Biblioteca
di Antonio Prampolini
Il 14 febbraio 2012, il Ministère de l’Enseignement supérieur et de la Recherche approvava, finanziandolo, il progetto per la creazione del Laboratoire d’excellence "Écrire une Histoire Nouvelle de l'Europe” (LabEx EHNE). Il progetto, che riuniva cinque laboratori di tre università (Parigi I, Parigi IV, Università di Nantes) aveva come obiettivo principale quello di contribuire, promuovendo nuovi studi e ricerche, ad una migliore e più diffusa conoscenza della storia dell’Europa. Una storia che doveva rivolgersi non solo e non tanto agli specialisti del settore, ma ad un pubblico più vasto formato dagli insegnanti e dagli studenti delle scuole francesi e da tutti i cittadini interessati all’argomento.
di Antonio Prampolini
EGO - European History Online è un sito web bilingue (tedesco e inglese) dedicato alla storia dell'Europa moderna e contemporanea. È pubblicato dal Leibniz Institute of European History (Leibniz-Institut für Europäische Geschichte – IEG) di Magonza, e i suoi contenuti (in continua crescita), prodotti da storici e studiosi di diverse discipline e paesi, sono accessibili liberamente in rete dal dicembre del 2010.…
di Antonio Prampolini
Prefazione
Immagini e didattica della storia (Antonio Brusa)
Le immagini da sempre fanno parte, o dovrebbero far parte, del corredo dell’insegnante. Almeno dai tempi lontanissimi di Niccolò Cusano. Da molto meno tempo sono entrate nell’armamentario dell’insegnante di storia, con l’eccezione degli insegnanti della primaria. Infatti, le immagini sono state a lungo considerate un sussidio necessario per i bambini, quando si pensavano incapaci di studiare argomenti lontani nel tempo e nello spazio, e per questo bisognosi di un sussidio visivo.
Le immagini entrano nei manuali molto tardi, intorno agli anni ’70 del secolo scorso. Pian piano, invadono prima quelli delle medie e poi quelli delle secondarie superiori. Resta ancora ben chiusa la cittadella dei manuali per…
di Lia Giachero
Il libro Oltre il muro, frutto del lavoro di aggiornamento di Isral (l’Istituto storico della resistenza di Alessandria), mi ha permesso di viaggiare in territori storici solitamente non frequentati nelle scuole. Con il saggio di Luigi Bonanate e con quello di De Bernardi ho ripercorso un pezzo di storia del XX secolo che in parte avevo visto accadere, e solo in parte avevo avuto la possibilità di studiare: la guerra fredda, la corsa agli armamenti di U.S.A. e U.R.S.S., l'invasione sovietica dell'Afghanistan, le presidenze di Reagan e di Gorbačëv, la guerra nei Balcani, il 4 giugno 1989 (Piazza Tien'anmen) e l'11 settembre 2001 (il crollo delle Torri Gemelle), la nascita dell'Isis, le primavere arabe, ma anche le due guerre mondiali, il '68, i cambiamenti della Cina, la…
di Antonio Prampolini
PARTE PRIMA: SITOGRAFIA DELLE FONTI E DEI TEMI DI INDAGINE*
1. Che cos’è la Visual History
Innanzitutto, che cosa è la Visual History ? Navigando in Internet, una prima risposta la possiamo trovare nelle enciclopedie online.
Docupedia-Zeitgeschichte (Docupedia – Storia Contemporanea), l’enciclopedia open access del Centro per la Ricerca di Storia Contemporanea di Potsdam (Leibniz-Zentrum für Zeithistorische Forschung Potsdam ZZF) contiene una voce autoriale, a firma Gerhard Paul, dedicata specificatamente alla Visual History.
Paul, che è uno dei più noti specialisti della Visual History nell’ambito della storia contemporanea, sottolinea come nel corso del primo ventennio del nostro secolo si sia verificato un cambio di paradigma negli studi storici, favorito dalle…