Autore: Charles Heimberg
Charles Heimberg insegna Didattica della storia e dell’educazione civica a Ginevra ed è coordinatore di «Le cartable de Clio» (consultabile sui siti dell'Università di Ginevra e dell'APRIDH), la rivista che negli ultimi anni si è imposta all’attenzione degli studiosi di didattica e ai professori di storia di lingua francese. Ci fa il regalo, a noi di HL, dell’editoriale dell’ultimo numero, dedicato alla questione del falso. Un tema che ci interessa da vicino. Abbiamo spesso parlato di stereotipi e conoscenze storiche erronee, soprattutto per quanto riguarda il Medioevo, e abbiamo condotto molte battaglie sui falsi costruiti intorno a luoghi e figure, come Federico II e Castel del Monte. In questo testo, a partire dall’analisi di alcuni aspetti della retorica del…
Bari 17 ottobre
Autore: Marcello Flores
Ecco perché è sbagliato fare una legge sui negazionismi
L’approvazione sembra unanime, al di là di qualsiasi larga intesa. Tutti applaudono alla modifica dell’articolo di una legge del 1975, che commina fino a tre anni di carcere per chi fa apologia di crimini quali il genocidio e così via. In questo clima stranamente euforico, vedo con preoccupazione che non ci sia nessuno che inviti alla prudenza.
Da storici e insegnanti di storia, penso dovremmo esprimere il desiderio che si possa mettere un bel due allo studente che dice castronerie, tipo negare la Shoàh, senza il timore che, all’uscita dalla scuola, due carabinieri lo portino in galera. Nessuna tregua nella lotta al razzismo e alle bestialità negazioniste. Ma un po’ d’attenzione quando si…
Bari-Roma, 15 ottobre
La stampa di oggi riporta la notizia che nel sangue di 19 abitanti svizzeri, austriaci e altoatesini è stato trovato l’aplogruppo G nel cromosoma Y. E’ lo stesso presente nel sangue di Ötzi, “l’uomo di ghiaccio” conservato a Bolzano. Una variante genetica molto rara. Titola “La Stampa”: Ritrovati i parenti di Ötzi. Illustra il ritrovamento con una cartina (che in realtà mostra solo una parte dell’Alto Adige e dell’Austria, forse gli Svizzeri sembrano discendenti con meno diretti) intitolata La zona degli eredi.
Probabilmente qualcuno ricorderà la battaglia per questa eredità. Scoppiò subito dopo il ritrovamento dei resti. Giacciono dalla parte austriaca o da quella italiana? Questione di…
Bari, 14 ottobre
Per continuare un lavoro interrotto dieci anni fa, con Franca Roca, abbiamo organizzato una sessione di formazione/conoscenza sulla storia, per gli insegnanti baresi. Si svolgerà presso la “Michelangelo”, la scuola di Luciana (che Franca diresse per tanti anni) e che la nuova dirigente, Antonietta Scurati, ci ha messo a disposizione per il 25 ottobre.
Parleremo di paesaggi storici, un argomento che sta interessando la storiografia con sempre maggiore intensità, e che negli ultimi anni abbiamo visto di grande fecondità didattica. Per cinque anni ho diretto la Summer School sul paesaggio storico, intitolata a Emilio Sereni, il grande studioso, autore della fondamentale storia del Paesaggio storico italiano (Laterza), e, per quanto riguarda Bari, sono alcuni…
Bari, 9 ottobre
Misure di accompagnamento, per andare dove?
Partono le misure di accompagnamento per la messa in opera delle Nuove Indicazioni per la scuola di base (chiamiamola così, una buona volta). Differenze con il passato: esiste un sito dedicato. C’è voglia di trasparenza: il comitato scientifico, che coordina l’attività, è presente con i curricoli. Spazio per le direzioni regionali, che nominano le commissioni decentrate per coordinare in loco l’attività di sperimentazione. Previsto l’elenco e la pubblicazione delle cose fatte (un minimo di responsabilità, questa precauzione, ce la garantisce).
La volta scorsa (Indicazioni del 2007) il ministero stanziò una bella cifra, circa 20 milioni di euro, che distribuì alle direzioni regionali e che queste furono abilissime nel volatilizzare…
Autore: Antonio Brusa
Cinque giochi di storia, geografia e tanto altro.
