di Antonio Prampolini

Sull’onda dell’interesse che ha suscitato il libro di Joan Santacana e Nayra Llonch sulla didattica dell’oggetto (Fare storia con gli oggetti. Metodi e percorsi didattici per bambini e adolescenti, Carocci 2022), Historia Ludens ha preparato una sitografia dedicata alla storia attraverso gli oggetti per segnalare alcune risorse ad accesso libero e gratuito che meritano di essere conosciute sia per le proposte didattiche che per i materiali che contengono. “Siamo circondati da oggetti. Un archivio storico potenzialmente infinito”, scrivono Santacana e Lloinch. Ma, poiché non sappiamo interrogarli, questi oggetti restano muti. C’è tanta storia dentro ogni oggetto. Occorre tirarla fuori, per trasformare un oggetto in una risorsa didattica.

 

Indice

  1.  Didattica dell'oggetto. Metodo e attività: Learning with Objects by Denise Hansen 
  2.  Gli oggetti nella scuola primaria. Lezioni e piccoli laboratori: Strategies for introducing and using objects
  3.  Didattica dell'oggetto. Teoria ed esempi di storia americana: The Object of History
  4.  Un archivio di immagini per la scuola: L'Histoire par l'image
  5.  Gli oggetti della storia mondiale. Il metodo didattico e le fonti: World History Sources - Material Culture
  6.  Gli oggetti della storia mondiale: Teaching History with 100 Objects
  7.  Tante storie in un solo oggetto: A history of an OBJECT in 100 worlds
  8.  La storia del “Sud Globale”: 100 Histories of 100 Worlds in 1 Object
  9.  La Seconda guerra mondiale attraverso gli oggetti: Intersections of Luxembourgish-Russian History
  10.  Gli oggetti della Germania Orientale (DDR): Lebendiges Museum online
  11.  Il blog di Joan Santacana: Didàctica del Patrimoni Cultural

 

Sitografia

1. Didattica dell’oggetto. Metodo e attività: Learning with Objects by Denise Hansen

Prampolini didattica delloggetto immagine 1Fig. 1: Set di oggetti nella guida didattica di Denise Hansen Fonte

Sul sito della BC Museums Association - BCMA (Associazione museale della Columbia Britannica – Canada), Denise Hansen ha pubblicato una guida (Learning with objects) su come connettere i visitatori dei musei con gli oggetti esposti.

«Gli oggetti – e le storie dietro di essi – [osserva l'autrice] sono affascinanti, ci aiutano a creare connessioni con la storia, l'arte e la cultura e sono riferibili a tutte le età. Gli oggetti sono strumenti potenti nell'insegnamento [poichè sviluppano] l'osservazione, l'analisi e il pensiero critico».

La guida propone una serie di attività rivolte in particolare agli alunni delle ultime classi della scuola primaria:

- Leggere un oggetto (Activity 1A: “Reading an Object”): promuove la conoscenza degli oggetti basata su osservazione e inferenza;

- Il resto della storia (Activity 1B: “The Rest of the Story”): incoraggiare ulteriori esplorazioni e interpretazioni della storia che sta dietro ad un oggetto;

- Un focus sul passato (Activity 2A: “A Focus on the Past”): l'utilizzo della documentazione fotografica per approfondire la conoscenza del passato;

- Un focus più preciso (Activity 2B: “A Sharper Focus”): incoraggiare ulteriori approfondimenti sulla storia dell'oggetto.

Le attività sono supportate da numerosi esempi e dalla segnalazione di risorse biblio-sitografiche che fanno della guida un valido strumento non solo in ambito museale ma anche in quello scolastico per una didattica della storia attraverso gli oggetti.

 

2. Gli oggetti nella scuola primaria. Lezioni e piccoli laboratori: Strategies for introducing and using objects

 Prampolini didattica delloggetto immagine 2Fig.2: Numero monografico “Doing History with artefacts and objects” della rivista «Primary History» della Historical Association FonteLa Historical Association (ente no profit, con sede a Londra, che da lungo tempo si occupa dell’insegnamento/apprendimento della storia nelle scuole primarie e secondarie del Regno Unito)1 è presente in rete con un proprio sito. La sezione Primary Teaching Methods contiene una guida per le scuole primarie che si fonda sull’assunto che gli oggetti devono trovare il loro posto nella didattica della storia in quanto «portano con sé messaggi sulle persone che li hanno fabbricati, posseduti e usati, e sui luoghi da cui provengono».

