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Evitiamo che il parlamento italiano prenda una decisione avventata, contro la quale si stanno mobilitando storici e docenti.
La strada della verità storica di Stato, che è propria dei regimi totalitari, non serve a far crescere coscienza e consapevolezza dei crimini del passato, ma rischia di trasformare in paladini della libertà d’espressione coloro che osano pronunciare giudizi contrari non solo alla verità storica ampiamente acclarata ma allo stesso buon senso.
Fare una legge crea la perversa convinzione che il problema sia risolto, e quindi possa essere accantonato e rimosso. Mentre occorrerebbe una incisiva campagna educativa, nelle scuole e nei mezzi di comunicazioni di massa, chiamando a partecipare l’intera società. Il razzismo si sconfigge con l’educazione, la cultura e la…

Studiare il «cuore della Shoah» attraverso l'«Aktion Reinhardt»: la distruzione dell'ebraismo polacco (1941-43)
8 novembre 2013 - ore 15
Università di Modena e Reggio Emilia Viale Allegri n. 1, Aula II - Reggio Emilia
Con
il prof. Iannis Roder - Mémorial de la Shoah - Paris
Introduce
Laura Fontana - Referente italiana Mémorial de la Shoah
A seguire, nella sala conferenze di Istoreco (via Dante, Il - RE) sarà proiettato il film documentario "Belzec" di Guillaume Moscovitz (Francia 2005, evento speciale alla XX settimana internazionale della critica, Venezia 2005), in versione originale sottotitolato in italiano per gentile concessione del Mémorial de la Shoah.
Info sul sito di Istoreco

Ci sono gli effetti speciali, per chiudere il ciclo delle Summer School sul Paesaggio Storico, che si tengono a Gattatico, presso Reggio Emilia, ormai da cinque anni. Siamo partiti con la preistoria e, quest’anno, giungiamo agli ultimi decenni. Di qui ci proietteremo verso il futuro. Gli effetti speciali? Eccoli: l’ultimo giorno di questa Summer, Bibo Cecchini (dell’Università di Alghero), con il suo staff e la collaborazione di colleghi della Bicocca, prepara un programma di simulazione. I partecipanti al seminario immagineranno i cambiamenti che, secondo loro, sono idonei ad affrontare i nostri problemi e magari a superarli. Il programma ce ne farà vedere gli effetti nel futuro.
Sotto elezioni, uno direbbe, ne avremmo proprio bisogno di un “laboratorio creativo” di questo…