didattica della preistoria

  • I graffiti delle Grotte dell’Addaura*

    Autore: Sergio Chiaffarata

    Nel 1953, la sovraintendente di Palermo, Jole Bovio Marconi pubblicò gli studi dello scavo archeologico e delle incisioni rupestri, scoperte durante gli anni ’40, all’interno della grotta dell’Addaura sul fianco del Monte Pellegrino a Palermo. Lo scavo attestava la presenza umana nel Paleolitico superiore e all’inizio del Mesolitico.
    Nell’arco di sessant’anni, gli studiosi non hanno cessato di interessarsi a questo sito, e Alda Vigliardi ha raccolto il loro lavoro nel suo L’arte paleolitica del Monte Pellegrino. Con il supporto di questo studio, nel 2008, una rete di scuole palermitane dava inizio al percorso di formazione, ricerca e sperimentazione del laboratorio didattico I graffiti delle grotte dell’Addaura.

    Il loro obiettivo era quello di far conoscere ai bambini le culture preistoriche e la loro organizzazione sociale attraverso l’uso di quel documento unico, le incisioni rupestri dell’Addaura.

    Il momento conclusivo di questo percorso è stato la pubblicazione dei due quaderni, uno strumento utilissimo per chi voglia ripetere questa esperienza in classi anche non palermitane.

    La tecnica adoperata è quella della “grammatica della storia”, di Antonio Brusa (scegliere, interrogare, interpretare, scrivere), attraverso la quale i bambini riusciranno a ricavare un gran numero di conoscenze dalle immagini dei graffiti.

    * I graffiti della Grotta dell’Addaura, a cura di Annamaria Ciancitto e Stefania La Via, Qanat, Palermo, 2009.

  • Piccole storie sulle rive del Turkana

    Autore: Alberto Salza


    Questa l’ho presa come un bel regalo di Alberto Salza. Per ricambiare, segnalo la sua splendida performance alla Biennale della democrazia. Non sapevo che il mio Piccole Storie potesse interessare anche le signore che stazionano sulle rive del lago Turkana, ma Alberto è capace di tutto (A. Brusa).

     

    “Mi trovavo sul lago Turkana in Kenya. È l’area di massima cronodiversità al mondo: vi si concentra l’evoluzione umana, dagli ominidi di 4 milioni di anni fa sino a Homo sapiens cellulariensis. Da antropologo stavo illustrandone gli scenari: sconvolgimenti tettonici, mutamenti climatici, la deambulazione dei primi bipedi barcollanti. Una signora mi chiese: «Come fa a saperlo? Mica c’era!».

    Aveva ragione. Dato che l’esperimento dell’evoluzione umana non è ripetibile, la paleoantropologia  non è una scienza esatta. Si basa su: a) freccia lineare del tempo (modello antropico); b) pochi dati solidi (fossili e manufatti); c) modelli di evoluzione e comportamento (ipotesi e teorie); d) narrazioni (la preistoria come favola). 

    Per insegnare la preistoria occorre pertanto avere strumenti dedicati per: 1) eliminare i paradigmi (vedere con altri occhi); 2) analizzare le prove concrete senza pregiudizi; c) pensare in modo multivariato e complesso; d) raccontarla il meglio possibile.

    Tutto ciò si trova espresso in maniera impeccabile nel libro di Antonio Brusa Piccole storie 1. Giochi e racconti di preistoria per la primaria e la scuola dell’infanzia (edizioni La Meridiana, Molfetta 2012, 175 pagine, 18 €). La proposta è quella di otto giochi sugli aspetti della preistoria che ne rappresentino il «metabolismo basale» della trasformazione e sopravvivenza degli ominidi fino a Homo sapiens. I giochi operano per cablaggio: stringhe di evoluzionismo, ecologia, etologia, psicologia e storia vengono attorte tramite gioco, inferenza ed immedesimazione, le chiavi per la didattica della preistoria.

    Brusa, con giochi semplici nella forma e complessi nei risultati, propone lo strumento per arrivare ai meccanismi della preistoria: la simulazione. Il gioco è un’attività che non ha un immediato ritorno funzionale: apparentemente costa più di quanto non renda. Però simula, a ripetizione e con aggiustamenti successivi, scenari di vita che inventano comportamenti non stereotipi.

    Da qui la potenza del gioco, sottolineata da Brusa nell’introduzione metodologica (p. 22): «Il gioco crea un ambiente formativo [dove] convivono intuizione, fantasia, capacità di elaborare strategie, sentimenti, gioia e delusione, senso dell’avventura, calcolo, affettività, socializzazione e pensiero individuale, concretezza e astrazione». Ecco il perfetto studioso di preistoria, in cui convivono tre intelligenze: accumulo, performance e trasformazione.

    La trasformazione è la magia del gioco. Tramite l’attività si pratica la simulazione; con la simulazione si sperimentano forme di vita aliena; questa va narrata con parametri comprensibili. La sequenza ricorda l’origine sciamanica dell’arte rupestre: con la danza si raggiunge lo stato alterato di coscienza; da qui si vola nel mondo dello spirito, trasformandosi; quando se ne esce, la roccia (interfaccia tra i due mondi) è il piano narrativo delle pitture e dei graffiti.

    Come scrive Brusa (p. 23): «Ogni gioco [in questo libro] è intrecciato con racconti e, non di rado, termina con un racconto da leggere ai bambini o da far leggere loro». I giochi proposti rifiutano il «divertentismo». Sono complesse operazioni di apprendimento e performance del bambino che diventa iena, leone o cacciatore eschimese; parte della catena alimentare o elemento in via di fossilizzazione; Homo oeconomicus impegnato nel baratto oppure capobanda.

    Questo libro ci insegna che le informazioni non sono i contenuti e che «l’importante è la storia» (p. 145). La preistoria non sarà una scienza esatta, ma se un racconto è bello, perché privarne i bambini?”

     

    Alberto Salza
    Analista del terreno umano

    La recensione di Alberto è apparsa qui, su “l’indice dei libri del mese”.

     

  • PREISTORIA CONTRO STORIA?

    Autore: Susy Cavone


    Un ragionamento didattico su quei luoghi comuni e quelle chiusure mentali, che impediscono alla Preistoria di diventare Storia dell’Umanità.

     

    La Preistoria è Storia

    «Se la storia è regolata dal tempo, non sembra possibile - o quanto meno bisogna discuterne - che vi sia un tempo fuori della storia».

    Con queste parole Giancarlo Susini iniziava il suo intervento Preistoria e Storia durante il XIII° Congresso Internazionale delle Scienze Preistoriche e Protostoriche, tenutosi  a Forlì nel 1996*. Mostrava, poi, come la preistoria applicasse gli identici criteri di studio della ricerca archeologica e che la storia adopera per la ricostruzione degli eventi passati. Nonostante ciò, concludeva «la preistoria risulta pressochè pacificamente considerata come anticamera della storia».

    Da studentessa in Lettere e Filosofia  rimasi colpita da quelle parole. Ascoltavo uno studioso che rivendicava alla Preistoria un riconoscimento epistemologico, mentre nei luoghi della mia formazione universitaria gli esami di preistoria (Paletnologia- Preistoria e protostoria europea- Storia delle civiltà preclassiche) non erano contemplati fra gli esami obbligatori di storia da sostenere. Si trovavano  in elenco fra i complementari o quelli a scelta dello studente. Ciò giustificava le lezioni semideserte, frequentate da una decina di “aspiranti archeologi dell'età della pietra” o “preistorici amatoriali”.

    Erano gli anni '90. Venti anni dopo riuscii a laurearmi, con una tesi proprio sull’insegnamento della Preistoria, nella quale ebbi modo di esaminare una grande quantità di libri di testo1. Ne ricavai la consapevolezza che questa contrapposizione fra storia e preistoria dura ancora oggi. Ancora oggi, per molti insegnanti e editori, la Storia, quella “vera”, è quella legittimata dalle fonti scritte. Lo si vede dai manuali scolastici che intitolano i capitoli relativi alla preistoria con affermazioni didatticamente e storicamente discutibili come: «La storia prima della Storia», «L’alba dell’uomo» e così via. Lo si vede nei media, che spesso veicolano immagini e contenuti fortemente stereotipati. Lo si è visto nei programmi Moratti (2003), che separavano la preistoria dalla storia, confinando la prima in una sorta di limbo giocoso in terza elementare, mentre la “vera storia” comincia in quarta: una pratica che continua imperterrita, nonostante i programmi del 2007 e del 2012 abbiano posto rimedio a quello scempio. Lo si vede nei programmi delle Superiori, promulgati da Gelmini (2011), che eliminano la Preistoria dai contenuti imprescindibili. Un consiglio (uno dei pochi) bellamente seguito da molti istituti, che iniziano lo studio della storia con le società del Vicino Oriente.

