Autore: Antonio Brusa
Ecco una bellissima serie di suggerimenti per "supportare" l'insegnamento del medioevo. Attenzione: non "per insegnare". Infatti mancano alcuni elementi chiave, fra i quali la questione della costruzione di quadri concettuali che permettano ad allievi di diverse età di comprendere il periodo, di immaginare quelle società e le loro principali trasformazioni.
Se teniamo presenti queste avvertenze, è una bella lista di cose, che si possono cominciare a fare a partire dai cinque anni. In piena rispondenza con i nuovi programmi che, come purtroppo in molti continuano a non sapere, permette di costruire un primo ciclo storico di cinque anni, che comprende la scuola dell'infanzia e i primi tre anni delle elementari. Sono, come vedrete, attività che impegnano la manualità (disegnare, costruire, colorare ecc). Questo in piena rispondenza alle modalità empiriche dei sistemi educativi anglosassoni. Non ci sono, dunque, attività che impegnano la strumentazione concettuale: andranno costruite e progettate, per completare il quadro di una "storia per i più piccini".
In linea, ancora, con le ideologie formative anglosassoni (qualcuno ricorderà l'organizzazione delle antiche linee di sviluppo), si riservano ai ragazzi più grandi i ragionamenti astratti, del tipo "discutere di teologia". Sappiamo da altre esperienze (la prima potrebbe essere Philosophy for children) che si può fare qualcosa del genere anche per i più piccini.
Detto questo, e con queste precauzioni, un ottimo elenco di buone pratiche, che ci fa sognare un'Italia nella quale i docenti universitari non disdegnigno un rapporto di lavoro con la scuola dell'infanzia e primo elementare.