
di Antonio Prampolini
Indice
1. L’Archivio di Pieve Santo Stefano
3.1 Italiani in quarantena
3.2 Italiani all’estero
3.3 Grande guerra
3.4 10 giugno 1940: l’entrata in guerra dell’Italia
3.5 Elette ed eletti nell’Italia repubblicana
Fig.1: il logo della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale onlus Fonte1. L’Archivio di Pieve Santo Stefano
A partire dagli anni Ottanta sono sorte, sia in Italia che in Europa, diverse sedi archivistiche e varie associazioni per raccogliere, tutelare e valorizzare scritti autobiografici, fino ad allora dispersi e spesso destinati all’oblio, nella consapevolezza della loro importanza quali fonti per una storia ricostruita non più solo attraverso i personaggi famosi, i grandi movimenti, le rivoluzioni…

di Marco Brando
Prima affermazione: «Ritengo che il fondatore del pensiero di destra in Italia sia Dante Alighieri, perché quella visione dell’umano, della persona, delle relazioni interpersonali che troviamo in lui, ma anche la sua costruzione politica in saggi diversi dalla Divina Commedia, è profondamente di destra».
Seconda affermazione: «Il massimo poeta può dirsi a ragione l’antesignano dei grandi ideali che ora sono messi in essere dal Governo nazionale».
Sono concetti espressi nell’ambito dello stesso discorso? In apparenza, sì. Invece non è così. La prima affermazione risale al 2023. La seconda al 1927. Insomma, le separano 96 anni. Eppure entrambe sono casi esemplari di medievalismo politico, basati sull’uso (e soprattutto sull’abuso) dell’eredità dantesca (per medievalismo si…

di Antonio Prampolini
Il 12 luglio dell’anno scorso Historia Ludens ha pubblicato una sitografia sui podcast di storia della Rai. Oggi la completiamo indicizzando le numerose trasmissioni dedicate alla storia dal programma Wikiradio di Rai Radio 3.
Wikiradio è un appuntamento quotidiano che dal 2011 racconta personaggi, luoghi ed eventi che appartengono alla nostra contemporaneità e alla sua storia. Gli eventi narrati sono di solito quelli accaduti nel passato, recente o lontano, proprio nei giorni in cui va in onda il programma. Le ricorrenze diventano così un’occasione per fare storia alla radio. Il nome ricorda volutamente Wikipedia, infatti il programma si prefigge di creare una sorta di “enciclopedia universale online”, consultabile liberamente e gratuitamente, di “voci narranti”…

di Antonio Brusa
Trecento numeri sono un risultato di cui una rivista storica deve andare fiera. E lo è “Italia Contemporanea”, il cui trecentesimo numero, appena uscito (dicembre 2022), riproduce con orgoglio la copertina del primo fascicolo, apparso nel luglio del 1949. Vi si trova un bilancio in forma originale: la direzione ha individuato i temi fondamentali, quelli che hanno attraversato la vita della rivista e conservano ancora oggi la loro forza. Così, questo numero è organizzato in sei sezioni, dedicate alla società italiana, alla Resistenza, alla Seconda guerra mondiale e all’Italia repubblicana, al lavoro e all’economia e infine alle memorie pubbliche.
All’interno di queste sezioni non mancano i temi specificatamente culturali: su Calvino, sulla “resistenza immaginata”, sulle…

di Sara Faroni
Ho finalmente terminato la prima lettura di Insegnare storia con le nuove tecnologie, scritto da Lucia Boschetti, Silvia Ditrani e Raffaele Guazzone e pubblicato da Carocci editore, all'interno della collana "Insegnare storia", diretta da Antonio Brusa e Walter Panciera, e l'ho trovato ricco sia di una cornice chiara (l'importanza di insegnare a ragionare storicamente, la necessità di personalizzare i dispositivi digitali a immagine della nostra didattica) sia di moltissimi strumenti a cui attingere per creare attività stimolanti per noi e per gli studenti.
Nella prima parte del libro viene dato uno sguardo d’insieme su come il mestiere dello storico sia cambiato nell’era del web, con la possibilità – ad esempio - di consultare, da ricercatori, gli archivi digitali online…

