didattica interattiva

  • Portare il dissing in classe

    Il linguaggio del rap per stimolare argomentazione e pensiero storico*

    di Ilaria Calvano

     

    Che cos’è il dissing

    Chiedete in una classe della scuola secondaria che cosa significhi il termine “dissing”. La risposta non tarderà ad arrivare: i nostri ragazzi e le nostre ragazze conoscono bene la cultura rap, dalla quale la trap, una variante più recente dell’hip hop oggi molto popolare, ha ripreso diversi elementi.

    La parola dissing deriva dall’inglese disrespecting (mancare di rispetto). Si tratta di un confronto verbale tra artisti, soprattutto attraverso le canzoni e talvolta improvvisando, il cui obiettivo è attaccare l’avversario, dimostrando la propria superiorità artistica. In sostanza, una sorta di moderna “tenzone”, i cui precedenti illustri potremmo rintracciare in quei vivi battibecchi tra Dante e Forese Donati nel XIII secolo.

    1. Copertina del vinile Hanging out Roxanne Roxanne U.F.T.O. 1984 I primi pezzi diss in ambito hip hop comparvero invece già negli anni Ottanta con le Roxanne Wars, quando Roxanne Shanté e Marley Marl fecero uscire una canzone, Roxanne’s Revenge, indirizzata al trio U.T.F.O., che prontamente rispose con The real Roxanne. Tra i dissing più celebri, invece, ricordiamo quello, avvenuto negli anni Novanta, tra Tupac e Notorious B.I.G, un vero duello all’ultima parola tra due giganti della West Coast e della East Coast, o, più vicino a noi, lo scontro tra Drake e Kendrick Lamar, in cui sono volate accuse pesantissime da ambo le parti.

    Se questi sono i dissing più famosi, particolarmente affascinanti per chi scrive sono i dissing improvvisati, in una sorta di battaglia freestyle rap, tanto più riusciti quando si va oltre l’insulto generico e si risponde colpendo l’avversario nei suoi punti deboli.

     

      2.Graffito dedicato a Tupac Vlasotince Serbia Dissing e didattica

    Dal palco al banco di scuola, il dissing può trasformarsi da sfida musicale a occasione di apprendimento: un modo per far dialogare la cultura giovanile con la riflessione storica. Questa proposta didattica intende mostrare come questa forma di confronto possa diventare uno strumento per avvicinare i ragazzi alla storia in modo critico, creativo e coinvolgente. Attraverso la simulazione di “sfide” tra personaggi storici, gli studenti imparano a selezionare e analizzare informazioni, argomentare con dati storici e sviluppare competenze trasversali come collaborazione, pensiero critico e comunicazione efficace.

      3.Graffito dedicato a Notorious Big New York USA Del resto, di rivalità tra celebri personalità è piena non solo la musica, ma anche l’arte e, in generale, la storia politica e militare: pensiamo a Cesare e Pompeo, Scipione e Annibale, fino ad arrivare a Churchill e Hitler. Da qui l’idea di trasferire nella didattica la pratica del dissing, il cui scopo non è di certo restaurare una storia delle grandi personalità, ma piuttosto consentire agli studenti di avvicinarsi a questioni più complesse e sviluppare competenze durature.

    Questa attività è proponibile, con le opportune modifiche, nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado e può adattarsi a diverse epoche e personaggi.

     

    4.Drake al concerto di Bun B Toronto 2011 Un dissing fra Elisabetta I e Filippo II

    Ho scelto uno dei contrasti più appassionanti e celebri dell’età moderna: quello tra l’Inghilterra di Elisabetta I e la Spagna di Filippo II. È una delle rivalità più emblematiche e ben documentate che, oltre a presentare chiari elementi di differenziazione politica, ha consegnato ai posteri anche qualche gustoso particolare che può movimentare il dissing.

    Prima di introdurre l’attività, è necessario che l’insegnante fornisca una cornice, le coordinate storico-geografiche in cui gli studenti andranno a inserire le tematiche approfondite: un quadro d’insieme sull’Europa del Cinquecento e sui rapporti che essa intreccia a distanze sempre maggiori con il resto del mondo. Affronto questa fase con quattro risorse fondamentali: le linee del tempo, in cui inserire le date “spartiacque”; cartine storiche; alcune immagini (dipinti, fotografie di luoghi e oggetti ecc.) che possano aiutare a cogliere le tematiche principali; e un glossario dei termini chiave, con spiegazioni essenziali di personaggi, eventi e concetti storici.

