di Antonio Prampolini
Indice
1. L’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM)
3. L’Enciclopedia dell’Olocausto
4. L’antisemitismo e il negazionismo
5. Le risorse per gli insegnanti: linee guida e lesson plan
1. L’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM)
L’United States Holocaust Memorial Museum (USHMM), inaugurato nel 1993 con sede a Washington, è una delle principali istituzioni che a livello mondiale si dedicano alla conservazione della memoria, nelle sue varie forme, del genocidio degli ebrei (ed anche delle violenze dei nazisti verso altri gruppi etnici o sociali) e alla promozione della conoscenza e dell’insegnamento di questa immane tragedia dell’umanità.1
Il Museo-Memoriale possiede e gestisce numerose collezioni, fisiche e digitali, che documentano il destino delle vittime dell'Olocausto attraverso artefatti, documenti, foto, film, libri, storie personali, e pubblica la rivista internazionale Holocaust and Genocide Studies.2
Per favorire la ricerca e la formazione degli insegnanti è stato creato e viene finanziato il Jack, Joseph e Morton Mandel Center for Advanced Holocaust Studies, e, per contribuire alla prevenzione dei genocidi e per indagare quelli del nostro tempo, il Simon-Skjodt Center for the Prevention of Genocide.3
Il Museo-Memoriale è presente in rete con un sito ufficiale, consultabile in inglese, francese, spagnolo, e parzialmente anche in altre lingue tra cui l'italiano, che consente di esplorare le collezioni digitali e che pubblica, con finalità divulgative e didattiche, un vasto materiale sulla storia dell’Olocausto.
Nella sitografia che segue si fa riferimento alla versione in lingua inglese, in quanto integrale (online è sempre a disposizione il traduttore di Google).
Nella sezione del sito Search our collections è possibile esplorare le collezioni digitali impostando le ricerche in un campo a testo libero con la selezione di filtri per tipologia di materiali (film, fotografie, mappe, testi, oggetti…) e per argomenti chiave (eventi, città, lager, ghetti). Per facilitare l’esplorazione, nella sezione Browse the Collections vengono evidenziate alcune collezioni di maggiore interesse; tra queste: Campi di concentramento (luoghi, oggetti, documenti, interviste ai sopravvissuti), Foto e Album (immagini scattate da fotografi privati e ufficiali, prima, durante e dopo l’Olocausto), Diari (i racconti personali delle vittime dell’Olocausto), Resistenza (la documentazione della resistenza alla persecuzione e al genocidio degli ebrei nel Terzo Reich e nell’Europa occupata dai nazisti).
3. L’Enciclopedia dell’Olocausto
La risorsa più visitata del sito è l’Enciclopedia dell’Olocausto che comprende un migliaio di articoli/voci sull’argomento e un’ampia selezione di documenti/oggetti appartenenti a diverse istituzioni museali.
È possibile effettuare ricerche in un campo a testo libero con l’attivazione di filtri per categorie (articoli, foto, film, mappe, timeline, ecc.) e lingue.
La homepage dell’enciclopedia suggerisce tre diverse modalità di consultazione/esplorazione dei propri contenuti:
• attraverso le esperienze personali delle vittime dell’Olocausto, riassunte in schede identificative (Identification Cards). A tal fine viene proposta una lista in ordine alfabetico di nomi con le relative fotografie. La ricerca, oltre che per singole persone, può essere estesa a gruppi sociali (uomini, donne, bambini/giovani);
• attraverso la cronologia degli eventi (Timeline of Events): Ante 1933 (Prima guerra mondiale, sue conseguenze, crescita del partito nazista), 1933-1938 (Germania nazista prebellica e inizi dell'Olocausto), 1939-1941 (Seconda guerra mondiale e uccisione di massa degli ebrei), 1942-1945 (Intensificazione delle uccisioni di massa), Post 1945 (Fine della Seconda guerra mondiale, conseguenze dell'Olocausto e i genocidi dopo il 1945);
• attraverso alcune questioni/domande sul come e il perché è avvenuto l’Olocausto e sulle sue conseguenze (Discussion Questions); tra queste, in particolare:
- Quali furono le condizioni che resero possibile l'Olocausto?
- Come e perché la gente comune in tutta Europa ha contribuito alla
persecuzione dei loro vicini ebrei?
4. L’antisemitismo e il negazionismo
Il sito del Museo-Memoriale (USHMM) dedica una sezione all’antisemitismo e al negazionismo dell’Olocausto (Antisemitism and Holocaust Denial).
• Sull’antisemitismo la sezione propone:
- un breve film (13 minuti) che introduce la storia dell'antisemitismo dalle sue origini, ai tempi della chiesa paleocristiana, fino all'Olocausto e solleva interrogativi sui motivi per cui gli ebrei sono stati presi di mira nel corso dei secoli e su come l'antisemitismo abbia offerto terreno fertile ai nazisti;
- video che esplorano l’antisemitismo di oggi e le ragioni della sua lunga persistenza nel tempo;
- podcast in cui vengono espresse diverse opinioni sull’antisemitismo e sull’odio razziale;
- un glossario dei termini e dei simboli del neo-nazismo.
• Sul negazionismo:
- i risultati di una recente ricerca sul fenomeno negazionista in Europa pubblicati in una relazione dal titolo: La memoria dell'Olocausto a rischio. La distorsione della storia dell'Olocausto in Europa (settembre 2021).
