*Su queste fonti HL propone a breve un laboratorio per le scuole superiori di primo e secondo grado
di Antonio Prampolini
Indice
1. La "fotografia documentaria" e il movimento per le riforme sociali
2. Il progetto fotografico di Roy Stryker e la Farm Security Administration
(FSA)
Fig.1: famiglia boema impegnata nella produzione di sigarette in un quartiere di NewYork - fotografia di Jacob Riis (1890). Fonte1. La "fotografia documentaria" e il movimento per le riforme sociali
In America (Stati Uniti), già prima degli Anni Trenta e del New Deal roosveltiano, la "fotografia documentaria" (Documentary Photography) aveva affrontato, a cavallo tra '800 e '900, tematiche sociali contribuendo a promuovere interventi normativi a favore delle classi più disagiate1.
La rapida industrializzazione dell'economia americana, accompagnata da una immigrazione di massa e da una crescente urbanizzazione, aveva prodotto nelle fabbriche un allungamento degli orari di lavoro e salari infimi, e nelle città aveva costretto gli immigrati a vivere in abitazioni sovraffollate e malsane2. Il conseguente disagio sociale aveva favorito la nascita e la diffusione di un movimento riformatore e progressista che chiedeva alla politica locale e nazionale interventi normativi3.
La "fotografia documentaria" (unitamente alle moderne tecnologie di stampa) fornì a questo movimento un potente linguaggio visivo che, con prove tangibili, fece conoscere all'opinione pubblica i gravi problemi che affliggevano la società americana in un'epoca di grande sviluppo economico e di iniqua concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi.
Nell'ambito del movimento riformatore e progressista, Jacob Riis e Lewis W. Hine si servirono della fotografia per documentare il malessere sociale nell'America opulenta tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.
Fig.2: bambini al lavoro in un cotonificio a Newton NC - fotografia di Lewis W. Hine (1908). FonteJacob Riis e Lewis W. Hine
Jacob Riis (1849 - 1914) indagò in particolare le condizioni abitative degli immigrati a New York4. L'uso del flash negli scatti fotografici gli permise di catturare immagini realistiche e drammatiche degli interni dei tuguri dove vivevano con le loro famiglie. Fotografò i bambini delle baraccopoli, costretti a lavorare in ambienti malsani per lunghe ore, e i senza tetto, verso i quali egli si sentiva solidale avendo sperimentato come immigrato la loro condizione.
Riis svolse un'intensa attività informativo-propagandistica per proporre soluzioni pratiche e normative ai problemi sociali oggetto delle sue indagini. Organizzò conferenze, pubblicò articoli e libri dove le immagini fotografiche rendevano più incisive le sue parole di denuncia5.
Lewis W. Hine (1874-1940) era un sociologo e pedagogista che credeva nella "fotografia documentaria" come mezzo per promuovere le riforme sociali in una America che sfruttava gli immigrati e i più deboli6. Partecipò come fotografo allo studio sociologico sulle condizioni di lavoro e di vita degli operai delle acciaierie di Pittsburgh (The Pittsburgh Survey, 1907-1908)7.
Per conto del "National Child Labor Committee" Hine svolse un'indagine sul lavoro minorile nell'industria americana (nelle fabbriche tessili in particolare). Fotografò diverse realtà dove i bambini e le bambine lavoravano in condizioni inaccettabili8.
Le sue fotografie contribuirono alla formazione di una opinione pubblica favorevole all'approvazione di una legislazione sociale per la tutela dei minori9.
Per Hine, la "fotografia documentaria" non era solo un metodo scientifico di indagine, ma anche, e soprattutto, un mezzo per comunicare in modo nuovo ed efficace i problemi della società. Non doveva limitarsi alla semplice registrazione-informazione di fatti/eventi, ma creare una relazione empatica con la gente in grado di coinvolgerla emotivamente.
Tra i periodici del movimento riformista, "The Survey" (una rivista incentrata sulle questioni sociali e civiche della Charity Organization Society di New York10) si distinse all'inizio Novecento per un uso sistematico della fotografia documentaria.
Il primo numero uscì nel 1909 e, a partire dal 1921, la rivista fu arricchita da un supplemento mensile "Survey Graphic" che dava maggiore importanza alla combinazione di testo e immagini per affrontare gli argomenti trattati11.
Sotto la direzione di Paul U. Kellogg12, la rivista utilizzò fotografie di grande impatto, per promuovere cambiamenti in senso progressista della società, avvalendosi in particolare della collaborazione di Lewis Hine. Negli anni Trenta la rivista pubblicherà molte delle fotografie della Farm Security Administration (FSA) sulla povertà del mondo rurale americano e sulla politica sociale del New Deal13.