    Dopo questa premessa, presento alla classe l’attività, che si struttura in tre momenti principali: ricerca e analisi, organizzazione e preparazione, restituzione o rappresentazione del dissing.
    Questa presentazione è un passaggio fondamentale: serve a generare aspettative, a chiarire gli obiettivi e a sollecitare la motivazione del gruppo classe.

    Si può iniziare mostrando dei video di dissing celebri o chiedendo direttamente ai ragazzi se conoscono il termine e di fornire degli esempi.
    Subito dopo li informo che saranno coinvolti in un confronto-scontro, privo di volgarità, tra due personalità storiche e che saranno gli studenti stessi a ricavare le battute -ossia gli argomenti- che animeranno il dissing.

     

    5 6.Ritratto di Filippo II di Spagna Tiziano Vecellio 1551 Museo del Prado Madrid Divido la classe in quattro gruppi che si confronteranno tra loro: due pro Elisabetta I e due pro Filippo II. Illustro poi i criteri di valutazione: accuratezza storica, capacità argomentativa, creatività, collaborazione, comunicazione. Questi serviranno non solo per decretare la squadra vincitrice di ogni round, ma anche per completare una valutazione formativa, che si sostanzia anche delle osservazioni svolte durante le prime due fasi. (Allego all’articolo un esempio di griglia di valutazione: vedi allegato n.1).

     

    Prima fase: si ricercano e si analizzano i materiali

    A questo punto passo alla prima fase dell’attività, articolata in due momenti: di ricerca e di analisi. Gli studenti vengono invitati a consultare il manuale di storia e altri materiali (fonti e video forniti dal docente), dai quali possono ricavare informazioni relativamente a quattro ambiti principali: politica interna e religiosa, politica estera e militare, economia e cultura, personalità e immagine pubblica.

    Si può proporre agli studenti di utilizzare un codice, evidenziando con colori diversi informazioni afferenti ai diversi ambiti: ciò agevolerà il lavoro successivo. Per le classi della secondaria di primo grado, è possibile semplificare l’attività, fornendo agli studenti e alle studentesse un documento di sintesi elaborato dall’insegnante, già diviso per ambiti. È fondamentale sottolineare che, in questa fase, gli studenti dovranno indagare parimenti le politiche attuate da entrambi i personaggi, perché ciò permetterà loro di articolare attacchi e difese.

    Gli studenti provvedono quindi a organizzare i contenuti in una tabella (vedi allegato n.2), che permette di analizzare le informazioni precedentemente ricercate, distinguendole tra successi e fallimenti, punti di forza e di debolezza dei due regnanti. Dato che questa tabella dovrà essere consultata durante il dissing, è fondamentale che gli studenti e le studentesse si dedichino alla sua compilazione con molta cura e attenzione. Il lavoro può essere completato con una ricerca libera, in rete o sui libri di testo forniti, comprendente anche citazioni attribuite ai personaggi.

    È opportuno che durante tutta questa fase l’insegnante supervisioni i lavori condotti dai gruppi, accertandosi che la consegna sia chiara e che i materiali siano utilizzati in modo adeguato. Importante è anche chiedere di riportare le fonti, soprattutto di eventuali ricerche condotte in rete o su testi diversi dal manuale.

     

    Seconda fase: si prepara il dissing

    Passo quindi alla seconda fase. Questa richiede la partecipazione di tutto il gruppo. La consegna è di preparare innanzitutto una breve presentazione del personaggio, che funzioni come una sorta di introduzione nel dissing. Occorre dunque non solo che sia “ad effetto”, ma anche che condensi il portato storico della figura: un’operazione tutt’altro che banale.

    Successivamente, gli studenti dovranno preparare un set di attacchi e difese che, fungendo da guida all’improvvisazione, potranno essere integrati durante il dissing con i contenuti opportuni ricavati dalla tabella. Questo permetterà infatti alla squadra di intervenire tempestivamente, senza i tempi morti che sarebbero necessari per confezionare ogni volta la battuta di sana pianta.

