![Identità in cambiamento. Identità nazionali e identità europea* Identità in cambiamento. Identità nazionali e identità europea*](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/85759f90e05724162d4fc412c9e6f37c.png)
di Alessandro Cavalli
Identità personali e identità collettive
Tutti gli esseri umani, prima o poi, consapevolmente o inconsapevolmente, si chiedono: chi sono io? Cioè, riflettono sul concetto di identità. Da Freud in poi sappiamo (in realtà lo sapevamo anche prima di lui) che la domanda ne contiene almeno altre due o tre: chi vogliamo essere (super-ego), chi non sappiano di essere (es o inconscio) e chi pensiamo di essere (Ego).
Tutto questo riguarda l'identità personale, ma non esaurisce il problema. Ognuno di noi infatti non è un individuo isolato, ma fa parte (appartiene) a diverse collettività alle quale facciamo riferimento quando parliamo di “noi”. Alcune identità collettive sono facilmente comprensibili: ad esempio, l'identità di genere (che peraltro anch'essa è messa in…
![Le vignette satiriche raccontano la Guerra fredda. Una fonte didattica online a disposizione degli insegnanti Le vignette satiriche raccontano la Guerra fredda. Una fonte didattica online a disposizione degli insegnanti](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/78d50ce0600348873a433f5340d05312.jpg)
di Antonio Prampolini
Indice
1. L’iconografia della Guerra Fredda
2. La guida del Center for Slavic, Eurasian and East European Studies
3.1 Caratteristiche e uso didattico delle vignette
3.2 Herblock: il vignettista del “Washington Post”
3.3 La satira nell’URSS: la rivista “Krokodil”
Fig.1: Herbert, B. (1947, March 13). “I’m here to stay, too.” [Cartoon] Herbert L. Block collection (Library of Congress). Retrieved from the Library of Congress, Fonte. A 1947 Herblock cartoon, copyright The Herb Block Foundation. Fonte21. L'iconografia della Guerra Fredda
Durante la Guerra Fredda le immagini (dalle fotografie ai film, dai manifesti alle vignette) hanno svolto un ruolo importante nella propaganda degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica1.…
![I nomi. Una fonte sorprendente per scoprire il Medioevo I nomi. Una fonte sorprendente per scoprire il Medioevo](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/bf49568e979c058e4e21202dc7472595.png)
di Marco Brando
Fig. FonteNella cassetta degli attrezzi dell'insegnante può entrare un nuovo grimaldello. Si tratta del recente libro L’anima medievale nei nomi contemporanei (Olschki, 2024), firmato dal linguista Enzo Caffarelli, con prefazione del presidente dell'Accademia della Crusca Paolo D’Achille. Allievo di Luca Serianni, fondatore della Rivista Italiana di Onomastica-RIOn, consulente dell’Accademia citata, ex professore all’Università di Roma-Tor Vergata, Caffarelli è tra i principali studiosi e divulgatori dell’onomastica: si tratta del ramo della linguistica che studia il sistema dei nomi propri, i processi di denominazione e le loro caratteristiche.
