guerra civile americana

  • Fotografare la guerra. Mathew Brady e la Guerra civile americana

    di Antonio Prampolini

     

    Indice

    1. Alle origini della fotografia di guerra

    2. Immagini della Guerra civile americana

    3. Mathew Brady: The camera is the eye of history

    3.1. Da ritrattista a fotografo di guerra

    3.2. La Battaglia di Antietam

    3.3. L'eredità di Brady

    4. Sitografia

     

    GUERRA CIVILE AMERICANA FOTOGRAFIE E FOTOGRAFI IMMAGINE 1Fig.1: il carro fotografico di Roger Fenton nella Guerra di Crimea Fonte1. Alle origini della fotografia di guerra

    Molto stretto è il rapporto tra la fotografia e la guerra. Fin dai primi anni dopo la sua invenzione (1839), la fotografia ha rappresentato un’importante fonte visiva della guerra, con finalità sia di documentazione/informazione degli eventi che di propaganda degli stati belligeranti1.

    È con la Guerra di Crimea (1853-1856) che nasce, come genere, la “fotografia di guerra”2. Su incarico del governo inglese, desideroso di fornire alle famiglie dei militari e al pubblico “immagini tranquillizzanti” di quel conflitto, Roger Fenton, avvocato londinese e appassionato fotografo di paesaggi, si recò nel 1855 in Crimea dove allestì un rudimentale laboratorio in un carro trainato da cavalli3.

     

     

     GUERRA CIVILE AMERICANA FOTOGRAFIE E FOTOGRAFI IMMAGINE 2 AFig.2: Ufficiali e soldati del 13° Light Dragoons, Esercito britannico, Crimea, 1855 FonteFenton, malgrado l’ingombro della strumentazione necessaria e la macchinosità del procedimento fotografico, riuscì a produrre oltre trecento immagini che raffiguravano ufficiali ritratti nelle loro impeccabili divise, soldati acquartierati negli accampamenti, mute bocche di cannone, feriti amorevolmente assistiti da commilitoni e vivandiere in atteggiamento materno. I combattimenti non venivano ripresi per i limiti della tecnologia fotografica del tempo (troppo lunghi erano i tempi di preparazione e di esposizione alla luce delle lastre sensibili per potere fissare immagini in movimento) e i soldati morti non erano ritratti per una precisa scelta ideologico-propagandistica.

     

     

     

    GUERRA CIVILE AMERICANA FOTOGRAFIE E FOTOGRAFI IMMAGINE 2 BFig.3: ferito assistito da una vivandiera e da un commilitone, Crimea, 1855 FonteCome ha osservato acutamente Susan Sontag: «Fenton si dedicò a rappresentare la guerra come una dignitosa scampagnata per soli uomini. […] Le sue fotografie [che sono messe in posa/in scena] sono tableaux di vita militare nelle retrovie; la guerra - che è movimento, disordine, dramma – resta al di fuori dell'inquadratura»4.

     

      

     

     

     

     

    GUERRA CIVILE AMERICANA FOTOGRAFIE E FOTOGRAFI IMMAGINE 2 CFig.4: Accampamento dell'armata unionista del Potomac a Cumberland Landing sul fiume Pamunkey (Virginia, maggio 1862) Fonte2. Immagini della Guerra civile americana

    Cinque anni dopo la fine della Guerra di Crimea, è la Guerra civile americana (1861-1865) ad offrire alla fotografia personaggi ed eventi da immortalare in migliaia di immagini, facendo così nascere una sorta di “fotogiornalismo di guerra” ante litteram5.

    La Guerra civile (o Guerra di secessione) americana è passata alla storia come il primo grande conflitto ad essere ampiamente e sistematicamente fotografato. Per la prima volta era stata offerta a tutti, anche a coloro che vivevano lontani dai luoghi dei combattimenti, la possibilità di vedere la realtà della guerra condotta con armi moderne: migliaia di morti e feriti, grandi distruzioni materiali6.

