di Antonio Prampolini
Fig.1: logo del Leibniz-Zentrum für Zeithistorische Forschung Potsdam (ZZF) Fonte1. L’istituto di ricerca
IlLeibniz-Zentrum für Zeithistorische Forschung Potsdam (ZZF) è un istituto di ricerca interdisciplinare creato nel 1996 con sede in Germania a Potsdam (capoluogo del Brandeburgo). Studia la storia contemporanea tedesca ed europea del XX secolo e i suoi effetti fino ai giorni nostri. L’attività scientifica dell’istituto è organizzata in dipartimenti (attualmente quattro) che si dedicano ciascuno ad una specifica area tematica: Comunismo e società,Storia dell'economia, Storia della società, Storia dei media e della società dell'informazione.
Le ricerche e le pubblicazioni dell’istituto riguardano in particolare:
- la “Guerra fredda”
- le crisi e il crollo dei regimi comunisti nell’Europa dell’Est
- la storia della Repubblica Democratica Tedesca (DDR).
Fig.2: homepage del portale Zeitgeschichte Digital Fonte2. Il portale
L’istituto è presente in rete con un’ampia e articolata offerta open access di informazioni e riflessioni sulla storia contemporanea. Attraverso il portale Zeitgeschichte Digital (Storia Contemporanea Digitale) è possibile accedere ai siti dello ZZF:
- Docupedia-Zeitgeschichte
- Zeithistorische Forschungen
- Zeitgeschichte online
- ZZF e-Dok-Server
- Visual History
Il portale mette a disposizione degli utenti un catalogo di tutti gli articoli online pubblicati dall‘istituto nei diversi siti. Gli articoli possono essere ricercati con differenti modalità (per Autori/autrici, Argomenti, Anni/periodi storici, Stati/territori, Siti di pubblicazione), attivabili sia separatamente che collegate fra di loro. Ad esempio, scegliendo l‘argomento antisemitisno, si può circoscrivere la ricerca (tra le varie opzioni) agli Anni Venti o agli Anni Trenta del Novecento, all‘Europa Occidentale o a quella Orientale.
Gli articoli vengono visualizzati a mosaico (segundo l‘ordine cronologico inverso di pubblicazione) in una schermata-indice che riporta per ciascuno un‘immagine-icona accompagnata dalle tradizionali informazioni bibliografiche (autori, titolo, sito e data di pubblicazione). Selezionando un articolo si accede ad una scheda con le prime righe del testo, la didascalia e la fonte dell‘immagine-icona, la segnalazione degli articoli correlati consultabili online sui siti ZZF, le classificazioni tematiche, geografiche e cronologiche (oltre alle informazioni già contenute nella schermata-indice e agli estremi per la citazione dell‘articolo).
Dalla scheda si accede al testo completo dell‘articolo.
Gli articoli sono pubblicati prevalentemente in lingua tedesca (gli utenti possono sempre attivare il traduttore online di Google, che in questo caso fornisce una versione in lingua italiana dei testi nel complesso accettabile).
Fig.3: logo di Docupedia-Zeitgeschichte Fonte3. Un’enciclopedia storica rivolta a tutti
Docupedia-Zeitgeschichte (Docupedia – Storia Contemporanea) è il sito ZZF che si rivolge ad un pubblico più vasto di quello degli specialisti del settore per trasmettere le conoscenze di base relative alla storia contemporanea e per documentare i dibattiti sui fondamenti metodologici e teorici della ricerca storica. Contiene articoli autoriali suddivisi in sette categorie: Fondamenti(Grundlagen), Concetti (Begriffe), Metodi (Methoden), Campi di ricerca (Forschungsfelder), Dibattiti (Debatten), Paesi (Länder), Storici (Klassiker).
