di Antonio Prampolini

Politische Bildung

La storia dell'educazione alla cittadinanza nella Germania (Repubblica Federale) della seconda metà del Novecento è strettamente legata al processo di costruzione e sviluppo di un sistema democratico politicamente stabile e socialmente evoluto.

Il fallimento dell'esperimento democratico della Repubblica di Weimar e la facilità con cui Hitler aveva conquistato il potere in Germania nel 1933 erano, in parte, da imputarsi ai sistemi educativi fortemente autoritari e pertanto incapaci di trasmettere i valori della democrazia. Da ciò la necessità, a partire già dagli anni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale e al crollo del regime nazista, nella Germania occupata delle potenze vincitrici (1945-1949), di dare corso ad un vasto programma di “rieducazione–denazificazione” del popolo tedesco.

Dopo la caduta del Muro di Berlino (novembre 1989) e la riunificazione del paese (ottobre 1990), nelle regioni della Germania dell’Est (ex DDR) l’educazione alla cittadinanza (Politische Bildung, cioè “formazione politica”) è ritornata ad imporsi come necessario antidoto al pesante indottrinamento ideologico a cui erano stati sottoposti i tedeschi di quei territori sotto il regime comunista.

I tre principi della Politische Bildung

Nonostante la circolazione di idee contrastanti sul concetto e sulla pratica dell’educazione alla cittadinanza, esiste in Germania un accordo diffuso su alcuni principi di base noti come Consenso di Beutelsbach dal nome della località dove nel 1976 si era svolta una conferenza degli insegnanti delle scuole della Germania Occidentale. La conferenza aveva prodotto un documento unitario in cui venivano definite le linee guida da seguire nell’insegnamento-apprendimento dell’educazione alla cittadinanza; educazione che avrebbe dovuto essere «oggettiva e critica, libera da ogni forma di indottrinamento».

Le linee guida erano state riassunte in tre principi/postulati. Il primo (das Überwältigungsverbot): agli insegnanti è vietato imporre le loro opinioni agli studenti; il secondo (das Kontroversitätsgebot): gli argomenti devono essere affrontati attraverso il confronto delle idee contrapposte; il terzo: lo scopo principale dell’educazione alla cittadinanza è quello di fornire ad ogni studente gli strumenti conoscitivi per poter valutare criticamente situazioni/problemi e scegliere liberamente la propria posizione in merito, sviluppando così un’autonoma e personale visione politica del mondo.

Politische Bildung e democrazia: il Manifesto di Monaco

Alle soglie del nuovo secolo, l’Agenzia Federale per l'Educazione Civica (Bundeszentrale für politische Bildung - BpB), e le Agenzie Statali dei singoli länder (Landeszentrale für politische Bildung - LpB), hanno redatto un documento, noto come Manifesto di Monaco (Münchner Manifest) del 26 maggio 1997, dal titolo significativo La democrazia ha bisogno dell'educazione civica (Demokratie braucht politische Bildung). In tale documento venivano indicati i contenuti, le modalità e gli obiettivi della loro azione, finalizzata a rafforzare la consapevolezza democratica dei cittadini e a promuovere la loro partecipazione attiva alla vita politica.

Il Manifesto prendeva atto del un nuovo e difficile contesto economico, sociale, culturale in cui le Agenzie si trovavano (e si trovano oggi) ad operare; contesto caratterizzato, in particolare, dai processi di globalizzazione della produzione/offerta di beni e servizi, dalla rivoluzione digitale e dai suoi effetti sull’occupazione, dai flussi migratori di popolazioni extraeuropee e dai problemi connessi con la loro integrazione nella società tedesca, dall’inquinamento ambientale.

Le agenzie della Politische Bildung

In Germania sono numerose le istituzioni/associazioni/fondazioni che si occupano a vario titolo dell’educazione alla cittadinanza. Nelle scuole, a tutti i livelli di istruzione, l’educazione alla cittadinanza è strutturata come insegnamento specifico, a cui, nelle maggior parte dei casi, non viene dedicata più di una ora alla settimana. I contenuti, le modalità didattiche, le appartenenze disciplinari dei docenti possono differire nei 16 länder che compongono lo stato federale. A ciascun länder infatti compete la gestione della politica scolastica nel proprio territorio.

Tra le istituzioni pubbliche non scolastiche, particolarmente importante, ampia e articolata è l’attività svolta dall’Agenzia federale per l’educazione civica (Bundeszentrale für politische Bildung – BpB). L’Agenzia, che fa parte del Ministero Federale degli Interni, è stata fondata nel novembre del 1952 e offre da decenni un utile supporto a tutti coloro che operano nel settore dell’educazione alla cittadinanza, pubblicando testi/documenti/materiali didattici su argomenti generali (come storia, democrazia, società, economia, cultura, media e istruzione) e su temi specifici attinenti la vita politica tedesca ed europea, organizzando corsi di formazione e seminari/conferenze per insegnanti e ricercatori, viaggi della memoria per studenti e cittadini, promuovendo reti professionali (tra queste, in particolare, Networking European Citizenship Education – NECE), affrontando le problematiche connesse all’uso dei social media.

FONTI

ARTICOLI ONLINE

Detjen J., Politische Bildung, Konrad Adenauer Stiftung.

Kalina A. (2014), Faktensammlung zum Stand der Politischen Bildung in Deutschland, Konrad Adenauer Stiftung, 2014,

Lange D. (2015), Citizenship Education in Germany, in The Making of Citizens in Europe - III. Perspectives on Citizenship Education: Country Profiles.

Lange V. (2018), Politische Bildung in der Schule – ein Statusbericht, Friedrich Ebert Stiftung.

Massing P. (2015), Bundes-und Landeszentralen für politische Bildung.

Wikipedia, Bundeszentrale für politische Bildung (BpB).

Wikipedia, Denazification.

Wikipedia, Landeszentralen für politische Bildung.

Wikipedia, Politische Bildung.

SITI WEB

► Sito della Bundeszentrale für politisce Bildung (Agenzia federale per l'educazione civica). Il sito bilingue (tedesco e inglese) affronta il tema dell'educazione alla cittadinanza in una prospettiva nazionale, europea e internazionale, offrendo agli interessati una vasta gamma di risorse riguardanti sia il mondo scolastico che extrascolastico. È diviso in sezioni: Politik, Internationales, Geschichte (Storia), Gesellschaft (Società), Nachsclagen (Ricerche), Veranstaltungen (Eventi), Lernen (Apprendimento), Mediathek.

► Da visitare anche i siti delle 16 Landeszentrale für politische Bildung (Agenzie regionali per l'educazione civica): Bayern, Berlin, Brandeburg, Hessen, Baden-Württemberg, Schleswig-Holstein, Bremen, Hamburg, Mecklenburg-Vorpommern, Nordrhein-Westfalen, Rheinland-Pfalz, Saarland, Sachsen-Anhalt, Thüringen, Niedersachsen, Sachsen.

► Sito della Friedrich-Ebert-Stiftung, fondazione collegata al Partito Socialdemocratico (SPD), che permette di accedere ad un'ampia documentazione in materia di educazione civica (politische bildung).

► Sito della Konrad-Adenauer-Stiftung, fondazione collegata all'Unione Cristiano Democratica (CDU) che contiene diverse fonti attinenti all'educazione civica (politische bildung).

► Sito Politische Bildung in Schule und JugendArbeit, portale per insegnanti e studenti dedicato all'educazione alla cittadinanzahe propone Dossier sulle principali questioni del tempo presente; tra questi: Digitalisierung und Democratie, Populismus und Nationalismus, Islamistische Terroranschläge auf Europa.

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