     

    GUERRA CIVILE AMERICANA FOTOGRAFIE E FOTOGRAFI IMMAGINE 3Fig.5: batterie dell’esercito unionista del Nord nell’assedio di Yorktown (5 aprile – 4 maggio 1862) FonteCatturare immagini sui campi di battaglia era un processo impegnativo e dispendioso. I fotografi dovevano portare con sé, solitamente tramite appositi carri, ingombranti fotocamere e obiettivi difficili da manovrare, posizionare e mettere a fuoco, ed erano costretti a manipolare sostanze chimiche assai pericolose. La tecnologia fotografica utilizzava allora lastre di vetro rivestite chimicamente e richiedeva lunghi tempi di esposizione che impedivano ai fotografi di riprendere le battaglie; le loro fotografie si limitavano perciò alle conseguenze dei combattimenti. Tuttavia, le immagini che riuscirono a realizzare contribuirono a superare la visione romantica dell’epoca vittoriana (a cui si ispiravano le fotografie di Roger Fenton sulla Guerra di Crimea), cambiando profondamente il discorso pubblico sulla natura della guerra.

     

    La guerra civile così come ha modernizzato l’economia, ha modernizzato la cultura. [...] Ha eroso il sentimentalismo vittoriano, [...] ha castigato la lingua americana, rendendola più tagliente, più concisa, più pungente. La guerra ha spazzato via le illusioni. Questa flagellazione fu accelerata da un nuovo mezzo fiorente: la fotografia. La fotografia si integrava e gareggiava con i vecchi metodi discorsivi di descrizione verbale portando un’immediatezza viscerale a un pubblico avido di immagini. Le immagini fotografiche divennero il tessuto connettivo che legava il fronte interno alle zone di combattimento. (David C. Ward and Frank H. Goodyear, Photography and War)7.

     

    GUERRA CIVILE AMERICANA FOTOGRAFIE E FOTOGRAFI IMMAGINE 4Fig.6: fortificazioni dell’esercito confederato (Atlanta - Georgia, 1864) FonteLe fotografie della Guerra civile, che furono per la maggior parte frutto del lavoro di fotografi degli Stati dell’Unione (nella Confederazione degli Stati del Sud, in seguito al blocco navale a cui era stata sottoposta, scarseggiavano i materiali richiesti dalla tecnologia fotografica del tempo) venivano inviate ai giornali che le pubblicavano dopo averle trasformate in incisioni xilografiche (processo di stampa lungo e costoso) oppure esposte in mostre allestite in diverse città, o riprodotte in più copie su carta per essere vendute alle persone interessate.

     

     

     

     

     

    GUERRA CIVILE AMERICANA FOTOGRAFIE E FOTOGRAFI IMMAGINE 5Fig.7: distruzioni della guerra civile a Charleston (Sud Carolaina, 1865) FonteLe fotografie, che documentavano la distruzione dei raccolti, delle case e, soprattutto, delle infrastrutture civili, dei trasporti ferroviari da parte dell’esercito dell’Unione nella sua avanzata negli Stati della Confederazione, svolsero un’importante funzione propagandistica, da un lato, per rafforzare lo spirito combattivo sia dei militari che della popolazione civile del Nord, dall’altro, per “aprire gli occhi” al nemico spaventandolo e umiliandolo in modo da spingerlo alla resa.

    Tuttavia, per una corretta utilizzazione di queste fonti, occorre tenere presente che i fotografi di allora ricorrevano spesso a “messe in scena” per rappresentare quadri di vita militare negli accampamenti, e, in alcuni casi, per esaltare la drammaticità degli eventi, non esitavano a ricollocare i cadaveri dei soldati nei luoghi in cui si erano svolti i combattimenti8.

