
di Davide Porsia
Ora come allora, non è la Paura a dominarlo. È l’irrequietezza, una più acuta percezione delle cose.
Frank Miller, 300
Il Lucca Comics and games 2022 mi ha cambiato la vita. Lucca Comics è tante cose diverse. Tante strade che ti si aprono davanti come in un librogame. Alcune ti sono precluse a priori: la prospettiva di trascorrere la serata di Halloween con Tim Burton era allettante, ma i 450 biglietti gratuiti per l'evento sono andati esauriti nel giro di pochi minuti (dalle 3 del mattino).
Altre sono aperte, come la lettura di questo articolo. Le potrai scoprire da solo. Alla fine di ogni paragrafo potrai scegliere la tua strada e guadagnare i tuoi impagabili punti ludici.
1.
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di Antonio Brusa
Grazie all’impegno eccezionale di Piero Petteruti e alla verve di Amedeo Feniello, riparte il concorso Che Storia! Una bella notizia, perché – nonostante il successo crescente degli ultimi anni – questa straordinaria occasione di invogliare gli studenti a guardare la storia in un modo originale, rischiava di essere buttata nella spazzatura da una burocrazia scolastica che, come tutti sanno bene, è molto attenta al merito.
Gli intoppi amministrativi sono stati finalmente risolti grazie alla generosa disponibilità dell’Accademia dell’Arcadia, alla collaborazione dell’ADI-SD (Associazione degli Italianisti – Sezione didattica), dell’associazione «Amici della Storia», dell’associazione «A Voce Alta», dell’ISEM-CNR (Istituto di storia dell’Europa mediterranea del Consiglio…

di Davide Porsia
Chissà cosa avrebbe pensato Lucio Orbilio Pupillo, prima grammatico beneventano infine plagosus maestro di Orazio. O chissà quale arma avrebbe usato per punire l’imperizia degli alunni e dello stesso magister nell’uso dello stilus e della tabula cerata. “Briciole di cera che rotolano sui banchi e sui libri, che spreco inutile. E che scrittura incomprensibile! Scrivi dieci volte: VIRUM MIHI CAMENA INSECE VERSUTUM” e giù nerbate da lasciare i segni.
Ma Orbilius, archetipo del docente frustrato (e perciò frustante), non c’è: pare sia morto nel 13 a.C. Quindi almeno per il momento, possiamo considerarci al sicuro e ritenerci liberi di sbagliare al riparo da dolorose conseguenze.
Partiamo da un pannello di compensato di pioppo di formato A5 (148 X 210 mm X 4 mm) al quale si…

di Antonio Brusa, Antonio Prampolini
Peter Seixas non è molto conosciuto in Italia. Quindi, il modo migliore per onorare la memoria di questo “gigante degli studi”, come scrivono i suoi colleghi, è ricordarne il notevole contributo alla didattica della storia, teorica e applicata, offrendo ai docenti italiani una sitografia delle sue opere liberamente scaricabili. Seixas è uno di quegli studiosi che ha alternato il lavoro di ricerca universitario con l’impegno nelle scuole del Canada, dove lavorava, sia nella produzione di materiali, sia nell’individuazione dei problemi teorici.
Ha affrontato temi che interessano gli insegnanti di tutto il mondo. Fra questi, due mi sembrano decisivi. Il primo riguarda il canone degli studi. Un problema esploso nel secondo dopoguerra, in parallelo al…

di Antonio Brusa
Che rapporto c’è tra guerra, giochi e videogiochi? Come si può raccontare, attraverso un’attività ludica, il dramma del conflitto, l’inferno della distruzione o la minaccia del reciproco annientamento nucleare, tema tornato tristemente attuale con lo scoppio delle ostilità tra Russia e Ucraina? Trenta esperti in diverse discipline, provenienti da Italia e svariati Paesi d’Europa, ne parleranno a Bari, lunedì 17 ottobre, nella Mediateca Regionale Pugliese, in occasione di “Videogames, Guerra e Alta Cultura”.
Tra loro, esperti e sviluppatori di videogame, giochi da tavola e wargame, docenti e ricercatori di storia moderna, romana e militare, docenti di letteratura e rappresentanti dell’editoria fantascientifica, organizzatori del Devcom/Gamescom di Colonia (il più grande…