Appartengono alla prima categoria Fondamenti (Grundlagen), insieme ad altri, gli articoli:
- Modelli teorici della storia contemporanea (Theoriemodelle der Zeitgeschichte) di Stefan Haas. L’autore, dopo avere riconosciuto l’importanza della teoria nel definire la logica progettuale e funzionale della ricerca storica, spiega i diversi modelli teoriciutilizzabili dagli storici dell’età contemporanea.
- Narrazione e narratologia. Teorie narrative nella storiografia(Narration und Narratologie. Erzähltheorien in der Geschichtswissenschaft) di Achim Saupe e Felix Wiedemann. Gli autori affrontano le teorie narrative e le loro applicazioni negli studi storici.
- Storia contemporanea e Digital Humanities (Zeitgeschichte und Digital Humanities) di Peter Haber. L’autore traccia lo sviluppo delle Digital Humanities e si chiede se la digitalizzazione ha cambiato solo la qualità e la quantità delle fonti o anche l'intero processo di lavoro degli storici contemporanei.
- Didattica della storia (Didaktik der Geschichte) di Lars Deile. Per l’autore la didattica della storia riguarda la visibilità del passato nel presente. Del passato rimangono solo dei frammenti. Attraverso le domande del presente questi frammenti possono diventare una fonte di conoscenza.
Alla seconda categoria, Concetti (Begriffe), appartengono, insieme ad altri, gli articoli:
- Tempo e concezioni del tempo nella storia contemporanea(Zeit und Zeitkonzeptionen in der Zeitgeschichte) di Rüdiger Graf. L’autore, dopo avere introdotto il concetto del tempo alla luce delle teorie più recenti, afferma che la storiografia dovrebbe occuparsi maggiormente delle connessioni tra passato, presente e visioni del futuro.
- Cittadino, Borghesia, Attitudini borghesi (Bürger, Bürgertum, Bürgerlichkeit) di Manfred Hettling. Nel suo contributo l’autoreapprofondisce il concetto di "cittadino", la formazione sociale della "borghesia", il suo modello culturale, e presenta gli approcci e i metodi della ricerca storica sull’argomento.
- Burocrazia (Bürokratie) di Peter Becker. L’autore ricostruisce i cambiamenti di significato del temine “burocrazia” nel corso dei secoli XIX e XX e analizza i nuovi indirizzi storiografici che la riguardano.
- Antisemitismo e ricerca sull’antisemitismo (Antisemitismus und Antisemitismusforschung) di Wolfgang Benz. Nell’articolo viene descritta la storia dell'antisemitismo dal primo Medioevo al XXI secolo. L’autore fornisce una panoramica dei vari metodi e modelli esplicativi utilizzati nella ricerca interdisciplinare sull'antisemitismo.
- Fordismo (Fordismus) di Rüdiger Hachtmann. L’autore descriveil pensiero el’ideologia di Henry Ford e ladiffusione del termine “fordismo”,approfondendone i livelli di significato più importanti.
- Fascismo – Concetto e teorie (Faschismus – Begriff und Theorien) di Fernando Esposito. L’autoreprende in esame ilsignificato del termine fascismo alla luce dell’attuale uso/abuso da parte dei media e della politica e discute gli approcci delle più recenti ricerche sul fascismo.
- Antifascismo. Concetto, storia e campo di ricercanell'Europa occidentale (Antifaschismus. Begriff, Geschichte und Forschungsfeld in westeuropäischer Perspektive) di Jens Späth. L'articolo fornisce, con un’ottica comparativa transnazionale, una panoramica della storiadell’antifascismonell’Europa occidentale.
- Anticomunismo (Antikommunismus) di Bernd Faulenbach. L’autore analizza l’anticomunismo dal 1917 al 1989-91 considerandolo una irrinunciabile categoria interpretativa della storia del Novecento.
Alla terza categoria, Metodi(Methoden), appartengono, insieme ad altri, gli articoli:
- Storia Globale (Global History) di Dominic Sachsenmaier. L’articolo spiega come la “Global History” si identifica con una vasta gamma di approcci di ricerca che vanno dalla storia economica alla storia culturale e dalla storia di genere alla storia ambientale, caratterizzati da un crescente interesse per concezioni alternativeal nazionalismo metodologico e all'eurocentrismo.
