di Marco Mengoli
Una settimana di didattica ludica
La didattica ludica all’Istituto Tecnico superiore di secondo grado “Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia ha avuto il suo battesimo nel 2015, durante la settimana alternativa, periodo in cui la didattica regolare viene sospesa e sono gli studenti stessi a organizzare sessioni formative particolari in cui si può trovare di tutto, dalla danza hip hop all’ufologia. Quell’anno il docente di inglese Mauro Faina, presidente della storica associazione di boardwargame latinense Casus Belli, ha organizzato una serie di incontri per approfondire le Guerre puniche usando il gioco Command&Colors: Ancient (GMT Games, 2006). Visto il successo ottenuto, la stagione seguente l’attività alternativa è diventato un progetto pomeridiano, la “Wargame School”, svolto insieme a me, docente di italiano e storia.
Questo progetto, grazie alle molte scatole di gioco della collezione privata di Faina, si è strutturato in un percorso stabile, che prevedeva prima la presentazione della battaglia dell’antichità del pomeriggio cui poi seguiva la simulazione sul tavoliere da gioco.
La boardgame school
Negli anni successivi, il progetto si divideva tra la Wargame School di Faina, che continuava presentando altre epoche di studio utilizzando giochi come Command&Colors: Napoleonic (GMT Games, 2010), stesso sistema dell’Ancient ma applicato all’epoca napoleonica, o Wings of Glory (Ares Games, 2012) per i duelli aerei delle due guerre mondiali e la Boardgame/RPG School , che ho curato, il cui scopo è stato quello di estendere questa metodologia anche a tipologie ludiche differenti dal boardwargame.
Entrambi i percorsi cercavano di conciliare lo sviluppo delle cosiddette soft skill, presente in qualsiasi attività di gioco in ambiente controllato, con quello delle hard skill, più centrate sulle discipline curricolari. Nella seconda School vennero così utilizzati giochi come Il gioco di ruolo dell’Orlando Furioso (Rose&Poisons, 2002) od OnStage! Il gioco dell’attore (Das Production, 1995) per le materie letterarie, Roborally (Avalon Hill/Hasbro, 2 ed. 2016) per il coding o Timeline (Asmodee Italia, 2012) per la storia.
“Boardgame e didattica”, una rete per la didattica ludica
Il 6 marzo 2020, nasceva infine l’Accordo di Rete “Boardgame e Didattica”, su ispirazione di Mauro Faina che, nel frattempo, era divenuto Dirigente Scolastico del liceo “Gaudenzio Ferrari” di Borgosesia (VC). L’obiettivo di questo accordo era quello di mettere insieme le esperienze degli istituti scolastici italiani desiderosi di utilizzare, sperimentare e condividere l’utilizzo della didattica ludica all’interno del loro percorso scolastico. Da questo Accordo di Rete è nato il volume omonimo che qui presento.
Il testo, presentato al convegno “Play History” dell’Università di Genova, tenutosi presso Modena Play 2023, si apre con un’introduzione di Mauro Faina che presenta alcuni suggerimenti e cinque lesson plan per utilizzare il wargame nelle scuole secondarie. A questa seguono i risultati degli anni di sperimentazione tenuti presso la scuola Rosselli di Aprilia, coordinati da Alan Mattiassi, psicologo ludico, durante i quali si sono confrontati gli apprendimenti di una classe che utilizzava prevalentemente il Game Based Learning con quelli di una classe che utilizzava altre metodologie.
Scuole che collaborano ludicamente
Le altre esperienze scolastiche presentate sono quelle di Sergio Quaranta, insegnante di italiano e latino presso il liceo “Eugenio Montale” di Pontedera (PI), che ha fatto costruire un librogioco ai propri studenti dedicato alla Divina Commedia, mentre per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado viene presentato il progetto della scuola “Cilea-Mameli-Rodari” di Caivano (NA) che è partito come attività a distanza per la socializzazione durante la Pandemia ed è arrivato a coinvolgere più di quaranta studenti in attività collegate con il gioco in tutte le sue forme.
Seguono poi due esperienze universitarie, realizzate dai laboratori del Centro di Ricerca sul Gioco dell’UNIGE, coordinati da Renzo Repetti e il seminario sul game design dell’Università degli Studi di Torino di Giaime Alonge.
Chiudono il volume due proposte di giochi educativi preparate dai game designer Nicola Contardi di Europa Simulazioni e Donato Maglionico, prima delle conclusioni presentate dal dott. Alan Mattiassi, game psychologist, che si occupa della consulenza scientifica all’interno dell’Accordo di Rete.
Per chi fosse interessato, il testo, del costo di euro 12,00, può essere richiesto direttamente all’Editore, Chillemi Books, http://www.edizionichillemi.com/catalog/42/chillemi_books.