Ho conosciuto Andrea Ligabue a Modena, giocando. Ha giochi dappertutto, sulle scale, sui tavoli e gli armadi, nella mansarda. Fra castelli di fiabe e case in miniatura, sparsi per casa, corrono e saltano i due gatti di famiglia. Giocano. Noi, invece, abbiamo già incominciato a lavorare. Carta e penna, prendo appunti. Andrea mi spiega le meccaniche semplici, cioè quei giochi così elementari, che se ne possono inventare adattamenti alla storia (o a altre discipline) senza troppa fatica. Andrea è un entusiasta del suo lavoro (fa il ludologo); mi parla e gli brillano gli occhi. Credo che anche a me dovrebbero brillare, quando intuisco qualche bella applicazione. Così, ve le scrivo e, se vi piacciono, ve le copiate. Vedrete…
Campo Jacotenente, Foresta Umbra, 28 settembre
Come faccio a entrare in camera con questa, dico sorpreso. Lui è un giovane aviere scelto. Ah non si preoccupi, la porta è aperta, sa, qui la manutenzione è quella che è. Accenna un sorriso. Entro, mi siedo sul letto. Preoccupatissimo per la mia schiena, perché è un vecchio letto a molle, mi guardo attorno. L’ambiente doveva essere dignitoso fino a pochi anni fa. L’abat-jour, nuovo ma senza lampadina, il rubinetto che funziona, ma cigola quando lo giro, le ante dell’armadio che iniziano a scrostarsi rivelano che la decadenza è recente. Ma il letto è ben fatto, e l’accappatoio bianchissimo è custodito nella plastica della lavanderia.
Le strade della base sono interrotte da ciuffi d’erba; il campo da tennis ha la rete…
Autore: Antonio Brusa
Le crisi economiche: un argomento ideale per il Laboratorio del Tempo Presente*
“It’s the economy, stupid!” fu la frase vincente che Clinton disse a Bush, quando lo sbaragliò alle elezioni del 1992. Bush aveva appena finito di strapazzare l’esercito irakeno, ma, non sapendo nulla di economia, fu colto in castagna, e perse. Oggi ce la potremmo rimpallare a vicenda quella frase, noi – docenti di storia – che in trent’anni di post-modernismo abbiamo fatto di tutto per rimuovere la sbornia di economia politica degli anni ’70, guadagnandone un analfabetismo che ci impedisce di capire le vicende nelle quali ci sembra di precipitare. Non capiamo noi e non capiscono i nostri allievi. Tempi angosciosi, concludiamo scuotendo la testa. Mi piacerebbe adottare quella frase…
Autore: Cesare Grazioli
Tre definizioni di un concetto molto, molto complicato
Indice:
- Questione di definizione
- Liberismo e impresa
- Liberismo e stato
- Liberismo oggi
1. Questione di definizione
Liberalism fra inglese e italiano
Per cominciare, è indispensabile che sia chiara la distinzione (tutta racchiusa in una sillaba) tra:
il LIBERISMO, di cui qui ci occuperemo - la teoria economica che risale allo scozzese Adam Smith -; e il LIBERALISMO, la teoria politica risalente a John Locke, che contro l’assolutismo sosteneva la divisione del potere (tra esecutivo/governo e legislativo/parlamento), l’inviolabilità delle libertà fondamentali dell’uomo (i diritti civili, diremmo oggi), e l’uguaglianza formale, cioè di fronte alla legge.
Per singolare…
San Marino, 10 settembre
Il museo dell’emigrante di San Marino
Chiaro. Uno che va a San Marino s’aspetta lo shopping e il Museo della Tortura, del quale non si parlerà mai male abbastanza. Ma se per sbaglio qualcuno si stacca dal corteo dei vacanzieri, che ciabattano e zoccolano verso la cima, e piega verso il monastero di Santa Chiara, ha la sorpresa di visitare un museo piccolo piccolo, ma che - a differenza di quello della tortura e del molto falso medievale che lo circonda – è un museo vero.
Ci sono andato con i partecipanti alla Summer School della Rete degli Istituti (Insmli) e me lo ha raccontato la direttrice, Patrizia De Luca. Ho scoperto una storia che non sospettavo. San Marino, terra di emigrazione. Una terra poverissima e avara. Gli uomini fanno i…
Autori: Antonio Brusa con Catia Brunelli, Andrea Fumagalli, Massimiliano Lepratti
Nel “manifesto”, come con tanta ironia lo abbiamo chiamato, di storia interculturale/interdisciplinare, abbiamo esposto i principi e le avvertenze di massima. Ora è la volta di uno strumento pratico: uno schema/matrice, per costruire una programmazione quinquennale.
