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Risorse online sulla Grande Guerra. Bambini, donne, soldati e prigionieri nel sito della International Encyclopedia of the First World War

di Antonio Prampolini

La International Encyclopedia of the First World War è il frutto di un progetto di ricerca internazionale diretto dallo storico Oliver Janz e realizzato dal Dipartimento di Storia moderna del Friedrich-Meinecke-Institute della Freie Universität di Berlino.

Scopo del progetto: offrire un nuovo approccio conoscitivo, globale e multiprospettico, alla storia della “Grande Guerra”, capace di utilizzare al meglio l’ipertestualità e la multimedialità del Web.

L’enciclopedia è presente in rete dal 2014 con un proprio sito https://encyclopedia.1914-1918-online.net/home.html in lingua inglese, che permette di accedere (liberamente e gratuitamente) ai contenuti storiografici attraverso due modalità: la navigazione in spazi virtuali interattivi (linea del tempo, mappe geografiche…

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Un museo virtuale di storia contemporanea utilizzabile in classe. LeMo - Lebendiges Museum Online.

di Antonio Prampolini

Indice

1. Struttura e risorse del sito

2. Esempi didattici

3. Ricerche

Il LeMo è un museo senza muri e sale di esposizione, senza orari di accesso e percorsi obbligati per i visitatori; è un museo virtuale dove la storia può essere “vissuta” (di qui il nome Lebendiges Museum) attraverso gli oggetti digitalizzati che costituiscono il patrimonio museale e i numerosi testi di contestualizzazione/interpretazione, i documenti originali, le testimonianze delle persone.

Il progetto, che risale al 1997, è il risultato della collaborazione fra tre importanti istituzioni culturali tedesche: il Deutsches Historisches Museum, la Stiftung Haus der Geschichte der Bundesrepublik Deutschland e il Bundesarchiv. É presente in rete dal 1998 con un proprio sito, che nel 2014 è stato…

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Le guerre del Novecento nelle foto. L’uso didattico di Wikimedia Commons

di Antonio Prampolini

Wikimedia Commons è un archivio digitale open access di immagini, suoni e video, di pubblico dominio o con licenza libera, creato nel 2004 dalla Wikimedia Foundation (l’ente non profit che gestisce a livello mondiale Wikipedia). Funge da repository di file multimediali per i vari progetti della fondazione (Wikipedia, Wikivoyage, Wikisource, Wikiquote, Wiktionary, Wikinews, Wikibooks, Wikispecies).

Wikimedia Commons è un progetto collaborativo in continua crescita a cui tutti sono chiamati a contribuire caricando file, che possono essere modificati, copiati e usati gratuitamente da chiunque a patto che venga indicata la fonte e che le opere siano attribuite ai rispettivi autori. La lingua predefinita è l'inglese; tuttavia, l'interfaccia può essere configurata secondo le preferenze linguistiche degli utenti.…

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Utilità e inutilità della storia*

a cura di Giuseppe Di Tonto

* Editoriale de "Il Bollettino di Clio", Nuova serie, Numero 15, Giugno 2021

Professore, perché dobbiamo studiare la storia?

E’ una domanda che abbiamo sentito pronunciare spesso nelle aule delle scuole dagli studenti. Essa nascondeva altri interrogativi certamente non retorici: a cosa serve studiare la storia? Ci servirà a qualcosa da adulti nella nostra vita futura?

La domanda, che potrebbe essere proposta come epigrafe di questo numero de Il Bollettino di Clio, ci riporta alla memoria un analogo quesito posto da Marc Bloch nell’introduzione al suo libro Apologia della storia o mestiere di storico. La risposta che lo storico proponeva nel suo libro, diventato un classico della metodologia storiografica, era rivolta ai dotti e agli scolari e tuttavia non ha…

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Il portale “treccani.it” e la storia online: una ricerca sulla Prima guerra mondiale

di Antonio Prampolini

Nel 2011, in occasione delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana inaugurava il portale <treccani.it>, offrendo agli utenti della rete l’accesso libero e gratuito al suo vasto patrimonio culturale accumulato in oltre ottant’anni di attività (l’Istituto era stato fondato nel 1925 per iniziativa dell’industriale e mecenate lombardo Giovanni Treccani e del filosofo Giovanni Gentile). Il portale rientra nel più generale processo di migrazione delle grandi enciclopedie nazionali dalla carta al Web, che ha portato in rete non solo la Treccani, ma anche la Larousse e la Britannica. In Internet, le enciclopedie hanno trovato l’ambiente ideale nel quale poter svolgere e sviluppare al meglio la loro funzione di divulgazione del sapere affiancando o sostituendo una versione digitale a quella tradizionale cartacea. E sempre in Internet, negli anni duemila, sono nate nuove enciclopedie esclusivamente digitali. Tra queste, quella più consultata a livello mondiale è Wikipedia.…

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