La guida, è suddivisa in tre parti: Strategies for introducing and using objects, Short lessons, Lessons using objects.

Le Short lessons comprendono:

- Alla scoperta dell'insegnante: utilizzo di oggetti esemplari (Finding out about the teacher: using objects exemplar);

- Utilizzo di oggetti esemplari: interrogare una bambola vittoriana (Using objects exemplar: questioning a Victorian doll);

- Imparare a conoscere il tempo: manufatti vittoriani e cronologia (Learning about time exemplar: Victorian artefacts and timeline);

- Immagine visiva esemplare: utilizzo delle immagini di Sutton Hoo (Visual image exemplar: Using pictures of Sutton Hoo objects);

- Utilizzo di siti e dell’ambiente esemplare: una visita a Petworth House, Sussex (Using sites and the environment exemplar: a visit to Petworth House, Sussex);

- Vecchi e nuovi telefoni (Old and new telephones);

- Giocattoli e giochi (Toys and games).

 

Nelle Lessons using objects troviamo:

- Investigatori: come erano le scuole nel passato? (Detectives: what were schools like in the past?);

- Terme romane (Roman Baths);

- Mercato romano (Roman market);

- Case: manufatti del passato (Houses: Artefacts from the past);

- Valigia misteriosa (Mystery Suitcase);

- Giochi olimpici (Olympic Games);

- Presentazione dell’Impero Britannico attraverso le monete (Introducing the Empire through coins);

- Medaglie della Seconda guerra mondiale (World War II medals).

La guida didattica proposta dalla Historical Association, pur essendo stata redatta prima della riforma dell’insegnamento della storia nel Regno Unito (2014 National Curriculum)2, è ancora oggi un valido strumento, ricco di suggerimenti e risorse, non solo per le scuole primarie britanniche ma anche per quelle di altri paesi, e tra questi l’Italia.

 

3. Didattica dell’oggetto. Teoria ed esempi di storia americana: The Object of History

The Object of History è un progetto congiunto del National Museum of American History (NMAH, Washington) dello Smithsonian Institution e del Roy Rosenzweig Center for History and New Media della George Mason University (Fairfax, Virginia, USA) che vuole mettere in relazione le collezioni del museo con la storia degli Stati Uniti e incentivare il loro utilizzo a fini didattici.3

E’ in rete dal 2009 con un proprio sito che comprende una guida per insegnare la storia con gli oggetti, Looking at Artifacts, Thinking about History, di Steven Lubar and Kathleen Kendrick. La guida si articola in cinque capitoli (oltre a una Introduzione e a una Conclusione) che corrispondono ad altrettanti modi con cui approcciare gli oggetti:

- Gli artefatti raccontano le loro storie (Stories: Artifacts Tell their Own Stories);

- Gli artefatti connettono le persone (Connections: Artifacts connect people);

- Gli artefatti significano molte cose (Meanings: Artifacts mean many things);

- Gli artefatti catturano il tempo (Moments: Artifacts capture a moment);

- Gli artefatti riflettono i cambiamenti (Changes: Artifacts reflect changes).

Il sito è suddiviso in sei sezioni incentrate ciascuna su un oggetto delle collezioni del Museo (NMAH):

Prampolini didattica delloggetto immagine 3aFig. 3a: Scrivania portatile in legno di Thomas Jefferson su cui fu redatta la Dichiarazione di Indipendenza (4 luglio 1776) FontePrampolini didattica delloggetto immagine 3bFig. 3b: La pepita che ha lanciato la corsa all'oro in California (1848-1856) FontePrampolini_didattica_delloggetto_-_immagine_3c.jpgFig.3c: Abito di Mary Todd, moglie del presidente Lincoln (1818-1882) Fonte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prampolini didattica delloggetto immagine 3dFig. 3d: Macchina per il voto (1898) Fonte RIDOTTAPrampolini didattica delloggetto immagine 3eFig.3e: Bancone per il pranzo riservato ai bianchi - Greensboro, Carolina del Nord (1960) FontePrampolini didattica delloggetto immagine 3fFig.3f: Zappa dal manico corto utilizzata dai lavoratori agricoli nel Sud-Ovest degli Stati Uniti Fonte

 

 

 

 

 

 

 

Ognuna delle sei sezioni contiene, oltre all’immagine dell’oggetto preso in esame, una breve presentazione, riflessioni e materiali per percorsi di approfondimento che hanno come obiettivo quello di migliorare la conoscenza da parte degli studenti della storia degli Stati Uniti e di sviluppare la loro capacità di comprendere gli oggetti della cultura materiale come fonti storiche.

