di Antonio Prampolini

 

Indice

1. La Settimana Incom e la nuova immagine dell’America

2. La rappresentazione della politica: Alcide De Gasperi, la Democrazia Cristiana e i viaggi negli Stati Uniti

3. Il Treno dell’amicizia e il documentario Thanks America!

3.1. Il Treno dell'amicizia arriva in italia

3.2. L’Italia povera ringrazia la ricca America

4. Il Piano Marshall

4.1. Il piano Marshall e la propaganda in Italia

5. La Settimana Incom nell’archivio storico online dell’Istituto Luce

Note

 

CINEGIORNALI INCOM IMMAGINE 1Fig.1: titolo di testa del cinegiornale diretto da Sandro Pallavicini Fonte1. La Settimana Incom e la nuova immagine dell’America

In una Italia sottoposta al controllo degli angloamericani, dove la gente soffriva le conseguenze della guerra e, nel contempo, voleva impegnarsi nella ricostruzione economica, politica e morale del paese, la “Settimana Incom” (il cinegiornale dell’omonima società di produzione)1 esordiva il 15 febbraio del 1946 con un'intervista del suo direttore, Sandro Pallavicini, all’ammiraglio americano Ellery W. Stone, responsabile della Commissione di Controllo Alleata a Roma, sull’entità degli aiuti forniti alla popolazione italiana a partire dal luglio 1943 [codice filmato: I000102]2. All’intervista seguiva la firma degli accordi tra il governo italiano, rappresentato dall’allora presidente del consiglio Alcide De Gasperi, e l'UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration), nella persona del capo della missione italiana, Spurgeon Keeney, per l’urgente fornitura all’Italia di viveri e materie prime [codice filmato: I000103]3.

Nel primo numero della “Settimana Incom” erano già evidenti le principali finalità informativo-propagandistiche che avrebbero caratterizzato i numeri successivi, tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Cinquanta (si veda l’elenco al punto 5 di questo articolo): diffondere una nuova immagine dell’America (Stati Uniti) quale generosa dispensatrice di aiuti e indispensabile alleata nel processo di ricostruzione dell’Italia, dopo essere stata additata, poco tempo prima, come “nemico” dalla propaganda del regime fascista, e dopo che la sua aviazione, durante la guerra, aveva bombardato pesantemente e ripetutamente le città italiane causando gravi danni e lutti4; evidenziare il ruolo centrale del leader della Democrazia Cristiana, Alcide De Gasperi, nella gestione privilegiata dei rapporti con gli Stati Uniti e nella vita politica del paese5.

Negli anni tra il 1946 e il 1951, e in particolare nelle settimane precedenti le elezioni politiche del 18 aprile 1948, furono numerosi i servizi della “Settimana Incom” che mostravano agli italiani la “generosità” di una America prospera e ricca nel fornire aiuti a un paese prostrato dalla guerra (una “generosità”, quella americana, che contrastava con la durezza delle condizioni imposte all’Italia dalle potenze vincitrici nel Trattato di pace firmato a Parigi il 10 febbraio 19476). Gli aiuti consistevano in derrate alimentari, materie prime e combustibili necessari sia per una ripresa del sistema produttivo nazionale che per contenere e governare il malessere sociale in una Italia, assegnata alla sfera di influenza degli Stati Uniti, dove era presente il più grande partito comunista dell’Europa occidentale.

 

CINEGIORNALI INCOM IMMAGINE 2Fig.2: De Gasperi, ai piedi della scaletta dell'aereo che lo porterà negli Stati Uniti, saluta le autorità riunite per salutarlo Fonte2. La rappresentazione della politica: Alcide De Gasperi, la Democrazia Cristiana e i viaggi negli Stati Uniti

Numerosi furono anche i filmati che riprendevano gli eventi pubblici con la presenza di Alcide De Gasperi nelle vesti di presidente del consiglio degli otto governi consecutivi che si erano succeduti dal dicembre 1945 all’agosto 1953 (il quarto governo, in carica dal 1º giugno 1947 al 24 maggio 1948, era quello formato senza la partecipazione dei partiti di sinistra, PCI e PSI, in seguito alla crisi del maggio 1947 che aveva portato alla loro esclusione), e in particolare i suoi viaggi negli Stati Uniti del gennaio 1947 e del settembre 1951 [codici filmato: I004002, I004101, I065202]7.