di Antonio Prampolini
Fig.1: Logo di EuroClio FonteEuroClio (European Association of History Educators) è una ONG con sede all’Aia fondata nel 1992, all’indomani della caduta del Muro di Berlino e dello scioglimento dell’Unione Sovietica, su iniziativa del Consiglio d’Europa e di 14 associazioni nazionali di insegnanti di storia. Il suo scopo è lo sviluppo di un'educazione alla complessità della storia attraverso il rispetto delle diversità, dei diritti umani, del dialogo interculturale.1
Il sito di Euroclio contiene sia delle risorse metodologiche su didattiche innovative, sia una quantità enorme di materiali, molto ben organizzati, con i quali un docente può svolgere un programma di storia europea in una prospettiva transnazionale. Qui presentiamo i materiali che…

di Antonio Brusa
Krzysztof Pomian ha pubblicato una monumentale storia dei musei Il museo. Una storia mondiale, della quale Einaudi ha tradotto i primi due volumi (qui una recensione del “Manifesto”) . Carole Blumenfeld lo ha intervistato per “Il giornale dell’Arte”. Riporto la parte finale dell’intervista, nella quale il grande storico ed epistemologo esprime le sue preoccupazioni sulla sorte dei musei. Non so se l’ideologia ecologista, come dice, sia effettivamente antitetica ai musei. Certo lo è qualsiasi politica emergenziale, di quelle che dicono che occorre “eliminare il superfluo”, e per molti il museo è tale. Ma dovremmo renderci conto, tutti, del peso delle affermazioni di Pomian: che i musei non custodiscono il passato e basta. Lo fanno perché abbiamo una speranza di futuro.…

di Luigi Cajani
La storia controfattuale è stata a lungo irrisa dagli storici: Edward P. Thompson la definiva sbrigativamente “merda antistorica” (affiancandola in questa categoria anche ad altri approcci storiografici come l’econometria e la cliometria)1, mentre Edward Carr ne cercava anche le motivazioni, individuando in essa il gioco salottiero con cui i perdenti della storia, nel suo esempio gli antibolscevichi, si baloccano immaginando come le cose sarebbero potute andare diversamente2. Pertanto, la storia controfattuale è rimasta a lungo confinata nell’ambito della fantascienza, di cui costituisce un importante filone.
Storia controfattuale e fantascienza
Vi ricorrono questioni che colpiscono particolarmente l’immaginazione quando si pensa alla storia, come le…

di Antonio Prampolini
Fig.1: “Allegoria della guerra” di Aleksander Mikhalchyk FonteLa guerra occupa una posizione centrale nella storia e nella memoria dell’umanità. Internet è lo specchio di questa centralità. Chi voglia studiarla oggi, in generale e in particolare i conflitti del secolo scorso e del tempo presente, non può esimersi dall’esplorare le sue innumerevoli risorse.
Digitando la parola “guerra” nel campo di testo di Google, appare un lunghissimo ed eterogeneo elenco di pagine web (testi, immagini, video). Sono le pagine che contengono la parola “guerra”. Google le indicizza in modo automatico, impiegando algoritmi che determinano la loro posizione, sulla base del principio che le pagine che presentano un maggior numero di link esterni (di citazioni da parte di altre…

di Antonio Brusa
I primi tre libri della serie “Insegnare storia” possono essere considerati il manifesto della collana “Insegnare storia”. L’innovazione scolastica spesso è considerata una sorta di metanoia, di rivolgimento dell’esistente. Non senza ragioni: la quantità di ostacoli che si frappongono fra la realtà e un modello accettabile di insegnamento è tale che vien voglia di rovesciare tutto e ripartire da capo. Dalla burocrazia, alle classi numerose, al monte ore risicato, agli allievi che hanno difficoltà di lettura e una scarsa propensione allo studio della storia, è ben nota la lunga schiera di impedimenti che vengono tirati in ballo quando la discussione verte sul mestiere dell’insegnante. Raimundo Cuesta, un apprezzato studioso spagnolo di didattica della storia, ha scritto…

di Laboratorio Lapsus*
Fig.1: Dida: Mappa dei conflitti e delle situazioni critiche globali, dal punto di vista USA Fonte
Lezione n.1: Cos'è la guerra oggi?
I concetti di guerra e di pace si compenetrano e sfumano l’uno nell’altro. Basti pensare all’ ambiguo concetto di “missione di pace” o "peacekeeping", applicato a missioni come quella in Somalia o in Kosovo. Con le classi si possono osservare alcune immagini del conflitto siriano, per evidenziare come i limiti del campo di battaglia nell’epoca contemporanea sconfinano decisamente nello spazio civile, quando, attraverso operazioni di bombardamento sistematico, questo viene invaso dalla dimensione militare.
…