di Antonio Prampolini
Sull’onda dell’interesse che ha suscitato il libro di Joan Santacana e Nayra Llonch sulla didattica dell’oggetto (Fare storia con gli oggetti. Metodi e percorsi didattici per bambini e adolescenti, Carocci 2022), Historia Ludens ha preparato una sitografia dedicata alla storia attraverso gli oggetti per segnalare alcune risorse ad accesso libero e gratuito che meritano di essere conosciute sia per le proposte didattiche che per i materiali che contengono. “Siamo circondati da oggetti. Un archivio storico potenzialmente infinito”, scrivono Santacana e Lloinch. Ma, poiché non sappiamo interrogarli, questi oggetti restano muti. C’è tanta storia dentro ogni oggetto. Occorre tirarla fuori, per trasformare un oggetto in una risorsa didattica.
Indice

La storia non solo possiamo “leggerla” sui libri, le riviste e i giornali (in formato cartaceo o digitale), “guardarla” al cinema, alla televisione o sui video, che circolano numerosi in Internet, ma possiamo anche “ascoltarla” nelle registrazioni audio.
Nei podcast, come ha osservato acutamente Enrica Salvatori, sottolineandone le potenzialità, «la narrazione storica viene “recitata”, riportata alla dimensione uditiva, che in quanto tale ha stili, effetti speciali, pause e ritmi suoi propri» funzionali ad una comunicazione più partecipata e coinvolgente dei contenuti.…

di Antonio Prampolini
Una biblioteca per tutti
1. Biblioteca della Fondazione Feltrinelli (Fonte)La digitalizzazione del patrimonio archivistico e bibliografico è un processo in forte crescita, che da anni coinvolge anche in Italia sia istituzioni pubbliche che private, la cui indubbia utilità al fine di una più agevole fruizione è stata evidenziata dalle recenti misure di lock down.
La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è in prima fila in questo processo di digitalizzazione, e sul proprio sito, <https://fondazionefeltrinelli.it/>, offre agli utenti della rete, e in particolare agli insegnanti e agli studenti delle scuole italiane, una ricca documentazione sulla storia contemporanea, di grande interesse sia dal punto di vista divulgativo che didattico.
Con la Biblioteca digitale…

di Daniele Boschi
Molte voci si sono levate negli ultimi anni per denunciare l’attacco alla scuola pubblica americana da parte della destra repubblicana e neoliberista. Questo articolo esamina alcuni di questi interventi e si interroga sulla possibilità di trarne qualche utile lezione anche per lo studio e per le prospettive del sistema scolastico italiano.
1. Driving Teachers Out! Il grido d’allarme di Nancy Bailey
Diane Ravitch è la più celebre studiosa delle politiche scolastiche negli Stati Uniti d’America e da anni porta avanti una battaglia in difesa della scuola pubblica. (Fonte)Lo scorso 10 dicembre Diane Ravitch, la più nota studiosa della storia delle politiche scolastiche negli Stati Uniti, ha richiamato l’attenzione su un articolo pubblicato pochi giorni prima da Nancy Bailey,…

Fabio De Leonardis
Fig. 1 - Dmitrij KiselëvNotizie della settimana. Una trasmissione molto popolare
Per condurre questa breve panoramica, si è scelto di concentrarsi in particolare su una trasmissione estremamente popolare del canale statale Rossija-1, ossia Vesti nedeli (“Notizie della settimana”), condotta dal noto giornalista e documentarista Dmitrij Kiselëv, già direttore del gruppo mediatico Rossija Segodnja (Russia oggi) e considerata uno dei pilastri mediatici del putinismo, tanto da essere accusata dal noto oppositore Aleksej Naval’nyj di essere “fatta di sole bugie”. La trasmissione va in onda ogni domenica sera alle 20 da settembre all’inizio di luglio e dura tra le due ore e mezza e le tre ore. Secondo la fondazione russa “Opinione Pubblica” (FOM), il 61% dei russi guarda la…

di Antonio Brusa
Il ponte dell’amicizia a Livenka, sfregiato dalle truppe russe FonteLa votazione sulla Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino, da celebrarsi il 26 Gennaio, ha visto il Parlamento italiano esibirsi in una rara e festante unanimità. Non credo che sia il segno del dilagare del revisionismo storico. Certo, qualche revisionista ci sarà pure, in questa massa di votanti, come si vedrà subito, spensierati. Ma non lo saranno tanti altri, ai quali forse riesce nuovo lo stesso concetto storiografico. Più giusto definire questi episodi come segno di analfabetismo funzionale storico e di sciatteria. Una sciatteria che, per quanto riguarda la giornata degli alpini, ha come conseguenza la dolorosa perdita di una buona occasione.
Analfabetismo funzionale storico
Il…

