Alghero, 3 gennaio 2013

Le cazzapulte. Me le presenta così Bibo, mentre passeggiamo sugli spalti di Alghero, sotto un cielo freddo e azzurro, come il mare che si allarga sotto i nostri occhi verso la Spagna. Sono tre modelli, di legno annerito, come vuole la moda fintomedievale. Li guardo divertito. Degli autentici oggetti impossibili. Assomigliano alle antiche macchine da guerra, ma solo esteriormente. Non so chi le ha progettate e immagino che ci abbia studiato tanto, il poveretto. Senza capire come funzionasse la balestra, o la matassa di corde, o il contrappeso che – a seconda della macchina – fornivano l'energia per scagliare i proiettili. Prendo le foto, e le dedico a Sergio, grande costruttore di macchine rinascimentali, perché si diverta e si distragga dai tormenti paesaggistici che non cessa di inviarci.

Se ne fece grande pubblicità, quando vennero istallate. Ecco un modo per valorizzare il paesaggio e il turismo, disse il sindaco di allora (http://notizie.alguer.it/n?id=39585 ). Ne nacque un dibattito dai toni piuttosto forti. Luigi Manconi le chiamò delle solenni sciocchezze (http://www.abuondiritto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=463%3Acatapulte-ai-bastioni-di-alghero-una-intollerabile-offesa-al-paesaggio&catid=38%3Ahome&Itemid=75). Credo che un video celebrativo ne sia il commento più efficace. Andatelo a vedere. Successione di immagini, ritmo di tamburi, e una nenia martellante e monotona. Un concetto? Un'idea? Un'immagine poetica o una riflessione? Non scherzate: questo è il passato interpretato dalla curva sud http://www.youtube.com/watch?v=AMjQnHLB0eY . Una categoria storiografica prossima ventura.

Ne parlo con Bibo. Lui le giudica con l'occhio dell'urbanista: non aggiungono nulla ad un percorso che di suo è magnifico e già chiaro. A cosa servono degli spalti, se non per difendere una città? Sono d'accordo con lui. Ma da storico, il fatto che siano modelli sbagliati, messi nel luogo sbagliato, peggiora, se possibile quest'operazione di dis-arredo urbano. Erano macchine ossidionali, che servivano per scagliare pietre dentro una città, con una mira approssimativa. Non riesco a immaginare che gli algheresi del tardo medioevo fossero convinti che con quegli attrezzi si potesse colpire un natante mobile. Quindi, oggetti inutili e fuorvianti. Non valorizzano il paesaggio, ma lo dequalificano. Costarono 270 mila euro. Non so se per causa loro, ma mi piace pensare di sì, quel sindaco non è stato rieletto. Le cazzapulte, a volte, si pagano.

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