- Storia Visiva (Visual History) di Gerhard Paul. Per l’autore, che è uno dei fondatori della “Visual History” nell’ambito della storia moderna e contemporanea, le immagininon sono solo “fonti”ma anche “oggetti indipendenti”dellastoriografia.
- Storia Culturale – (Kulturgeschichte) di Achim Landwehr. L’articolo offre una breve panoramica della Storia Culturalesottolineando come essa abbia risposto alle nuove sfide politiche e sociali dagli anni '90.
- Storia dei Media (Mediengeschicte) di Frank Bösch e Annette Vowinckel. Nell’articolo viene analizzato il ruolo che i media giocano nella ricerca interdisciplinare sulla storia contemporanea.
- Storia sociale e Scienze sociali storiche (Sozialgeschichte und Historische Sozialwissenschaft) di Klaus Nathaus. L’autore prende in esame le macroaree in cui la storia socialetrova oggi applicazione offrendo un utile orientamento in un campo di ricerca assai vasto.
Alla quarta categoria, Campi di ricerca (Forschungsfelder), appartengono, insieme ad altri, gli articoli:
- Storia dei lavoratori (Arbeitergeschichte) di Peter Hübner. L’articolo spiega in una prospettiva interdisciplinare i vari aspetti della “Storia dei lavoratori”, che coinvolge la storia del lavoro, della classe operaia e del movimento operaio.
- Storia afroamericana (Afroamerikanische Geschichte) di Christine Knauer. L’autricetraccia la genesi della storiografia afroamericana e fa riferimento alla stretta connessione tra storiografia, lotta per la libertà e movimento per i diritti civili nel XIX e soprattutto nel XX secolo.
- Ricerca biografica storica (Historische Biografieforschung) di Levke Harders. In questo contributo l’autrice, dopo avere offerto una panoramica dello sviluppo delle biografie nelle scienze storiche di lingua tedesca e inglese, prende in esame le attuali ricerche biografiche.
- “Guerra fredda” (Kalter Krieg und “Cold War Studies”) di Bernd Greiner. L‘autore,analizzandogli studi sulla “Guerra fredda” emersi negli ultimi dieci anni,evidenzia come il campo di ricerca si stiaemancipando dalla prospettiva storicalimitata alla politica delle due superpotenze (USA e URSS) per interrogarsi sul ruolo dei piccoli attori della scena internazionale.
Fanno parte della quinta categoria Dibattiti (Debatten), insieme ad altri, gli articoli:
- Potere carismatico e nazionalsocialismo (“Charismatische Herrschaft” und der Nationalsozialismus) di Rüdiger Hachtmann. L’articolo prende in esame il modello idealtipico del sociologo tedesco Max Weberper applicarloal regime nazista, mostrandone i limiti e riconoscendone, allo stesso tempo, i meriti.
- La “disputa degli storici” (Der Historikerstreit) di Klaus Große Kracht.Per l’autore la “Historikerstreit” (il dibattito pubblico oltre che scientifico che ha avuto inizio nell'estate del 1986 a seguito di un articolo del filosofo sociale Jürgen Habermas sul settimanale di Amburgo "Die Zeit") rappresenta un importante punto focale all'interno della cultura politica della Repubblica federale di Germania negli anni '80.
- Storia vivente (Living History) di Juliane Tomann. L’autrice passa in rassegna le varie definizioni, forme ed espressioni della “Living History” sia negli Stati Uniti che in Europa.