Molto stretti erano i rapporti tra la Incom e la Democrazia Cristiana di De Gasperi (significativa è la visita di De Gasperi alla Incom, nell’ottobre del 1950, in occasione del cinquecentesimo numero del cinegiornale: codice filmato: I050001). Nel 1948 il senatore democristiano Teresio Guglielmone aveva acquistato il 51% delle azioni della società cinematografica: un assetto proprietario che, insieme agli interventi legislativi a favore dei cinegiornali, contribuì ad accentuare l’impostazione filogovernativa e filoamericana della “Settimana Incom”8.

 

CINEGIORNALI INCOM IMMAGINE 3Fig.3: “Friendship Train” (Treno dell’Amicizia) in sosta in una stazione degli Stati Uniti Fonte3. Il Treno dell’amicizia e il documentario Thanks America!

Nell’ottobre del 1947, il noto giornalista e opinionista americano Drew Pearson ideò ed organizzo, con la collaborazione della moglie Luvie Butler Moore, il Treno dell’amicizia (Friendship Train): un convoglio ferroviario che avrebbe dovuto attraversare gli Stati Uniti per raccogliere donazioni di viveri, vestiario e medicinali da inviare in Italia e in Francia. Lo scopo era duplice, da un lato, dimostrare la generosità degli americani verso gli europei in condizione di povertà a causa della guerra, dall’altro, contribuire ad arginare l’avanzata dei partiti comunisti e socialisti filosovietici nei paesi destinatari delle donazioni9.

Il Treno dell’amicizia, che era partito da Los Angeles il 7 novembre del 1947, completò il proprio viaggio a New York il 19 dello stesso mese. La raccolta ebbe un notevole successo anche grazie ad una efficace campagna pubblicitaria sui giornali e alla radio (l’iniziativa venne definita come «uno dei più grandi progetti mai nati dal giornalismo americano»10.

Privati cittadini, scuole, chiese, aziende e numerose organizzazioni risposero all’iniziativa di Pearson donando grandi quantità di derrate alimentari e generi vari per un valore stimato di circa 40 milioni di dollari di allora.

 

3.1 Il Treno dell’amicizia arriva in Italia

Le donazioni del Treno dell’amicizia arrivarono in Italia via nave nel dicembre del 1947, all’approssimarsi delle feste natalizie, aumentandone così la visibilità e l’effetto propagandistico (anche in chiave politica in attesa delle elezioni del 18 aprile 1948 – le elezioni della vittoria della Democrazia Cristiana di De Gasperi sul Fronte popolare dell’alleanza PCI PSI). Le navi attraccarono in più porti dove si formavano speciali convogli ferroviari con gli aiuti americani, sempre con il nome di “Treno dell’amicizia”, per raggiungere le stazioni delle principali città italiane.

Al Treno dell’amicizia la Incom” dedicò più di un servizio. Nel primo, datato 26 novembre 1947, venivano mostrate al pubblico italiano le immagini, riprese da cineoperatori americani, della partenza del treno da Hollywood con un commento retorico della Incom che ricordava, sia pure in un nuovo clima festoso, sottolineato anche da una musica allegra non militaresca, quelli che accompagnavano il “Giornale Luce” degli anni del fascismo (d’altra parte la voce ufficiale era sempre la stessa, quella di Guido Notari [codice filmato: I009802]11.

In un altro servizio della “Settimana Incom” del 5 dicembre 1947, il Treno dell’amicizia arrivava a Chicago dopo avere attraversato il Midwest per poi raggiungere la Sierra Nevada, accolto nelle stazioni di transito da una coreografia di stampo hollywoodiano dove spiccavano i personaggi tipici del nostro immaginario americano come i cow boys e gli indiani [codice filmato: I010103].

La “Settimana Incom” del 7 gennaio 1948 conteneva un servizio sull’attracco nel porto di Napoli della nave Experia con gli aiuti del popolo americano. Ad accoglierla l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, James Clement Dunn12, l’ideatore del “Treno dell’Amicizia”, Drew Pearson, e un folto pubblico entusiasta e riconoscente. Seguiva un altro filmato sull’arrivo degli aiuti a Roma e sul ricevimento delle autorità americane in Campidoglio alla presenza del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi [codice filmato: I011003].