Fig. 3: Roy Striker (a destra) insieme ai fotografi della Farm Security Administration (FSA). Fonte2. Il progetto fotografico di Roy Stryker e la Farm Security Administration (FSA)
Roy Emerson Stryker (1893–1975) era un docente di economia alla Columbia University quando, nel 1935, accettò l'offerta di Rexford Guy Tugwell, sottosegretario all'Agricoltura e membro del "Brain Trust" del presidente Franklin Delano Roosvelt, di dirigere la sezione fotografica (Historical Section) della Resettlement Administration (RA)14.
La RA era una agenzia governativa del "New Deal" creata per aiutare le famiglie rurali impoverite a causa della crisi economica e climatica ("Dust Bowl", tempeste di polvere) e spesso costrette ad abbandonare le loro terre e le loro case15. L'aiuto consisteva nel trasferimento-reinsediamento (resettlement) degli agricoltori in zone agricole più fertili e produttive di quelle di provenienza (colpite dalla siccità e da un eccessivo sfruttamento dei terreni), nell'assistenza tecnica e finanziaria alle loro imprese, nella realizzazione di progetti di conservazione del territorio.
Fig. 4: Dorothea Lange, autoritratto, febbraio 1936 (California). FonteStryker era un convinto sostenitore dell'utilità della "fotografia documentaria" negli studi e nelle indagini economico-sociali. Come i pionieri Jacob Riis e Lewis Hine, credeva nella capacità della fotografia di influire sull'opinione pubblica e sulla classe politica per realizzare riforme. Dal 1935 al 1937 lavorò intensamente all'organizzazione e poi alla gestione della sezione fotografica della Resettlement Administration; sezione che, sempre sotto la sua direzione, continuò ad operare dal 1937 al 1942, ampliando e potenziando la sua attività di documentazione (non limitata solo alle zone agricole ma estesa anche ai centri urbani), nella Farm Security Administration (FSA). La FSA aveva ereditato le finalità della Resettlement Administration dedicandosi in particolare all'erogazione di prestiti, per consentire ai contadini privi di mezzi economici l'acquisto di piccole proprietà produttive, di macchinari agricoli e di bestiame per l'allevamento, e all'assistenza socio-sanitaria delle famiglie rurali16.
Stryker selezionò i fotografi scegliendo, tra i professionisti americani, quelli che erano dotati di una particolare sensibilità verso i temi sociali. Era solito organizzare periodiche riunioni in cui forniva ai fotografi dettagliate informazioni geografiche e storiche sui territori da visitare, insieme a "sceneggiature di ripresa" in cui delineava il tipo di immagini che riteneva potessero essere più significative per rappresentare una determinata realtà.
Alla realizzazione di quello che è doveroso chiamare "progetto Stryker" parteciparono fotografi della statura professionale di Dorothea Lange, Arthur Rothstein, Walker Evans.
Fig. 5: Arthur Rothstein, autoritratto, 1938. FonteDorothea Lange, Arthur Rothstein e Walker Evans
Dorothea Lange svolse un ruolo importante nel documentare le condizioni di vita dei contadini che avevano perso la proprietà delle loro terre e delle loro case e dei braccianti, costretti ad emigrare da uno stato all'altro dell'Unione alla disperata ricerca di un lavoro e di un ricovero17. Una sua fotografia, Migrant Mother, che ritraeva una povera bracciante in un accampamento di fortuna con i suoi figli a Nipomo in California, divenne una icona della Grande Crisi18.
Primo fotografo assunto da Stryker, Arthur Rothstein aveva fotografato dal 1935 al 1940 gli effetti devastanti della perdurante siccità che aveva colpito in particolare le "Great Plains". A lui si devono immagini iconiche come le due fotografie scattate nel 1936: "In fuga da una tempesta di polvere" (Fleeing a Dust Storm) , che ritraeva un contadino e i suoi due figli mentre correvano in cerca di un riparo durante una tempesta di polvere nella contea di Cimarron in Oklahoma, e "Teschio di bue" (Steer Skull), che simboleggiava la siccità nelle Badlands del South Dakota19.
Walker Evans si distinse dagli altri fotografi per un approccio documentario "poetico", meno drammatico e allo stesso tempo meticoloso nel ritrarre soggetti concreti20. Nutriva un particolare interesse per la "architettura vernacolare" nei territori che visitava. Le sue fotografie sui fittavoli dell'Alabama furono utilizzate dallo scrittore James Agee nel libro Let Us Now Praise Famous Men pubblicato nel 194121.