Della sesta categoria, Territori (Länder), fanno parte, insieme ad altri, gli articoli:
- Francia: Histoire du Temps présent tra problemi nazionali e apertura internazionale(Frankreich - Histoire du Temps présent zwischen nationalen Problemstellungen und internationaler Öffnung) di Rainer Hudemann.L’autore, in qualità di osservatore esterno, individua alcune aree problematiche importanti per lo sviluppo della Histoire du temps présent e ne presenta la forza innovativa e la diversificata produzione tematica.
- Gran Bretagna: "Storia contemporanea" oltre il consenso e il declino (Großbritannien - "Contemporary History" jenseits von Konsens und Niedergang) di Detlev Mares. L’articolo offre una panoramica dei problemi centrali della periodizzazione della ricerca storica contemporanea in Gran Bretagna.
- Spagna: Tra memoria e storia contemporanea (Spanien – Zwischen Erinnerung und Zeitgeschichte) di Walther L. Bernecker e Sören Brinkmann.Gli autori esaminano la gestione della storia contemporanea in Spagna alla luce l'elaborazione dei due grandi eventi del Novecento: la guerra civile eil passaggio alla democrazia.
Della settima e ultima categoria, Storici (Klassiker), fanno parte, insieme ad altri, gli articoli:
- Max Weber e la storia contemporanea (Max Weber und die Zeitgeschichte) di Gangolf Hübinger. L’articolosi interroga sull’importanza e sull’attualitàdi Max Webernello studio della storia contemporanea.
- Raul Hilberg. “Fantasia della Buocrazia”. Studio pionieristico sullo sterminio degli ebrei europei (Raul Hilberg. “Phantasie der Bürokratie”. Pionierstudie zur Vernichtung der europäischen Juden) di Nicolas Berg. L’autore racconta la vita e gli studi di Raul Hilberg, storico statunitense di origini austriache, autore della monografia The Destruction of the European Jews, pubblicata per la prima volta nel 1961.
- Francis Fukuyama e la “Fine della storia” (Francis Fukuyama und das "Ende der Geschichte” di Stefan Jordan. In questo contributo l’autore discute la tesi di Fukuyama così come i dibattiti sul suo libroThe End of History and the Last Man (1992).
Oltre a questa suddivisione, Docupedia-Zeitgeschichte raggruppa gli articoli in tre macroaree (Cluster): Ricerca sul Comunismo (Kommunismusforschung), Ricerca sul Nazionalsocialismo (Nationalsozialismus-Forschung), Storia Pubblica – Storia Applicata (Public History - Applied History).
Nel sito DZ è sempre possibile (come pure nel portale Zeitgeschichte Digital) effettuare ricerche per Autori/autrici e per Argomenti, oltre a ricerche testuali libere.
Docupedia-Zeitgeschichte non segue un piano editoriale predefinito, è un progetto dinamico, aperto alle proposte e ai contributi degli storici. In continua crescita, dai 20 articoli del febbraio 2010 - quando il sito è stato messo online - agli attuali 169 (15/12/2020). Gli autori che hanno contribuito al progetto con i loro articoli dal 2010 ad oggi sono 155.
Il riferimento a Wikipedia è implicito, oltre che nel nome, nell’utilizzo dello stesso software open source MediaWiki(che permette di supportare processi editoriali snelli e in continuo aggiornamento), nella possibilità di partecipazione dei lettori, a cui viene offerto uno spazio per i commenti agli articoli pubblicati (Kommentar) e per le discussioni sui temi trattati (Debatten), nella modifica degli articoli dopo la loro pubblicazione, nell’accesso libero e gratuito ai testi e nel loro utilizzo. Ma allo stesso tempo ci sono grandi differenze tra le due “enciclopedie”: gli articoli (come pure i commenti e gli interventi nelle discussioni) in Docupedia non sono anonimi (o individuati da pseudonimi) come in Wikipedia e sono sottoposti, prima della loro pubblicazione, a unprocesso di valutazione(peer review) o all’autorizzazione redazionale.