Il ciclo di servizi dedicati al “Treno dell’Amicizia” terminava con un filmato della “Settimana Incom” del 28 gennaio 1948 che riprendeva i promotori dell’iniziativa in udienza da Pio XII, il quale consacrava con la sua benedizione apostolica l’alleanza “politica” tra gli Stati Uniti, il governo italiano presieduto da Alcide De Gasperi e la Santa Sede (una alleanza che darà i suoi frutti nelle elezioni del 18 aprile) [codice filmato: I011601].

 

CINEGIORNALI INCOM IMMAGINE 4Fig.4: sottoscrizione per la realizzazione del documentario "Thanks America!" Fonte3.2 L’Italia povera ringrazia la ricca America

Per ringraziare gli americani degli aiuti del “Treno dell’Amicizia”, ma soprattutto per prolungare in Italia l’effetto propagandistico di quell’iniziativa fino alle imminenti elezioni politiche, la Incom progettò e realizzò in brevissimo tempo un documentario da proiettare nelle sale cinematografiche americane. Le spese per la produzione del documentario dal titolo “Thanks America!” furono sostenute da una raccolta popolare di fondi. La raccolta venne promossa con una moderna e intelligente campagna pubblicitaria che, tramite la stampa («Il Tempo» e «L’Europeo») e i cinegiornali, invitava gli italiani a sottoscrivere l’iniziativa della Incom versando anche poche lire [codici filmato: I011103, I011203, I011303, I011704, I014005].

Il documentario era un cortometraggio della durata di 26 minuti in bianco e nero, in lingua inglese (la voce fuori campo era quella di Orson Welles), diretto da Domenico Paolella13. Dopo avere rievocato il sacrificio dei soldati americani nella guerra (le prime immagini mostravano i resti delle imbarcazioni impiegate nello sbarco alleato sulle spiagge italiane e le croci dei caduti nei cimiteri militari) e il contributo degli italiani alla lotta di liberazione del proprio paese, il documentario ripercorreva le tappe del “Treno dell’amicizia” nella raccolta degli aiuti in America e quelle della loro distribuzione in Italia. Il documentario si chiudeva con un mercantile americano (“Friendship Cargo”) che salpava dal porto di Napoli per fare rientro negli Stati Uniti, portando con se il saluto e il grazie degli italiani per gli aiuti ricevuti [codice filmato: D021101].

L’immagine dell’Italia che il documentario proponeva agli americani era quella di un paese impoverito dalla guerra ma desideroso di impegnarsi nella ricostruzione della sua economia e nel rinnovamento in senso democratico delle sue istituzioni politiche nel quadro di una ripresa degli scambi internazionali e di una solida alleanza con gli Stati Uniti. Volutamente venivano taciute le responsabilità dell’Italia nella Seconda guerra mondiale. Il fascismo era solo una parentesi, un corpo estraneo da dimenticare nella storia italiana del Novecento.

 

CINEGIORNALI INCOM IMMAGINE 5Fig.5: poster di propaganda del Piano Marshall (1950) Fonte4. Il Piano Marshall

Il Piano Marshall (ERP – European Ricovery Program), il vasto programma di aiuti e incentivi economici ai paesi dell’Europa occidentale, tra cui l’Italia, approvato dagli Stati Uniti nella primavera del 1948, era stato accompagnato negli anni della sua realizzazione da una vasta e articolata attività propagandistica14.

La propaganda del Piano Marshall aveva tre obiettivi di fondo: informare gli europei sugli aspetti economico-finanziari del piano e sui progetti realizzati o in corso di realizzazione; combattere l’ideologia comunista e le forze politiche e sindacali che la sostenevano (in anni in cui la “Guerra fredda” si stava affermando nei rapporti tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica coinvolgendo anche i loro alleati)15; promuovere nei paesi aderenti lo stile di vita degli americani.

All’ECA (Economic Cooperation Administration), il braccio operativo del Piano Marshall con sede a Parigi, era stato affidato il compito di organizzare la propaganda, utilizzando la stampa, la radio e il cinema. A tal fine l’ECA si servì sia di proprie strutture che di società indipendenti, producendo, dal 1948 al 1952, migliaia di comunicati, pubblicazioni, manifesti e fotografie, centinaia di programmi radiofonici, decine di cinegiornali e documentari, allestendo numerose mostre.