 

4. Un archivio di immagini per la scuola: L'Histoire par l'image

Prampolini didattica delloggetto immagine 4Fig.4: Logo dell’archivio “L’Histoire par l’image" Fonte L’Histoire par l’image è un archivio digitale, promosso e finanziato dai Ministeri della Cultura e dell’Educazione Nazionale francesi, contenente immagini di dipinti, disegni, fotografie e oggetti vari attinenti la storia della Francia dal 1643 al 1945 (dalla morte di Luigi XIII alla fine della Seconda guerra mondiale).4 E’ presente in Internet dal 2001 con un proprio sito che si rivolge in particolare agli insegnanti e agli studenti di storia delle scuole superiori francesi per sviluppare una didattica basata sull’uso delle immagini.

Tra gli oggetti proposti segnaliamo:

- Coppia di brocche per l'acqua a forma di "Napoleone" e "Giuseppina" (Paire de pichets à eau en forme de "Napoléon" et "Joséphine"), 1830;

- I reliquiari di Napoleone (Les Reliquaires de Napoléon);

- Medaglia dell’Esposizione Universale del 1878 (Médaille de l'Exposition Universelle de 1878);

- Giocare alla guerra. Gioco di percorsi. Prima guerra mondiale (Jouer à la guerre. Jeu de parcours: Première Guerre mondiale);

- Segna libro con l’effige del maresciallo Pétain (Marque-page à l’effigie du maréchal Pétain, 1940-1945).

Per ciascun oggetto l’archivio fornisce una dettagliata scheda analitico-interpretativa suddivisa in tre parti: Contesto storico, Analisi dell’oggetto, Interpretazione, con l’aggiunta di una Appendice bibliografica/sitografica e di eventuali Commenti. La scheda contiene anche quella che potremo definire la “carta d’identità” dell’oggetto con: il Titolo, l’Autore, la Data di creazione, la Data della raffigurazione, la Dimensione, la Tecnica, il Luogo di conservazione.

L’Histoire par l’image rappresenta nel suo complesso una risorsa utile e importante ai fini della didattica della storia non solo per le scuole francesi; e questo, innanzitutto, per gli approcci metodologici interdisciplinari e la qualità delle schede autoriali che “spiegano” gli oggetti della collezione.

 

5. Gli oggetti della storia mondiale. Il metodo didattico e le fonti: World History Sources - Material Culture

Prampolini didattica delloggetto immagine 5Fig.5: Logo del sito web creato dal Center for History and New Media (CHNM) della George Mason University. Fonte Il Center for History and New Media (CHNM) della George Mason University (Fairfax, Virginia, USA) ha creato all’inizio degli anni duemila (2003-2005) il sito web World History Source per «aiutare gli insegnanti e gli studenti a individuare e analizzare le fonti primarie online e ad approfondire la conoscenza della natura complessa della storia mondiale».5
Il sito propone un’interessante guida didattica dello storico americano Daniel Waugh sull’utilizzo degli oggetti nell’insegnamento/apprendimento della storia. La guida Material Culture/Objects elenca le domande che si devono porre all’oggetto preso in esame:

- Che cosa è? (1. What is it?);

- In quale luogo si trova ora e come ci è arrivato? (2. Where is it now and how did it get there?);

- Quale è la sua data? (3. What is its date?);

- Quale era la funzione dell’oggetto? Era unico? (4. What was the object's function? Was it unique?);

- Chi lo ha fabbricato, posseduto o usato? (5. Who made, owned, or used the object?).