Docupedia(che è un’opera di reference specialistica) propone contributi concisi e panoramiche sulla storia/storiografia contemporanea, in grado di fornire un corretto orientamentoin un contesto scientifico e di stimolare ulteriori approfondimenti. Ciò che, invece, è l’eccezione e non la regola nelle voci di Wikipedia dedicate alla storia.
Fig.4: copertina della rivista Zeithistorische Forschungen, n. 1/2019 Fonte4. “Zeithistorische Forschungen”: la rivista
“Zeithistorische Forschungen / Studies in Contemporary History” - ZF / SCH (Ricerche di Storia Contemporanea) è una rivista bilingue (tedesco/inglese) pubblicata in formato cartaceo con cadenza quadrimestrale e accessibile liberamente in rete dal 2004. La rivista propone articoli sulla storia contemporanea tedesca, europea e globale. La “Guerra fredda” e i media audiovisivi del XX e XXI secolo (origine, natura, ricezione, effetti) costituiscono i focus privilegiati della rivista. Tra i temi affrontati rientraanche l’attualità, esaminata però in una prospettiva storica.
Il sito web consente ricerche sui numeri quadrimestrali della rivista dal 2004 ad oggi (Archiv), sugli autori (Autorenregister), sulle rubriche/categorie (Rubrikenregister), sulle parole chiave/tag (Sclagwortregister).
Tra gli articoli pubblicati sugli ultimi numeri della rivista disponibili online (2019-2020/2) segnaliamo:
Sulla storia sanitaria:
- La salute come investimento. La doppia storia dell’economia sanitaria(Gesundheit als Investment. Die doppelte Geschichte der Gesundheitsökonomie) di Martin Lengwiler. Indice: 1. All'ombra delNew Deal: la genesi dell'economia sanitaria; 2. Dall'efficienza dei costi al nuovo universalismo: approcci economici nell'OMS; 3. Distanza dall’economia neoclassica: l’economia sanitaria in Occidente.
- Sul mercato. L'ospedale tedesco - Schizzi per una storia del tempo presente (Auf dem Markt. Das bundesdeutsche Krankenhaus – Skizzen zu einer Gegenwartsgeschichte)di Richard Kühl e Henning Tümmers. Indice: 1. L'ospedale malato; 2. Più mercato; 3. Concorrenza come ordine e principio di ottimizzazione; 4. Outlook.
Sulla diversità:
- Diversità. Prospettive storiche su un termine chiave del presente (Diversität. Historische Perspektiven auf einen Schlüsselbegriff der Gegenwart) di Georg Toepfer. Indice: 1. La lunga storia della diversità; 2. Diversità nel XX secolo; 3. I quattro paradigmi della diversità.
Sulle fonti digitali:
- Studi sulle fonti digitali. Compiti futuri delle scienze storiche di base (Digitale Quellenkunde. Zukunftsaufgaben der Historischen Grundwissenschaften) di Nicola Wurthmann e Christoph Schmidt. Indice: 1. Una nuova scienza delle fonti digitali; 2. Implicazioni del continuo cambiamento dellefonti digitali; 3. Garanzia di fonti digitali affidabili einalterate; 4. Prospettive: valutare con competenza le fonti digitali autentiche.
Sul processo di Norimberga:
- Voci nella testa. Ascolto e partecipazione ai processi di Norimberga, 1945-1949(Stimmen im Kopf. Mithören und Mitmachen in den Nürnberger Prozessen, 1945–1949)di Kim Christian Priemel. Indice: 1. Il suono nell’immagine; 2. Traduzioni; 3. Ilpaesaggio sonoro di Norimberga; 4. L’uso delle cuffie; 5. Ascoltare correttamente.