    Un possibile straordinario laboratorio formativo

    Eppure quelle fonti materiali (dipinti rupestri, utensili in selce, legno, osso,  reperti ceramici e sepolture), spesso considerate accessorie o meramente illustrative dagli insegnanti, sono dei potenti strumenti di apprendimento storico, in quanto aprono il discente verso infinite possibilità logico-cognitive.

    I “cocci o i sassi” dimostrano la loro funzionalità, ma soprattutto la grande fecondità didattica, se vengono opportunamente interrogati attraverso le logiche processuali della ricerca archeologica che si basano sull’analisi visiva dell’oggetto (Cosa vedo?), sulle ipotesi soggettive/oggettive realizzate attraverso l’analisi dei reperti esaminati (Potrebbe rappresentare....  Aveva quella fisionomia, quindi...), sulla collocazione storica (In che periodo può aver vissuto?), sulla contestualizzazione geografico - ambientale (Come viveva? In quale ambiente? Dove è stato ritrovato? Da quale luogo può provenire?) e sugli aspetti di vita quotidiana (Cosa mangiava? Di cosa si occupava?); fino ai più rarefatti aspetti della vita mentale (che cosa poteva rappresentare? Per costruire questo oggetto, quali algoritmi mentali occorre seguire?).

    Un deludente deposito di stereotipi

    In luogo di potenziare questi aspetti formativi, la divulgazione (e la didattica, conseguentemente) sembrano adagiarsi su conoscenze facili e scontate. Quelle che non disturbano le idee preconcette. E perché farlo, dal momento che la Preistoria occupa uno spazio così residuale, in un campo, come quello delle conoscenze umanistiche, che è peraltro sottoposto a diversi attacchi in campo educativo?

    «La scienza progredisce ma la divulgazione fatica a stare al passo2 » - afferma Cinzia del Maso - e questa mancata simbiosi è estremamente evidente nell’ambito della scienza preistorica. Lo dimostra, per esempio, l’immagine tradizionale (Fig.1) di un’unica, lenta e continua linea di discendenza, nonostante la comunità scientifica abbia consolidato l’immagine del “cespuglio”, ovvero un’evoluzione ramificata e complessa, della quale continuamente si scoprono nuove branche, fra le quali si cominciano a ipotizzare incroci un tempo impensabili.

    Fig.1

     

    La nascita e la divulgazione di questi stereotipi è imputabile anche al mancato bilanciamento fra la ricchezza delle informazioni scientifiche, la loro rapida trasformazione e la relativa rigidità dei sistemi di comunicazione scolastica e no.

    I libri di narrativa che trattano la preistoria, per esempio, spesso oppongono un Paleolitico maschile freddo e sanguinario (Fig. 2) in cui i protagonisti sono bambini dai quattro ai nove anni3  (Fig.3) biondi con gli occhi azzurri e cacciatori in erba, ad un Neolitico femminile, caldo e pacifico (Fig. 4) nel quale solo le bambine4  sembrano popolare i villaggi e svolgono la principale attività quotidiana, la lavorazione dell’argilla.

    Fig.2

     

    Fig.3


                      

                                                                

     

     

     

     

     

     

     

    Fig. 4

    Nella comunicazione mediatica le cose non sembrano molto migliori.

    L’uomo preistorico risulta quasi sempre seminudo e muscoloso, talvolta anche lui biondo naturale dagli occhi azzurri (Fig. 5-6) (come nel film 10.000 B.C.5). E’ un impavido cacciatore. Mangia unicamente carne cruda, armato  di clava. Usa armi non propriamente preistoriche, e non di rado convive con dinosauri, dei quali è di volta in volta amico o nemico. La donna è succube dell’uomo e allo stesso tempo l’oggetto dei suoi desideri. Prosperosa (Fig.7) (come nella pellicola cinematografica degli anni '60 One Million Year BC6 ), dalle forme perfette, indossa abiti preistorici prêt-a porter. Le tocca volentieri la sventura di essere rapita, persino nei videogiochi più recenti.

          

    Fig.5

              

    Fig.6

     

    Fig.7

     

    Manuali poco aggiornati

    D’altro canto, l'analisi di diversi manuali scolastici porta a risultati ugualmente sconfortanti. Qui troviamo, in gran quantità, quegli stereotipi “colti” 7 (come li ha definiti Antonio Brusa), che navigano nella manualistica come relitti di concezioni un tempo scontate, ma successivamente gettate nel cestino dalla comunità scientifica. Molti manuali scolastici recenti rivelano un aggiornamento dei testi fermo a qualche decina di anni fa. Un esempio frequente è il modo con il quale viene definito homo habilis.  "Il nome habilis è dovuto alla capacità di questi individui di costruire strumenti rudimentali di pietra, grezzamente lavorata e scheggiata ad angolo vivo (chiamati choppers)". Così scrive un manuale, che evidentemente ignora come la varietà degli  strumenti (punte, bulini, grattatoi e raschiatoi) realizzati dall’homo habilis e rinvenuti nei maggiori siti archeologici dimostri un’accurata e complessa lavorazione della pietra); e, peggio ancora, sembra ignorare il fatto che anche altre specie, come alcune australopitecine, erano capaci di costruire strumenti.

    Altrove, leggo un esempio riferito al Neolitico:"Nel villaggio le case erano tutte dello stesso tipo e della stessa grandezza…."8 .  Eppure: noi conosciamo planimetrie rettangolari o subellellittiche le cui dimensioni oscillavano dai 7x 4,5m ai 15x 8m (Villaggio di Rendina, Balsignano, Catignano, Casal del Dolce), con densità variabile dai 50 agli  80 mq.).

    In altri manuali trovo che l’homo sapiens proviene dal Medio Oriente; che gli artigiani del ferro sono i primi artigiani specializzati della preistoria e le città rappresentano il simbolo della civiltà umana. La caverna rimane per molti l’unità abitativa principale della preistoria. E’ un luogo che intriga gli autori per il suo carattere misterioso, ma soprattutto per gli inattendibili paralleli storico-etnografici fra popolazioni preistoriche  e tribù odierne, tanto cari alla manualistica di inizio secolo e  che ancora impediscono la diffusione di una visione planetaria di una “Storia dell’umanità”. Occorrebbe chiedersi perché in questi manuali  non si legge per esempio di un Paleolitico della Melanesia. Delle pitture rupestri australiane di 22.000 anni fa e della prima colonizzazione umana dell’America dell’homo sapiens prima di Cristoforo Colombo. Di una domesticazione di animali e piante in Cina, in Messico o nelle Ande peruviane. Del villaggio di Ertebölle (Danimarca) che, già durante il Mesolitico, sperimentava le prime tecniche di fabbricazione delle ceramica.

    Arretratezze e chiusure mentali che impediscono agli allievi e ai professori (purtroppo non solo italiani) di entrare nella storia dell’umanità, attraverso quella porta formidabile che è costituita dalla Preistoria.

    *Ci trovavamo a quel convegno, un folto gruppo di studenti di Preistoria e Didattica della Storia dell’Università di Bari, per una relazione sulla Didattica della Preistoria, nella quale sintetizzavamo i risultati dei lavori del gruppo che diventò poi Historia Ludens.

                                 
    NOTE

    * Ci trovavamo a quel convegno, un folto gruppo di studenti di Preistoria e Didattica della Storia dell’Università di Bari, per una relazione sulla Didattica della Preistoria, nella quale sintetizzavamo i risultati dei lavori del gruppo che diventò poi Historia Ludens.

     

    1. CAVONE T., (2012), La didattica della Preistoria, Facoltà di Lettere, Bari.

    2. DAL MASO C., Il problema del bush . Preistoria, comunicazione e senso comune in L. SARTI, M.TARANTINI (a cura di), Evoluzione, preistoria dell’uomo e società contemporanea, Carocci, Roma,2007,p.157.

    3. KURTÉN B. (2002), La danza della tigre, Muzzio, Padova.
    4. GAY M. (2006), Cropetite, Ecole des Loisirs Edition, Paris.
    5. 10.000 A.C  (WARNER HOME VIDEO 2008),  film d’avventura, regista Emerich Roland, protagonisti Steven Strait e Camilla Belle.
    6. One Million Year BC  (HAMMER FILMS, 1966, Gran Bretagna), celebre commedia degli anni’60 con Raquel Welch come protagonista; Regia di Don Chaffey, remake del 1940 di una commedia hollywoodiana.
    7. BRUSA A. (2007),  David e il Neandertal. Gli stereotipi colti sulla preistoria, in L. SARTI, M. TARANTINI (a cura di), Evoluzione, preistoria dell’uomo e società contemporanea, Carocci, Roma,  pp. 45-63.