     

     

     

     

    3. Mathew Brady: The camera is the eye of history

    GUERRA CIVILE AMERICANA FOTOGRAFIE E FOTOGRAFI IMMAGINE 6Fig.8: Mathew Brady al suo ritorno dalla prima battaglia di Bull Run (22 luglio1861) Fonte3.1. Da ritrattista a fotografo di guerra

    Mathew Brady (1823-1896), dopo avere appreso e perfezionato il processo della dagherrotipia, aveva iniziato la carriera di fotografo a New York, concentrandosi in particolare sui ritratti di illustri americani (tra questi, Abraham Lincoln). In seguito, si era allontanato dal dagherrotipo per dedicarsi alla produzione di fotografie stampate su carta9.

    Allo scoppio della Guerra civile (12 aprile 1861), Brady si impegnò, investendo l’intero suo patrimonio, nella realizzazione di una documentazione fotografica, la più completa possibile, del conflitto. A tal fine, con l’autorizzazione del presidente Lincoln, inviò nelle zone di guerra una ventina di fotografi suoi collaboratori (tra questi, Alexander Gardner, James F. Gibson, Timothy O'Sullivan)10, per ritrarre ufficiali e soldati, i loro acquartieramenti, i campi di battaglia e le conseguenze dei combattimenti, pubblicando poi le relative immagini sia come stampe singole che raccolte in album. I negativi su lastra di vetro andarono poi a formare la principale collezione di immagini oggi esistente della Guerra civile americana.

     

    GUERRA CIVILE AMERICANA FOTOGRAFIE E FOTOGRAFI IMMAGINE 7Fig.9: caduti nella battaglia di Antietam (foto di Alexander Gardner, 1862) Fonte3.2. La Battaglia di Antietam

    La Battaglia di Antietam è stata una delle più sanguinose della Guerra di civile. Si svolse il 17 settembre 1862 a Sharpsburg, nella contea di Washington-Maryland, dove si scontrarono l’esercito confederato, sotto il comando del generale Robert E. Lee, e quello dell’Unione, agli ordini del generale George B. McClellan. La battaglia prende il nome dal fiume Antietam su le cui sponde erano schierati gli eserciti11. Questa cruenta battaglia, con migliaia di morti e di feriti per entrambi gli eserciti, per quanto non possa essere considerata una vera vittoria per l’Unione, bloccò il tentativo del generale Lee di spostare il fulcro dei combattimenti dal Sud al Nord, e offrì al presidente Lincoln l’occasione per emettere il Proclama preliminare per l’emancipazione della schiavitù (Preliminary Emancipation Proclamation), il 22 settembre del 1862 e con effetto dal 1° gennaio del 1863).

    Il medico e scrittore Oliver Wendel Holmes Sr, che si era recato sul campo di battaglia alla ricerca del figlio ferito, descrisse il paesaggio di morte e di dolore con queste parole:

     

    La lunga battaglia aveva viaggiato come uno di quei tornado che si fanno strada attraverso i nostri campi e villaggi. Gli uccisi di condizione più elevata, “imbalsamati” e rinchiusi in casse di ferro, scivolavano sulle ferrovie verso le loro case lontane; i morti della truppa venivano raccolti e gettati frettolosamente sulla terra; i feriti gravi venivano soccorsi sul luogo del conflitto, oppure spinti un po' lontano verso i villaggi vicini; mentre quelli che potevano camminare ci venivano incontro ad ogni passo della strada. Era uno spettacolo pietoso, veramente pietoso, eppure così vasto, così al di là di ogni possibilità di sollievo, che molti singoli dolori di piccole dimensioni hanno influito sui miei sentimenti più della vista di questa grande carovana di pellegrini mutilati12.

