
Andreas! Non ci vediamo da più di dieci anni, da quando tentammo insieme un progetto ambiziosissimo, di insegnare storia in Europa con le immagini di oggetti, tratte dai musei. Ha fatto una carriera strepitosa. Ora dirige il dipartimento di storia antica, qui all’Università di Vienna. Si occupa della frontiera dell’Impero romano. Hanno scoperto più di 400 fortezze, fra Austria e Ungheria. Lavorano per conoscerle e metterle in sicurezza. Gli dico che domani vedrò un docente dell’Università dei Bambini. Kinderuniversitaet. Gli chiedo se ne sa nulla. Così ho fatto una scoperta incredibile. Ve la racconto.
Credevo che questo termine fosse uno dei tanti sinonimi, di quelli che caratterizzano le facoltà di pedagogia, in giro per il mondo. Non è un sinonimo. E’ proprio così. Una università…

Pavia 2 aprile
Dì, fa Mario con il suo caratteristico intercalare, lo sai come chiamano gli studenti la storia? Siamo quasi al termine del Pas, a Pavia. Mario lavora con me forse da venti anni, e ora insegna anche lui in un corso di didattica. Fa il vice-preside in un comprensivo dell'Oltrepò, dove ha lanciato un questionario sulle materie. E' venuto fuori che la storia, insieme con le scienze e la geografia sono "materie di studio". Che vuol dire, chiedo?
Per questi ragazzi, l'italiano, l'educazione artistica, la matematica non sono "materie di studio". Lì si fanno i compiti, i problemi, si scrive, si discute. Storia, invece (come le sfortunate compagne), "si studia". Cioè si legge, si impara e si dice in classe.
Sembrano ancora in vigore i regolamenti del 1817, quando l'Austria…

Autore: Antonio Brusa
I manuali di storia dei licei
Introduzione
L’Indice dei libri del mese di aprile pubblica l’inserto sulla scuola, il ventiseesimo della sua lunga vita. Questa volta è dedicato ai manuali di storia. Vi potete leggere una lunga intervista a Roberto Gulli, ora direttore di Pearson Italia (è stato a lungo alla guida della Bruno Mondadori), un’indagine su come i manuali trattano il tema della Shoàh e un intervento di Rachele Pasquali su di un fenomeno di attualità, i libri “fai da te”. In mezzo anche un mio studio, sui manuali di storia del liceo, che l’Indice mi permette di ripubblicare qui. Ne presento, dunque, una versione più ampia (la rivista di carta ha leggi diverse dal digitale, ed è giusto approfittarne), ma cerco di dare conto del dibattito, così come emerge anche…

Foggia 23 marzo
Potrete vederle presto, online, le tre relazioni che ieri sera hanno tenuto viva l'attenzione di circa duecento persone a Foggia, nella Biblioteca Provinciale. Quella di Piero Bevilacqua, che ha esposto in modo efficace ciò che bisogna sapere del paesaggio storico italiano. Un paesaggio costruito dall'incrocio mirabile fra una geografia, che concentra in uno spazio ristretto un'enorme varietà di ambienti, e una storia che ha fatto succedere, nella penisola, culture, popolazioni, tradizioni provenienti da ogni dove. Quella di Massimo Montanari, che ha illustrato le meraviglie del Paese di Cuccagna, dove più si dorme e più si magna, e dove chi lavora viene subito messo in galera e, infine, l'intervento di Alberto Salza, che ha parlato del quinto punto cardinale. Quello che…

Appunti dall’intervista di Ettore Paris a Quinto Antonelli*
Quinto Antonelli è uno storico, nato a Rovereto. Lavora presso il Museo storico del Trentino. Ha lavorato soprattutto sulle memorie popolari delle guerre del Novecento. Ettore Paris lo intervista su "Questo Trentino" e dal dialogo fra i due si ricostruisce una memoria della guerra, che è anche una memoria del Novecento. Ne riassumo i punti fondamentali, quelli che maggiormente possono interessare il docente "non trentino". La combinazione tra il fatto (la guerra) e la sua memoria, ci permette di ripercorrere rapidamente, e da un punto di vista molto interessante, l´intera vicenda del Novecento, fino ai giorni nostri.
Il primo dopoguerra
Interpretazione risorgimentale. La Quarta Guerra di indipendenza. Un’ “ubriacatura…