    8. R.AIROLDI, R.MORGESE, G.MOROTTI,I favolosi quattro, vol 3, 2006, pag.170.                                          

     

    OPERE CITATE

    AA.VV.,  Il tempo e la memoria,  vol.1, 1989,  pag.34.
    A.D’ITOLLO, L’ombra di Argo, vol 1, 2009,  pag.15.
    BRUSA A. (2007),  David e il Neandertal. Gli stereotipi colti sulla preistoria, in L. SARTI, M. TARANTINI (a cura di), Evoluzione, preistoria dell’uomo e società contemporanea, Carocci, Roma, pp. 45-63.
    BRUSA A.,VENTURA V., IANNONE M., DE BELLIS M.P., PALMIERI C., CAVONE T., Fare e capire. Osservazioni didattiche sull’archeologia sperimentale, in “Abstracts. The Sections of the XIII° Congress U.I.S.P.P”, vol.1, A.B.A.C.O., Forlì (8-14 settembre 1996), pp.550-554.
    DAL MASO C., Il problema del bush . Preistoria, comunicazione e senso comune in L. SARTI, M.TARANTINI (a cura di), Evoluzione, preistoria dell’uomo e società contemporanea, Carocci, Roma,2007,p.157.
    GAY M. (2006), Cropetite, Ecole des Loisirs Edition, Paris.
    KURTÉN B. (2002), La danza della tigre, Muzzio, Padova.
    LEROI GOURHAN A.,  Los Cazadores de la Preistoria,  Orvis, Barcelona, 1985, p.15.
    R.AIROLDI, R.MORGESE, G.MOROTTI, I favolosi quattro, vol 3, 2006, pag.170.SUSINI G. (1996),  Preistoria e storia, in AA.VV., Oltre la pietra. Modelli e tecnologie per capire la storia, in Atti XIII° Congresso U.I.S.P.P., vol.3, A.B.A.C.O.,  Forlì (8-14 settembre 1996), pp. 67-73.
    R.AIROLDI, R.MORGESE, G.MOROTTI, I favolosi quattro, vol 3, 2006, pag.170.

  • Tutta la Preistoria in rete!

    Autore: Susy Cavone

     

    Ho cominciato a raccogliere i siti per la mia tesi di laurea, sulla Didattica della Preistoria. Poi ho continuato, li ho riorganizzati ed eccoli qua, a disposizione di tutti: professori, studenti e amanti di questa splendida branca della storia.
    Sono debitrice a molti, per questo lavoro. Fra gli altri, a una precedente sitografia, redatta da Mario Iannone, Valentina Sepe e Maria Corallo (ora inI beni culturali: un patrimonio mediato dalla didatticahttp://www.mondimedievali.net/Storiainsegnata/beniculturali.htm).  Spero che i lettori si comportino allo stesso modo: aggiungendo altri siti, che sembrano loro interessanti, o copiando questa stessa sitografia. Basta inviarci l’indirizzo, con il vostro commento.

     

    ARCHEOLOGIA E DISABILITA’                            

    Museo Egizio da toccare. 1984- 2004, storia di un progetto per i portatori di handicap visivo - Elvira D'Amicone: è la descrizione di un progetto per i portatori di handicap visivo nel Museo Egizio di Torino, realizzato da Elvira D’Amicone; presenta una ricca bibliografia di approfondimento.

    http://www.comune.torino.it/museiscuola/esperienze/index.shtml: sito del C.E.S.M.A.P.(Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica) di Pinerolo (Torino) che realizza per le scuole primarie di primo e secondo grado laboratori di preistoria, anche per diversamente abili. E’ possibile scaricare schede e pdf  dei diversi progetti didattici e delle esperienze realizzate dai discenti, nei quali viene approfondita la funzione del museo nella società dell’apprendimento continuo.

    http://tuttiabordo-dislessia.blogspot.com: portale che raccoglie risorse online sul web, software didattici free, news sulla scuola e sulla dislessia.  Ha inoltre realizzato una presentazione a  fumetti animati della preistoria per dislessici.

     

    ARCHEOLOGIA PREISTORICA

    http://www.iipp.it: l’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria offre un sito strettamente scientifico ed estremamente ricco, necessario riferimento per chi si occupa di archeologia preistorica e protostorica. Si consiglia di consultare la bibliografia e la fototeca del sito. Non possiede però un settore rivolto alle scuole; tutti i progetti sono per gli “addetti al lavoro”.

    http://www.tautavel.culture.gouv.fr/: corredato di un’ottima bibliografia, il sito offre un’ottima spiegazione circa la vita dell’uomo di Tautavel in ogni suo aspetto, con particolare riferimento all’ambiente che lo circondava. Contiene un gioco interattivo sull’evoluzione umana con annessa tecnologia di riferimento e schede esplicative.

    http://www.truelles-pixels.mom.fr/:  attraverso la storia di un reperto archeologico, il giocattolo di un bambino del passato (Le bèlier d’Antaka), il sito racconta ai giovani e al grande pubblico il metodo e la tecnica dello scavo archeologico, partendo dal  lavoro della missione archeologica francese realizzata a Mahastan (Bangladesh), per scoprire la civiltà locale di alcuni secoli prima di Cristo e vivere in prima persona uno scavo archeologico.  La cornice è attraente e l’impostazione è fortemente interattiva (suoni, animazioni, giochi, test...).

    http://xoomer.virgilio.it/egnazia: sito ufficiale del Museo e del Parco Archeologico di Egnazia. Contiene informazioni circa la sezione dedicata alle teche del museo ed un percorso fra le emergenze archeologiche presenti nel parco. Alcune pagine sono dedicate alla campagna di scavo iniziata nel 2001 relativa al sito. Non prevede pagine didattiche ma solo un’attività didattica  laboratoriale Una giornata di Gaio ad Egnatia, curata dall’ Associazione Culturale Historia Ludens.


    ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE

    http://www.archeologiasperimentale.it
    http://www.archeologiasperimentale.it/link_archeologia.htm:  sono solo alcuni dei siti  di archeologia sperimentale presenti su web, che permettono ai naviganti di seguire passo per passo, attraverso dei video, la realizzazione sperimentale di molti oggetti e utensili  preistorici come bulini e fischietti ricavati da una  falange di cervo, tecniche di scheggiatura e accensione del fuoco, ecc…

    htpp//www.archeolink.com/: il sito si occupa di divulgare informazioni pratiche e teoriche sull’archeologia sperimentale. Organizza attività interattive per adulti e bambini. Sul sito sono  presenti la documentazione relativa alle attività svolte nei laboratori scolastici nazionali, una raccolta di documenti da scaricare e una galleria fotografica.

    http://www.indire.it/content/index: in questo sito si possono consultare numerosissimi progetti didattici relativi all’archeologia sperimentale e alla didattica museale. è possibile scaricare alcuni allegati o proporre on line all’IRRE della propria regione un’attività realizzata dalla propria scuola che sarà poi valutata da INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa).

    http://webtiscali.it/visabù/: in questo sito è possibile visionare il restauro di reperti archeologici e le  riproduzioni sperimentali di ceramiche di epoca nuragica, fenicia, punica e romana trovati durante gli scavi nei siti di tutta la Sardegna. Oltre ai vari askos, vasi, piatti e alle diverse ciotole decorate, vengono riprodotti  anche monili e collane che un tempo erano il corredo di  donne e di guerrieri nuragici.