    Per mostrare agli studenti come strutturare le loro battute, fornisco alcuni esempi di attacchi e risposte. Gli spazi vuoti e le parole tra parentesi indicano i punti in cui inserire le informazioni storiche selezionate dalla tabella, così da costruire frasi flessibili, da completare e utilizzare durante il dissing.

     

    Elisabetta: "Il tuo oro delle Americhe non ti serve a nulla se poi lo sprechi in _______!"
    Filippo II: "Parli tanto del mio oro americano, ma tu per finanziare il tuo regno hai bisogno di _______!"
    "Almeno io ho [successo], mentre tu hai solo [fallimento]."
    "Forse credi di essere forte, ma [evento storico] dimostra il contrario!"
    "Parli tanto di [argomento], ma [controargomento storico] ti smentisce!"
    “Puoi vantarti del [successo dell’avversario], ma la storia ricorderà me per [successo proprio]!”

     

    7.La regina Elisabetta nomina cavaliere Drake The Illustrated Magazine of Art Vol. 2 No. 8 1853 Terza fase: il dissing!

    A questo punto, saremo pronti per l’ultima fase: il dissing. Spiego le modalità di svolgimento e ricordo che, anche se ogni squadra sceglierà preventivamente se nominare un portavoce o alternarsi nelle battute (soluzione preferibile), tutto il gruppo dovrà collaborare alla preparazione delle battute e all’improvvisazione. Il dissing è articolato in tre round ed è preferibile che si svolga sulle note di una base tra le molte disponibili online (nell’allegato 3 riporto alcuni esempi, ma si potrebbe anche chiedere agli studenti di proporne altri o di creare la propria base con un’app di AI).

     

    Round 1: presentazioni

    Ogni squadra ha 30-60 secondi per introdurre il proprio personaggio e fare un primo attacco. Vi propongo alcuni esempi:

    Team Elisabetta I: "Sono Elisabetta Tudor, la Regina Vergine, figlia di un’Inghilterra divisa, ma padrona dei suoi mari. Di un re straniero non ho seguito la fede corrotta: per unire il mio popolo ho scelto la mia rotta! I venti dalla mia parte ho portato, l’orgoglio di Spagna ho spezzato."

    Team Filippo: "Io sono Filippo, Re cattolico di Spagna, signore di terre dove il sole mai tramonta. Servo Dio prima di ogni uomo, e porto la croce dove altri portano del dubbio l’onta. Non bastano per fermarmi flotte di pirati, né moriscos rivoltosi ed eretici dichiarati!"

     

    Round 2: scambio di attacchi e risposte

    Le squadre si alternano con una battuta ciascuna (3 turni alternati). Ogni attacco verte su un ambito (politica economica, interna, religiosa ecc.) e un argomento non toccato in precedenza. Dopo ogni attacco, la squadra avversaria risponde restando preferibilmente nello stesso ambito. Ad esempio:

    Team Elisabetta I (attacco): “Re della bancarotta, l'inflazione non la fermi con le preghiere! Mentre tu spendi l’oro delle Americhe in guerre senza fine e repressioni nei Paesi Bassi, l’Inghilterra cresce grazie alle compagnie commerciali. Io sarò ricordata per l’East India e la Muscovy che solcano i mari, tu per le casse vuote e i debiti amari!”

    Team Filippo II (risposta) “Parli tanto di commercio, ma i cannoni delle tue navi ti smentiscono! I tuoi porti odorano più di bottino che di mercato! Se questo è commercio, allora Francis Drake è il tuo ministro dell’Economia mancato! Io vanto miniere di metalli preziosi, tributi dalle Americhe e colonie in Asia e Nuovo Mondo. Da Potosí a Manila, le mie rotte portano l’argento che muove il mondo!”

     

    Round 3: conclusione (30 secondi per squadra).

    È il momento in cui i partecipanti dovranno esplicitare le conseguenze di lungo periodo, le eredità del regno di questi sovrani o per cosa sono generalmente ricordati.