di Antonio Brusa
Martedì, 29 novembre
Seduti nel vostro salotto bevendo un caffè, oppure nelle comode poltrone offerte dall'Università di Bari, vi potrete gustare una giornata intera dedidata alla didattica della storia e dell'educazione civica. La mattina sarà il momento della didattica concreta e possibile: fare storia con gli oggetti, o ingegnarsi con gli strumenti digitali (quelli semplici, ohiohi) e divertirsi imparando con i giochi, come vuole il motto di Historia Ludens.
Nel pomeriggio, invece, ci sarà una panoramica di giochi utili per insegnare insieme Storia ed Educazione civica, non solo di Historia Ludens, ma anche di altri compagni di viaggio che abbiamo incontrato in questi anni. Date uno sguardo alla locandina, segnate in agenda e iscrivetevi se potete.

di Antonio Brusa
Sono passati dieci anni dall’uscita delle Indicazioni nazionali per la scuola di base. Lo ricordano su FB Regi Palermo e Giorgio Cavadi. Scrivono con ragione che sono dei buoni programmi. Come loro, tutti speriamo che si conservino, anche in futuro, i loro aspetti positivi. È prevedibile, infatti, che il nuovo governo si dia da fare per cambiarli. Secondo la legge Moratti, i programmi vanno considerati sperimentali e andrebbero soggetti a revisione ogni tre anni.
Come giustamente ricordano Regi e Giorgio, le Indicazioni nazionali del 2012 non sono altro che la continuazione di quelle del 2007. Lo posso confermare, perché ho fatto parte delle due Commissioni. Servirà ricordare gli aspetti fondamentali di quei testi. Nel caso dovessero cambiare, si saprà che cosa si…

di Antonio Prampolini
Indice
1. L'attualità della Guerra fredda
2. Lo Student Center dell'Enciclopædia Britannica
3. Le risorse didattiche sulla Guerra fredda
Fig.1: Raffigurazione simbolica della Guerra fredda Fonte1. L'attualità della Guerra Fredda
Il riferimento alla Guerra fredda è oggi sempre più ricorrente nell’interpretazione della crisi ucraina da parte dei media occidentali (stampa, televisione, internet), e il linguaggio della guerra fredda è ritornato nelle parole di molti protagonisti della politica internazionale.1
I giornalisti e gli studiosi di geopolitica parlano di “Seconda guerra fredda” per definire lo stato dei rapporti tra l’America, con i suoi alleati europei, e la Russia di Putin dopo l’aggressione russa dell’Ucraina. Una definizione che richiede…

di Davide Porsia
Ora come allora, non è la Paura a dominarlo. È l’irrequietezza, una più acuta percezione delle cose.
Frank Miller, 300
Il Lucca Comics and games 2022 mi ha cambiato la vita. Lucca Comics è tante cose diverse. Tante strade che ti si aprono davanti come in un librogame. Alcune ti sono precluse a priori: la prospettiva di trascorrere la serata di Halloween con Tim Burton era allettante, ma i 450 biglietti gratuiti per l'evento sono andati esauriti nel giro di pochi minuti (dalle 3 del mattino).
Altre sono aperte, come la lettura di questo articolo. Le potrai scoprire da solo. Alla fine di ogni paragrafo potrai scegliere la tua strada e guadagnare i tuoi impagabili punti ludici.
1.
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di Antonio Brusa
Grazie all’impegno eccezionale di Piero Petteruti e alla verve di Amedeo Feniello, riparte il concorso Che Storia! Una bella notizia, perché – nonostante il successo crescente degli ultimi anni – questa straordinaria occasione di invogliare gli studenti a guardare la storia in un modo originale, rischiava di essere buttata nella spazzatura da una burocrazia scolastica che, come tutti sanno bene, è molto attenta al merito.
Gli intoppi amministrativi sono stati finalmente risolti grazie alla generosa disponibilità dell’Accademia dell’Arcadia, alla collaborazione dell’ADI-SD (Associazione degli Italianisti – Sezione didattica), dell’associazione «Amici della Storia», dell’associazione «A Voce Alta», dell’ISEM-CNR (Istituto di storia dell’Europa mediterranea del Consiglio…