     

    ARTE PREISTORICA

    http://www.arachnis.asso.fr/dordogne/viecult/musees/eyzies/msnpreh0.htm: ottimo sito dal punto di vista scientifico per la comprensione dell’arte preistorica; prevede un apparato tecnico circa le esecuzioni dei dipinti rupestri. Le indicazioni bibliografiche sono ampie e ben strutturate per la realizzazione di  ricerche e  progetti  didattici .

    http://www.france-voyage.com/francia-guida/grotta-pech-merle-853.htm: ottimo sito per la comprensione dell’arte preistorica francese di Pech Merl, perché prevede una visita virtuale tra le immagini dei dipinti delle grotte, dei quali sono scaricabili ottime foto. Nel museo è presente un settore molto ampio dedicato alla didattica che propone filmati, esposizioni ed un atelier pedagogico molto interessante sull’arte e sul pensiero dell’uomo, dal Paleolitico al Neolitico.(vedi anchehttp://scano.altervista.org/principale/preistarte/paleolitico/paleolitico.htm)

    htpp://www.archart.it/:  archivio on line con migliaia di foto e immagini circa l’arte preistorica, antica e l’archeologia,  ad accesso gratuito.

    http://www.ask.com/Arte+Preistorica/: è il nuovo portale dal respiro internazionale interamente dedicato all’arte rupestre. Contiene infatti numerosi articoli (in diverse lingue), e-book, forum, e lavori didattico-artistici ispirati a tale tipologia d’arte preistorica.

    http://www.lascaux.culture.fr/#/fr/02_00.xml: il sito permette di visitare virtualmente la grotta di Lascaux e di osservare da vicino i dipinti rupestri. Interessante è la parte relativa all’arte parietale nella quale vengono illustrate e spiegate le materie prime, le tematiche, le tecniche e le prospettive dei dipinti esaminati. Contiene una lunga bibliografia e una dettagliata  cronologia dell’arte parietale, indispensabile per ricerche didattiche.

    http://www.rupestre.net/orme/: sitio della Coop. Arch. “Le orme dell’uomo” operante nel settore dell’archeologia rupestre preistorica in Valcamonica. E’ possibile visionare i vari progetti didattici realizzati direttamente a scuola (i laboratori Arte rupestre e didattica, Tracce degli antichi Camuni. arte rupestre). Organizza inoltre campi scuola settimanali per ragazzi di età minima di  16 anni, visite guidate che variano da mezza giornata a due per i più piccoli, lezioni, percorsi didattici, galleria d’arte preistorica virtuale, dirette a scuole di ogni ordine e grado. È possibile scaricare i pdf dell’esperienze citate. (vedi anche http://www.rupestre.net/tracce/12/artdid.html ).


    DIDATTICA MUSEALE

    http://www.archecoop.it: in questo sito la Cooperativa “Archè” di Macerata  espone nella sezione Musei, alla voce “Didattica”, descrizioni sintetiche dei laboratori d’archeologia realizzati per diversi musei delle Marche.

    http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/mostre/monterenzio_didanew.htm: sito del Museo Archeologico “Luigi Frantini” di Monterenzio (Bologna) che  realizza percorsi didattici in correlazione al programma scolastico. All’interno di tali percorsi sono realizzati laboratori  sperimentali relativi alla scheggiatura della selce, alla realizzazione di oggetti ceramici e di una fibula celtica, alla lavorazione a sbalzo su lastre di rame,  alla realizzazione e fabbricazione dei tessuti con l’ausilio di piccoli telai a cornice e alla simulazione di uno scavo archeologico relativo a sepolture esemplificative dei riti funerari in uso a Monte Bibele. E’ possibile scaricare il depliant del museo.

    http://www.archeopg.arti.beniculturali.it/index.php?it/142/archeodidattica: è il sito di Archeodidattica, promosso dalla Sopraintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria,  gestito da personale specializzato in archeologia con esperienza nella didattica museale. Propone attività scientifiche e ludiche della durata di due ore (Piccoli archeologi alla scoperta dell’ antenato preistorico, Indovina come si viveva nell’antico Egitto) e una visita al “museo virtuale” (Viaggio nel tempo: l’antico Egitto), corredata di gioco didattico e legate al mondo dell’archeologia e della storia antica. Tali attività  si possono svolgere sia nelle sedi scolastiche sia presso il Museo Archeologico Nazionale di Perugia.

    www.assodidatticamuseale.it:  sito dell’A.D.M. (Associazione Didattica Museale), responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, che offre al pubblico servizi didattici  come i Laboratori mobili, laboratori didattici che vengono portati direttamente in aula sulla scìa dell’esperienza francese del Museo-bus1, il Paleolab: laboratorio di Paleontologia, il Laboratorio didattico di Scienze della Terra, il Biolab: laboratorio didattico di Scienze della Vita e il Parco della Preistoria.

    http://www.comune.empoli.fi.it/citta/turismo/EmpoliPercorsi08.pdf: sito del Museo Civico di Paleontologia d’Empoli il quale  ha realizzato il progetto permanente Museo per la scuola che prevede vari itinerari storico-scientifici. Interessanti per quanto riguarda la preistoria l’itinerario relativo ai fossili, attraverso il quale  vengono delineate le principali  tappe dell’evoluzione della vita sulla terra,  e l’itinerario relativo alla comparsa e l’evoluzione del genere umano e alla sua colonizzazione del nostro territorio. Ogni itinerario prevede l’associazione di due percorsi.

    http://www.comune.torino.it/museiscuola/esperienze/index.shtml: sito del C.E.S.M.A.P. ( Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica ) di Pinerolo (Torino) che realizza per le scuole primarie di primo e secondo grado laboratori di preistoria. E’ possibile scaricare schede e pdf  dei diversi progetti didattici e delle esperienze realizzate dai discenti, nei quali viene approfondita la funzione del museo nella società dell’apprendimento continuo.

    http://www.icom-italia.org: il sito dell’International Council of Museums (Comitato Nazionale Italiano) permette di aggiornarsi sulle iniziative proposte da molti musei e di accedere ad un’ampia sitografia e alla rivista dei musei.

    http://www.indire.it/content/index: in questo sito si possono consultare numerosissimi progetti didattici relativi all’archeologia sperimentale e alla didattica museale.. è possibile scaricare alcuni allegati o proporre on line all’IRRE della propria regione un’attività realizzata dalla propria scuola che sarà poi valutata da INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa).

    htpp//liast.it/: sito ufficiale del Laboratorio di Archeologia Sperimentale di Torino che svolge attività laboratoriale e corsi di aggiornamento per docenti interessati alle attività di archeologia didattica.

    http://www.mtsn.tn.it/perlascuola/libretti/il_Museo_per_la_Scuola_2010-11_Primaria_e_Secondaria_I_grado.pdf: sito del Museo Tridentino di Storia e Scienze naturali di  Trento che realizza progetti e percorsi didattici sperimentali permanenti rivolti ad  analizzare tutti gli aspetti delle culture preistoriche partendo dalle riproduzioni degli  oggetti  quotidiani del Mesolitico e Neolitico. La Sezione didattica del museo offre inoltre ai docenti innumerevoli servizi: una consulenza didattica diretta sul posto o attraverso la posta elettronica; corsi d’aggiornamento per docenti; possibilità di adesione a progetti di ricerca della didattica basati sull’apprendimento attivo, sulla ricerca-azione e sulla sperimentazione; possibilità di creare una pagina a disposizione della scuola sul sito del Museo dove pubblicare la documentazione relativa a progetti didattici speciali e/o co-progettati. Da qualche anno il museo ospita un  Museo itinerante che sviluppa  due percorsi2 di preistoria, differenti per la scuola primaria e secondaria.

    http://www.museodelterritorio.biella.it/: sito del Museo del territorio biellese. Ospita una sezione dedicata alla Paleontologia e due  sezioni archeologiche: la sezione egizia, incentrata sulla figura e sugli scavi  di Schiaparelli  e la sezione d’archeologia del territorio contenente reperti dalla preistoria all’età medievale. Tali sezioni realizzano diverse attività didattiche fondate su un’ eguale metodologia: analisi dei  reperti esposti e  sperimentazione laboratoriale. I laboratori didattici permanenti  sono rivolti ai discenti della scuola dell’infanzia  (L’incredibile storia di Cropetite) scuole  primaria e secondaria di primo e secondo grado (L’intreccio e la tessitura, La nascita della metallurgia,  La pittura degli Egizi, La moneta e il commercio dei Romani, La cosmesi dei Romani, La casa e l’edilizia romana). Il  Museo realizza inoltre il progetto speciale Il Museo a  scuola, la scuola in Museo, per le scuole di ogni ordine e grado.

    http://www.museionline.it: portale dedicato ai musei italiani e alle loro sezioni didattiche.

    http://www.pigorini.arti.beniculturali.it: sito del Museo Preistorico ed Etnografico Pigorini. Oltre ad esporre l’attività museale, il sito offre una sezione educativa dedicata alle attività svolte dalle scuole all’interno del museo.

    www.prehistoiregrandpressigny.fr/: è il sito del Museo della Preistoria di Grand Pressigny, corredato di una pagina dedicata all’archeologia di laboratorio e di una pagina di archeo-giochi per i più piccini, dal Paleolitico all’Età del bronzo.

    http://www.sistemamusei.ra.it/main/index: attraverso questo indirizzo si accede al Sistema Museale della Provincia di Ravenna che offre pagine web interessanti come quelle relative ai laboratori didattici. Nel sito è possibile consultare un’accurata bibliografia, divisa per sezioni, sulle pubblicazioni di didattica curate dai musei della provincia, o cliccare su giochi didattici e accedere alle descrizioni di 13 interessanti giochi realizzati all’interno dei musei emiliani. Tra le attività caratterizzanti del Sistema Museale c’è l’ideazione e pubblicazione di molteplici prodotti editoriali (la guida alle attività didattiche realizzate nei musei italiani A spasso per i musei, il notiziario quadrimestrale Museo in-forma,  la collana di Monografie sui singoli musei, la collana Quaderni di didattica museale,  la collana I quaderni del Laboratorio, la collana di guide a fumetti I misteri dei musei,  la collana Quaderni del Progetto Beni Culturali e il Laboratorio Provinciale per la Didattica Museale) finalizzati a promuovere in maniera continuativa ed aggiornata i musei del Sistema. Offre al cittadino servizi on line come le visite virtuali in 3D ai musei , la consultazione di cataloghi, la prenotazione e il pagamento delle visite guidate e dei laboratori didattici.