 

4.1 Il piano Marshall e la propaganda in Italia

In Italia la propaganda del Piano Marshall, diretta dal giornalista Andrew Berding, capo della Divisione Informazioni dell'ECA di Roma, era stata particolarmente intensa. Le linee guida seguite dalla divisione erano state illustrate dallo stesso Berding in una relazione redatta per il Congresso degli Stati Uniti, dove si affermava che la propaganda del Piano Marshall, per essere efficace, doveva basarsi su di una comunicazione estesa e capillare, vicina alla gente, capace di utilizzare tutti i media, sia tradizionali che moderni, per convincere gli europei della bontà del piano americano nella prospettiva di un reale miglioramento delle loro condizioni di vita.

Il cinema, con la produzione di documentari e cinegiornali (non esisteva ancora la televisione), fu uno dei mezzi principali di cui si servì la propaganda del Piano Marshall sia in Europa che in Italia, dove la Incom svolse un ruolo importante con i suoi cinegiornali.

La “Settimana Incom” del 18 luglio 1947 mostrava le immagini dell’inaugurazione a Parigi della Conferenza per la Cooperazione Economica Europea (OECE) tra i paesi interessati ad aderire al Piano Marshall (l’Italia era rappresentata dal ministro degli esteri Carlo Sforza)16. Il servizio sottolineava il ritorno dell’Italia, ora repubblica, nel consesso delle nazioni «desiderose di contribuire alla pacificazione dell’Europa» [codice filmato: I006802].

Alla presentazione del Piano Marshall, da parte dello stesso ideatore, di fronte alla Commissione Affari Esteri del senato americano era dedicato un servizio del cinegiornale del 12 febbraio 1948. Il generale George Marshall, segretario di stato, poneva in termini perentori il dilemma dell’America del dopoguerra: aiutare l’Europa a superare le gravi difficoltà causate dal conflitto mondiale o subire le conseguenze economiche e politiche del suo collasso [codice filmato: I012102].

La “Settimana Incom” del 14 aprile 1948 comprendeva un servizio sulla firma da parte del presidente Truman del decreto che completava l’iter legislativo del Piano Marshall (3 aprile 1948) [codice filmato: I014302]. L’Italia lo sottoscriverà nel luglio dello stesso anno [codice filmato: I016901]. A ottobre arrivava in Italia, per una visita di stato, George Marshall; erano previsti incontri con Einaudi e De Gasperi [codice filmato: I020202].

Tra il 1948 e il 1951 la Incom dedicò diversi servizi al contributo del Piano Marshall alla ricostruzione dell’economia italiana; alcuni riguardavano le mostre in cui venivano pubblicizzati i progetti e le opere finanziati dal piano [codici filmato: I023602, I05180].

Nei cinegiornali della Incom solo notizie positive ed entusiastiche sul Piano Marshall, nella consapevolezza della necessità ineludibile del ricorso agli aiuti americani per la ricostruzione del paese. Nessun riferimento alle critiche dei partiti della sinistra (PCI e PSI) nei confronti del Piano Marshall17. Così come non veniva evidenziata nei rapporti internazionali la forte opposizione dell’Unione Sovietica che porterà al suo rifiuto del piano americano (rifiuto imposto da Stalin anche agli altri paesi dell’Europa dell’Est)18. La “Settimana Incom”, negli anni dal 1946 al 1951, pur non nascondendo la sua scelta di campo filoamericana e filoatlantica, si teneva lontana dalle grandi questioni ideologiche (capitalismo vs comunismo) e dalla contrapposizione Est-Ovest, preferiva adottare un atteggiamento apparentemente equidistante nell’auspicio di una pacifica cooperazione tra gli stati per la soluzione dei problemi del dopoguerra.

 

5. La Settimana Incom nell’archivio storico online dell’Istituto Luce

L’archivio storico online dell’Istituto Luce permette di accedere al Repertorio Incom (1946-1963), un vasto e articolato fondo che comprende i cinegiornali prodotti dalla società cinematografica diretta da Sandro Pallavicini.

Ecco quelli che potrebbero interessare le scuole, per una comprensione più approfondita e viva degli anni dell’immediato dopoguerra. Sono elencati in ordine cronologico dal 1946 al 1951.

