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Corso di formazione a cura di Antonio Brusa
Cosa deve fare un insegnante di storia di fronte a quella congerie di falsità che comprendiamo nel termine “Fake news”. Correggerle con la matita rossa e blu? Oppure insegnare agli allievi a muoversi in una “piazza conoscitiva” dove non mancheranno mai imbonitori e truffatori? Proveremo a capire come, in un corso rapido, in tre sole sessioni, centrate intorno a tre esempi, dal Medioevo ad oggi.

Mercoledì 15 febbraio, h 17 - 19
IL MEDIOEVO DEI FALSI E DEI FALSIFICATORI
Antonio Brusa, Introduzione al corso
Marina Gazzini, Il Medioevo dei falsi e le cronologie impossibili
Discussione
Conclusioni

Mercoledì 22 febbraio, h 17 - 19
CRISTOFORO COLOMBO: TRA INVENZIONI POPOLARI ED EPISTEMOLOGIE INDIGENE
Antonio Brusa, Il mito di Colombo e i suoi significati
Discussione
Conclusioni

Mercoledì 1 marzo, h 17 - 19
IL NEGAZIONISMO. ISTRUZIONI DI LAVORO DIDATTICO
Luigi Cajani, Che cos’è il negazionismo
Antonio Brusa, Aspetti cognitivi e didattici relativi al negazionismo
Discussione
Luigi Cajani, Il negazionismo e le leggi memoriali
Conclusioni

I relatori:
Marina Gazzini è docente associata di Storia medievale all’Università Statale di Milano
Luigi Cajani ha insegnato Storia moderna e Didattica della storia presso l’Università La Sapienza di Roma
Antonio Brusa ha insegnato Didattica della storia presso l’Università “Aldo Moro” di Bari

Di fake news si fa cenno nella nuova legge sull’Educazione Civica. Presentato come un fatto tipico della comunicazione in rete, questo argomento corre il rischio di essere visto e studiato solo dal punto di vista etico/morale, come un’incidente negativo nella vita di un ideale villaggio globale, nel quale tutti dovrebbero comunicare correttamente. Le fake news, invece, sono un fatto storico profondo. Il falso, la comunicazione falsa, la rappresentazione falsa di una realtà non sono una distorsione, ma, come la guerra (fucina da sempre di fake news, basti pensare alla più celebre di tutte, quella del Cavallo di Troia), fanno parte di quel sistema complesso e mobile di relazioni umane, che è la storia.
Dunque, così come la guerra DEVE far parte del curricolo formativo, dal momento che è parte – purtroppo - costitutiva della vicenda umana, anche di fake news si dovrebbe parlare in classe. Ma come, se vogliamo evitare moralismi o facili dietrologie? Come inserire questo argomento nei curricola in modo non episodico? Questa domanda impone la ricerca di strumenti scientifici e di strategie didattiche capaci di trasformare le fake news in oggetto di analisi e, quindi, di insegnamento.
Il percorso che proponiamo si chiude col fenomeno del negazionismo che potremmo considerare matriciale di ogni fake news attualmente circolante. È un fenomeno/matrice, perché nella negazione del Genocidio ebraico troviamo molti fattori capaci di “generare” fake news: l’enormità del fatto da negare; l’uso di tecniche storiche per provare la verità della negazione; l’uso di tecniche retoriche per affermare la propria verità e destrutturare le smentite; la creazione di comunità di “credenti” e l’impatto che, in questa, ha la rete (e così via). Passeremo, poi, all’analisi di negazioni/falsificazioni esemplari e dei fenomeni sociali legate a queste, come le mitologie che presiedono alle credenze sulle origini delle nazioni, le falsificazioni legate al proliferare odierno di movimenti identitari e quelle tipiche dei fatti bellici o di fatti socialmente rilevanti, come le epidemie. Le notizie false, infine, hanno sempre uno scopo. E, questo scopo ha spesso risvolti politici. Dunque, le notizie false investono la società anche dal punto di vista del suo governo e della sua tenuta democratica e, perciò, la loro analisi è un fatto doveroso, nella formazione del cittadino.
Questo studio ci porterà ogni volta a viaggiare tra passato e presente, passando da una disciplina all’altra: dalla storia, all’arte, all’italiano, alle scienze. Un reale argomento di Educazione Civica, declinato in forma disciplinare e non moralistica.

 

Informazioni/Prenotazioni
Consigliato per insegnanti della scuola primaria e secondaria di I e II grado
Seminario di 3 incontri da 2h ciascuno
Costo: 60 € (è possibile utilizzare il bonus della card docenti)
Su prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 010 8171642

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