 

6. Gli oggetti della storia mondiale: Teaching History with 100 Objects

Prampolini didattica delloggetto immagine 6Fig.6: Collage di immagini tratte dal sito “Teaching History with 100 Objects" Fonte

Teaching History with 100 Objects è un progetto promosso dal British Museum in collaborazione con altre istituzioni museali del Regno Unito e finanziato dal Department for Education con lo scopo di offrire le risorse digitali da utilizzare nell’insegnamento/apprendimento della storia attraverso gli oggetti.6 E’ presente in rete dal 2014 con un proprio sito web.

Nel corso del 2010 la BBC aveva realizzato, in collaborazione con il British Museum, il programma radiofonico A History of the World in 100 Objects, scritto e condotto da Neil McGregor, allora direttore del museo. Le registrazioni audio del programma e le immagini degli oggetti erano state pubblicate in rete sul sito, mentre McGregor ne aveva ricavato un libro.7 Un’interessante esperienza crossmediale che è alla base del progetto didattico Teaching History with 100 Objects.

La homepage del sito mostra, in formato francobollo, tutte le immagini degli oggetti (conservati presso i musei del Regno Unito) che fanno parte della collezione virtuale, consentendo diverse modalità di selezione che possono essere combinate fra di loro: Date (All dates, Before 500 BC, 500 BC – 500 AD, AD 500 – 1000, AD 1000 – 1600, AD 1600 – 1800, AD 1800 – present); Place (All places, Africa, Americas, Asia, Britain, Europe, Oceania); Theme (All themes, Beliefs and ideas, Conflict, Empires, Rule and rulers, Social and personal life).

Cliccando sull’immagine di ciascun oggetto viene visualizzata una scheda sintetica che lo descrive (provenienza, epoca/periodo storico, materiale, dimensioni, museo). Dalla scheda è possibile accedere a: Informazioni dettagliate sull’oggetto (About the object); Un quadro storico più ampio con rinvio ad altri oggetti (A bigger picture); Idee/suggerimenti per l’utilizzo dell’oggetto a fini didattici (Teaching ideas); Download delle immagini e link ai siti dei musei (For the classroom).

Le schede che accompagnano i cento oggetti con i relativi approfondimenti fanno del sito una risorsa in grado di offrire competenze qualificate e proposte didattiche stimolanti non solo per l’insegnamento/apprendimento della storia nelle scuole inglesi (a cui il progetto si rivolge in particolare) ma anche a livello internazionale.

 

7. Tante storie in un solo oggetto: A history of an OBJECT in 100 worlds

Prampolini didattica delloggetto immagine 7Fig.7: Logo del progetto “A history of an OBJECT in 100 worlds" Fonte

A history of an OBJECT in 100 worlds è un progetto datato 2014 del Victoria and Albert Museum (Londra) che, ispirandosi a A History of the World in 100 Objects di Neil MacGregor, si proponeva, capovolgendone l’impostazione, di presentare 100 diverse prospettive su un singolo oggetto, invece di 100 oggetti attraverso i quali raccontare la storia del mondo.8

La ricerca dell’oggetto da prendere in esame, tra i numerosi conservati presso il Victoria and Albert Museum, è documentata dai post pubblicati in un blog dedicato .

Nei post, gli esperti del museo presentano, analizzandoli storicamente, diversi oggetti. Di seguito ci limitiamo a segnalarne alcuni (il blog non documenta attività successive al 2014).

 

Il giovane e la morte:

- Giovane tra le rose (Young Man among Roses), ritratto in miniatura, Nicholas Hilliard, ca. 1587;

- La morte suonatrice di tamburo (Death as a drummer), statuetta, Joachim Henne, ca.1670-1680

 

Oggetti di luce:

- Popular Brownie, camera, Kodak, Eastman Kodak Company, 1950-1959;

- Occhiali da sole "Jester", Oliver Goldsmith Eyewear, Gran Bretagna, 1954.

 

Lo specchio e la maschera:

- Maschera di Arlecchino, cuoio modellato, Italia, 1700 circa;

- Specchio, 1680 circa, inglese, impiallacciato con pannelli di lacca cinese.

 

Vasi e poltrone:

- Vaso per medicinali, terracotta invetriata, Italia, 1593;

- Poltrona club modello B3, disegnata alla scuola Bauhaus, 1925.

 

Maschere e mongolfiere:

- Mr Punch, burattino, Arthur Quisto, Regno Unito, 1937;

- Vaso decorato con vista di una scena in mongolfiera, terracotta invetriata, inglese (Londra) o forse francese, 1785–90.