Giovedì 7 aprile, alle ore 15.00, presso l'Auditorium del complesso di Santa Teresa dei Maschi nella Città Vecchia, a Bari, nell'ambito degli insegnamenti di Storia culturale, di Storia delle relazioni internazionali e di Diritto privato dell'Università degli studi di Bari, si terrà una lezione aperta dal titolo Fine della globalizzazione? Sfide, tempi e spazi tra passato presente e futuro. Interverranno Antonio Brusa e Isidoro Davide Mortellaro.
È possibile seguire la lezione anche da remoto, su piattaforma Microsoft Teams, utilizzando il codice b85vmnq.
Per ulteriori informazioni:
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Circa un mese fa, su Historia Ludens, abbiamo recensito il nuovo volume di Joan Santacana Mestre, Fare storia con gli oggetti. Metodi e percorsi didattici per bambini e adolescenti e martedì 5 aprile 2022, alle ore 15.40, lo presenteremo per il seminario permanente di Touching History e per il corso di Didattica della Storia del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica (DIRIUM) dell'Università di Bari.
Sarà possibile seguire l'incontro, in presenza, presso l'Auditorium del complesso di Santa Teresa dei Maschi nella Città Vecchia, a Bari, o tramite Microsoft Teams utilizzando il codice 2hjqhs1.

di Paolo Ferrari
Che cos'è la lezione documentata
La lezione documentata è una modalità di lavoro laboratoriale alquanto agevole da realizzare. Serve a far capire agli allievi che esiste una relazione fra testo storico e documenti, insegna a discutere di queste relazioni (quali sono importanti, quali secondarie, quali dirette, quali indirette). Per realizzarla occorre preparare un testo (come vedrete piuttosto breve) e un piccolo dossier di documenti. I documenti possono essere (preferibilmente) iconografici. Se sono scritti, come in questo caso, devono essere brevi. I documenti vanno consegnati agli allievi qualche minuto prima della lezione, in modo che ne prendano conoscenza. Quando l’insegnante pensa che questa sia sufficiente, inizia a leggere la lezione. Agli asterischi si ferma. In…

Riflessioni sull'invasione dell'Ucraina.
di Giovanni Gozzini
L'Europa e la guerra
Fig.1: Nel 1957 vengono firmati i Trattati di Roma, che danno il via alla prima comunità europea, che diventò UE col trattato di Maastricht del 1992. La promozione della pace e della sicurezza e il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali sono tra i valori fondanti dell’Unione EuropeaNoi nasciamo come Unione Europea contro la guerra. Siamo la parte del pianeta che ha combattuto più guerre negli ultimi cento anni, se non vogliamo scomodare i secoli sanguinosi dell’età moderna. Nasciamo sull’idea che la guerra è inutile, e che i problemi si possono risolvere con la diplomazia e i negoziati. Questo lo dobbiamo dire ai Catalani, così come agli Ucraini. Noi dobbiamo rappresentare questo modo di…

di Antonio Brusa
Con Amedeo Feniello la prima sessione del seminario sulla narrazione storica si è concentrata sulle modalità e i temi del racconto storico: come raccontano la storia i ragazzi, e come la racconta lo storico?
Fig.1: Amedeo Feniello, foto FacebookI ragazzi raccontano
I loro racconti sono a disposizione di tutti. Basta cliccare sul sito Narrazionidiconfine.it e si potranno scaricare i quattro volumetti che raccolgono i racconti che gli allievi di secondaria hanno presentato al concorso “Che storia”, organizzato da Amedeo Feniello e Pietro Petteruti Pellegrino, giunto quest’anno alla quinta edizione. Sono centinaia di racconti che permettono di capire fondamentalmente due cose:
1. Quali sono i periodi storici e gli argomenti che gli allievi prediligono.
2. Quali sono le…