Sul Gioco e sulla Guerra Fredda:
- Giocare alla “Guerra fredda”. Giochi da tavolo e per computer nel confronto tra sistemi (Den Kalten Krieg spielen. Brett- und Computerspiele in der Systemkonfrontation) diFlorian Greiner e Maren Röger. Indice: 1. Il gioco come fattore economico e tecnica culturale in tempi di confronto tra i blocchi;2. Giochi competitivi? La guerra fredda come competizione; 3. I giochi come mezzo di identificazione - confronto tra i blocchi e cultura nazionale; 4. Giochi di resistenza - Critica sociale nella "Seconda Guerra Fredda"; 5. Ansia per la limitazione del gioco: i giochi come pericolo; 6. Conclusione.
Fig.5: screenshot della piattaforma digitale Zeitgeschichte online Fonte5. Zeitgeschichte online: la piattaforma digitale
Zeitgeschichte online (Storia Contemporanea online)fornisce informazioni sulle nuove tendenze della ricerca e sui dibattiti in corso in materia di storia contemporanea, con l’obiettivo principale di farli conoscere al di fuori della comunità degli storici. I contributi e i dossier pubblicati sulla piattaforma analizzano le questioni politiche, culturali e sociali del presente, contestualizzandole storicamente, e riflettono in particolare su come vengono affrontate dai media.
Il sito si presenta con una homepage colorata, dove i contributi e i dossier sono identificati, in ordine cronologico inverso, da riquadri con immagini e/o titoli, con i nomi degli autori e le date di pubblicazione. Cliccando sui riquadri è possibile accedere ai testi con le relative classificazioni (e liste dei tag) tematiche, geografiche e cronologiche.
Tra i i contributi e i dossier più recenti, segnaliamo:
- Storicizzazione di una Icona. Willi Brandt in ginocchio a Varsavia 50 anni fa (Historisierung einer Ikone. Willy Brandts Kniefall in Warschau vor 50 Jahren) di Kristina Meyer;
- Ora sappiamo tutto. Un dossier sulla situazione attuale in Bielorussia(Jetzt kennen uns alle*. Ein Dossier zur gegenwärtigen Situation in Belarus) diMelanie Arndt e Annette Schuhmann;
- Ricerca sull'antisemitismo come progetto politico (Fragen über Fragen. Antisemitismusforschung als politisches Projekt) diChristian Mentel;
- Gli USA nella storia contemporanea. Una raccolta di materiale sulle elezioni presidenziali statunitensi del 3 novembre 2020(Die USA in der Zeitgeschichte. Eine Materialsammlung zur US-Präsidentschaftswahl am 3. November 2020) di Alina Müller;
- La memoria dell'Olocausto ai tempi del COVID-19. Un inventario (Die Erinnerung an den Holocaust in Zeiten von COVID-19. Eine Bestandsaufnahme) di Tobias Ebbrecht-Hartmann;
- Immagini della liberazione. Rappresentazioni dell'8 maggio e 75 anni di cultura della memoria(Bilder der Befreiung. Perspektiven auf den 8. Mai und 75 Jahre Erinnerungskultur), dossier a cura di Sophie Genske e Rebecca Wegman.
6. ZZF e-Dok-Server: l’archivio
Il Leibniz-Zentrum für Zeithistorische Forschung (ZZF) offre l'opportunità di pubblicare (previa autorizzazione) documenti attinenti la storia contemporanea su un proprio server dedicato. I documenti possono essere: libri o parti di libri, articoli di riviste, pubblicazioni digitali.
E' possibile impostare le ricerche con diverse modalità: Ricerca Avanzata (Advanced Search: Author(s), Title, Additional Person(s), Referee(s), Abstract, Fulltext, Year(s)); Tutti i Documenti (All documents); Ultimi Documenti (Latest documents).
La navigazione può essere circoscritta ai differenti tipi di documenti archiviati (Browse documents by type) e agli anni di pubblicazione (Browse documents by year).
Fig.6: fotografia di Klaus Bergmann pubblicata su Visual History (articolo di Christine Bartlitz, 10/02/2020) Fonte7. Visual History: la storia per immagini
L'indagine sulle immagini del passato è una parte importante dello studio della storia. Lo testimonia la nascita della Visual History come nuovo campo di ricerca.