 

• Gli aiuti americani all’Italia e i viaggi in America di Alcide De Gasperi

- A colloquio con l'ammiraglio Stone, Settimana INCOM n. 00001, 15/02/1946 [codice filmato I000102];

- La firma del trattato tra il Governo italiano e l'UNRRA, Settimana INCOM n. 00001, 15/02/1946 [codice filmato: I000103];

- Ospiti d'eccezione. Hoover a Roma, Settimana INCOM n. 00007, 01/04/1946 [codice filmato I000701];

- Un'associazione di privati americani e di italo americani dona trenta autoambulanze alla CRI, Settimana INCOM n. 00013, 24/05/1946 [codice filmato I001301];

- Amicizia italo-americana. Il pacco C.A.R.E., Settimana INCOM n. 00018, 27/07/1946 [codice filmato I001802];

- Aiuti all'Italia per il patrimonio zootecnico, Settimana INCOM n. 00020, 22/08/1946 [codice filmato I002003];

- Aiuti all'Italia. Accordi per i residuati di guerra, Settimana INCOM n. 00023, 13/09/1946 [codice filmato I002303];

- Vita politica. De Gasperi parte per gli Stati Uniti, Settimana INCOM n. 00040, 09/01/1947 [codice filmato I004002];

- Amicizia italo americana. Il viaggio di De Gasperi negli Stati Uniti, Settimana INCOM n. 00041, 16/01/1947 [codice filmato I004101];

- Amicizia italo-americana. Arrivo di navi "liberty", Settimana INCOM n. 00043, 30/01/1947 [codice filmato I004302];

- Aiuti all’Italia. Gli accordi post UNRRA. Fondo americano per la ricostruzione dell'Italia, Settimana INCOM n. 00066, 10/07/1947 [codice filmato I006601];

- Aiuti post-UNRRA. Grano americano arriva a Napoli, Settimana INCOM n. 00078, 17/09/1947 [codice filmato I007801];

- America il treno dell'amicizia, Settimana INCOM n. 00098, 26/11/1947 [codice filmato I009802];

- Solidarietà americana attraverso gli Stati Uniti col treno dell'amicizia, Settimana INCOM n. 00101, 05/12/1947 [codice filmato I010103];

- Dal cuore degli americani agli italiani il treno dell'amicizia, Settimana INCOM n. 00110, 07/01/1948 [codice filmato I011003];

- Aiuti americani all'Italia. Il treno dell’amicizia. Thanks America, documentario INCOM, Settimana INCOM n. 00111, 09/01/1948 [codice filmato I011103];

- Aiuti americani all'Italia. Il treno dell’amicizia. Thanks America, documentario INCOM, Settimana INCOM n. 00112, 14/01/1948 [codice filmato I011203];

- Aiuti americani all'Italia. Il treno dell’amicizia. Thanks America, documentario INCOM, Settimana INCOM n. 00113, 16/01/1948 [codice filmato I011303];

- Il Papa riceve i promotori del treno dell’amicizia, Settimana INCOM n. 00116, 28/01/1948 [codice filmato I011601];

- Aiuti americani. Pacchi C.A.R.E.. Thanks America, documentario INCOM, Settimana INCOM n. 00117, 30/01/1948 [codice filmato I011704];

- Solidarietà americana arriva la 400^ nave AUSA, Settimana INCOM n. 00130, 12/03/1948 [codice filmato I013002];

- Aiuti americani per il patrimonio zootecnico, Settimana INCOM n. 00132, 19/03/1948 [codice filmato I013204];

- Solidarietà americana, la "centrale" dell'assistenza a Roma, Settimana INCOM n. 00138, 02/04/1948 [codice filmato I013802];

- Lavoro e assistenza, il fondo lire AUSA, Settimana INCOM n. 00139, 03/04/1948 [codice filmato I013903];

- Aiuti americani è arrivata la 500^ nave AUSA, Settimana INCOM n. 00140, 08/04/1948 [codice filmato I014003];

- Nel mondo del cinema il nostro film "thanks America", Settimana INCOM n. 00140, 08/04/1948 [codice filmato I014005];

- Per le prestazioni dei prigionieri italiani 4.300.000 dollari versati dagli Stati Uniti, Settimana INCOM n. 00141, 09/04/1948 [codice filmato I014102];

- Assistenza sanitaria, 10.000. tonnellate di medicinali, Settimana INCOM n. 00146, 17/04/1948 [codice filmato I014603];

- Inaugurazione dell'Istituto "Roosevelt", costruito con il sostegno economico degli operai americani, Settimana INCOM n. 00175, 29/07/1948 [codice filmato I017501];

- Solidarietà Italo-Americana, uno spazzaneve per Capracotta, Settimana INCOM n. 00393, 20/01/1950 [codice filmato I039302];

