Erano anni che ci lavorava, Cesare Grazioli, sulle canzoni italiane. Le scaricava pazientemente da youtube e ne cercava, una per una, le note filologiche (esiste anche una filologia delle canzonette). La sua idea: semplice ed efficace. Portarle in classe - lui insegna al Bus, uno straordinario complesso di scuole superiori di Reggio, massacrato come non pochi dalla Gelmini - e usarle come fonte accattivante, per far studiare gli ultimi centocinquant'anni.

 

Pubblicarle in Italia? difficile. Ci ha pensato Daniel Prevost, del liceo italo-francese di Lione, adattando i pezzi in modo che non ricadano nella tagliola dei diritti di autore. Ecco, di seguito, la presentazione del collega francese, e l'indirizzo del sito "La clé des langues" (interessante, peraltro, per fumetti, letteratura, cinema e arti italiane).

 

"La sequenza di canzoni qui proposte può essere considerata la colonna sonora della storia italiana da metà Ottocento alla fine del Novecento. La scelta, parziale e (inevitabilmente) soggettiva, privilegia il criterio della popolarità: non tutte le canzoni sono di grande pregio (nei testi e/o nella musica), ma erano le più ascoltate, cantate e ballate: perché, ieri più di oggi, si ascoltavano le canzoni soprattutto per cantarle, soli o in gruppo, e/o per ballarle. Molte, oggi dimenticate, sono state a lungo popolarissime; alcune – non necessariamente le migliori – sono celebri in tutto il mondo, in lingua originale o tradotte, e continuano a rappresentare l’immagine dell’Italia (per tradizione, il Paese del “bel canto”), come i prodotti del made in Italy: la cucina, la moda e la Ferrari"

 

Buon lavoro, ma soprattutto, buon divertimento.

 

http://cle.ens-lyon.fr/italien/l-italia-in-musica-indice-162864.kjsp?RH=CDL_ITA110500

 

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