     

    Nel 1862 Brady scioccò la nazione esponendo le fotografie della Battaglia di Antietam nella sua galleria di New York in una mostra intitolata "The Dead of Antietam"13. Queste fotografie (scattate da Alexander Gardner e James F. Gibson) erano le prime a rappresentare un campo di battaglia in cui i morti non erano stati ancora rimossi, e le prime ad essere distribuite ad un pubblico di massa. Esse furono oggetto di una grande attenzione da parte dei media al tempo della Guerra Civile. Un articolo del New York Times dell'ottobre 1862 illustrava bene l’impatto emotivo delle fotografie della Battaglia di Antietam sui cittadini americani:

     

    Il signor Brady ha fatto qualcosa per farci capire la terribile realtà e la gravità della guerra. Se non ha portato i corpi e non li ha deposti davanti alle nostre porte e lungo le strade, ha fatto qualcosa di molto simile. […] Queste immagini sono di una nettezza impressionante. Con l’ausilio di una lente di ingrandimento è possibile distinguere persino i lineamenti dei soldati uccisi. Non vorremmo certo trovarci nella galleria quando una delle donne china ad osservarle dovesse riconoscere il marito, il figlio o il fratello tra quei corpi immobili e privi di vita, pronti per le fosse che si spalancano per loro14.

     

    E sempre Oliver Wendel Holmes Sr, commentando nel luglio 1863 le crude immagini in bianco e nero dei morti della Battaglia di Antietam, così si esprimeva:

     

    Chi desidera sapere cos'è la guerra guardi questa serie di illustrazioni. Questi relitti della virilità gettati insieme in cumuli trascurati o disposti in orribili file per la sepoltura erano vivi solo ieri [e ci dicono] quanto sia ripugnante, brutale, disgustoso e orribile questo scontrarsi di due folle frenetiche a cui diamo il nome di eserciti15.

     

    3.3. L’eredità di Brady

    Durante la guerra, Brady spese oltre 100.000 dollari di allora per realizzare più di 10.000 fotografie. Terminato il conflitto, Brady si rivolse ripetutamente al Congresso degli Stati Uniti, chiedendo di acquistare i negativi delle sue fotografie. Solo nel 1875 il Congresso acconsentì pagando 25.000 dollari; somma che tuttavia non fu sufficiente ad evitare il fallimento del suo studio a New York. La collezione di negativi venne poi archiviata presso la Biblioteca del Congresso a Washington, dove è tuttora conservata.

    Pur avendo scattato personalmente solo una parte delle fotografie che portano il suo nome, per l’impegno organizzativo e per la consapevolezza del ruolo sociale della fotografia, Brady viene oggi considerato il padre del “fotogiornalismo di guerra”. Le immagini da lui prodotte sono il primo esempio di documentazione fotografica completa di una guerra combattuta con armi moderne16.

    Mathew Brady aveva infatti colto il significato storico della Guerra civile americana e l’urgente necessità di conservarne le immagini per le future generazioni, guardando con occhio attento e critico a quanto accadeva nella realtà, per fare conoscere i fatti, per fare memoria. La macchina fotografica doveva essere, per lui, “l’occhio della storia” (The camera is the eye of history)17.

     

    4. Sitografia

    - Il sito della Library of Congress permette di accedere ad una vasta collezione di immagini sulla Guerra Civile (Civil War Glass Negatives and Related Prints). Si tratta di circa 7.000 diverse vedute e ritratti realizzati durante la guerra (1861-1865) e nel periodo immediatamente successivo. Le immagini digitali sono ricavate dai negativi originali su lastra di vetro realizzati sotto la supervisione di Mathew Brady e Alexander Gardner, nonché dalle stampe fotografiche esposte nella Prints & Photographs Reading Room.

    - Nel sito dei National Archives (NARA) è possibile visionare una ampia selezione di fotografie della Guerra Civile (Civil War Photographs).

    - In Wikimedia Commons (l’archivio digitale open access di immagini, suoni e video, di pubblico dominio o con licenza libera, creato nel 2004 dalla Wikimedia Foundation, e che funge da repository di file multimediali per i vari progetti della fondazione, tra cui Wikipedia) segnaliamo le categorie:

    Category:The Photographic History of The Civil War;
    Category:American Civil War photographers.

    - Nell’Enciclopedia Britannica, il capitolo Picturing the war della voce Remembering the American Civil War.