     

    LABORATORI D’ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE

    http://www.archea.info/: sito della Coop. “Archea”di Bene Viagenna (Cuneo), che realizza percorsi didattici attraverso i quali gli studenti, di ogni ordine e grado scolastico, possono rivivere in prima persona le attività quotidiane, i cambiamenti dello stile di vita e gli adattamenti all’ambiente, messi in pratica dagli uomini preistorici dell’uomo preistorico. Infatti ha ricreato  un villaggio in cui gli ospiti visitano le ricostruzioni fedeli di capanne del Paleolitico, Neolitico ed Età dei Metalli,  realizzate con le stesse tecniche e gli stessi materiali di quelle originali. Inoltre realizza laboratori di simulazione, di scavo in una sepoltura Neolitica, di pittura parietale con ocra e pece, di macinazione dei cereali, di accensione del fuoco e tessitura con tecniche preistoriche.

    http://www.archeologiadidattica.it/aries/: sito curato dalla Coop. “Aries” di  Pavone Canavese (Torino) nel quale è possibile visionare tutti i laboratori  didattici di archeologia, realizzati nelle scuole di ogni ordine e grado, regionali e nazionali. Della Regione Puglia sono presenti solo i laboratori realizzati nella provincia di Lecce. 

    http://www.archeonauti.it/: sito dell’Ass. Cult. “Archeonauti” di Udine, che si occupa di ideare, gestire e realizzare Laboratori Didattici di Archeologia Sperimentale attraverso l’utilizzo di materiali e strumenti il più simile possibili a quelli originali. I laboratori sono tenuti al Centro Visite Storico - Archeologico di Sammardenchia (UD) e nelle scuole, oltre che presso gruppi, associazioni e privati. Attraverso visite didattiche guidate agli spazi espositivi del Centro e i  laboratori didattici di archeologia sperimentale è possibile scoprire la preistoria e la protostoria locale.

    http://www.cesq.it/progetti_didattici_CeSQ_2010_2011.pdf: sito del C.E.S.Q. (Centro studi sul Quaternario Onlus) di Sansepolcro (Arezzo) che  organizza diversi  laboratori  sperimentali di Preistoria, Archeologia, Scienze Naturali, Educazione Artistica e Musicale per le scuole dell’infanzia primaria e secondaria e campi -scuola. I percorsi  didattici proposti permettono di scegliere numerosi laboratori teorico-pratici strutturati in modo da catturare l’attenzione dei partecipanti attraverso la manipolazione diretta dei materiali.

    http://www.rupestre.net/orme/: sito della Coop. Arch. “Le orme dell’uomo” operante nel settore dell’archeologia rupestre preistorica in Valcamonica. E’ possibile visionare i vari progetti didattici realizzati direttamente a scuola (i laboratori Arte rupestre e didattica, Tracce degli antichi Camuni. Sui sentieri dell’arte rupestre). Organizza inoltre campi scuola settimanali per ragazzi di età minima di  16 anni, visite guidate che variano da mezza giornata a due per i più piccoli, lezioni, percorsi didattici, galleria d’arte preistorica virtuale, dirette a scuole di ogni ordine e grado. È possibile scaricare i pdf dell’esperienze citate.


    PARCHI ARCHEOLOGICI

    www.archeopark.net/: lo scopo del sito è quello di far rivivere al navigante la preistoria attraverso la scoperta della civiltà degli antichi Camuni e delle genti padane ed alpine nel corso di 15.000 anni.

    http://www.ctnet.it/museo/cetona/parco

    http://www.mtsn.tn.it/rete/default.asp

    http://www.parcomontale.it

    http://www.rupestre.net.valcamonica.html

    http://www.suedtirol-it.com/valsenales/archeoparc.htm

    http://www.marcadoc.com/parco-archeologico-livelet/

    sono solo alcuni dei numerosi siti relativi ai parchi archeologici (in ordine sitografico: Parco Archeologico-Naturalistico del Monte Cetona (Siena); Museo delle Palafitte del Lago di Ledro (Trento); Parco Archeologico e Museo all’aperto della Terramara di Montale (Modena); Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, Valcamonica (Brescia); Archeoparco di Val Senales (Bolzano); Parco Archeologico Didattico del Livelet - Revine (Treviso)), dotati d’aree didattiche e spazi dedicati a una vera e propria ricostruzione dei diversi ambienti di vita sociale tipici del Neolitico, delll’Eta’ del Rame e dell’Eta’ del Bronzo. Nei laboratori all’aperto si sviluppano attività didattiche d’archeologia sperimentale relative ai diversi periodi della preistoria, oltre alla simulazione di uno scavo archeologico.

    http://xoomer.virgilio.it/egnazia: sito ufficiale del Museo e del Parco Archeologico di Egnazia.

     

    PREISTORIA IN 3D

    http://www.archeopg.arti.beniculturali.it/index.php?it/142/archeodidattica: in questo sito d’archeodidattica, promosso dalla Sopraintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, è possibile realizzare una  visita (corredata di gioco didattico) al “museo virtuale” relativa alla popolazione dell’antico Egitto.

    http://www.france-voyage.com/francia-guida/grotta-pech-merle-853.htm: ottimo sito per la comprensione dell’arte preistorica francese di Pech - Merl, perché prevede una visita virtuale tra le immagini dei dipinti delle grotte, dei quali sono scaricabili ottime foto.

    http://www.lascaux.culture.fr/#/fr/02_00.xml: il sito permette facilmente di visitare virtualmente la grotta di Lascaux e di osservare da vicino i dipinti rupestri.

    http://www.rupestre.net/orme/: nel sito è possibile visionare sito una galleria d’arte preistorica virtuale, realizzata all’interno di un percorso laboratoriale dalla Coop. Arch. “Le orme dell’uomo” operante nel settore dell’archeologia rupestre preistorica in Valcamonica.

    http://www.sistemamusei.ra.it/main/index: è il sito del Sistema Museale della Provincia di Ravenna  che offre al cittadino  vari servizi on line come le visite virtuali in 3D ai musei nazionali.

    http://virtualmuseumiraq.cnr.it/: su iniziativa del CNR e del Ministero degli Affari Esteri, il sito  propone una visita virtuale storico-interattiva al Museo Nazionale di Baghdad, partendo dalla preistoria fino ad arrivare all’età islamica, attraverso le principali risorse e meraviglie dell’antica Mesopotamia. Avvalendosi di ricostruzioni, filmati, musiche, il museo virtuale presenta oggetti/simbolo delle numerose culture ed epoche storiche in maniera così accattivante da interessare nel contempo appassionati archeologi e semplici curiosi.