Autore: Isabella D'Amico*
I docenti di Scuola dell’Infanzia e Primaria del I e II circolo di Mola di Bari sono stati letteralmente catturati, e messi a giocare la preistoria. E’ accaduto nell’ambito del progetto “Biblioteca in un click”, promosso dal I Circolo “M. Montessori” di Mola. La scena della cattura si è svolta nell’Aula magna dell’Istituto. Il cacciatore, stavolta è stato Antonio Brusa (che i lettori di HL conoscono fin troppo bene), durante la presentazione di Piccole Storie 1. Giochi e racconti di preistoria per la primaria e la scuola dell’infanzia (Ed. La Meridiana).
I docenti hanno giocato (erano oltre un centinaio), hanno provato su di sé l’efficacia di quei giochi e il divertimento che provocano (il che non guasta), e ora sono in grado di trasferire questo divertimento…

Diario di bordo, 6 marzo
Seguendo un breve e frettoloso articolo dell'Espresso, un riassunto in verità dell'intervista che sussidiario.it ha ottenuto da Giulia Boico, cittadina ucraina di origini italiane, ho scoperto che fin dal principio dell'Ottocento, si stabilì una piccola comunità italiana nella penisola di Crimea. Secondo l'Espresso si tratterebbe di una comunità le cui origini risalgono alle immigrazioni favorite dalla zarina Caterina II, e sarebbero composte da genovesi, pugliesi, friulani ecc.
Da questa intervista sono risalito a un libro (un pamphlet, dicono i suoi stessi autori), scritto dalla Boico e da Giulio Vignoli, un docente universitario di Genova. Lo potrete leggere nel link che trovate alla fine (se lo volete in cartaceo, dovete ordinarlo dall'Ucraina...). Il sito…

Termini Imerese, 23 febbraio
La battaglia si svolse nella pianura sotto l’acropoli di Himera. La coalizione di himeresi, agrigentini e siracusani, una volta tanto uniti, aveva di fronte i punici, che venivano da Solunto, Palermo e Cartagine ed erano condotti dal generale Amilcare. Vinsero i greci. Era lo stesso anno di Maratona. Una coincidenza troppo ghiotta per non approfittarne, come fece Pindaro, con un peana alla potenza dei greci, che battevano tutti, nel Mediterraneo occidentale come in quello orientale. E gli ateniesi, che ci sapevano fare in questo genere di cose, perfezionarono la coincidenza, cambiando anche la data, in modo che le due vittorie accadessero proprio nella stessa giornata.
Fig. 1 Panorama dall’acropoli. Le strade, la ferrovia, la foce del fiume, i cantieri, e il…

Diario di bordo, Bari 19 febbraio
Ne sostengo la necessità da molti anni. Dobbiamo imparare, prima noi, ad analizzare il nostro tempo, e dobbiamo insegnare a farlo ai nostri allievi. A questo scopo, internet non sempre risponde bene. Troppo spesso, anzi, alimenta quel circolo fra fatti e eventi, che non ci permette di guardare le cose un po' dall'alto. Per questo, ci servono gli studi, quelli seri. Magari più tosti da leggere e capire, ma nei quali troviamo le dritte per ricostruire vicende che abbiamo vissuto, cercare qualche filo conduttore valido e facile da spiegare.
A me è piaciuto molto questo articolo (“I soliti comunisti”: Il discorso anticomunista in Italia dopo il 1989 - Il Calibro.com), di Andrea Mariuzzo, precario di lusso, dal momento che ha studiato a Harvard e a Parigi.…