Per gran parte del Novecento gli studi storici sono stati principalmente studi testuali; solo negli ultimi decenni le immagini sono state sempre più incluse come fonti e, allo stesso tempo, come oggetto di indagine.
Nel corso del 2013 lo ZZF di Potsdam ha messo in rete una piattaforma digitale dedicata specificatamente alla Visual History per fornire informazioni sulle attività degli storici e degli altri specialisti in tale ambito, per accogliere e diffondere i risultati dei loro studi, per approfondire i fondamenti teorici e metodologici della ricerca storica delle immagini.
La piattaforma consente di effettuare ricerche per Rubriche (Rubriken): Archivi e collezioni (Archive und Sammlungen), Fonti (Quellenbestände), Progetti di ricerca (Forschungsprojekte), Dossier tematici (Themendossiers), Concetti e metodi (Konzepte und Methoden), Dibattiti (Debatten), Recensioni (Rezensionen); per Temi/tag(Themen); per Archivi (Archiv).
I documenti/articoli vengono visualizzati in ordine cronologico inverso.
Tra i Dossier tematici segnaliamo:
- Etica dell’immagine. Per gestire le immagini in Internet (Bildethik. Zum Umgang mit Bildern im Internet) a curadi Christine Barlitz, Sara Dellmann e Annette Vowinkel;
- Immagini antisemite – Produzione, Uso, Effetti (Antisemitische Bilder – Herstellung, Gebrauch, Effekte) a cura di Isabel Enzenbach.
Tra gli Articoli nella rubrica/sezione Concetti e metodi:
- Immagini storiche nell’arte contemporanea. Strategie artistiche per mettere in discussione le immagini della storia dagli anni '90 (Geschichtsbilder in der Gegenwartskunst) di Melanie Franke;
Tra i Progetti di ricerca:
- L’immagine digitale (Das Digitale Bild). Il progetto (attivo dalla fine del 2019 sotto la guida congiunta di Hubertus Kohlen, e Hubert Locher) vuole contribuire a una migliore comprensione del ruolo delle immagini nello spazio digitale;
- Storia visiva dell’Olocausto nell’era digitale(Visuelle Geschichte des Holocaust im digitalen Zeitalter). Il progetto (condotto dall'Istituto Ludwig Boltzmann per la storia digitale di Vienna) è focalizzato sulle possibilità e sui limiti delle tecnologie digitali nella conservazione, indicizzazione e comunicazione dei documenti dell’Olocausto;
- Il colonialismo italiano nella cultura visuale e nella memoria familiare(Italian Colonialism in Visual Culture and Family Memory). Ricerca di dottorato di Markus Wurzer che, in primo luogo,esplora le pratiche fotografiche private, i loro legami con la cultura visiva coloniale e fascista e la loro partecipazione alla costruzione e diffusione della conoscenza della storia del colonialismo italiano. In secondo luogo, esamina il posto delle fotografie coloniali nella memoria familiare del dopoguerra.
8. Dalla carta al Web
Nell’offerta digitaledelLeibniz-Zentrum für Zeithistorische Forschung Potsdam(ZZF) sono rappresentate le diverse modalità organizzative e comunicative del sapere storico, da quelle tradizionali nate nel “mondo della carta” (l’enciclopedia, la rivista, l’archivio), alle nuove forme che appartengono al Web: il portale, la piattaforma digitale, il blog.
Ciò che le accomuna è l’obiettivo di mettere in contatto la produzione del mondo accademico con un più vasto pubblico formato non solo da ricercatori, ma, anche e soprattutto, da insegnanti, studenti, divulgatori e appassionati di storia.
Una produzione che, pur rimanendo fedele ai propri statuti disciplinari, deve essere consapevole della necessità di adeguarsi alle nuove esigenze comunicative e partecipative dell’era digitale di cui il Web si è fatto portatore.