    - L’ American Battlefield Trust propone interessanti lesson plans sulla Guerra Civile che utilizzano fotografie e altre fonti visive e testuali:

    Civil War Photography Inquiry Middle School Lesson Plan;

    6 Primary Sources from the American Civil War;

    Antietam 360: Natural and Man-made Features Middle School Lesson Plan;

    The Civil War Animated Map: Traditional Middle School Lesson Plan.

     


    Note

    1 La fotografia di guerrae La rappresentazione della guerra nell’Ottocento, Università degli Studi Roma Tre; Pierangelo Cavanna,Fogli d’album: la fotografia e la guerra prima del 1914, inGuerra e Mass Media, a cura di Peppino Ortoleva e Chiara Ottaviano, Liguori Editore, Napoli, 1994; Adolfo Mignemi,Lo sguardo e l’immagine. La fotografia come documento storico, Bollati Boringhieri, Torino, 2003; si vedano anche gli articoli pubblicati dalla piattaforma digitalevisualhistorynella categoriaKriegsfotografie.

    2 Nella guerra di Crimea operarono come fotografi i britannici Roger Fenton (1819 – 1869) e James Robertson (1813 – 1888), l'italo-britannico Felice Beato (1832 – 1909) e l'austro-ungarico Carol Szathmari (1812 – 1887), i quali realizzarono quelle che la maggior parte degli storici considerano le prime fotografie di un conflitto militare; conflitto che vide coinvolte le grandi potenze del tempo e a cui partecipò con un corpo di spedizione il piccolo Regno di Sardegna.
    Sulla Guerra di Crimea: la voceCrimean War in Wikipedia edizione in lingua inglese; Antonello Battaglia,Europa contro Russia in Crimea, la prima volta, 13/04/2015 (aggiornato il 28/06/2018); Giulia Lami,La guerra di Crimea come fattore di modernizzazione Il caso dell’Impero ottomano e dell’Impero russo, 2017.

    3 Su Roger Fenton e sulle sue fotografie della Guerra di Crimea: Malcom Daniel,Roger Fenton (1819-1869), The Metropolitan Museum of Art, ottobre 2004; Gordon Baldwin, Malcolm Daniel, Sarah Greenough,All The Mighty World. The Photographs of Roger Fenton (1852-1860), The Metropolitan Museum of Art, New York, 2004; Elisabetta Hawksley,Shadows of War: Roger Fenton, War Photographer, 18/11/2018; Gherard Paul,Kriegsbilder – Bilderkriege, <bpb.de>, 16/07/2009; la voceRoger Fenton in Wikipedia edizione in lingua inglese e lacollezione di immagini del National Army Museum di Londra. Fenton organizzò la propria spedizione in Crimea con i«l preciso obiettivo politico di contrastare i resoconti di William Howard Russel [pubblicati suThe Time] e tranquillizzare l’opinione pubblica inglese col mezzo sicuro della documentazione fotografica, fidando sulla radicata convinzione - espressa daThe Time – che “qualunque cosa [la fotografia] rappresenti sul campo deve essere vera”» (Pierangelo Cavanna,Fogli d’album: la fotografia e la guerra prima del 1914, cit., p. 27). Sul giornalista irlandese William Howard Russel, lavoce di Wikipedia in lingua inglese.

    4 «Storicamente, i fotografi ci hanno offerto immagini piuttosto positive del mestiere delle armi, del piacere di intraprendere una guerra o di continuare a combatterla. Se i governi avessero mano libera, la fotografia di guerra, come gran parte della poesia di guerra, batterebbe la gran cassa a sostegno del sacrificio dei soldati. In effetti, la fotografia di guerra inizia proprio con una missione, un'ignominia, di questo genere. La guerra era quella di Crimea, e Roger Fenton, invariabilmente definito il primo fotografo di guerra, ne fu il vero e proprio fotografo 'ufficiale', essendo stato inviato in Crimea all'inizio del 1855 dal governo britannico [...] per fornire una diversa e più positiva versione di una guerra sempre più impopolare» (Susan Sontag,Davanti al dolore degli altri, Milano, Mondadori, 2006, pp. 47-49).