- Alloggi U.N.R.R.A.. Visita nel Veneto, Settimana INCOM n. 00408, 24/02/1950 [codice filmato I040801];

- Solidarietà americana. Giocattoli per i bambini italiani, Settimana INCOM n. 00422, 30/03/1950 [codice filmato I042202];

- De Gasperi in viaggio verso l'America, Settimana INCOM n. 00644, 13/09/1951 [codice filmato I064402];

- Washington. De Gasperi parla davanti ai due rami del Congresso, Settimana INCOM n. 00649, 27/09/1951 [codice filmato I064901];

- Il viaggio di De Gasperi in America. Servizio particolare INCOM, Settimana INCOM n. 00652, 04/10/1951 [codice filmato I065202].

 

•  Il Piano Marshall (ERP): informazione e propaganda

- Per il piano Marshall. Conferenza di Parigi, Settimana INCOM n. 00068, 18/07/1947 [codice filmato I006802];

- Senato degli Stati Uniti. Discorso di George Marshall, Settimana INCOM n. 00121, 12/02/1948 [codice filmato I012102];

- Aiuti americani all'Europa. Truman firma il decreto, Settimana INCOM n. 00143, 14/04/1948 [codice filmato I014302];

- Piano Marshall in atto. Arrivi di navi a Genova, Settimana INCOM n. 00160, 03/06/1948 [codice filmato I016002];

- Firma a Palazzo Chigi degli accordi relativi al piano Marshall. Arrivo in Italia dell'amministratore del piano, James Zellerbach, Settimana INCOM n. 00169, 8/07/1948 [codice filmato I016901];

- Giunge a Ciampino George Marshall, in visita in Italia, Settimana INCOM n. 00202, 22/10/1948 [codice filmato I020202];

- Ricostruzione europea. Mostra ERP a Napoli, Settimana INCOM n. 00236, 12/01/1949 [codice filmato I023602];

- Costruzione e riparazione di nuove navi nel porto di Trieste grazie ai contributi dei fondi ERP, Settimana INCOM n. 00250, 11/02/1949 [codice filmato I025001];

- Presenti De Gasperi e vari ministri italiani e autorità statunitensi si tiene a Roma un ricevimento per festeggiare il primo anno di attuazione in Italia del piano ERP, Settimana INCOM n. 00274, 08/04/1949 [codice filmato I027401];

- Venezia. Proveniente da Parigi, Hoffman, amministratore dell'ECA, discute con De Gasperi e Pella i preventivi del Piano Marschall per gli anni 1949/1950, Settimana INCOM n. 00329, 25/08/1949 [codice filmato I032901];

- Aiuti americani. Duemillesima nave ERP, Settimana INCOM n. 00413, 09/03/1950 [codice filmato I041301];

- Alla presenza dell'ambasciatore Dunn e di autorità italiane e statunitensi, si apre a Roma la mostra "Città dell'ERP" con opere e progetti frutto dei contributi del piano Marshall, Settimana INCOM n. 00518, 22/11/1950 [codice filmato I051801];

- Porto di Trieste. Varo della motonave "Augustus" nata grazie ai contributi messi a disposizione dallo Stato e dal fondo ERP. Madrina del varo Francesca De Gasperi, Settimana INCOM n. 00520, 24/11/1950 [codice filmato I052001].

 


Note

1  Sulla storia della Incom e del suo cinegiornale: Fiamma Lussana, Italia in bianco e nero. Politica, società, tendenze di consumo nel cinegiornale “La Settimana INCOM", Carocci, Roma, 2022; Patrizia Cacciani, Il cinegiornale, il rotocalco, la scrittrice…una storia italiana, 14/10/2019; Antonella Pagliarulo, Pallavicini Sandro, «Dizionario Biografico degli Italiani», vol. 80, Treccani, 2014; Giulia Mazzarelli, L’Italia del secondo dopoguerra attraverso i cinegiornali della “Settimana INCOM" (1946-1948), Tesi di dottorato, Università degli Studi di Cagliari, Anno Accademico 2009-2010; Marco Scollo Lavizzari, INCOM, «Enciclopedia del Cinema», Treccani, 2003; Augusto Sainati (a cura di), La Settimana INCOM. Cinegiornali e informazione negli anni '50, Edizioni Lindau, Torino 2001.

