “Instructor-paced activity”: ciò significa che solo lui potrà gestire il ritmo di scorrimento delle diapositive. Quando arriverà alla slide numero 7, per permettere agli studenti di svolgere i lavori di gruppo dovrà selezionare la modalità “Student-paced activity”.

     

    Il docente può sempre passare da una visualizzazione all’altra cliccando sui tre puntini che compaiono in basso a destra durante la presentazione.

    Schermata 2020 06 15 alle 14.20.50 Se una parte della classe è connessa in remoto, la cosa migliore è formare due gruppi con gli studenti in presenza e un terzo gruppo in videochat: sarà sufficiente che il docente spenga l’audio del computer di classe durante il lavoro di gruppo, lasciando gli studenti connessi a dialogare tra loro. A seconda del numero degli studenti, si potranno moltiplicare i gruppi: se gli studenti connessi in remoto lavorano in più gruppi, ciascuno si riunirà in una stanza virtuale separata.

     

    3) Una terza possibilità è usare la presentazione Pear Deck in maniera asincrona, nel qual caso l’insegnante avrà precedentemente svolto la lezione di contestualizzazione, oppure fornirà agli studenti una breve registrazione di avvio, lasciando al lavoro dei gruppi tutta l’analisi delle fonti. Nel caso 3 il docente avvierà fin dall’inizio il laboratorio selezionando la modalità “Student-paced activity”. È bene tenere presente che quando il docente avvia la presentazione in questa modalità cliccando su “End/Termina” compaiono due diverse opzioni: la prima comporta l’interruzione della presentazione per tutti i partecipanti, mentre la seconda chiude la presentazione sul computer del docente, che può dunque allontanarsi, ma la lascia attiva per gli studenti, finché il docente, riconnettendosi, non la interrompe.

    Ovviamente, in questo caso starà all’insegnante selezionare, seguendo l’articolo principale, i passaggi che richiedono necessariamente la sua presenza. I gruppi si riuniranno autonomamente in videochat.

     

    Qui potere accedere alla presentazione digitale completa del laboratorio The Saigon Execution e la guerra del Vietnam. La presentazione include dei componenti aggiuntivi che rendono interattive alcune delle slide. I caratteri utilizzati in tutti i testi sono piuttosto piccoli: questa scelta è stata compiuta intenzionalmente per mantenere i testi all’interno di una slide, dal momento che ciascun utente può regolare lo zoom. I materiali non sono, quindi, adatti per la stampa.

     

    Quali sono e come funzionano le slide interattive?

     

    Le slide interattive sono identificate dal simbolo della pera che compare in basso a sinistra.  simbolo PD Questo articolo è rivolto a insegnanti utilizzano per la prima volta presentazioni con i componenti aggiuntivi Pear Deck: per questa ragione, il numero e la tipologia delle slide interattive sono limitati. Nelle prossime puntate troverete presentati altri componenti aggiuntivi.

    Le slide da 1 a 4 sono classiche, con l’avvertenza che la slide 3 contiene i link a due filmati presenti su youtube per presentare la serie The Vietnam War di K. Burns e L. Novick. Entrambi i video sono in inglese: se il docente non intende usarli, può semplicemente tenere la slide di sfondo mentre avvia la contestualizzazione della guerra, così come suggerito nell'articolo di Brusa.

     

    Le slide 5 e 6 sono contrassegnate in basso dal simbolo della pera e dal comando “Students, draw anywhere on this slide”. Dai loro smartphone o pc, gli studenti possono selezionare la modalità testo cliccando su T e scrivere nei punti della slide sui quale cliccano: questo permette a ciascuno di scrivere in corrispondenza delle righe delle due tabelle.

     

    La slide 7 spiega come affrontare il lavoro di gruppo: andranno individuati alcuni ruoli tra i membri e tutti dovranno partecipare alla discussione. In particolare, si segnalano due ruoli: il segretario, che avrà il compito di prendere sinteticamente nota di tutti gli interventi nel corso del dibattito di gruppo; e l’addetto stampa, che dovrà compilare un breve resoconto finale. Una volta spiegati i ruoli, l’insegnante avvierà la modalità “Student-paced” e lascerà ai gruppi il tempo di lavorare sui testi proposti.

    In questo modo, gli studenti del gruppo A scorreranno la presentazione fino alla slide 8, contrassegnata dal colore giallo che corrisponde al loro gruppo; quelli del gruppo B fino alla slide 9 (colore rosso) e quelli del gruppo C fino alla slide 10 (colore azzurro). Se si decide di far lavorare più gruppi sullo stesso materiale documentale, basterà indicare loro su quale slide soffermarsi.

     

    Le slide da 8 a 11 e la successiva slide 15 sono identificate dal comando “Students, write your response”: in questo caso gli studenti non selezionano un punto della slide nel quale scrivere, ma inseriscono la risposta come se fosse un messaggio di testo.

     

    La slide 13 contiene l’ultima forma di interattività utilizzata in questa presentazione: chiede allo studente di selezionare, tra quattro opzioni, la sua disponibilità a intervenire nella discussione.

    L’utilizzo di questa slide si basa sul presupposto che l’insegnante può visualizzare le risposte degli studenti sul proprio computer mantenendo la LIM in modalità freeze (selezionandola con il telecomando dall’apposito tasto), cioè senza modificare la proiezione. In alternativa, gli insegnanti che attivano la modalità Premium dell’applicazione possono usufruire della visualizzazione privata delle risposte degli studenti accedendo al Teacher Dashboard.