di Isidoro Davide Mortellaro
Fig.1: Russia e Ucraina si tengono per mano, in piedi su Putin, vestito delle ricchezze rubate alla Russia. Disegni di bambini raccolti da attivisti ucraini e russi. Fonte: Through Art, Children Plea For Peace In UkraineDopo la caduta del Muro
La caduta del Muro di Berlino giunse come un vero e proprio cataclisma sul blocco socialista aggregato attorno all’URSS, dando origine a crisi e dinamiche diverse da quelle dell’esperienza cinese. Il mondo intero ne fu scosso ma reagì in modo unitario, sia pure sotto il segno dell’unilateralismo americano. Gli strappi inferti al tessuto internazionale dall’Iraq di Saddam furono risarciti grazie alla mobilitazione internazionale, ma anche al prezzo di una nuova guerra globale fortemente voluta dagli USA. Le aperture di…

di Antonio Brusa
Putin a cavallo FonteMentre scrivo, il sito del Cremlino è oscurato da un attacco di Anonymus. Quando vi si potrà accedere di nuovo, spero sia ancora online un articolo di storia che Wladimir Putin ha pubblicato il 12 luglio del 2021, alle h. 17.00. Lo avevo letto prima dell’invasione, e pensavo di usarlo nei miei lavori sugli abusi storici in Europa Orientale. Fortunatamente, Luigi Cajani lo aveva scaricato e così lo posso commentare brevemente. Avverto subito che non deve far notizia il fatto che un Presidente della Repubblica scriva un articolo di storia, almeno in Europa Orientale, dal momento che Lukashenko e qualche altro dittatorello caucasico sono storici professionisti. L’articolo si intitola On the Historical Unity of Russians and Ukrainians ed è scritto in…

Seminario per una buona didattica della narrazione storica
In modalità ONLINE
In collaborazione con Historia Ludens
A cura di Antonio Brusa, con Amedeo Feniello e Marina Gazzini
Torna di moda l’opposizione fra racconto storico e laboratorio storico. Eppure è passato mezzo secolo da quando si accesero i fuochi della battaglia fra i sostenitori della lezione e i patiti del laboratorio. A distanza di tanto tempo sappiamo come far convivere questi due strumenti essenziali dell’insegnamento. Vedremo racconti storici veri, falsi, fatti dai ragazzi, o di grande divulgazione. Capiremo in che modo costruire racconti storici e come trasformarli in laboratori per l’apprendimento.
2 marzo
I ragazzi raccontano la storia; come rendere avvincente un racconto storico. Con Amedeo Feniello e…

di Antonio Brusa
Fig.1 Il cosacco ucraino e il mugiko russo si confrontano in questo disegno umoristico FonteNe abbiamo parlato spesso. Ora è il momento. La guerra entra nelle nostre case, i ragazzi non fanno che parlarne. Hanno i loro strumenti di informazione. Tik Tok li tiene al corrente dei fatti e diffonde interpretazioni incontrollate. Noi adulti siamo con gli occhi fissi sui programmi di approfondimento delle varie reti.
Proviamo a imbastire il laboratorio.
a. Le fonti. Nel corso della guerra sono il problema reale. Le informazioni, soprattutto quelle rilasciate dai soggetti implicati nel conflitto, fanno parte della guerra. Lo siamo anche noi, in Italia, per quanto non direttamente, per fortuna. Quindi occorre fare attenzione: chi rilascia l’informazione? qual è il suo scopo? È…

di Antonio Brusa
Gli oggetti sono un concentrato di storia. Ci parlano della cultura, delle tecniche, delle aspirazioni, dei modi di vita di un popolo e, perfino, delle loro vicissitudini, delle guerre, delle feste, delle carestie. Ma gli oggetti sono muti. Dobbiamo interrogarli, perché ci parlino di storia. Joan Santacana e Nayra Llonch ci insegnano a interrogarli. Lo fanno in un libro semplice e profondo al tempo stesso, nel quale si trovano i principi storiografici e didattici che ci permettono di trasformare gli oggetti in fonti da utilizzare in classe, e si trova anche una bella carrellata di oggetti, dalla preistoria ad oggi, ben spiegati e pronti all’uso.
“Proviamo a immaginare di proporre come oggetto un rotolo di carta igienica. Quali conoscenze ne possiamo ricavare? Qual…