racconti storici

  • Pentagramma rosso

    di Diletta Fornaciari, Marta Pisani, Elisa Venir, Cristiano Zanin

    Buio. È tutto ciò che vedo da ormai non so quanti giorni: il tempo ha cessato di scorrere, ho solo la certezza che sia ancora il 1945, il freddo mi penetra nelle ossa e la fame mi annebbia la vista. Ero pienamente consapevole che prima o poi questo sarebbe stato il mio destino, ma mai avrei creduto si sarebbe rivelato così logorante per la mia persona. La cella umida è soffocante e molto piccola, più simile ad una bara che a un ricettacolo per viventi in cui è impossibile rimanere sano di mente: non ci sono finestre, il che rende difficile distinguere il giorno dalla notte, anche se immagino sia giorno; non sento quei maledetti suoni che mi tormentano quando cala la sera: lamenti strazianti e urla bestiali, pianti in sloveno, croato e italiano, malamente coperti dall’abbaiare dei cani aizzati, dalle stazioni radio tedesche e dai motori delle loro camionette.
    Tra poco sentirò l’insostenibile odore di carne bruciata che accompagna le prime ore di ogni mattina, accrescendo l’angoscia per il mio inevitabile destino.

  • Rivivere in tempo di pandemia

    di Valeria Della Valle

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    Tutta un’altra storia 3 raccoglie i dodici racconti finalisti della terza edizione del concorso Che Storia!, scritti da studenti di scuole superiori. Sono racconti diversissimi per temi e modalità espressive. Alcuni hanno scelto la formula del diario ritrovato o inventato, altri la ricostruzione di un antico fatto di cronaca, in altri ancora l’invenzione parte dalla lettura di fonti d’archivio o dalle cronache riportate dai quotidiani.

    In tutti si avverte non solo la volontà di scrivere bene, in buon italiano, e di utilizzare le fonti in modo corretto e rispettoso, ma anche il piacere di scavare nel passato per riportare alla luce frammenti di memorie lontane. Stanno a testimoniarlo le note metodologiche e le bibliografie e sitografie riportate alla fine di ogni racconto, che ci fanno entrare nel laboratorio organizzato dai ragazzi e dai loro docenti (nonostante le difficoltà di un periodo in cui era impossibile incontrarsi fisicamente per fare ricerche comuni): da lì è possibile assistere al lavorìo grazie al quale dodici pezzi di storia hanno riacquistato vita. E la vita è assicurata a quelle memorie dimenticate proprio dalla capacità dei giovani scrittori di organizzare testi credibili, linguisticamente molto diversi tra loro ma tutti capaci di raccontare in modo suggestivo fatti lontani nel tempo.

    In modo suggestivo, ma senza esibizioni letterarie o tentativi di imitazione di modelli. Nei racconti convergono ricerche storiche, letterarie, di storia dell’arte, di storia locale, e la lingua usata si adegua al tema della narrazione.

    Ogni racconto rappresenta il tentativo, riuscito, di far rivivere un episodio sconosciuto, inedito o solo dimenticato. Gli studenti hanno messo un grande impegno, nei mesi difficili della pandemia, nella ricerca e nella scrittura dei loro testi. Sui giovani si sentono ripetere in genere molti luoghi comuni, secondo i quali le nuove generazioni non sarebbero più in grado di esprimersi in un buon italiano, parlato e soprattutto scritto. Non voglio indulgere a un facile ottimismo: so bene quante difficoltà esistono nella scuola e quanto è difficile il compito dei docenti, ma il risultato di questo concorso prova il contrario. Se ben guidati e stimolati dai loro insegnanti in progetti che li coinvolgono, gli studenti sono in grado di produrre risultati sorprendenti, racconti che non si dimenticano, che rimarranno a testimoniare la loro voglia di sapere, di ricordare, di scrivere.

    Per una di quelle coincidenze che a volte ci sorprendono, e insieme ci aiutano a cogliere relazioni profonde, mentre leggevo i racconti da selezionare per la fase finale del concorso mi è capitato di rileggere i Ricordi d’infanzia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nei quali l’autore avanza una proposta radicale: «Quello di tenere un diario o di scrivere a una certa età le proprie memorie dovrebbe essere un dovere “imposto dallo Stato”: il materiale che si sarebbe accumulato dopo tre o quattro generazioni avrebbe un valore inestimabile: molti problemi psicologici e storici che assillano l’umanità sarebbero risolti. Non esistono memorie, per quanto scritte da personaggi insignificanti, che non racchiudano valori sociali e pittoreschi di prim’ordine» (I racconti, Milano, Feltrinelli, 1961, pp. 25-26).

    Gli studenti e gli insegnanti partecipanti al concorso hanno a loro modo seguito l’indicazione del grande scrittore: hanno rielaborato cronache e ricordi del passato per preservarne la memoria e contribuire, con i loro racconti, a far vivere la storia.

    Potremmo dire che ricordiamo per vivere. E in un periodo così difficile anche i racconti di Che Storia! provano che ricordare ci aiuta a vivere.