Su Ellery W. Stone e sulla Commissione Alleata: le voci di wikipedia edizione in lingua inglese: Ellery W. Stone e Allied Commission. Ellery W. Stone ricopriva anche il ruolo di presidente del Film Board, l'organo di controllo alleato su tutta la produzione cinematografica italiana. Importante era perciò il rapporto personale tra l’ammiraglio americano e il direttore della “Settimana INCOM” nel “traghettare” l’esperienza del “Giornale LUCE” nell’Italia postfascista. (si veda la voce Sandro Pallavicini, scritta da Antonella Pagliarulo nel Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 80, Treccani, 2014. Sull’Istituto LUCE e sulla sua attività foto-cinematografica: Fiamma Lussana, Cinema educatore. L’Istituto Luce dal fascismo alla liberazione (1924-1945), Carocci, Roma, 2018; Antonio Prampolini, L’immaginario coloniale. L’Africa nelle fotografie dell’Istituto Luce, in «Historia Ludens», 03/10/1924; dello stesso autore, La Campagna di Russia 1941-1943. Propaganda e mistificazione nei cinegiornali Luce, in «Historia Ludens», 29/10/1924 e Le immagini della Guerra civile spagnola nell’Italia fascista: i cinegiornali dell’Istituto Luce. Informazione e propaganda di regime, in «Historia Ludens», 01/04/2025.

3 Sull’UNRRA e sulla sua attività assistenziale dal 1943 al 1947: Paolo Contini, UNRRA, «Enciclopedia Italiana», II Appendice (1949); United Nations Relief and Rehabilitation Administration. L’UNRRA, pur essendo un organismo delle Nazioni Unite, era di fatto gestito dagli USA che fornivano la maggior parte dei finanziamenti/donazioni.

4 «Gli Americani [erano] stati percepiti (e quindi rappresentati) nei primi anni del conflitto come un nemico lontano, improbabile, irriso addirittura per la sua, supposta, insipienza ed impreparazione militare. Con l’evolversi delle vicende belliche e soprattutto con lo sbarco alleato del luglio 1943 ed il rapido precipitare della crisi italiana, gli Americani divennero, anche per la propaganda, il nemico principale, additato alle popolazioni civili come un pericolo drammatico per l’intera civiltà europea» (Giovanni Sciola, L’immagine dei nemici. L’America e gli Americani nella propaganda italiana della Seconda guerra mondiale, «Italies», 5/2001, 115-134). Sul “mito americano” in Italia dopo la Seconda guerra mondiale: Elena Aga Rossi, Il mito americano nel secondo dopoguerra attraverso le immagini della «Settimana INCOM», in Augusto Sainati (a cura di), La Settimana INCOM. Cinegiornali e informazione negli anni '50, op.cit., pp. 161-167.

Diomede Ivone, Marco Santillo, De Gasperi e la ricostruzione (1943-1948), Edizioni Studium, Roma, 2006; W.E. Crivellin (a cura di), Alcide De Gasperi. L'uomo della ricostruzione, Gaffi Editore, Roma, 2006; Mario Del Pero, L’alleato scomodo. Gli USA e la DC negli anni del centrismo (1948-1955), Carocci, Roma, 2001; Paul Ginsborg, Storia d'Italia (1943-1996). Famiglia, società, Stato, Einaudi, Torino, 1998.

Si veda nell’edizione italiana di Wikipedia la voce Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate.

7 Cfr. Piero Craveri, Il cinegiornale dell’età degasperiana, in Augusto Sainati (a cura di), La Settimana INCOM. Cinegiornali e informazione negli anni '50, op.cit., pp. 133-142.

Cfr. Antonella Pagliarulo, Sandro Pallavicini, op.cit.; il filmato della INCOM in ricordo di Teresio Guglielmone [codice filmato: I187501].

9 Sul “Treno dell’Amicizia”: la voce Friendship Train nell’edizione in lingua inglese di Wikipedia. Sul giornalista Drew Pearson, la voce sempre dell’edizione in lingua inglese di wikipedia. La collaborazione tra il giornalista e la moglie è stata così descritta in un articolo pubblicato sul «The Washington Post»: «Il dono di Luvie come oratrice travolgente fu sfruttato al meglio quando lei e il suo secondo marito, Drew Pearson, editorialista del "Washington Merry-Go-Round", lavorarono insieme al "loro capolavoro", il Treno dell'Amicizia, che raccoglieva cibo per l'Europa dilaniata dalla guerra. Luvie era il motore a vapore che alimentava il treno attraverso gli Stati Uniti settentrionali, e Drew accendeva la linea meridionale. Entrambi si fermavano in ogni villaggio per raccogliere donazioni. Raccolsero cibo a sufficienza per riempire "due lunghi treni merci". E poi lo portarono in Europa, con le chiavi delle città consegnate a ogni tappa» (The legend that was Luvie, 10/05/1992).