Nell’introduzione alla relazione si osserva: «La recente traiettoria nella memoria dell'Olocausto in tutta Europa è negativa e crea inquietudine. Se, alla fine del primo decennio degli anni 2000, la totale negazione dell'Olocausto aveva cominciato a cadere in discredito in seguito agli sforzi dei governi europei per criminalizzarla. Nell'ultimo decennio, tuttavia, abbiamo assistito a una tendenza accelerata verso la distorsione della storia dell'Olocausto nel discorso politico e pubblico. Sebbene i governi e le istituzioni non governative continuino a lanciare importanti iniziative per preservarne la memoria e promuoverne la consapevolezza tra la gente, la tendenza attuale minaccia decenni di progresso»;
- un video di tre minuti che spiega la negazione dell’Olocausto e le diverse forme che assume;
- materiali relativi ad una mostra di cartoni animati sull’Olocausto, organizzata a Tehran nel maggio del 2016 dal governo islamico dell’Iran, e alla negazione del genocidio degli ebrei nei media ufficiali iraniani (1998-2016).
5. Le risorse per gli insegnanti: linee guida e lesson plan
• linee guida
Data la complessità della storia dell’Olocausto, vengono proposte al mondo della scuola delle linee guida/raccomandazioni che riflettono su quelli che dovrebbero essere gli approcci più appropriati per un insegnamento efficace:
- Definire in modo accurato il termine Olocausto;
- Contestualizzare storicamente gli eventi;
- Valutare criticamente le fonti;
- Utilizzare con discernimento il materiale iconografico;
- Evitare esercizi di simulazione;
- Evitare “gerarchie di dolore” tra le vittime dei diversi genocidi.
• lesson plan
Il sito contiene lesson plan, per le scuole medie e superiori, che forniscono conoscenze, a diversi livelli, e introducono concetti chiave sull’Olocausto. Utilizzano gli articoli dell’Enciclopedia e i materiali provenienti dalle collezioni del Museo-Memoriale, e sono scaricabili in formato PDF.
Ci limitiamo, di seguito, a segnalarne alcuni tra i più interessanti (per la lista completa: Holocaust Lesson Plans):
- Introduzione all’Olocausto: lezione della durata di circa 60 minuti dedicata ad una esatta definizione del termine;
- Panoramica dell’Olocausto: lezioni della durata complessiva di circa 90 minuti per analizzare come e perché i nazisti hanno perseguitato e ucciso gli ebrei (e non solo) negli anni dal 1933 al 1945;
- Cronologia dell’Olocausto: lezione della durata di circa 60 minuti strutturata attorno a una sequenza temporale che incoraggia il pensiero critico sulle relazioni tra la politica nazista, la Seconda guerra mondiale e le esperienze individuali durante l'Olocausto;
- Storia dell'antisemitismo e il suo ruolo nell'Olocausto: lezione/lezioni della durata di circa 60-75 minuti per meglio comprendere come il pregiudizio e l'incitamento all'odio possano contribuire alla violenza, alle atrocità di massa e al genocidio;
- Vita culturale e comunitaria ebraica in Europa prima della Seconda guerra mondiale: lezioni della durata complessiva di circa 120 minuti basate sulla ricerca e utilizzo da parte degli studenti delle fotografie digitali del Museo-Memoriale;
- Insegnare con le testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto: cinque lezioni della durata di circa 60 minuti ciascuna, dove gli studenti esaminano le testimonianze dei sopravvissuti per valutare come l'Olocausto ha influenzato la loro vita, nonché il ruolo della memoria nella nostra comprensione della storia di questa immane tragedia del Novecento;
- Esplorare il diario di Anna Frank: lezione/lezioni della durata di circa 55-75 minuti, dove gli studenti analizzano il diario sia come testo storico che letterario per comprendere come l’Olocausto abbia influenzato la vita della famiglia Frank;
- Propaganda nazista: lezione/lezioni della durata di circa 60-75 minuti per riflettere sui modi in cui la propaganda ha influenzato la società tedesca durante l'Olocausto e su come continua a influenzare le persone oggi;
- Il ruolo della gente comune durante l’Olocausto: lezione della durata di circa 45-60 minuti per esplorare i comportamenti della gente comune nella Germania nazista negli anni della persecuzione e del genocidio degli ebrei;
- Raccontare l’Olocausto attraverso foto storiche: lezione/lezioni della durata di circa 60-75 minuti per fare interagire gli studenti con una serie di fotografie/immagini valutando in questo modo che cosa sanno e pensano dell’Olocausto.
Note
1 Sul Museo-Memoriale (USHMM): le voci relative a questa istituzione nell’edizione italiana e nell’edizione inglese di Wikipedia. Per un approfondimento del progetto del Museo-Memoriale: Le «musée vivant» raconte sa propre histoire: une première lecture de l'United States Holocaust Memorial Museum di Peter Alexandre Meyers, «Cités», 2002/3, n.11. Sui musei memoriali dell’Olocausto nel mondo: la voce nell’Enciclopedia Britannica Holocaust museum di Chelsey Parrott-Sheffer.
2 Sulla rivista «Holocaust and Genocide Studies».
3 Sull’organizzazione e sull’attività dei due centri.
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