     

    PREISTORIA MULTIMEDIALE

    http://www.gaudio.org/lezioni/storia/preistoria/preistoria.htm: sito relativo ad audio-lezioni  disponibili in formato mp3 e wma sulla preistoria, realizzate dal prof. Gaudio,  destinate ai discenti ma  non solo. Tali audio lezioni ( Dai primati agli ominidi, Il Paleolitico, Sepolture eArte nel paleolitico, Il Mesolitico, Il Neolitico,  La preistoria dell'Italia comprese origini, Lingua, politica e società degli Etruschi,  La metallurgia: dal Neolitico all'età del rame,  La nascita delle città) realizzate dal docente, possono rappresentare  solo un approfondimento di studio per chiunque ne  avesse bisogno di integrazioni scolastiche o  per risvegliare l’attenzione di coloro che ritengono noiose le lezioni scolastiche e le pagine dei manuali.

    http://www.glossari.it/glossariopreistoria.html: glossario informatico di preistoria, fondamentale nelle attività di ricerca archeologica e didattica della preistoria, utilizzabile per la spiegazione dei termini tecnici relativi all’archeologia preistorica.

    www.lavagnataquotidiana.org/p/didattica-dellarcheologia.html: blog ideato da Anna Rita Vizzari   ( docente  di scuola Secondaria di 1° Grado “A. Gramsci” di Sestu - CA) in cui vengono forniti ai colleghi informazioni e materiali utili sulle cosiddette “nuove tecnologie” in generale e circa i materiali di altra natura adattabili a una didattica con la LIM, segnalando solo strumenti e risorse, senza effettuare riflessioni didattiche. E’ possibile scaricare un ebook gratuito circa le esperienze legate alla Didattica Laboratoriale dell’Archeologia (Laboratorio di Archeologia, creazione e cura del blog: laboratorioarcheologia.blogspot.com, contenente suggerimenti, materiali e link utili) e di Didattica virtuale dell’Archeologia, che ha previsto l’allestimento di uno scenario virtuale archeologico su Second Learning World e  la creazione di un canale video intitolato Archeologia e Storia nei mondi virtuali.

    http://www.skuola.net.it: sito di Scuola.net, il portale della scuola che si occupa di fornire kit didattici, lezioni, articoli, appunti, mappe concettuali e percorsi didattici su molti argomenti fra cui la preistoria (http://www.skuola.net/storia/appunti-preistoria/preistoria.html).

    http://www.soundcenter.it/preistoria.htm: sito di musica preistorica sperimentale  gestito da il  “Centro del Suono”, che presenta un centinaio d’oggetti quotidiani della preistoria come pietre, conchiglie, ossi e corni e dimostra sperimentalmente come possano diventare percussioni, fischietti trombe, ance, archi e rombi. Offre anche  informazioni sui brani musicali a tema preistorico, realizzati dallo stesso centro musicale,  come il brano Altamira, del quale è possibile un ascolto direttamente dal sito.

     

    TESTATE GIORNALISTICHE ON LINE

    http://www.archaeogate.org/ sito di Archaeogate, il portale italiano di  Archeologia Subacquea, Archeologia Classica, I.I.C.E., Egittologia, Antichità classiche e papirologia. Offre informazioni aggiornate su università, libri, progetti di ricerca e  scavi.

    www.archeologiaviva.it/: sito di ArcheologiaViva, rivista italiana di divulgazione archeologica. Offre informazioni su mostre, convegni ed eventi  presenti sul territorio nazionale e internazionale.Contiene inoltre segnalazioni relative a scavi archeologici e a corsi d’archeologia.

    http://www.archeomedia.net: rivista di aggiornamento sulle novità archeologiche ad abbonamento gratuito. Offre numerosi servizi: lezioni di argomento storico-archeologico per istituzioni e scuole; informazioni tecniche circa l’accompagnamento presso musei e aree archeologiche; ideazione e realizzazione di sussidi audiovisivi; prestazione di attività didattiche finalizzate alla divulgazione e alla pubblica fruizione del patrimonio archeologico e culturale.

    www.archeorivista.it: sito di Antika, rivista online e gratuita su archeologia, storia e arte antica.Offre informazioni e notizie su scoperte, scavi, libri, convegni, restauri e tutto quello che riguarda il degrado archeologico. Contiene una guida online gratuita su archeologia, storia e arte antica e  centinaia di schede e articoli su eventi, luoghi, personaggi e miti,  scritte da archeologi,  antropologi e scienziati.

    http://www.ask.com/Arte+Preistorica/: è il nuovo portale dal respiro internazionale interamente dedicato all’arte rupestre. Contiene infatti numerosi articoli (in diverse lingue), e-book, forum, e lavori didattico-artistici ispirati a tale tipologia d’arte preistorica.

    http://www.positanonews.it/categorie/9/news_costiera_amalfitana.html: sito di Positanonews, testata giornalistica online. Pubblica notizie, informazioni, eventi su Positano, Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina; sono inclusi temi e iniziative archeologiche. Ha pubblicato nel 2010 la ricerca di Michele Pappacoda:  La preistoria e gli uomini primitivi, dimostrando un vivo interesse per l’archeologia preistorica.

    www.romarcheomagazine.com/: sito di RomaArcheoMagazine,  Rivista di archeologia online sulla città di  Roma e sulla storia dell’Impero Romano.

    http://www.rupestre.net/tracce/12/artdid.html: sito di Tracce, rivista ufficiale di arte rupestre in Italia. Recentemente ha pubblicato i risultati ottenuti dalle  esperienze didattiche  condotte  nel  Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane.

    www.sardegnattiva.it/associazioniculturali.htm

    www.bcxt.it/index.php/grand-tour/itinerari-culturali/sardegna/115-archeosardegna-con-la-scuola: siti di “ArcheoSardegna.com, il portale italiano che propone informazioni sull’archeologia e sulla preistoria  della Sardegna: un viaggio tra nuraghi, tombe dei giganti, dolmen, menhir, domus de janas, templi, attraversando le civiltà nuragica, punica, fenicia e romana che ne hanno segnato la storia.

    http://mysterium.blogosfere.it/tag/preistoria/4: sito di MysteriumBlogosfere, portale italiano che si interessa dei misteri irrisolti fra cui quelli relativi alle scoperte dell’archeologia preistorica.

     

     

    Note:

    1. Il Museo-bus, assieme al Museo in valigia,  sono  progetti interscolastici inaugurati il 5 maggio 1980 dai Ministri dell’Educazione Nazionale e della Comunità Francese e Belga. Tuttora realizzati nelle scuole francesi e belga, in questi progetti le classi  vengono raggiunte direttamente a scuola dall’équipe museale, munita di valigia didattica o bus, nei quali  sono contenuti calchi di ominidi, manufatti delle varie tipologie ceramiche e litiche, faune fossili, tutti destinati alla manipolazione da parte dei bambini e utili all’illustrazione didattica sia delle fasi della preistoria che delle discipline che concorrono all’interpretazione dei dati di scavo. Sia il museo-valigia che il museo-bus presentano uguale itinerario didattico: a) una guida introduttiva presenta la metodologia che verrà utilizzata per realizzare il laboratorio;  b) la classe viene  divisa in gruppi di tre bambini ciascuno; c) ogni gruppo ha  vari strumenti didattici con cui lavorare (un fascicolo relativo ad un periodo preistorico, contenente esercizi per sviluppare un lavoro autonomo, scoprire gli oggetti, manipolarli, analizzarli, fare una relazione da mostrare  agli altri gruppi; schede guida su come riconoscere gli oggetti e classificarli con targhette; descrizione degli oggetti in base alle caratteristiche; glossario; utilizzo di una linea del tempo e di una carta  geografica della  nazione; esercizi d’analisi e riflessione sui reperti, dopo la manipolazione, per stabilire la fruizione in base alla materia prima e in base alla  scoperta attraverso la sperimentazione e  fabbricazione di vasi o utensili litici; questionari a scelta multipla (vero/falso); dizionario su cui realizzare ricerche di termini tecnici; disegni da scoprire e sintesi parziali come punti di riferimento per la sintesi generale. Questi progetti  hanno il compito d’attirare l’attenzione dei ragazzi  verso i reperti e di  suscitare l’invito alla scoperta come strumento di decentramento. Lo scopo didattico di tali progetti è quello di iniziare i bambini al rispetto dei reperti e ad un’analisi profonda degli oggetti attraverso la loro manipolazione. Il loro successo a livello nazionale scaturisce dalla possibilità di essere utilizzati  rispettando i programmi degli insegnanti, perché s'integrano perfettamente con l’orario scolastico e possono essere svolti in qualsiasi momento dell’anno scolastico; inoltre  possono rimanere anche quindici giorni in una scuola. Cfr  AA.VV. Sciences de l’homme et de son environnement, in “Cahiers de Clio”, Centre de la Pédagogie de l’Histoire et des Sciences de l’homme,  N° 63,1980; TOGNI R., Ringiovanire il museo: qualche motivata provocazione. Incontri con Munari: museo ‘inventato’ Museo del bambino. Museo“famigliare”. Museo tenda, bus, valigia, Centro Di, 2000, pp. 26-37, in Atti del convegno “Munari arte come didattica”, Faenza, 1999.
    2. Il primo, per i più piccoli, prevede uno spettacolo teatrale e giochi d’animazione corporea per ripercorrere la vita di Ljiuba, bambina del Paleolitico. Il secondo,  per i più grandi, prevede un approfondimento della preistoria, che si sviluppa attraverso una serie d’esperienze interattive e creative, con contenuti di storia e archeologia preistorica (limitato però alle scoperte del Riparo Dalmieri), attraverso cui i ragazzi analizzano e formulano ipotesi sul mondo preistorico.
  • Un milione d’anni fa, in libreria

    Autore: Susy Cavone

     

    Proposte per una bibliografia ragionata di preistoria (e anche di altri periodi)


    Se avete voglia di cercare in una libreria un libro di preistoria per bambini o ragazzi, che sia affascinante e al tempo stesso istruttivo, probabilmente vi imbatterete in un nugolo di letture, tutte con trame fra loro molto simili. Pagina dopo pagina, incontrerete giovani cacciatori chiamati a superare prove durissime per rinforzarsi nello spirito e nel corpo, ragazzi dell’era moderna improvvisamente catapultati in una preistoria animata da mamme  neandertaliane, dinosauri imbranati o da adottare e tigri con  denti a sciabola da evitare. Talvolta, insieme ai protagonisti, dovrete persino risolvere gialli preistorici, assassinii paleolitici o frequentare la scuola dei mammuth1.
    Ho fatto una selezione di questi testi, cercando quelli che uniscono la piacevolezza all’affidabilità e ne propongo un elenco, ordinato secondo l’età dell’utenza alla quale sono destinati.