Origine e funzione dei cognomi
In questo volume l'autore indaga in modo inedito il rapporto tra l’onomastica italiana e…
![La Campagna di Russia 1941-1943. Propaganda e mistificazione nei cinegiornali Luce. La Campagna di Russia 1941-1943. Propaganda e mistificazione nei cinegiornali Luce.](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/4455492b24f9c8245a80fd287405f216.jpg)
di Antonio Prampolini
Indice
1. L’Istituto Luce e la produzione di cinegiornali
1.3 L’Archivio Storico dell’Istituto Luce
2. I cinegiornali della Campagna di Russia
2.1 Il Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR)
2.2 L’Armata italiana in Russia (ARMIR)
Fig.1: Apparato scenografico con gigantografia di Mussolini allestito in occasione della cerimonia di fondazione della nuova sede dell'Istituto Luce (Roma, 10/11/1937) Fonte1. L’Istituto Luce e la produzione di cinegiornali
L’Istituto Luce, che fin dal momento della sua fondazione come ente parastatale (regio decreto legge del 5 novembre 1925) aveva come principale finalità la propaganda del regime…
![La storia al tempo dell’oggi. Una recensione La storia al tempo dell’oggi. Una recensione](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/0ab10c83d53198b7fcae61678c357c99.jpg)
di Marco Brando
Il compito di insegnare e spiegare il nostro passato richiede, tra le altre cose, che gli insegnanti siano consapevoli di trovarsi di fronte a una percezione pubblica della storia differente rispetto a quella sedimentata nei programmi scolastici e nel lavoro quotidiano delle scuole. Questa percezione non coincide quasi più con la narrazione concepita pochissimi decenni fa, quando a cavallo tra anni Ottanta e Novanta del XX secolo – era il tempo della guerra fredda e dell’apparente trionfo della democrazia liberale - non si immaginava ciò che sarebbe accaduto nel XXI: il boom di sovranismi e populismi, revisionismi e amnesie, nazionalismi e suprematismi, democrature e autoritarismi, complottismi e negazionismi moltiplicati esponenzialmente dalla rivoluzione del Web.…
![Imparare la storia divertendosi. Un’esperienza (e un libro) Imparare la storia divertendosi. Un’esperienza (e un libro)](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/1a783c7c1432c7b4b1280c33fae6d3d5.jpg)
di Pietro Manca*
Quando si parla dell’insegnamento della storia nella scuola secondaria di primo grado credo sia importante riprendere un assunto significativo, oltre che preciso e puntuale, contenuto nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012: «La storia, come campo scientifico di studio, è la disciplina nella quale si imparano a conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del passato. Le conoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere e interpretare il presente».
È possibile apprendere le conoscenze dei fatti storici, approcciarsi alla storia, costruire competenze storiche divertendosi? La risposta sicuramente potrebbe risultare non semplice, forse anche banale e scontata. Ma l’esperienza di apprendimento ludico è motivante e incoraggiante.…
![L’immaginario coloniale. L’Africa nelle fotografie dell’Istituto Luce L’immaginario coloniale. L’Africa nelle fotografie dell’Istituto Luce](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/0a42262a0b8c891737578b293ea10a25.jpg)
di Antonio Prampolini
Indice
1. La fotografia e l’immaginario coloniale
2. L’Istituto Luce e il monumento visivo dell’Italia fascista
3. La produzione fotografica del Reparto Africa Orientale Italiana
3.2 Una “colonizzazione civilizzatrice”
4. Il sito online dell’Archivio Storico Luce
Fig.1: Somalia italiana - donna al mercato - foto di Carlo Pedrini (1894-1932) Fonte1. La fotografia e l’immaginario coloniale
Una delle eredità culturali più interessanti dei vari colonialismi europei in Africa è costituita dalle numerose fotografie prodotte, tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, da soggetti diversi (esploratori, viaggiatori, scienziati, militari, missionari, scrittori e giornalisti, fotografi di professione, coloni e…
![Ricordo di Alberto De Bernardi Ricordo di Alberto De Bernardi](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/1134456d2fb18b74517f67e50747c65d.jpg)
Addio, Alberto!
di Antonio Brusa
In tanti scriveranno della tua bravura come storico, delle tue intuizioni geniali, della tua capacità di affabulazione che ha incantato per anni studenti e colleghi, del tuo impegno politico e sociale, del tuo trascinante umorismo. In tanti, poi, ricorderanno i tuoi studi, da quelli di storia sociale fino alle tue acute ricostruzioni politiche. Qui ti ricordiamo come lo studioso che è riuscito a conciliare, come nessun altro, la ricerca scientifica e la didattica. Era come se sentissi il polso della scuola. Sapevi che tipo di storia raccontare in classe, come illustrare questioni complicate, come disegnare scenari storici, profondi ma comprensibili anche nelle scuole più diseredate. Per te la didattica non è stato il lusso accessorio dello studioso. È…
![Mobile qual piuma al vento. L’identità collettiva e i programmi di storia. Mobile qual piuma al vento. L’identità collettiva e i programmi di storia.](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/b803050f67687c2b54891b77ed93b8a9.png)
di Antonio Brusa
La notizia che vedete riportata in foto (“Repubblica”, 22/07, 2024) non è solo la testimonianza dell’ennesima giravolta identitaria del più antico partito italiano, ma è la prova che, talvolta e miracolosamente, la storia giunge in soccorso della scuola, proprio come le galeazze di Venezia a Lepanto o, se vogliamo dirla tutta, come i cavalieri alati polacchi all’assedio di Vienna.