 

8. La storia del "Sud Globale": 100 Histories of 100 Worlds in 1 Object

Prampolini didattica delloggetto immagine 8Fig.8: Logo del progetto “100 Histories of 100 Worlds in 1 Object" FonteNel 2020, a dieci anni dal programma radiofonico della BBC A History of the World in 100 Objects, è stato avviato un progetto alternativo 100 Histories of 100 Worlds in 1 Object per raccontare, con il contributo di studiosi provenienti da diversi paesi, la storia attraverso gli oggetti dal punto di vista del “Sud globale” e delle comunità ex-subalterne (che quegli oggetti avevano creato e utilizzato), superando le distorsioni interpretative prodotte dal colonialismo.9 A questo fine è stata realizzata una piattaforma digitale online su cui pubblicare “biografie di oggetti” «alla ricerca di nuovi metodi, approcci e formati nell'affrontare le storie degli artefatti museali».

Ad oggi (06/10/2022) sulla piattaforma sono stati pubblicati, nella rubrica Object Biographies, otto saggi:

- Percezioni coloniali sul racconto globale del mito del Diluvio (Colonial perceptions on the global account of the Flood myth) di Maria Bendito.
L’oggetto: la tavoletta del diluvio proveniente dagli scavi della Biblioteca di Assurbanipal nell'antica Ninive, alla periferia dell'odierna Mosul, conservata presso il British Museum;

- Re-inquadrare le fotografie: le ombre della storia dell’archeologia (Re-framing Photography: The Shadows of the History of Archaeology) di Theopisti Stylianou-Lambert.
L’oggetto: l’album originale "Studies in Cyprus" di Magda e Max Ohnefalsch-Richter, 1895, conservato presso la Fondazione culturale della Banca di Cipro;

- L'impero colpisce: il disegno e il ridisegno delle mappe politiche al British Museum (The Empire Strikes Through: The Drawing and Redrawing of Political Maps in the British Museum) di Sahar Tavakoli.
L’oggetto: il piatto d'argento che mostra Shapur II risalente all'Impero sasanide della tarda antichità, conservato presso il British Museum;

- I rilievi di Lachis: archeologia biblica nelle terre contese (The Lachish Reliefs: Biblical Archaeology in Contested Lands) di Hooda Shawa.
L’oggetto: i rilievi di Lachis raffiguranti un'antica e animata scena di conquista, occupazione, spopolamento e deportazione avvenuta intorno al 700 AC, conservati presso il British Museum;

- Il passato traumatico degli ammonimenti dell'istruttrice alle dame di corte (The Traumatic Past of the Admonitions of the Instructress to the Court Ladies) di Si Xiao. L’oggetto: pittura su seta cinese con gli “Ammonimenti dell'istruttrice alle dame di corte” (dinastia Tang, 618-907), conservata presso il British Museum;

- Una collana di denti di delfino dalle collezioni Rubber Boom Genocide presso il British Museum (A Dolphin Tooth Necklace from the Rubber Boom Genocide Collections at the British Museum) di Laura Osorio Sunnucks e altri.
L’oggetto: collana di denti di delfino realizzata dal Murui-Muina (1925);

- Testa a testa: approcci maschili e femminili alla decolonizzazione. Sculture Taino dai Caraibi (Head to Head: Masculine and Feminine Approaches to Decolonisation. Taino sculptures from the Caribbean) di Rachael Minott.
L’oggetto: sedile rituale Taino (1949), conservato presso il British Museum;

- La targa del Benin e le narrazioni in competizione dell'arte africana (The Benin Plaque and Competing Narratives of the African Art) di Sani Yakubu Adam. L’oggetto: placca in ottone raffigurante l’incontro tra il sovrano del Benin (Oba) e due mercanti portoghesi (1500-1600 D.C.), conservata presso il British Museum.