Come avete visto nel manifesto, ci si sforza di pensare alla storia non come una narrazione continua, ma come un Atlante, fatto di carte mondiali, regionali e nazionali/locali. E’ un Atlante particolare, però, perché deve – comunque – tenere conto della cronologia. Di conseguenza, ogni grande periodo della storia umana è organizzato secondo una visione transcalare. E, periodo per…
Autore: Antonio Brusa
Un manifesto in due premesse e tredici domande
Un sacco di gente, fa Giovanna. Emozionata come ogni volta che iniziamo il nostro convegno sull’intercultura a Senigallia*. Lo scopriremo domani. Oggi stiamo lavorando al progetto, una riunione durissima, mi dico ora che è finita e desidero solo di andare a tuffarmi nell’Adriatico appena increspato, che vedo dal balcone dell’hotel. Quest’anno il convegno si svolge all’interno di un progetto europeo, sulla revisione dei curricoli delle scienze storico sociali. Sono coinvolte diverse nazioni, ma il cuore della ricerca è qui in Italia, e soprattutto nelle Marche, terra di lavoro di Giovanna. Di qui la sua emozione. Ma siamo arrivati ormai alla settima edizione. Di questi tempi un risultato da segnalare. Vuol dire che…
Numana, 2 agosto
Forse per pudore, la scritta “città ideale” si è scolorita, al punto che si legge appena, in questo striscione che annuncia il sorgere del complesso turistico “ex santa Cristiana”, sul litorale che da Numana va verso sud. Questa città ideale (nel museo di Urbino poi correrete a rifarvi gli occhi con quella vera) è un alveare di villette, addossate le une alle altre. Archi, balconcini, lesene e merli non riescono a nascondere il senso di affollamento e di affogamento. La grande gigantografia, posta sull’ufficio vendite, ci prova, perché mostra solo la piazza avveniristica, con le palme e, sullo sfondo, solo la prima schiera di caseggiati. Ma se si alza lo sguardo al di sopra dell’alta siepe, che nasconde il complesso alla vista del passante, la realtà appare…
Autore: Antonio Brusa
La storia
Galvanizzati dal successo dello sbarco in Normandia e, insieme, preoccupati dalla resistenza feroce organizzata dai tedeschi nelle Ardenne, gli angloamericani azzardarono un assalto dietro le loro linee, per tagliarne i rifornimenti e accerchiarle. Obiettivo dell’attacco: le città di Njimegen e di Arnhem, nell’Olanda meridionale, e i ponti che attraversano i loro fiumi. Nome dell’operazione “Market Garden”, tragicamente ottimistico per come andò a finire. Tempo: dal 17 al 26 al settembre. Nove giorni di battaglia, per un autentico disastro. Migliaia di morti, il ponte di Arnhem perso, decine di migliaia di prigionieri. Obiettivo militare completamente fallito. La guerra continuò per tutto il terribile inverno del ’44 e solo nei mesi iniziali…
Autore: Antonio Brusa
La valutazione come un melodramma.
Ouverture italiana
Poche volte ho visto gli insegnanti così arrabbiati, come quando si parla di Invalsi. Una delle ultime ero a Modena, platea di oltre cento colleghi. L’inviato ministeriale, che vorrebbe parlare del cantiere delle riforme, che come quello di Sanpietro non si chiude mai, ha l’infelice idea di toccare il tema della valutazione. Prima mano che si alza. Domanda. Altre mani. Domande sempre più insistenti. Osservo il volto dei colleghi. Oggi è di moda fare gli incazzati. Ma questa volta mi sembra speciale. Intervengono preoccupati, desiderosi di avere una risposta e non soltanto di fare una denuncia. Sembrano addolorati perché troppe cose non vanno come si dichiara.
Indice
- Primo movimento olandese
- Entra in…
Passatempo, 14 agosto
In Europa non si parla d’altro (facile pensare anche nel mondo, ma mi limito alle persone con le quali ho avuto a che fare negli ultimi tempi). La crisi. Ha il potere, questa parola, di trasformare in incubo tutto ciò che, in altri periodi, è un problema: i giovani, la disoccupazione, il futuro, l’ambiente, il debito pubblico e così via. La disoccupazione giovanile è un problema di oggi, nel sud? Da sempre, avremmo risposto quattro anni fa. Oggi no. Oggi ribattiamo quasi automaticamente: è una disoccupazione speciale. Oggi non ha speranza. Anche la politica italiana, per la quale “la crisi” è stata forse la parola corrente, dal dopoguerra in poi, assume toni apocalittici, quando paventa “la crisi in tempo di crisi”.