Qual è il rischio che la scuola sta correndo? Ne abbiamo già parlato tanto su HL, che basterà accennare ai dinosauri che impedirebbero ai ragazzi di dotarsi di una salda identità italiana, e al libro Insegnare l’Italia, che potremmo considerare la summa ideologica della Commissione Galli Della Loggia/Perla per la riforma dei programmi. Ora, non pretendiamo affatto di convincere il…
![Che fate il 12 luglio? Che fate il 12 luglio?](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/1dfaad6142b8d1871e1c012b93aea6b9.jpg)
di Antonio Brusa
Se non siete ancora partiti per le vacanze, segnatevi la data e leggete la locandina sotto. Il tema del quale parleremo non è troppo dibattuto nelle sale dei professori. Purtroppo, perché è uno di quelli vitali per il nostro mestiere. Cambia il programma di storia. Per fare che? Valditara dice perché dobbiamo dare agli allievi un’identità italiana. E cosa c’è di meglio della storia (e un po’ anche della geografia e della letteratura) per raggiungere questo scopo? Non è il solo in Europa. Lo hanno già fatto tutti i paesi dell’Europa orientale e molti di quella occidentale. Tutti, in questo scorcio di XXI secolo, sembra che vogliano rinchiudersi nella comfort-zone della tradizione e della patria. La SiDidaSt ha progettato questo seminario per fare chiarezza, per conoscere…
![Charles Heimberg e le memorie nella città. Charles Heimberg e le memorie nella città.](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/21cf35d79ebf6b29f5774b513a3233a5.jpg)
di Antonio Brusa
Charles è uno degli studiosi di didattica della storia più interessanti nell’area francofona. Molti lo conoscono in Italia, perché vi ha tenuto diverse lezioni, nel suo bell’italiano. Ha insegnato all’Università di Ginevra e ora va in pensione. I suoi colleghi lo festeggiano in un modo toccante. Hanno preso l’ultimo suo lavoro, ancora in corso di pubblicazione, e lo hanno inviato a un gruppo di studiosi, con l’invito a commentarlo. A ognuno hanno assegnato un capitolo. Vi si parla dei rapporti fra l’insegnamento della storia e la decolonizzazione, le donne, gli argomenti sensibili e – lo sottolineo – con la verità. A me è toccato commentare l’introduzione. Charles, alla fine, terrà la sua lezione d’addio (per quanto ho capito, sarà una manifestazione solo in presenza……
![Da Federico II ai Grandi della Terra. Il Castello di Brindisi Da Federico II ai Grandi della Terra. Il Castello di Brindisi](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/f5e87f5923c63f4d9879b6481fc9b91f.jpg)
di Maurizio Triggiani
Lo chiamano castello svevo, ma, come sempre accade, anche per il Castello di Brindisi la fase legata all’imperatore svevo rappresenta soltanto una porzione della sua storia. È vero che fu Federico II a volerne l’edificazione a ridosso del seno di ponente del porto brindisino tra il 1227 e il 1233, ma la forma attuale del castello si deve all’apporto di ogni dinastia e di ogni potente che ebbe la ventura di dominare sulla città pugliese.