10 Cfr. Friendship Train, «Querulous Quaker», 13/12/1948: «La capacità di Pearson di intrattenere e la sua passione per gli spettacoli, unite alla sua fede quacchera, diede vita al Friendship Train. Fu lui il primo a lanciare l'idea e lo scorso anno spese migliaia di dollari per farla circolare attraverso gli Stati Uniti, raccogliendo 700 vagoni di cibo (per un valore di 40 milioni di dollari) destinati alla Francia e all’Italia. Non fu solo una potente propaganda per gli Stati Uniti nella battaglia tra Est e Ovest, ma anche un'impresa memorabile e tipicamente quacchera. Roscoe Drummond del Christian Science Monitor descrisse il Friendship Train come "uno dei più grandi progetti mai nati dal giornalismo americano"». 

11 Cfr. la voce Guido Notari in Wikipedia edizione italiana.

12  Sull’ambasciatore James Clement Dunn, la voce di Wikipedia edizione italiana.

13 Su Domenico Paolella e la sua filmografia.

14 Sul Piano Marshall: Carlo Spagnolo, Il piano Marshall e il centrismo. Il patto tra Stato e industria del 1948, in «Italia contemporanea», settembre 1999, n. 216; Mauro Campus, L’Italia, gli Stati Uniti e il piano Marshall, Laterza, Roma, 2008; Francesca Mauri, Il Piano Marshall e l’Italia, il Mulino, Bologna, 2010; la voce Marshall Plan dell’edizione in lingua inglese di Wikpedia; il sito web della The George C. Marshall Foundation. Sulla propaganda del Piano Marshall: D.W. Ellwood, La Propaganda del Piano Marshall in Italia, in «Passato e Presente», n. 9, 1985, pp. 153-171; Bernadette Whelan, Marshall plan publicity and propaganda in Italy and Ireland, 1947–1951, in «Historical Journal of Film, Radio and Television», 03/06/2010; Evan S. Noble, Marshall Plan Films and Americanization, Thesis Master of Arts, Virginia State University, 2006; Mattia Pellecchia, “L’amico americano”: il fondo USIS e la propaganda del Piano Marshall, Tesi di diploma Scuola di Specializzazione (SSAB), Università La Sapienza di Roma, 2013; Crisanti, Giulia, Modernizzazione in celluloide. Le politiche di informazione americane in Italia e il Fondo USIS di Trieste (1941-1966), Tesi di Laurea Magistrale, Università di Pisa, 2015.

15 Per una sitografia didattica sulla Guerra fredda: Antonio Prampolini, La Guerra fredda ritorna sulla scena mondiale, in «Hitoria Ludens», 13/11/2022.

16 Sull’Organizzazione europea di cooperazione economica – OECE (ingl. Organization for European Economic Cooperation; sigla OEEC) e sulle conferenze che portarono alla sua costituzione: Anna del Buttero, OECE, Enciclopedia Italiana – III Appendice, Treccani, 1961.

17 Le critiche di Nenni al Piano Marshall, trascrizione del comizio tenuto da Pietro Nenni a Milano nel 1948, sul sito della Fondazione Pietro Nenni; Giovanni Lacandela, Intorno al Piano Marshall. Linee di dibattito storiografico negli ultimi vent’anni (2000-2020), Tesi di laurea in Storia contemporanea, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Anno Accademico 2019-2020.

18 Sul rifiuto da parte dell’URSS del Piano Marshall e sulla sua proposta di un piano alternativo ai paesi del blocco sovietico: la voce Molotov Plan dell’edizione in lingua inglese di Wikipedia.

 

Condividi

Diario di bordo

News

Biblioteca

Questo sito utilizza cookies tecnici e di terze parti per funzionalità quali la condivisione sui social network e/o la visualizzazione di media. Chiudendo questo banner, cliccando in un'area sottostante o accedendo ad un'altra pagina del sito, acconsenti all’uso dei cookie. Se non acconsenti all'utilizzo dei cookie di terze parti, alcune di queste funzionalità potrebbero essere non disponibili.