 

9. La seconda guerra mondiale attraverso gli oggetti: Intersections of Luxembourgish-Russian History

RIDOTTA prampolini didattica delloggetto immagine 9Fig.9: Collezione di oggetti vari della Seconda guerra mondiale, “Intersections of Luxembourgish-Russian History” FonteIntersections of Luxembourgish-Russian History è un progetto di ricerca internazionale e interdisciplinare frutto della collaborazione tra l'Università del Lussemburgo e l'Università Derzhavin di Tambov (Russia). Il progetto vuole rappresentare la quotidianità della Seconda guerra mondiale attraverso gli oggetti, esaminandoli nel loro contesto storico e ricercandone il significato per i loro utilizzatori e/o collezionisti.10

Il progetto, che è stato attivato nel 2020, pubblica i risultati delle ricerche in lingua inglese, sotto forma di articoli autoriali, su un blog dedicato, dove è possibile visualizzare le immagini degli oggetti con le relative descrizioni e storie.

Tra gli oggetti esaminati, segnaliamo:

- Il suono della tromba (Calling Trumpet);

- La radio galena (Crystal radio);

- Sirena dell’allarme aereo (Air ride siren).

 

10. Gli oggetti della Germania Orientale (DDR):  Lebendiges Museum online

prampolini didattica delloggetto immagine 10Fig.10: Homepage del sito del Lebendiges Museum online Fonte 

Il LeMo è un museo senza muri e sale di esposizione, senza orari di accesso e percorsi obbligati per i visitatori; é un museo virtuale dove la storia può essere “vissuta” (di qui il nome Lebendiges Museum), non solo attraverso gli oggetti digitalizzati che costituiscono il “patrimonio museale”, ma i numerosi testi di contestualizzazione e interpretazione, i documenti originali, le testimonianze delle persone.

Il progetto, che risale al 1997, è frutto della collaborazione tra tre importanti istituzioni culturali tedesche: il Deutsches Historisches Museum, la Stiftung Haus der Geschichte der Bundesrepublik Deutschland e il Bundesarchiv. É presente in rete dal 1998 con un proprio sito (ammodernato, nel design e nelle funzionalità, nel 2014) che si è affermato nel corso degli anni duemila come il principale portale (per numero di accessi) in lingua tedesca sulla storia contemporanea della Germania.11

Tra i numerosi materiali didattici il sito prende in esame diversi oggetti con schede tecniche e approfondimenti storici; tra questi segnaliamo:

- Macchina fotografica segreta. La rivolta popolare del 17 giugno 1953 nella DDR (Geheimkamera);

- Veicolo per il trasporto di prigionieri della polizia segreta nella DDR (MfS-Gefangenentransportwagen);

- Materiali per la costruzione del muro di Berlino (Objektgruppe zum Mauerbau);

- Cabina di controllo delle frontiere del Palazzo delle Lacrime a Berlino Est (Grenz-Kontrollkabine Tränenpalast).

 

11. Il blog di Joan Santacana: Didàctica del Patrimoni Cultural

Prampolini didattica delloggetto immagine 11Fig.11: Alcuni oggetti analizzati nel blog “Didàctica del Patrimoni Cultural" FonteJoan Santacana Mestre ha creato il blog Didàctica del Patrimoni Cultural, dove dal 2012 pubblica post che affrontano temi inerenti all’archeologia, alla museologia e alla didattica della storia.12

Il blog si presenta con una pagina principale che permette di accedere alle diverse modalità di visualizzazione dei post offerte dalla piattaforma blogger di Google: Classic, Flipcard, Magazine, Mosaic, Sidebar, Snapshot, Timeslide. Nella prima (Classic), è possibile scorrere i post in ordine cronologico inverso (dal più recente al più lontano nel tempo); nella seconda (Flipcard), vengono mostrate in formato francobollo le immagini che identificano i post (sul retro di ogni immagine è indicato il titolo e la data di pubblicazione, cliccando sull’immagine si visualizza il relativo post); nella terza (Magazine) le immagini dei post sono accompagnate, oltre che dal titolo e dalla data, da alcune righe del testo di presentazione e dalla segnalazione di eventuali commenti (in alto a destra dei titoli); nella quarta modalità (Mosaic), la videata mostra le immagini affiancate le une alle altre in una sorta di “mosaico”, posizionando il cursore su ciascuna immagine appare il titolo del relativo post; nella quinta (Sidebar), i titoli dei post sono elencati in una colonna laterale (sempre in ordine cronologico inverso), cliccando sui titoli si accede ai relativi post; nella sesta (Snapshot), troviamo in successione le immagini contenute nei post associate all’immagine che li identifica (quella con il titolo); nella settima (Timeslide), i post vengono visualizzati per periodi di tempo (riferiti alle date di pubblicazione).