I normanni
Attigua all’edificio voluto da Federico II, esisteva una fortezza normanna della quale leggiamo alcune testimonianze nell’ Historiarum libri VII di Johannes Cinnamus, che parla di una “rocca ben munita” e riporta anche i nomi di tre castellani Rainaldo “de monte Ioi” nel 1135, di Gugliemo “de Mansellera” nel…
![Maometto e Dante. Una buona occasione per parlare di inculture, didattica e storica. Maometto e Dante. Una buona occasione per parlare di inculture, didattica e storica.](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/17bed17fcf61e789e73d980cc8ef34f2.jpg)
di Antonio Brusa, Ilaria Sabbatini
Il fatto
Ne hanno parlato tutti i giornali e tantissimi hanno commentato sui social: due famiglie musulmane di Treviso hanno chiesto di non far studiare Dante e la prof le ha prontamente accontentate, sostituendolo con Boccaccio. Subito dopo, un docente di liceo ha spiegato a una tv locale che sì, in effetti, Dante mette Maometto nell’inferno, e questo non sta bene ai musulmani. Fra i commenti più autorevoli, leggiamo quelli del Ministro Valditara, della Sottosegretaria Facchinetti, di Matteo Salvini e di un deputato della Lega, Centinaio, noto alle scuole per aver promosso la legge sull’Educazione civica che le sta attualmente affliggendo. Con suoi Inferno, Purgatorio e Paradiso, Dante è offensivo per i musulmani, avverte “Il Corriere del…
![Storia comune, nazione e educazione identitaria. Una discussione a proposito di Storia comune, nazione e educazione identitaria. Una discussione a proposito di](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/5d2ae6645cfd61056acbf001e113f9d9.jpg)
di Piero S. Colla
1. Il revival della semantica dell’“identità”: tra discorso politico e istituzionalizzazione
Con poche eccezioni, il percorso verso il voto europeo del 6-9 giugno 2024 delinea una tendenza generale, sottesa alle campagne elettorali dei paesi membri. Istanze e proposte organizzate attorno alle minacce che insidierebbero l’identità, etnoculturale o nazionale, dei popoli chiamati al voto, permeano il dibattito pubblico e polarizzano il confronto tra i programmi. Il richiamo delle retoriche dell’appartenenza sembra disarmare il ragionamento, confermando un trend di lungo periodo: la storia politica degli ultimi anni ci conferma che rappresentazioni contrapposte dell’alterità – spauracchio della “sostituzione” etnica, sfide dell’integrazione dei migranti, velleità…
![Un’insegnante che ha fatto la storia Un’insegnante che ha fatto la storia](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/8f18f31623c2ca31c0e7f9d74acef681.jpg)
di Antonio Brusa
Teresa Vergalli ha novantacinque anni. Da giovane fu una partigiana combattente col nome di battaglia Anuska. Terminati gli studi dopo la fine della guerra, scelse di diventare una maestra elementare. Voleva contribuire alla formazione di cittadini dotati di coscienza sociale e capaci di praticare i valori della solidarietà.
Una finalità che tutti condividiamo, e una vita che ci ricorda che la libertà e la democrazia devono essere perennemente difese.
Il 4 giugno alle 10:30 - nella sala conferenze del Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre - sarà presentato il suo libro Una vita partigiana (Mondadori edizioni, 2023).