    Tutta un’altra storia 3, a cura di Amedeo Feniello e Pietro Petteruti Pellegrino, con presentazioni di Francesca Romana de’ Angelis e Valeria Della Valle (Roma, Accademia dell’Arcadia, 2020, pdf liberamente scaricabile a questo indirizzo).

     

    INDICE

     

     Scriviamo per vivere - Francesca Romana de’ Angelis

    15 Viviamo per ricordare - Valeria Della Valle

    21 Raccontare in tempi di crisi - Amedeo Feniello – Pietro Petteruti Pellegrino

    27 La terza edizione del concorso “Che Storia!”

     

    Tutta un’altra storia 3

     

     

    43 1984 a.C. - Liceo scientifico “Giovenale Ancina” di Fossano, Classe III B indirizzo scienze umane

    Enrica Baravalle – Giorgia Bertolino – Alessia Bori – Milena Cagnotti – Francesca Candelo – Filippo Chiarena – Francesco Manuel De Franco – Anastasia Claudia Falconieri – Miriam Fea – Giulia Garnero – Ilaria Giordano – Alessia Gitto – Lucia Grasso – Marta Guerra – Erika Lombardo – Nara Longo – Flavio Marasco – Gaia Marengo – Sara Olivero – Alessia Panero – Alessia Rinaldi – Arianna Rossi – Jacopo Turco

    Nota metodologica di Duccio Chiapello

    57 De Sallustii occulta veritate. Catilinae nox - Liceo classico “Augusto” di Roma, Classe II D

    Davide Regis – Nicoletta Sarti – Gabriele Giuseppetti – Angelina Negri – Filippo Salvia – Angelica Tino – Michele Ianniello – Michele Casale

    Nota metodologica di Antonella Cassino

    73 Diario di un “untore” - Liceo classico “Jacopo Stellini” di Udine, Classe III C

    Riccardo Ferro – Michela Marchi – Francesco Venturini – Alissia T. Zumello

    Nota metodologica di Antonella Rotolo

    89 Un fuoco, molte verità - Istituto d’istruzione “Alcide Degasperi” di Borgo Valsugana

    Classi III ASA, III ASU, III FM, IV ARI, IV ASU, IV BSU, V ASA

    Matthias Avancini – Dennis Bebber – Noemi Bonella – Alberto Brunetti – Nicola Carlin – Michela Casagranda – Elisa Cazzaro – Enrico Cescato – Alesja Kaci – Francesca Lira – Alessio Minati –Tommaso Rattin – Angela Sbetta – Arianna Tonezzer – Federico Valsecchi – Giulia Vigolo

    Nota metodologica di Mattia Maistri

    105 L’altra Grace - Liceo classico “Giuseppe Parini” di Milano, Classi I C, I D, I F

    Alessandra Accornero – Lucia Benassi – Anna Tettamanti – Giulia Vanoni

    Nota metodologica di Massimo Pontesilli

    121 di Stanze. Voci da Palazzo Gulinelli - Liceo linguistico “Smiling” di Ferrara, Classi III, IV, V A

    Matilde Baldassari – Andrea Ottone Berselli – Giulia Cavicchi – Fiorile Giacomoni

    Nota metodologica di Barbara Pizzo

    141 Marmo - Liceo scientifico “Plinio Seniore” di Roma, Classe II D

    Sara Cicchetti – Enrico Dell’Amico – Flavia Manzo – Nicole Pizzi

    Nota metodologica di Stefano Benedetti

    155 Sei anni - Istituto di istruzione superiore “Enrico Fermi” di Alghero – Liceo linguistico “Giuseppe Manno”

    Classe V H

    Jacopo Bilardi – Francesco Carboni – Francesco Nemano – Giorgio Pala – Adriana Vendramin

    Nota metodologica di Laura Viglietto

    173 Una Perla - Liceo classico e linguistico “Aristofane” di Roma, Classe V D liceo classico

    Veronica Fantini – Francesco Vito Abbruzzese – Davide Sarti

    Nota metodologica di Maria Rosati

    189 La dignità di una formica - Liceo classico “Augusto” di Roma, Classe IV G

    Edoardo Bonfissuto – Isabella Ferla – Ludovica Ferlanti – Mario Lucente – Mara Pineschi – Marco Turchetti

    Nota metodologica di Nicoletta Frontani

    207 Sheffield è colpito. La guerra delle Falkland dal diario di chi l’ha vissuta - Liceo classico “Giacomo Leopardi” di Recanati

    Classe IV D indirizzo scientifico

    Loris Bottegoni – Alessandro Campanella – Pierfrancesco Giommi – Chiara Palladini

    Nota metodologica di Cinzia Storti

    223 Carptim - Convitto nazionale “Domenico Cotugno” dell’Aquila

    Classe IV A liceo classico

    Camilla Cesari – Federica Crescenzio – Linda Ioannucci – Beatrice Maurizi – Arianna Morresi – Alessandra Perinetti – Giulia Pontuale – Francesca Riga – Miriana Taranta

    Nota metodologica di Maurizia Marchetti

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