     

     

    Titolo: La preistoria (a piccoli passi)

    Autore: Colette Swinnen

    Editore: Motta Junior

    Collana: A piccoli passi

    Data di Pubblicazione: 2009

    Età di lettura: da 7 anni.

    Dalla comparsa del primo uomo sulla Terra sono trascorsi milioni di anni, eppure i nostri antenati preistorici hanno sempre appassionato gli scienziati. A partire dal secolo scorso, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e di metodi di ricerca e classificazioni sempre più sofisticati, sono state realizzate scoperte molto importanti. Il lavoro degli studiosi della preistoria è quello di ricostruire le tappe di questa lunga evoluzione. Il testo non propone risposte ma spunti di riflessione su vari argomenti relativi alla preistoria.

     

     

    Titolo: Raccontare la preistoria

    Autore: Lando Landi

    Editore: Carocci

    Collana: Scuolafacendo. Tascabili

    Data di Pubblicazione: 2005

    Età di lettura: da 8 anni

    La preistoria dell’uomo con rigore scientifico, rimuovendo i più grossolani luoghi comuni spesso presenti in molti libri divulgativi sull’argomento. Il testo contiene schede-lavoro attraverso le quali il piccolo lettore, ma anche il genitore, può costruire un propulsore, un arco e un’accetta preistorica; può riprodurre le pitture rupestri preparando i colori con terre ed altri elementi naturali.
    È possibile allestire a scuola un laboratorio di ceramica neolitica? L’autore offre spunti di riflessione sull’insegnamento della storia nella scuola primaria partendo dalla riforma attuale.

     

     

    Titolo: La storia di Hula. Un’ avventura nella preistoria

    Autore: Lando Landi

    Editore: Junior

    Collana: Quaderni di cooperazione educativa

    Data di Pubblicazione: 2009

    Età di lettura: 8 anni

    Hula aveva circa nove anni. Era biondo con gli occhi chiari, piuttosto alto per la sua età  ma, forse, un po’ troppo magro. Come gli altri indossava una casacca senza maniche e pantaloni di morbida pelle di renna che gli arrivavano al polpaccio. Ai piedi aveva mocassini di cuoio di bisonte. A tracolla portava una borsa di pelle di cervo….
    Il racconto procede secondo i canoni della narrativa d’avventura. L’originalità del lavoro di Landi sta nella costruzione programmaticamente ed esplicitamente didattica dell’intero libro, e nella proposta di costruire, per esempio, un’accetta come quella di Hula o una borsa di pelle o una tenda dei cacciatori nomadi. Contiene CD-ROM.

     

     

    Titolo: Vedere, toccare, ascoltare. L’insegnamento della storia attraverso le fonti

    Autore: Hilda Girardet

    Editore: Carocci

    Collana: Scuolafacendo. Tascabili

    Data di Pubblicazione: 2004

    Età di lettura: da 9 anni

    Il lavoro sulle fonti costituisce una risorsa essenziale per l’apprendimento storico dei ragazzi. Interpretare un documento, osservare una fotografia, sperimentare attività di ricerca diretta, intervistando un testimone o analizzando un paesaggio, Le fonti sono oggi sempre più spesso visive o sonore, materiali o multimediali; possono diventare contesti significativi per la costruzione delle conoscenze storiche. Quali sono allora le procedure da adottare per analizzarle? Il libro illustra, attraverso esempi e casi concreti, le principali strategie messe in atto da ragazzi che lavorano con diversi tipi di fonti (Documenti, testi, racconti per ricostruire la storia -Le fonti visive: pitture rupestri,dipinti, fotografie - Paesaggi e reperti: le fonti materiali) e suggerisce agli insegnanti attività motivanti ed efficaci.

     

    Titolo: Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

    Autore: Roy Lewis

    Traduttore: C. Brera

    Editore: Adelphi

    Collana: Gli Adelphi

    Data di Pubblicazione: 2001

    Età di lettura: 10 anni

    Edward è il protagonista ed il capobranco di un gruppo di ominidi che vive in una zona dell’Africa centrale, presumibilmente nell’odierna Uganda.  E’ un brillante inventore. Per la sua brillante intelligenza può essere considerato il Leonardo da Vinci della sua epoca. Tra le sue varie scoperte si annoverano il fuoco e  la dieta onnivora. Dopo l’insediamento nei nuovi territori, inventa l’arco. Edward mostra al figlio Ernest la sua ultima invenzione. Ernest e gli altri figli, però, decidono di ucciderlo per evitare che anche questa invenzione venga divulgata, perdendo così la supremazia sulle altre orde. Lo fanno usando la sua arma, simulando un incidente. Lo stile umoristico assicura il divertimento del lettore.

     

     

    Titolo: Io e gli antichi. La storia vista da un ragazzo

    Autore: Sauro Marianelli

    Editore: Fabbri Bompiani

    Collana: Nuvole

    Data di Pubblicazione:1993

    Età di lettura: da 10 anni

    Con questo libro insolito, dove le illustrazioni intercalano la narrazione diventandone parte integrale, il lettore ripercorre con lo spirito di un ragazzo la storia dai primordi fino all’Impero Romano. Ha così modo di appassionarsi ai costumi degli antichi di un passato lontano, reso vicino dal continuo gioco della messa a confronto tra ieri e oggi.

     

    Titolo:  Storie della preistoria

    Autore: Alberto Moravia

    Editore: Bompiani

    Collana: Tascabili

    Data di Pubblicazione: 1982

    Età di lettura: 11 anni

    Moravia narra le avventure e disavventure di una grande folla di animali umanizzati, o meglio di uomini che si nascondono dietro una maschera animalesca. Ma le sue storie, libere da schematismi e da certezze usurate dal tempo, si propongono efficaci, più spesso esilaranti, per una lettura accattivante e per un’interpretazione autonoma e personalissima.

     

    Titolo:  Alla ricerca del primo uomo : storia e storie di Mary Leakey

    Autore: Cristiana Pulcinelli

    Editore: Editoriale Scienza

    Collana: Donne nella scienza

    Data di Pubblicazione: 2008

    Età di lettura:  da 11 anni

    Scavare, setacciare, raccogliere, ricomporre. La vita della scienziata Mary Leakey che operò scoperte fondamentali per individuare l’Africa quale culla dell’homo sapiens, attraverso la sua passione per l’archeologia e la paleontologia.

     

    Titolo:  Nella preistoria

    Autore: Andrea Dué

    Editore: Jaca Book

    Collana: Atlanti storici dell’uomo e dell’ambiente

    Data di Pubblicazione: 1997

    Età di lettura:  11-14 anni

    Il testo parte dall’origine della materia e la sua evoluzione, per continuare trattando la preistoria attraverso macrotemi (L’evoluzione e le grandi estinzioni -  L'evoluzione verso l'uomo-  La scoperta del fuoco-  L’adattamento a clima e glaciazioni -  L’arte preistorica- Le fonti alimentari - La sedentarizzazione e i mutamenti del Neolitico-  I megaliti-  Il controllo delle acque-  La nascita delle città urbane). Privilegia il punto di vista del rapporto fra gli umani e l’ambiente.