Fig. 6: Walker Evans, autoritratto, 1937. Fonte.I fotografi diretti da Stryker nelle due agenzie governative (Resettlement Administration e Farm Security Administration) scattarono tra il 1935 e il 1942 migliaia di fotografie che andarono a formare una grande collezione di immagini utilizzata per scopi sia informativi che propagandistici: documentare, da un lato, il malessere e la povertà degli agricoltori (piccoli proprietari, fittavoli e braccianti) negli anni della Grande Crisi e, dall'altro, mostrare gli interventi economico-sociali del governo federale per affrontare il problema22. Le fotografie, diffuse attraverso i giornali, le riviste, le mostre itineranti, contribuirono a creare un'opinione pubblica favorevole alle politiche del New Deal roosveltiano23.
Stryker organizzò le fotografie in un archivio e, consapevole della sua importanza anche a fini storici, si impegnò perché fosse trasferito presso la Library of Congress24.
Fig. 7: Cataloghi della collezione fotografica FSA della Library of Congress (1941). Fonte3. La collezione FSA della Library of Congress e la piattaforma digitale per l'uso didattico delle fotografie
La Library of Congress ha provveduto a scansionare il patrimonio fotografico della Farm Security Administration - FSA (1935-1942), a cui era stato aggiunto anche quello dell'Office of War Information - OWI (1942-1944)25, creando una vasta collezione digitale di circa 175.000 immagini che ritraggono l'America dagli anni della Grande Crisi e del New Deal a quelli della Seconda Guerra Mondiale26.
Il sito web della Library of Congress permette di accedere liberamente alla Collezione FSA/OWI .
Con lo scopo di agevolare la ricerca delle fotografie della collezione e, soprattutto, il loro utilizzo didattico per lo studio della storia americana, è stata creata la piattaforma web Photogrammar27. Gestita dal Digital Scholarship Lab e dal Distant Viewing Lab dell'Università di Richmond, la piattaforma permette di visualizzare le immagini mediante mappe geografiche e tematiche interattive e di esplorare la collezione per data o per singolo fotografo, fornendo accesso a biografie e storie orali. Dalla homepage gli utenti possono attivare le diverse funzioni offerte dalla piattaforma: Themes (The Land, Work, People, ...); Maps: Counties; Maps: Cities & Towns; Photographers. È sempre possibile effettuare ricerche con parole chiave. La funzione Search propone un campo di testo assistito da liste (Fotografi, Stati/Contee, Temi).
La piattaforma è collegata a un atlante della storia degli Stati Uniti, American Panorama, che propone innovative tecniche di mappatura interattiva.
Grazie a Photogrammar gli insegnati, gli studenti e tutti gli interessati alla storia americana possono oggi esplorare e utilizzare in modo agevole e proficuo la collezione FSA/OWI, frutto del più grande e importante progetto di "fotografia documentaria" del Novecento (il progetto diretto da Roy Stryker). Un ricco patrimonio visivo che, data la sua dimensione e complessità, era destinato ad essere consultato solo dagli specialisti.
Note
1 Sulla fotografia documentaria: Documentary Photography; Paiva Susana, Documentary Photography; Szto Peter (2008), Documentary Photography in American Social Welfare History: 1897-1943, in «The Journal of Sociology & Social Welfare», Vol. 35, Iss. 2, Article 6.
2 Sull'economia e sulla società in America a cavallo tra Ottocento e Novecento: le schede riassuntive con le relative risorse didattiche della Library of Congress: Rise of Industrial America, 1876-1900; Progressive Era to New Era, 1900-1929.
3 Sul movimento riformatore e progressista in America tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento: Progressivism. Political and Social-Reform Movement e The Progressive Era Key Facts.
4 Su Jacob Riis e le sue fotografie: Jacob Riis. Danish-American Photographer; Halpern Rick (2021), The Birth of Documentary Photography: Jacob Riis and Lewis Hine; la voce Riis Jacob nell'enciclopedia online https://www.encyclopedia.com/ e la voce dell'edizione inglese di Wikipedia, Jacob Riis; le fotografie in Wikimedia Commons: Category: Jacob Riis.
5 Tra le pubblicazioni di Jacob Riis segnaliamo, digitalizzate dal Progetto Gutemberg EBook: How the Other Half Lives (1890) e The Children of the Poor (1892); The Battle with the Slums (1902). È sempre possibile tradurre automaticamente i testi in lingua italiana con Google Translate.
6 Per un approfondimento sulla vita e la produzione fotografica di Lewis W. Hine: la voce dell'edizione inglese di Wikipedia Lewis Wickes Hine e la voce Hine Lewis dell'enciclopedia online encyclopedia.com; la biografia, corredata da numerose fotografie, Lewis Wickes Hine, University of Illinois; le fotografie in Wikimedia Commons: Category:Photographs by Lewis Hine.
7 Cfr. The Pittsburgh Survey; The Pittsburgh Survey.
8 Cfr. Teaching With Documents: Photographs of Lewis Hine: Documentation of Child Labor.
9 Schuman Michael (2017), History of child labor in the United States - part 1: little children working e part 2: the reform movement, in «Monthly Labor Review», U.S. Bureau of Labor Statistics, January 2017.
