Passatempo, 5 febbraio
In questo imperversare di giornate della memoria e di anniversari, passa sotto silenzio il cinquantenario della nascita della scuola media unica. Se ne ricorda giusto il Cidi, che ha messo a disposizione una bella pagina di contributi, dalla quale ho ricavato la vignetta di Staino. Quella riforma interessa anche la formazione storica dei cittadini italiani. Per la prima volta gli allievi italiani poterono avvicinarsi ad una storia un po' più scientifica degli aneddoti e delle moralità, che caratterizzavano l'insegnamento nelle elementari. Nacquero i primi manuali con i documenti: il Brancati, il Di tondo-Guadagni. Opere che restarono in commercio per decenni. Si cominciò a parlare di laboratori e di ricerca in classe e, alla fine di quel decennio, Giuseppe Recuperati, storico dell'Università di Torino, produsse il primo documento importante di didattica della storia. Scrisse che per insegnare bene occorreva fare riferimento alla ricerca. Sembrò a molti un'eresia. E molti hanno continuato a pensarlo, anche nei decenni successivi. Sicuramente fra questi c'è la Gelmini, la quale si è fatta un vanto di cancellare questo mezzo secolo di vita e di innovazioni.