Autore: Sergio Chiaffarata
Andare per ipogei e imparare la storia.
Figura 1 - Ipogeo di Masseria Milella,Anna Mila Stella, 2012
«Il continuo avanzare della periferia, la speculazione edilizia e l’espansione dell’area industriale hanno trasformato radicalmente la fisionomia del territorio comunale di Bari.
Il presente lavoro vuole essere un contributo per la salvaguardia dei Beni culturali del territorio comunale segnalando un certo numero di complessi ipogei e rupestri esistenti nelle campagne intorno alla città, testimonianze singolari ed inedite di vita rurale e religiosa, oltre che monumenti unici nella regione per forma planimetrica ed architettonica. Sono ricordati anche alcuni antichi casali, dei quali restano solo poche tracce, e vari monumenti scomparsi, distrutti dal…

Autore: Antonio Brusa
Ovvero, gli imperatori sfigati
Parte II: Materiale per gli allievi
1. Schema dell’attività
Destinatari: allievi di prima media o di prima/seconda superiore
Tempo: 4 ore
Obiettivi principali:
• conoscere le vicende relative alla caduta dell’Impero romano;
• riflettere sulle cause di quell’evento;
• riflettere sul rapporto fra biografia e storia ( … )
Fasi di lavoro
Aprite con il dossier di immagini. Va trattato in modo molto leggero e rapido, altrimenti se ne va via troppo tempo. Serve per introdurre il tema e raccogliere le idee e i preconcetti degli allievi.
Assegnate le 14 biografie. Lasciate agli allievi il tempo per studiare la recitazione. Date le istruzioni perché interpretino il…

Autore: Susy Cavone
Spolverando la libreria m'imbatto in un libro per bambini, Cropetite, di M. Gay1. La bambina, al centro della copertina, immersa in un campo di grano, m'incuriosisce. Apro il libro e inizio a leggere.
Ora ricordo. Era il libro che la classe di mio figlio, al terzo anno della scuola primaria di secondo grado, aveva adottato come supporto d'approfondimento al manuale di storia, nella trattazione della preistoria. Una scelta obbligata, direi, se sfogliando un manuale di storia ci si accorge che quei 3 milioni di anni di storia, definita convenzionalmente "preistoria", ricoprono il 4-7% delle pagine complessive del libro quasi al pari di manuali di storia di trent’anni fa, come il vecchio Manaresi, che trattavano la preistoria in…

Autore: Antonio Brusa
Ovvero, gli Imperatori sfigati: una drammatizzazione soft, per raccontare una storia che si studia poco, ma che ci interessa da vicino
Parte Prima (docenti)
“Gli amori sono come gli imperi, quando sparisce l’idea sulla quale sono fondati, spariscono anche loro”
Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere
“Io penso anche che una visione del passato che si prefigga esplicitamente di eliminare ogni crisi, ogni declino, rappresenti un reale pericolo per il giorno d’oggi. La fine dell’Occidente romano vide orrori e disordini quali io spero sinceramente di non dover mai sperimentare, oltre a distruggere una complessa civiltà, facendo retrocedere gli abitanti dell’Occidente a un livello tipico della preistoria. Prima della caduta di Roma, i Romani erano sicuri…

Laboratorio di scrittura dedicato ad Anne Frank, per la Giornata della Memoria 2014
Autore: Marco Cecalupo
Introduzione
Cara Kitty,... La tua Anne. Così tutti abbiamo letto milioni di volte nel libro Het Achterhuis (Il retrocasa), più noto come il Diario di Anna Frank. E se Kitty fossi tu? Da questa semplice consegna a studenti di seconda media in una scuola di Reggio Emilia, si sviluppa la partecipazione alla Giornata della Memoria 2014.
Abstract
La tua Kitty è un laboratorio di scrittura epistolare empatica, nel quale gli studenti di due classi di seconda media di una scuola di Reggio Emilia hanno simulato di ricevere una pseudolettera inviata da Anna Frank alla sua migliore amica immaginaria Kitty. Dopo aver assunto il ruolo di Kitty, gli studenti hanno scritto…