    Team Elisabetta I: "Con il vento dalla mia parte e il mio popolo al mio fianco, io sarò ricordata come …!"
    Team Filippo: "Puoi vincere una battaglia, ma io sono il sovrano di …!"

     

    8. LArmada spagnola al largo della costa inglese Cornelis van Wieringen 1620 1625 circa Rijksmuseum Amsterdam Ruolo del docente

    Durante il dissing, l’insegnante garantisce che il confronto rimanga costruttivo e monitora l’andamento dell’attività, intervenendo solo per assicurare il rispetto dei turni e un confronto civile. L’individuazione e discussione di errori e stereotipi vengono invece rimandate a una fase di debriefing conclusiva.

    In questo momento finale, l’insegnante svolge una funzione essenziale di riflessione metacognitiva: chiede agli studenti, in forma scritta per una socializzazione successiva, che cosa hanno imparato, cosa li ha sorpresi, in che cosa i personaggi storici sono stati più complessi di quanto pensassero, e se le battute preparate fossero meri insulti o riflettessero elementi reali della storia.

    L’attività finora descritta può svolgersi in tre lezioni per una durata complessiva di 5-6 ore: due dedicate alla ricerca e all’analisi, una-due ore all’organizzazione e preparazione, e due alla restituzione. Ciò consente agli studenti di riguardare gli appunti e approfondire anche a casa, tra le prime due lezioni, gli argomenti trattati con ulteriori letture e video.

    Per assicurare che tutti gli studenti partecipino e apprendano efficacemente, può essere utile prevedere nei gruppi dei ruoli differenziati ma non esclusivi: uno studente può assumere un ruolo di guida o supervisione in un compito specifico — ad esempio la ricerca, la formulazione delle battute, la preparazione di supporti visivi o la comunicazione orale — ma tutti i membri del gruppo partecipano attivamente, fornendo contributi, suggerimenti e supporto. In questo modo si valorizzano le peculiarità individuali senza limitare alcun alunno a una sola operazione, e nelle attività successive i ruoli possono ruotare, dando a tutti l’opportunità di coordinare diverse fasi.

    Numerose le competenze disciplinari e trasversali mobilitate con il laboratorio proposto. In particolare, gli studenti si ritroveranno ad argomentare su fatti storici, cercando di essere pertinenti ed efficaci. Potranno riflettere sul fatto che la storia non è un elenco di date e battaglie, ma un confronto tra prospettive, interessi e narrazioni. Mettere in scena un dissing tra personaggi storici, infatti, significa riconoscere la dimensione conflittuale del passato e allenarsi a interpretarla criticamente.

    E, soprattutto, gli studenti si divertiranno. Studiando storia è un risultato non trascurabile.

     

    Allegati

     

    1. Griglia di valutazione

     

    Criterio

    Ottimo

    Buono

    Sufficiente

    Da migliorare

    Accuratezza storica

    Informazioni corrette e ben documentate

    Qualche imprecisione minore

    Diverse imprecisioni

    Errori rilevanti

    Capacità argomentativa

    Attacchi e difese pertinenti, ben costruiti

    Argomenti chiari ma poco sviluppati

    Argomenti semplici o ripetitivi

    Argomenti deboli o assenti

    Creatività

    Battute originali e efficaci

    Alcuni spunti creativi

    Poca originalità

    Nessuna originalità

    Collaborazione

    Tutti i membri attivi e partecipi

    Buona partecipazione del gruppo

    Partecipazione poco omogenea

    Molto squilibrata

    Comunicazione

    Linguaggio chiaro, tono adeguato, buona presenza scenica

    Linguaggio generalmente corretto

    Comunicazione poco chiara

    Linguaggio inadeguato

     

    2. Tabella da compilare

     

    ELISABETTA

    FILIPPO II

    Successi /Punti di forza

    Fallimenti / Punti di debolezza

    Successi / Punti di forza

    Fallimenti / Punti di debolezza

    Religione e politica interna

    Politica estera e militare

    Economia e cultura

    Personalità e immagine pubblica

    Altro

     

    3. Basi per il dissing

    https://youtu.be/vjWwR5FGj1k
    https://youtu.be/eRrd9bz8oC0

     

    *L’attività è stata realizzata in una classe seconda di una scuola secondaria di primo grado della Toscana.

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