     

    Titolo:  Verso l’antichità

    Autore: Andrea Dué

    Editore: Jaca Book

    Collana: Atlanti storici dell’uomo e dell’ambiente

    Data di Pubblicazione: 1999

    Età di lettura:  11-14 anni

    Parte dal preistorico e termina con il Medioevo. La preistoria viene ricostruita attraverso le fonti materiali (L’ossidiana, il rame e l’ambra). In una prospettiva decisamente mondiale, racconta la conquista del Pacifico, lo sviluppo del Neolitico in Cina, la rivoluzione del paesaggio, gli ambienti e  l’adattamento degli uomini alla natura nelle Americhe, gli scambi culturali e  le civiltà dei popoli alpini.

     

     

    Titolo: La vita meravigliosa. I fossili di Burgess e la natura della storia

    Autore: Stephen J. Gould

    Traduttore: L. Sosio

    Editore: Feltrinelli

    Collana: Universale economica

    Data di Pubblicazione: 2007

    Età di lettura: 12 anni/ adulti

    Nel 1909 il paleontologo americano Charles Doolittle Walcott scopre uno dei più preziosi giacimenti fossiliferi del mondo. Gli argilloscisti di Burgess diventano per ottant’anni i protagonisti di una vicenda scientifica destinata a scardinare i capisaldi classici dell’evoluzionismo. Attraverso i fossili di Burgess infatti emerge l’ipotesi dell’evoluzione umana come una serie improbabile di eventi, dai quali affiorano un mondo e una storia segreti che hanno del meraviglioso. Alla meraviglia di fronte agli episodi apparentemente trascurabili dell’esistenza e della vita in senso lato,  Stephen Jay Gould consacra questo straordinario testo di divulgazione scientifica.

     

    Titolo: Il bambino e la storia

    Autore: Lando Landi

    Editore: Carocci

    Collana: Biblioteca di testi e studi

    Data di Pubblicazione: 1999

    Età di lettura:  adulti

    Viene incontro alle esigenze degli insegnanti che sono chiamati a insegnare storia nella scuola primaria di primo grado. Nel testo l’autore esamina le richieste dei programmi scolastici allora vigenti e le correnti storiografiche cui fanno riferimento; analizza alcuni problemi metodologici e didattici. In particolare questo libro aiuta l’insegnante a capire come avviare i bambini del primo ciclo allo studio della storia; vengono date indicazioni relative a quali contenuti dare a livello elementare ed illustra i processi operativi per preparare il necessario materiale didattico.

     

     

    Titolo: Esercitarsi in storia: giochi e attività di ricerca e di problem-solving per consolidare gli apprendimenti disciplinari

    Autore: Carlo Scataglini

    Editore: Centro studi Erickson

    Collana: I materiali

    Data di Pubblicazione: 2004

    Età di lettura:  adulti

    Lo studio della storia per gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado rappresenta un momento formativo molto importante. Purtroppo questa disciplina viene spesso vista come una materia pesante e noiosa, con solo molte informazioni da ricordare. Il testo stimola uno studio attivo e significativo. Le oltre 100 schede del volume, divise in sei sezioni corrispondenti ad altrettante epoche storiche (Il tempo della storia, la Preistoria, l‘Età antica, il Medioevo, l’Età moderna e l’Età contemporanea), propongono quindi un’attività di consolidamento degli apprendimenti attraverso la riflessione e la partecipazione attiva dell’alunno, le comparazioni spazio-temporali degli avvenimenti passati, le ricerche storiche, utilizzando le fonti più diverse e varie attività di problem - solving e di ragionamento.

     

     

    Titolo: Insegnare la storia ai bambini

    Autore: Lando Landi

    Editore: Caroccio

    Collana: Le bussole

    Data di Pubblicazione: 2006

    Età di lettura: adulti

    Affronta la problematica dell’insegnamento della storia nella scuola primaria di primo grado con suggerimenti e spunti anche per la scuola dell’infanzia e la secondaria inferiore. Proprio sul piano metodologico, nell’ottica del costruttivismo, il libro prende in esame l’organizzazione, gli obiettivi e le finalità del laboratorio di storia per il quale propone nuove prospettive e attività diverse, fornendo materiale didattico fruibile anche on line.

     

     

    Titolo: Didattica della storia. Manuale per la formazione degli insegnanti

    Autori: Walter Panciera, Andrea Zannini

    Editore: Mondadori Education

    Collana: Sintesi

    Data di Pubblicazione: 2006

    Età di lettura: adulti

    Questo manuale è uno strumento di studio agile e completo, appositamente concepito per l’insegnamento della didattica della storia nei corsi di laurea per i docenti di scuola primaria e nelle scuole di specializzazione per gli insegnanti della scuola secondaria. Parte dalla riflessione sulle finalità, i fondamenti e i problemi della disciplina della didattica della storia e i relativi contenuti da trasformare in efficaci azioni didattiche.

     

    Titolo: È tutta un’altra storia

    Autore: Lando Landi

    Editore: Carocci

    Collana: Scuolafacendo Tascabili

    Data di Pubblicazione: 2008

    Età di lettura: adulti

    L’obiettivo dell’insegnamento della storia non è solo trasmettere conoscenze sul passato. Per conseguire obiettivi educativi più ambiziosi sono necessarie scelte metodologiche capaci di suscitare l’interesse dei ragazzi coinvolgendoli in attività che stimolino la loro fantasia e la loro creatività, li abituino alla discussione costruttiva e alla collaborazione democratica.
    Il libro affronta un tema molto dibattuto ormai da qualche anno: il Laboratorio Didattico. Dove realizzarlo e come attrezzarlo? Quali attività svolgervi ? Quali utili sviluppi interdisciplinari può avere? A queste e ad altre domande il testo cerca di dare appropriate risposte, in larga misura operative.

     

    Titolo:  Giochi…amo con la storia: Scuola primaria: giochi e attività per imparare con un approccio logico-divertente

    Autore: Claudio Ripamonti

    Editore: Centro studi Erickson

    Collana: Software didattico

    Data di Pubblicazione: 2010

    Età di lettura:  adulti

    Il libro è  il primo di una serie di volumi, ciascuno dedicato a una diversa materia di studio nella scuola primaria di primo grado . Ogni libro contiene decine di giochi a tema, organizzati cronologicamente sulla base dei programmi ministeriali. L’obiettivo delle attività proposte è quello di invogliare i bambini al ripasso semplice, veloce e accattivante dei contenuti studiati a scuola, attraverso proposte di gioco-approfondimento e un approccio logico-divertente che favorisce la partecipazione attiva di chi impara. Questo volume presenta giochi di familiarizzazione con i concetti di tempo e cronologia, giochi relativi al tempo e alle varie epoche e civiltà antiche. Il software Dalla Preistoria alla caduta dell'Impero Romano propone più di 100 attività e  giochi interattivi. Il CD-ROM contiene inoltre una cartella di materiali (tratti dal software) pensati per essere utilizzati sulla lavagna interattiva multimediale (LIM).

     

    Titolo:  Piccole storie 1 - Giochi e racconti di preistoria per la primaria e la scuola dell’infanzia

    Autore: Antonio Brusa

    Editore: La Meridiana

    Collana: Didattico-ludica “P come gioco”

    Data di Pubblicazione: 2012

    Età di lettura:  adulti

    Interamente dedicato alla preistoria, è il primo libro di una serie che ripercorrerà, nei prossimi volumi in uscita, le diverse epoche storiche, offrendo ai docenti gli strumenti ludico-didattici per addentrarsi nella storia andando oltre gli stereotipi tradizionali  e muovendo gli studenti dal proprio stato a-problematico verso la disciplina ad un “racconto problematico” del passato, che insegni anche a interrogarsi sul presente. Questo libro suggerisce come insegnare la storia del passato, non solo coinvolgendo i bambini, ma soprattutto fornendo loro gli strumenti del metodo scientifico  attraverso situazioni e esperienze di gioco storico (il libro ne propone 8 e altri ancora). Ogni gioco è dedicato ad una questione storica, di quelle che la programmazione scolastica prevede.

     

    Note:

    1. Cfr Guarnieri R., Koor dei mammuth, San Paolo,Milano; 2005; Scieszka J., Mamma Neanderthal, Mondadori, Milano; 2003;  Martin O., Disastrosi dinosauri, Salani, Firenze; 2001;  Grant J., Le avventure di Pokonaso, Piccoli, Torino; 2003;  Osborne M.P., Tramonto con la tigre dai denti a sciabola, Piemme, Milano; 2000;  Recami F., Assassinio nel Paleolitico, Salani-Le Monnier, Milano; 2000;  NERI M., Il destino di Bacmor. Giallo preistorico alle palafitte di Ledro, Mondadori, Milano; 1997; Layton N., La scuola dei mammuth. Pericolo umani!, Einaudi Ragazzi, Trieste, 2008.

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