Bari, 17 gennaio
Questioni per l’insegnamento.
Vercingetorige che si arrende (1886) di Paul-Henri Motte, Museo di Le Puy-en-Velay
Lione è una città bellissima, meritevole di una visita. Anche perché il 19/20 maggio di quest’anno vi si svolgerà un convegno sulle concezioni storiche degli studenti, che non mancherà di interessare qualche lettore di HL. Ne riporto, in traduzione letterale, la presentazione, che attualmente sta circolando fra scuole e studiosi di area francofona. HL farà di tutto per avere in anteprima qualche relazione.
Il racconto storico è associato alla volontà politica di farne uno strumento per una politica nazionale, e (o in alternativa) un sostegno alle rivendicazioni minoritarie. Dal canto suo, la scuola ha trovato un punto di riferimento nel lavoro…

Bari, 16 gennaio
La stampa di oggi ha un bel dossier sulla prima guerra mondiale (prepariamoci: questo è anno di molti anniversari). Vi si parla di Sarajevo, del Piave, di Verdun e dei Dardanelli (battaglia poco frequentata da noi, ma campo veramente mondiale, dove si scontrarono – e nacquero – Turchia, Nuova Zelanda e Australia). Presentano rapidamente dei tipi di fonti: dai campi di battaglia, alle foto, alle fonti orali, al film. Corredato da una buona cronologia, questo dossier costituisce un buon materiale per un progetto didattico.
Una lezione di Christopher Clark, sui parallelismi e le differenze fra il 1914 e il 2014, potrebbe essere adottata come base per discutere anche in generale sulla questione notissima (non per nulla si cita sempre Mark Twain) che la storia non si ripete,…

Diario di bordo
Bari, 24 dicembre
Sull’ “Espresso” online ho trovato questa tabella, elaborata dalla Cgil. L’articolo di Francesca Sironi mostra come la risorsa insegnanti sia l’unica attualmente in funzione nelle nostre scuole, e come sulla sua formazione in realtà il governa faccia tagli spietati, a partire dai tempi della Moratti.
Tutti colpevoli? Con responsabilità diverse, e da storici ci piace sottolinearlo.
Ho provato a far collimare i tempi dei tagli con quelli dei ministri. La tabella mostra in modo inequivocabile che il disastro fu operato dal primo governo Berlusconi, ma mostra ancora come i governi successivi abbiano solo addolcito il trend discendente, con l’eccezione vistosa del governo Gelmini (di nuovo un governo Berlusconi). Anche se il governo attuale operasse…

Piccolo sussidio contro i luoghi comuni sull’insegnamento della storia
Diario di bordo
Passatempo 12 dicembre
Sam Wineburg, studioso assai poco noto in Italia, è un punto di riferimento mondiale per chi si occupa di insegnamento storico. Come succede ai grandi, soprattutto se sono anglosassoni, è dotato anche di uno strepitoso senso dell’ironia. Lo capite subito dal titolo della sua opera più nota: Historical Thinking and Other Unnatural Act: Charting the Future of Teaching the Past (Philadelphia 2001). Ne avevo una fotocopia tutta ciancicata. Luigi me ne ha regalato una copia, e rileggendone la prefazione, mi sono ricordato che la cito sempre, quando mi imbarco nell’ennesima discussione sulla scuola di oggi che “non funziona e i ragazzi che non studiano e sono dei somari, un tempo invece”.…

Lo trovate già su Amazon, il manuale comune del Mediterraneo, scritto da 15 storici dei paesi rivieraschi e diretto da Mostafà Hassani-Idrissi (già segnalato nelle News del nostro sito). Se avete voglia, potete vederne la presentazione nel sito che l’editore Bayard ha allestito. Per il momento è in francese e in arabo. Si spera, man mano che questo manuale verrà tradotto nelle diverse lingue (stiamo già contattando degli editori italiani), di averlo anche in italiano. Manuale e sito sono diretti ai professori e ai formatori dei formatori. Serve a suggerire loro delle nuove prospettive, per la storia che insegnano e, in ogni caso, forniscono materiali di uso già pronti (gli «Studi di Caso»), di alcuni dei quali il sito pubblica anche una sintetica guida all’uso. Il manuale è stato…