    5 Sul fotogiornalismo di guerra e la sua storia:Origins of Photojournalism, American Battlefield Trust, 02/04/2020; Nina Ferrari,La nascita del fotogiornalismo, 28/12/2019; Ginevra Prelle,La storia raccontata attraverso l’occhio del fotografo di guerra; Franco Lever,Fotogiornalismo, in «La comunicazione. Il dizionario di scienze e tecniche»; Manuela Fugenzi,Fotogiornalismo di guerra, in «XXI Secolo – Treccani», 2009.

    6 Sulla Guerra civile (o Guerra di secessione) americana: Reid Mitchell,La guerra civile americana, il Mulino, Bologna, 2003; Raimondo Luraghi,Storia della guerra civile americana, Rizzoli, 2009; Bruce Levine,La Guerra civile americana, Einaudi, Torino, 2015; la voce dell’Enciclopedia BritannicaAmerican Civil War e la voceAmerican Civil Warin Wikipedia edizione in lingua inglese.

    7David C. Ward and Frank H. Goodyear,Photography and War, saggio pubblicato in «The Atlantic» per il centocinquantesimo anniversario della Guerra civile:The Civil War, SpecialCommemorative Issue, 02/2012.

    James J. Broomall,Photography during the Civil War, in «Encyclopedia Virginia», 07/12/2020. Serena Covkin,Photography and History. The American Civil War.

    9 Per maggiori informazioni biografiche su Mathew Brady, si vedano: la relativavoce enciclopedicain Wikipedia edizione in lingua inglese;Mathew Brady's Worldbiography, timeline and analysis of Brady's work at the Smithsonian Institution; ilsito a lui dedicato. Per un approfondimento sulla tecnologia fotografica da lui utilizzata negli anni della Guerra civile, che impiegava come negativi lastre di vetro al collodio e permetteva di stampare più copie su carta, segnaliamo l’interessante articolo del medico e letterato americano Oliver Wendel Holmes Sr,Doings of the Sunbeam, pubblicato nel luglio del 1863 su «The Atlantic». Affascinato dalle stereoscopie di Brady, Holmes scriveva: «Guardare queste immagini assomiglia così tanto al visitare direttamente il campo di battaglia che tutte le emozioni suscitate dall’effettiva vista della triste e sordida scena, cosparsa di brandelli e rovine, ritornano a noi e noi le seppelliamo nei recessi del nostro stipo così come avremmo sepolto i mutilati resti dei morti che esse rappresentano troppo vividamente».

    10 SuAlexander Gardner eTimothy O'Sullivan si vedano le relative voci enciclopediche in Wikipedia edizione in lingua inglese.

    11 Sulla Battaglia di Antietam: lavoce relativa in Wikipedia edizione in lingua inglese;Antietam in American Battlefield Trust. 

    12 Oliver Wendell Holmes, Sr. and the Aftermath of Antietam, National Museum of Civil War Medicine, 18/09/2018.

    13 Marty Jones,The Dead of Antietam, 17/08/2012; Terry L. Jones,The Dead of Antietam, The New York Times, 24/09/2012; Bob Zeller, How Photos from the Battle of Antietam Revealed the American Civil War’s Horrors, 14/09/2021.

    14 Pictures of the Dead at Antietam, The New York Times, 20/10/1862. Sull’esposizione delle fotografie della Battaglia di Antietam nella galleria di Brady a Manhattan e sull’articolo pubblicato sul «New York Times»: Susan Sontag,Davanti al dolore degli altri, Oscar Monadadori, 2006, pp. 61-63.

    15 Oliver Wendel Holmes Sr,Doings of the Sunbeam, in «The Atlantic», July 1863.

    16 Sul fotogiornalismo di guerra: Gerhard Paul,Die Geschichte der fotografischen Kriegsberichterstattung, in <bpb.de>, 28/12/2005.

    17 Don Nardo,Mathew Brady: The Camera Is the Eye of History, Enslow Pub Inc, 2008.

     

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