di Davide Porsia
Chissà cosa avrebbe pensato Lucio Orbilio Pupillo, prima grammatico beneventano infine plagosus maestro di Orazio. O chissà quale arma avrebbe usato per punire l’imperizia degli alunni e dello stesso magister nell’uso dello stilus e della tabula cerata. “Briciole di cera che rotolano sui banchi e sui libri, che spreco inutile. E che scrittura incomprensibile! Scrivi dieci volte: VIRUM MIHI CAMENA INSECE VERSUTUM” e giù nerbate da lasciare i segni.
Ma Orbilius, archetipo del docente frustrato (e perciò frustante), non c’è: pare sia morto nel 13 a.C. Quindi almeno per il momento, possiamo considerarci al sicuro e ritenerci liberi di sbagliare al riparo da dolorose conseguenze.
Partiamo da un pannello di compensato di pioppo di formato A5 (148 X 210 mm X 4 mm) al quale si…

di Antonio Brusa, Antonio Prampolini
Peter Seixas non è molto conosciuto in Italia. Quindi, il modo migliore per onorare la memoria di questo “gigante degli studi”, come scrivono i suoi colleghi, è ricordarne il notevole contributo alla didattica della storia, teorica e applicata, offrendo ai docenti italiani una sitografia delle sue opere liberamente scaricabili. Seixas è uno di quegli studiosi che ha alternato il lavoro di ricerca universitario con l’impegno nelle scuole del Canada, dove lavorava, sia nella produzione di materiali, sia nell’individuazione dei problemi teorici.
Ha affrontato temi che interessano gli insegnanti di tutto il mondo. Fra questi, due mi sembrano decisivi. Il primo riguarda il canone degli studi. Un problema esploso nel secondo dopoguerra, in parallelo al…

di Antonio Brusa
Che rapporto c’è tra guerra, giochi e videogiochi? Come si può raccontare, attraverso un’attività ludica, il dramma del conflitto, l’inferno della distruzione o la minaccia del reciproco annientamento nucleare, tema tornato tristemente attuale con lo scoppio delle ostilità tra Russia e Ucraina? Trenta esperti in diverse discipline, provenienti da Italia e svariati Paesi d’Europa, ne parleranno a Bari, lunedì 17 ottobre, nella Mediateca Regionale Pugliese, in occasione di “Videogames, Guerra e Alta Cultura”.
Tra loro, esperti e sviluppatori di videogame, giochi da tavola e wargame, docenti e ricercatori di storia moderna, romana e militare, docenti di letteratura e rappresentanti dell’editoria fantascientifica, organizzatori del Devcom/Gamescom di Colonia (il più grande…

di Antonio Prampolini
Sull’onda dell’interesse che ha suscitato il libro di Joan Santacana e Nayra Llonch sulla didattica dell’oggetto (Fare storia con gli oggetti. Metodi e percorsi didattici per bambini e adolescenti, Carocci 2022), Historia Ludens ha preparato una sitografia dedicata alla storia attraverso gli oggetti per segnalare alcune risorse ad accesso libero e gratuito che meritano di essere conosciute sia per le proposte didattiche che per i materiali che contengono. “Siamo circondati da oggetti. Un archivio storico potenzialmente infinito”, scrivono Santacana e Lloinch. Ma, poiché non sappiamo interrogarli, questi oggetti restano muti. C’è tanta storia dentro ogni oggetto. Occorre tirarla fuori, per trasformare un oggetto in una risorsa didattica.
Indice

La storia non solo possiamo “leggerla” sui libri, le riviste e i giornali (in formato cartaceo o digitale), “guardarla” al cinema, alla televisione o sui video, che circolano numerosi in Internet, ma possiamo anche “ascoltarla” nelle registrazioni audio.
Nei podcast, come ha osservato acutamente Enrica Salvatori, sottolineandone le potenzialità, «la narrazione storica viene “recitata”, riportata alla dimensione uditiva, che in quanto tale ha stili, effetti speciali, pause e ritmi suoi propri» funzionali ad una comunicazione più partecipata e coinvolgente dei contenuti.…