     

    La slide 16 contiene il link ai testi per la seconda fase della lezione (testi e, f, g dell’articolo originale): in questo caso il link permette solo di visualizzare o scaricare il documento, come in un classico ipertesto.

     

    Riepilogando, nella presentazione sono state inserite tre modalità di interazione:

    1) risposta da inserire in un punto preciso della slide (oppure disegno, ma in questo caso non serve);

    2) risposta da digitare come messaggio di testo;

    3) risposta a domanda a scelta multipla.

     

    Pear Deck offre componenti aggiuntivi: il che significa che questi tre componenti base possono essere aggiunti a qualunque slide, anche ad una presentazione realizzata offline con power point e caricata su Google presentazioni. Allo stesso modo, sia le slide che i singoli componenti possono essere eliminati da questa presentazione modello per personalizzarla in base alle esigenze del docente.

     

    Ok, come faccio ad iniziare?

     

    Per utilizzare la presentazione modello è necessario disporre di un account Google (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e seguire le istruzioni:

    1. Cliccate sul link e create una copia della presentazione, che si salverà nella cartella Drive associata al vostro account. Questo link si riferisce alla presentazione del laboratorio The Saigon Execution e la guerra del Vietnam, ma con la stessa procedura si può accedere a tutte le presentazioni create con Pear Deck.

     

    Schermata 2020 06 15 alle 14.18.23 2. Cliccate su Componenti aggiuntivi> Pear Deck for Google Slides Add-on e poi su Installa. A questo punto, avete installato i componenti aggiuntivi: pochi passi e avrete finito!

    3. Cliccate di nuovo su Pear Deck for Google Slides Add-on: questa volta non compare più “installa”, ma “Open Pear Deck Add-on”, che andrà cliccato.

     

    Schermata 2020 06 15 alle 14.18.40 4. Date il via alla presentazione selezionando “Start Lesson”, il bottone verde.  

    5. Scegliete l’opzione di sinistra per la modalità asincrona, quella a destra per la modalità sincrona (potrete cambiare in seguito, quando necessario)

    La presentazione si lancerà automaticamente su una nuova scheda del browser: non utilizzerete un software off line (per esempio, Power Point), ma gestirete la presentazione direttamente dal browser (per esempio, Google Chrome). Durante il primo utilizzo, vi verrà chiesto di concedere una serie di autorizzazioni, sempre autentificandovi con il vostro account google.

    Schermata 2020 06 15 alle 14.24.36 6. Avvisate i vostri studenti di collegarsi dal loro dispositivo, computer o smartphone, al sito joinpd.com e di inserire il codice della lezione che compare sul vostro schermo: da questo momento, seguiranno la lezione direttamente, con la possibilità di interagire. Quando almeno uno studente si sarà connesso, potrete premere play e iniziare la lezione.

    7. Nelle slide interattive, cliccate sulla barra in basso, sul pulsante “Show Responses”/”Hide Responses” rispettivamente per mostrare o nascondere le risposte (visualizzerete il numero di risposte già date).

    8. Ogni sessione di presentazione viene salvata per 30 giorni: in questo arco di tempo avete la possibilità di scaricare gratuitamente, in formato excel, un resoconto di tutte le risposte che sono state date da ciascuno studente su ogni slide. Per farlo, anziché avviare la presentazione cliccando sul bottone “Start lesson”, selezionate le tre linee orizzontali alla sua destra e cliccate su “Review Session”. Ciascuna sessione compare in ordine cronologico: cliccando sui tre puntini a destra è possibile esportare i dati e salvarne una copia sul proprio computer. 

     

    Dubbi? Potete seguire i video tutorial

     

    Questi video tutorial sono stati realizzati seguendo passo passo l'apertura della presentazione per il laboratorio The Saigon Execution e la guerra del Vietnam. Guardandoli, quindi, potete vedere uno per volta i passaggi da compiere.

     

    Sicuri e volete essere più autonomi?

     

    Un’alternativa per i lavori di gruppo è sostituire le slide 8, 9 e 10 con documenti condivisi creati tramite Googledocs. Il vantaggio di procedere in questo modo è che sul documento condiviso del gruppo ciascuno studente riporterà i propri commenti, anziché deputarlo al segretario, e l’addetto stampa scriverà la sintesi.

     

    Se volete procedere in questo modo, potete scaricare una copia dei documenti per i gruppi A, Be C e caricarla nella vostra cartella Google drive.

    Schermata 2020 06 15 alle 14.51.58 A quel punto, inserite nella slide 7, accanto al nome di ciascun gruppo, una forma (per esempio una freccia, come compare nella slide 17): selezionatela e cliccate sul tasto destro del mouse per inserire il link di condivisione al documento, che potete copiare e incollare aprendo il documento stesso tramite Googledocs e selezionando, in alto a destra, “condividi”. Un unico accorgimento, in questo caso: assicuratevi che accanto alla voce “chiunque abbia il link” sia spuntata l’opzione “editor”. Così gli studenti saranno abilitati non solo a vedere ma anche a modificare i documenti condivisi.

    Ricordate che se utilizzate la presentazione con più classi, dovrete aggiornare il link ad una copia bianca di ciascun documento, da salvare sempre all'interno della vostra cartella Google drive: altrimenti al secondo utilizzo si apriranno i documenti già compilati dalla prima classe.

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