![Lo sguardo degli assassini. Le fotografie dell’ Lo sguardo degli assassini. Le fotografie dell’](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/11a3a37eb9f60a471d6622e3a490484e.jpg)
di Antonio Prampolini
Indice
1. Rileggere l’Album di Auschwitz
2. L’Album e il suo contesto
2.1 La fonte
2.2 Il luogo
2.3 Il contesto storico
3. Le fotografie: realtà e messe in scena
3.1 I ritratti e le storie di vita
3.2 La rapina degli oggetti personali
3.3 La selezione dei deportati
3.4 Gli internati
3.5 Le camere a gas
3.6 La violenza nascosta
4. Sitografia
Fig.1: Rilegatura originale dell’Album di Auschwitz Fonte1. Rileggere l'Album di Auschwitz
L'Album di Auschwitz, o Album di Lilly Jacob, dal nome della sopravvissuta che lo ha scoperto, è, ad oggi, l'unica prova visiva del processo di selezione degli ebrei, destinati in gran parte alle camere a gas, in quel lager. Le fotografie che contiene, quasi duecento, scattate da membri delle SS, vengono utilizzate frequentemente per mostrare…
![Quando l’Italia aveva le colonie. Uno strumento utile per studiare una storia spesso trascurata. Quando l’Italia aveva le colonie. Uno strumento utile per studiare una storia spesso trascurata.](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/220134956895f98cb1b25d32a33651ea.jpg)
di Maria Laura Cornelli e Daniela Rosa
Mohamed Aden Sheikh ricordava nelle sue memorie che, studente di medicina in Italia negli anni Cinquanta, spesso gli veniva chiesto dove si trovasse la Somalia: quando rispondeva che era un’isola dei Caraibi «nessuno batteva ciglio. Rarissimi erano gli italiani che avessero una conoscenza, anche vaga, dell’Africa e della sua storia»1. Sono passati oltre sessant’anni, ma la conoscenza della storia coloniale italiana non è di certo aumentata, nonostante i risultati di una storiografia sempre più attenta, ed è ancora molto diffuso lo stereotipo del “buon italiano” che ha costruito strade e reso feconde lande desolate.
Nella convinzione che solo una conoscenza non superficiale di questa parte della storia dell’Italia unitaria permetta di comprendere…
![Valditara, i dinosauri e l’ossessione identitaria Valditara, i dinosauri e l’ossessione identitaria](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/9b165b338f2b4faee19f8f963f9e900c.jpg)
di Antonio Brusa
È diventata virale la dichiarazione del ministro Giuseppe Valditara sui dinosauri e sul fatto che questi – e le altre eccessive conoscenze previste nei programmi attuali - impediscono di concentraci sull’essenziale e, perciò, impongono l’urgente progettazione di nuovi programmi, più snelli e più adatti a capire il mondo contemporaneo. E così, i dinosauri sono diventati l’argomento principale di discussione in rete, forse anche nelle scuole, e ci accingiamo ad assistere a non so quanti talk show dove si discetterà sull’alternativa spinosa “dinosauri sì/dinosauri no”. Ora, fermo restando che sono totalmente d’accordo con quanto scrive Enrico Bucci, ricercatore presso la Federico II, su “Il Foglio”, e cioè che i dinosauri, se studiati bene, ci possono insegnare molte…
![Le sitografie di Historia Ludens. Un indice per agevolare la consultazione Le sitografie di Historia Ludens. Un indice per agevolare la consultazione](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/8f8da2d142cebbb5655f03c726647f8e.jpg)
di Antonio Prampolini
Le sitografie pubblicate su HL sono ormai 43. Attraverso le parole chiave, il lettore può già scegliere quelle che interessano. Qui le classifichiamo, in modo che si abbia un quadro completo di ciò che si può cercare e trovare in rete.
- Indice per argomenti
1. Storia d'Italia
1.2 La storia italiana dal Risorgimento al Secondo dopoguerra nei podcast della Rai e in Wikiradio
1.3 La Prima Guerra Mondiale nel portale della Treccani
1.5 Gli italiani all'estero, in guerra e in quarantena nei diari dell'Archivio di…
![](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/d84de25a5fb2237242023813506b27c9.jpg)
di Marco Mengoli
Il 7 maggio (chiusura iscrizioni il sei) prenderà il via il corso online sincrono “Boardgame e Didattica per le Humanities” (codice corso Scuola Futura: 142369). Nato sull’esperienza sviluppata prima con le attività all’istituto “Carlo e Nello Rosselli” di Aprilia e poi perfezionata dall’Accordo di Rete “Boardgame e Didattica” che ha visto la prima pubblicazione dei risultati ottenuti lo scorso anno, il corso è destinato a docenti di Storia, Italiano, Geografia e Inglese (ma anche Sostegno) che desiderino approfondire la pratica della Didattica Ludica in orario curriculare ed extra-curriculare.
Il percorso verterà su sei incontri a distanza da tre ore ognuno. Si caratterizza per la sua struttura fortemente “pratica” e laboratoriale attraverso il supporto di…