Tra i numerosi post pubblicati sul blog Didàctica del Patrimoni Cultural, alcuni riguardano il progetto La storia del mondo raccontata attraverso gli oggetti (Historia del mundo contada por los objetos) con il quale Santacana vuole offrire alle scuole un utile strumento didattico per insegnare e apprendere la storia attraverso gli oggetti. Si tratta di un progetto in fase di realizzazione che a tutt’oggi comprende già diversi oggetti (per misurare il tempo, per comunicare, per suonare, per curare, per cucinare, e per altri numerosi usi) che appartengono a più epoche: dal torchio per la stampa di Johannes Gutenberg (metà del XV secolo) al convertitore Bessemer per la produzione dell’acciaio (metà del XIX secolo).

Per ogni oggetto, Santacana ha redatto una scheda descrittiva-analitica-interpretativa. La scheda è strutturata secondo un modello ricorrente che consiste in una tabella iniziale (dove vengono evidenziati: il nome dell’oggetto, il luogo dove si trova, la finalità didattica dell’oggetto) e in un testo sintetico che si articola in tre parti: l'oggetto analizzato, le sue potenzialità conoscitive, le domande chiave da porre all’oggetto (le schede di molti di questi oggetti sono state pubblicate in Italia nel libro che abbiamo già citato nella sitografia: Fare storia con gli oggetti. Metodi e percorsi didattici per bambini e adolescenti, Carocci 2022).

La modularità su cui si basa la produzione delle schede ne agevola l’utilizzo nelle attività laboratoriali organizzate dai docenti e fa del progetto di Santacana una risorsa irrinunciabile per l’insegnamento/apprendimento della storia attraverso gli oggetti (segnaliamo che Santacana, insieme con Llonch e Alfonso Casas-Ologary, ha raccolto 30 oggetti della guerra civile spagnola nel loro La Guerra Civil espaÑola a travès de los objetos, Ediciones Trea, 2022).


Note

Cfr. https://en.wikipedia.org/wiki/Historical_Association

2 https://www.gov.uk/government/publications/national-curriculum-in-england-history-programmes-of-study

3 https://objectofhistory.org/about/index.html

Per ulteriori informazioni sul progetto: https://histoire-image.org/fr/projet; A. Prampolini, Iconografie della Grande Guerra nel progetto francese L’Histoire par l’image, in «Visual History», VII – 2021, pp. 141-149.

https://chnm.gmu.edu/worldhistorysources/whmabout.html

Sul progetto Teaching History with 100 Objects: http://www.teachinghistory100.org/about/.

MACGREGOR N. (2012), La storia del mondo in 100 oggetti, Adelphi Edizioni, Milano (ed. or. A History of the World in 100 Objects, Penguin Books, London, 2011).

https://www.vam.ac.uk/blog/projects/object-stories

https://100histories100worlds.org/project-history/

10 https://storyobjects.hypotheses.org/about

11 Per maggiori informazioni sulla struttura e sui contenuti del sito del museo Le.Mo: A. Prampolini, Un museo virtuale di storia contemporanea utilizzabile in classe. LeMo - Lebendiges Museum Online, in «Historia Ludens», 13/01/2022.

12 L’editore Carocci ha recentemente pubblicato di Joan Santacana Mestre e Nayra Llonch Molina Fare storia con gli oggetti. Metodi e percorsi didattici per bambini e adolescenti, nella collana “Insegnare storia” diretta da Antonio Brusa e Walter Panciera. In «Historia Ludens» sono numerosi gli articoli di Joan Santacana Mestre sulla didattica della storia attraverso gli oggetti: http://www.historialudens.it/ricerca.html?searchword=santacana&searchphrase=all.

Questo sito utilizza cookies tecnici e di terze parti per funzionalità quali la condivisione sui social network e/o la visualizzazione di media. Chiudendo questo banner, cliccando in un'area sottostante o accedendo ad un'altra pagina del sito, acconsenti all’uso dei cookie. Se non acconsenti all'utilizzo dei cookie di terze parti, alcune di queste funzionalità potrebbero essere non disponibili.