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Mentre attendiamo ancora la versione definitiva delle Nuove Indicazioni, vi invito a leggere le riflessioni di Giuseppe Sergi, pubblicate su “L’Indice dei libri del mese” di giugno. E, nel frattempo, sarebbe bene cominciare a interrogarci sulla qualità di manuali che dovranno essere pronti a gennaio, per la promozione.
di Giuseppe Sergi
Come si è già dato conto su queste pagine il mese scorso (cfr. “L’indice” 2025, n. 4), la commissione ministeriale coordinata da Loredana Perla (pedagogista) e in particolare la sezione impegnata sulla storia, presieduta da Ernesto Galli della Loggia (giornalista e storico), hanno prodotto una bozza di Nuove Indicazioni per l’insegnamento nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. È un documento di oltre 150 pagine che è stato…

di Marco Brando
Fig. FonteNella cassetta degli attrezzi dell'insegnante può entrare un nuovo grimaldello. Si tratta del recente libro L’anima medievale nei nomi contemporanei (Olschki, 2024), firmato dal linguista Enzo Caffarelli, con prefazione del presidente dell'Accademia della Crusca Paolo D’Achille. Allievo di Luca Serianni, fondatore della Rivista Italiana di Onomastica-RIOn, consulente dell’Accademia citata, ex professore all’Università di Roma-Tor Vergata, Caffarelli è tra i principali studiosi e divulgatori dell’onomastica: si tratta del ramo della linguistica che studia il sistema dei nomi propri, i processi di denominazione e le loro caratteristiche.
Origine e funzione dei cognomi
In questo volume l'autore indaga in modo inedito il rapporto tra l’onomastica italiana e…

di Marco Brando
Il compito di insegnare e spiegare il nostro passato richiede, tra le altre cose, che gli insegnanti siano consapevoli di trovarsi di fronte a una percezione pubblica della storia differente rispetto a quella sedimentata nei programmi scolastici e nel lavoro quotidiano delle scuole. Questa percezione non coincide quasi più con la narrazione concepita pochissimi decenni fa, quando a cavallo tra anni Ottanta e Novanta del XX secolo – era il tempo della guerra fredda e dell’apparente trionfo della democrazia liberale - non si immaginava ciò che sarebbe accaduto nel XXI: il boom di sovranismi e populismi, revisionismi e amnesie, nazionalismi e suprematismi, democrature e autoritarismi, complottismi e negazionismi moltiplicati esponenzialmente dalla rivoluzione del Web.…

di Pietro Manca*
Quando si parla dell’insegnamento della storia nella scuola secondaria di primo grado credo sia importante riprendere un assunto significativo, oltre che preciso e puntuale, contenuto nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012: «La storia, come campo scientifico di studio, è la disciplina nella quale si imparano a conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del passato. Le conoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere e interpretare il presente».
È possibile apprendere le conoscenze dei fatti storici, approcciarsi alla storia, costruire competenze storiche divertendosi? La risposta sicuramente potrebbe risultare non semplice, forse anche banale e scontata. Ma l’esperienza di apprendimento ludico è motivante e incoraggiante.…

di Antonio Prampolini
Indice
1. Rileggere l’Album di Auschwitz
2. L’Album e il suo contesto
2.1 La fonte
2.2 Il luogo
2.3 Il contesto storico
3. Le fotografie: realtà e messe in scena
3.1 I ritratti e le storie di vita
3.2 La rapina degli oggetti personali
3.3 La selezione dei deportati
3.4 Gli internati
3.5 Le camere a gas
3.6 La violenza nascosta
4. Sitografia
Fig.1: Rilegatura originale dell’Album di Auschwitz Fonte1. Rileggere l'Album di Auschwitz
L'Album di Auschwitz, o Album di Lilly Jacob, dal nome della sopravvissuta che lo ha scoperto, è, ad oggi, l'unica prova visiva del processo di selezione degli ebrei, destinati in gran parte alle camere a gas, in quel lager. Le fotografie che contiene, quasi duecento, scattate da membri delle SS, vengono utilizzate frequentemente per mostrare…