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![Oltre il muro, la storia del tempo presente Oltre il muro, la storia del tempo presente](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/e81bbb12740bf3b98e696637e25251b6.jpg)
di Lia Giachero
Il libro Oltre il muro, frutto del lavoro di aggiornamento di Isral (l’Istituto storico della resistenza di Alessandria), mi ha permesso di viaggiare in territori storici solitamente non frequentati nelle scuole. Con il saggio di Luigi Bonanate e con quello di De Bernardi ho ripercorso un pezzo di storia del XX secolo che in parte avevo visto accadere, e solo in parte avevo avuto la possibilità di studiare: la guerra fredda, la corsa agli armamenti di U.S.A. e U.R.S.S., l'invasione sovietica dell'Afghanistan, le presidenze di Reagan e di Gorbačëv, la guerra nei Balcani, il 4 giugno 1989 (Piazza Tien'anmen) e l'11 settembre 2001 (il crollo delle Torri Gemelle), la nascita dell'Isis, le primavere arabe, ma anche le due guerre mondiali, il '68, i cambiamenti della Cina, la…
![La Visual History. Che cos’è e quali storie ci fa conoscere La Visual History. Che cos’è e quali storie ci fa conoscere](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/20d4fabdc1e67824ef4c55b61a4b5689.jpg)
di Antonio Prampolini
PARTE PRIMA: SITOGRAFIA DELLE FONTI E DEI TEMI DI INDAGINE*
1. Che cos’è la Visual History
Innanzitutto, che cosa è la Visual History ? Navigando in Internet, una prima risposta la possiamo trovare nelle enciclopedie online.
Docupedia-Zeitgeschichte (Docupedia – Storia Contemporanea), l’enciclopedia open access del Centro per la Ricerca di Storia Contemporanea di Potsdam (Leibniz-Zentrum für Zeithistorische Forschung Potsdam ZZF) contiene una voce autoriale, a firma Gerhard Paul, dedicata specificatamente alla Visual History.
Paul, che è uno dei più noti specialisti della Visual History nell’ambito della storia contemporanea, sottolinea come nel corso del primo ventennio del nostro secolo si sia verificato un cambio di paradigma negli studi storici, favorito dalle…
![Le riviste di storia in rete Le riviste di storia in rete](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/440c529c0faeea5bc3d37e62708a9bed.jpg)
Sitografia delle riviste italiane ad accesso libero e gratuito
di Antonio Prampolini
Historia Ludens aveva pubblicato nell’aprile del 2013 una rassegna delle Riviste storiche gratuite online a cura di Gabriella Lobuono. È l’articolo di HL più consultato. A distanza di otto anni, questo è un aggiornamento doveroso. HL si augura che sia utile quanto il primo.
Da qualche tempo, le riviste elettroniche di storia sono oggetto di studio da parte degli storici italiani. Rolando Minuti, in una sua relazione ad un convegno organizzato dalla SISSCO (Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea) nell’aprile del 2000 (Storiografia, riviste e reti: una transizione avviata), elencava i vantaggi, rispetto alle tradizionali edizioni cartacee, delle riviste elettroniche di storia…
![La storia contemporanea nel Web. L’esempio della Germania: il Centro per la storia contemporanea di Potsdam. La storia contemporanea nel Web. L’esempio della Germania: il Centro per la storia contemporanea di Potsdam.](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/e9bd2f6b648c73f12b21087e92809910.jpg)
di Antonio Prampolini
Fig.1: logo del Leibniz-Zentrum für Zeithistorische Forschung Potsdam (ZZF) Fonte1. L’istituto di ricerca
Il Leibniz-Zentrum für Zeithistorische Forschung Potsdam (ZZF) è un istituto di ricerca interdisciplinare creato nel 1996 con sede in Germania a Potsdam (capoluogo del Brandeburgo). Studia la storia contemporanea tedesca ed europea del XX secolo e i suoi effetti fino ai giorni nostri. L’attività scientifica dell’istituto è organizzata in dipartimenti (attualmente quattro) che si dedicano ciascuno ad una specifica area tematica: Comunismo e società, Storia dell'economia, Storia della società, Storia dei media e della società dell'informazione.
Le ricerche e le pubblicazioni dell’istituto riguardano in particolare:
- la “Guerra…
![La didattica della schiavitù. Le risorse in rete. La didattica della schiavitù. Le risorse in rete.](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/527e27090f8897cf972ceed823d0b708.png)
di Antonio Prampolini
(con una prefazione di Antonio Brusa)
Perché studiare la schiavitù?
Fig.1: Alessandro Magnasco, L'imbarco dei galeotti nel porto di Genova (1740). Da G. Bonazza, Essere Schiavi. Il dibattito abolizionista e le persistenze della schiavitù negli Stati Italiani preunitari (1750-1850), tesi dottorale (Ca’ Foscari e Ecoles des Hautes Etudes), 2016, p. 165).
Roba da scuole americane, inglesi o francesi, nelle cui classi i discendenti dei vecchi padroni e dei vecchi schiavi si confrontano. Ma in Italia? L’Italia moderna è stata un “paese con gli schiavi”, ha scritto Salvatore Bono (il nostro più importante studioso di questo problema), non un “paese schiavista”. Da noi, la schiavitù non è un “argomento sensibile”. Un tema interessante, ma non indispensabile in un…