10 Cfr. Charity Organization Society of New York City: A Brief History.
11 Cfr. The Survey. Archives 1909-1952.
12 Cfr. Paul U. Kellogg (1879-1958) — Journalist, Editor, and Social Reformer.
13 Finnegan Cara (2000), Social Engineering, Visual Politics and the New Deal: FSA Photography in Survey Graphic, in «Rhetoric & Public Affairs», Vol. 3, No. 3, pp. 333-362.
14 Per informazioni biografiche su Roy Emerson Stryker: The Photographers: Roy E. Stryker; Roy Stryker; Roy Stryker and the photographers of the New Deal. Su Rexford Guy Tugwell: la voce relativa in Wikipedia edizione in lingua inglese.
15 Sull'attività della Resettlement Administration (RA): la voce relativa in Wikipedia edizione in lingua inglese. Per un quadro sintetico della Grande Crisi, dei suoi effetti sull'agricoltura americana e delle politiche assistenziali del New Deal: le voci dell'Enciclopedia Britannica: Great Depression e New Deal; le voci On The Farm e Farm Relief 1929-1941. Sul fenomeno delle tempeste di polvere che avevano colpito negli anni Trenta le "Great Plains" meridionali degli Stati Uniti, rendendo incoltivabili vaste aree agricole: la voce Dust Bowl 1931-1939.
16 Sulla Farm Security Adminstration (FSA): le voci relative in Wikipedia edizione in lingua inglese.
17 Su Dorothea Lange (1895-1965) e le sue fotografie: la voce relativa di Wikipedia edizione in lingua inglese; Guide to the Lange (Dorothea) Collection 1919-1965, Online Archive of California (OAC). Lo scrittore John Steinbeck utilizzò le fotografie della Lange per illustrare i suoi articoli sui lavoratori migranti nella Central Valley della California, pubblicati nell'ottobre del 1936 dal The San Francisco News (The Harvest Gypsies). Nel 1939 Dorothea Lange realizzò, con la collaborazione dell'economista Schuster Taylor, un importante libro fotografico sui movimenti migratori nell'America rurale degli anni '30: An American exodus: a record of human erosion (Reynal & Hitchcock, 1939, New York).
18 Sulla fotografia "Migrant Mother": la voce relativa in Wikipedia edizione in lingua inglese; Dorothea Lange's "Migrant Mother" Photographs in the Farm Security Administration Collection, Library of Congress.
19 Su Arthur Rothstein (1915-1985) e la sua produzione fotografica: la voce relativa in Wikipedia edizione in lingua inglese e le immagini in Wikimedia Commons (in particolare. Farmer and Sons Walking in the Face of a Dust Storm e The bleached skull of a steer on the dry sun-baked earth of the South Dakota Badlands).
20 Su Walker Evans (1903–1975) e la voce relativa in Wikipedia edizione in lingua inglese.
21 Cfr. Let Us Now Praise Famous Men ("Sia lode ora a uomini di fama"); Walker Evans: photographs from the let us now praise famous men project.
22 Meyer Chris (2009), The FSA Photographs: Information, or Propaganda?, Boston University; Carlebach Michael L. (1988), Documentary and Propaganda: The Photographs of the Farm Security Administration, in «The Journal of Decorative and Propaganda Arts»; Szto Peter (2008), Documentary Photography in American Social Welfare History: 1897-1943, cit., in particolare i capitoli "The New Deal and the Documentary Approach" e "The Documentary Approach: Propaganda or Persuasion?" pp. 103-108.
23 Le fotografie venivano pubblicate da quotidiani come il New York Times, da riviste di scienze sociali come Survey Graphic e da riviste illustrate come Life. Apparvero persino alla Esposizione Universale del 1939 a New York.
24 Sull'organizzazione e classificazione delle fotografie dell'archivio FSA: Sears Elisabetta (2014), American Iconography: Assessing FSA Photographs, 1945, in «Visual Resources» 30/3, pp. 239-254.
25 Anche la sezione fotografica dell'Office of War Information era stata organizzata e diretta da Roy Stryker.
27 «Perché "Photogrammar"? Il nome unisce due parole, fotografia e grammatica, per indicare come il progetto offra nuovi modi di leggere, vedere e osservare la fotografia. Il nome è stato ispirato da opere come quelle di Roland Barthes, noto per la semiotica e la teorizzazione della fotografia, insieme a quelle di Jacque Bertrand e Leland Wilkinson, noti per aver sviluppato un linguaggio che spiega come la visualizzazione dei dati crea significato, spesso definito "grammatica della grafica". Il nome sottolinea la combinazione di teoria della fotografia e visualizzazione dei dati».