La crisi annulla decenni di esperienze, di…
Autore: Massimiliano Lepratti
Indice:
Prologo: il “trentennio glorioso” (1945-'75)
La crisi degli anni ‘70
Conclusione: 1979, si esce dalla crisi e si crea un nuovo paradigma
Prologo: il “trentennio glorioso”1 (1945-'75)
Tra la fine della Seconda guerra mondiale e la fine del 1973 l'economia del cosiddetto Primo mondo (Europa occidentale, Nord America e Giappone) visse un periodo di enorme prosperità.
Il pianeta intero in quel trentennio vide la sua ricchezza aumentare più di quanto non fosse accaduto nei mille anni precedenti. In alcuni Paesi, come l’Italia, si parlò di miracoli economici e l'idea che la crescita del benessere fosse un fenomeno inarrestabile si consolidò nella mentalità dell'emisfero Nord del pianeta.
Autore: Massimiliano Lepratti
Indice
Prologo: Come funziona (e non funziona) l’Economia
La crisi del 1929
Una crisi da sottoconsumo
Il contagio negli USA (la crisi diventa profonda)
Il contagio all'estero (la crisi diventa ampia)
Conclusione: la crisi diventa lunga
Prologo: come funziona (e non funziona) l'economia
Uno Stato non è una famiglia
Per capire come funziona l'economia contemporanea e per capire come mai ogni tanto va in crisi profonda (1929, anni '70, oggi...) occorre prima di tutto dimenticarsi una tesi tanto accattivante quanto errata: l'idea che per capire come funzioni uno Stato basti fare il paragone con i conti di una famiglia. Questa idea poteva avere un maggior grado di approssimazione fino all'avvento del capitalismo, ma oggi non ha più senso per almeno…
Autore: Antonio Brusa
Indice
- Le certezze
- E le certezze distrutte
- Che dicono i manuali stranieri
- Il Cosiddetto
- Wikipedia o a ciascuno il suo Editto
- Conoscere o commemorare?
- Costantino, 313. La mostra
- Le cose importanti. I valori e le radici.
- Ma se sei secchione e pignolo
- Il messaggio della mostra
- Troppo complesso
1 - Le certezze
Quelle sull’Editto di Costantino, Arnaldo Marcone ce le elenca con chiarezza. Quattro certezze fondamentali. Leggetele. Aprono un problema che non riguarda soltanto la questione dell’Editto, ma il rapporto più generale fra ricerca storica e divulgazione, fra ricerca e didattica e, forse, il senso stesso del nostro mestiere.
Eccole:
- Il documento che è consuetudine chiamare “Editto di Milano” non è un editto
- Tale documento non fu promulgato a Milano
- L’autore…
Autore: Francesco Ulini
Introduzione: il Mediterraneo
Da sempre sono stato affascinato dal significato di “Mar Mediterraneo” cioè mare che sta in mezzo alle terre. E’ un mare che bagna diversi paesi, e quindi diversi popoli e culture. Dal punto di vista geografico separa e unisce l’Europa dall’Africa e dal Medioriente. Lo ha fatto, però, in modo sempre diverso a seconda dei tempi. Ad esempio, nell’Alto Medioevo, basti pensare all’impero bizantino che, tra VI e VIII secolo, controllava alcune zone costiere del centro e del sud Italia e l’Ifriqiya (l’odierna Tunisia) ed estese il suo potere fino alle coste delle Spagna; oppure si pensi all’impero musulmano che tra VII e VIII secolo andava dalla penisola arabica fino a quella iberica. Il Mediterraneo era una vasta pianura di acqua…
Autore: Antonio Brusa
Introduzione
Per una volta tanto, la scuola c’era arrivata prima, in questo mondo di Alice, dove sbocciano le “non-qualche cosa”, non-statuti o non-partiti che siano, con l’invenzione della non-materia. Cittadinanza e Costituzione. Insegnanti e dirigenti sono indaffarati, da qualche anno, per combinarne orari, incastrare unità didattiche, spalmare qua e là competenze di Cittadinanza, progettare curricoli. Certamente, insegnare Educazione Civile (come mi piace chiamare questa disciplina insieme a Alessandro Cavalli) è difficile, oltre che doveroso e anche entusiasmante (quando riesce). Ma farlo nel nostro paese è molto complicato. Dobbiamo renderci conto che di questa difficoltà c’è un perché tutto nostro. Deriva dalle cause e dal modo con il quale questo…