Didattica della storia

Ravished Armenia. Che cosa ci può raccontare una foto falsa.

Autore: Antonio Brusa

Il fatto e l’immagine
Avevo notato questa foto cercando in rete materiali sul genocidio degli armeni. Una didascalia scarna ne esaltava l’atrocità: “Una fila di ragazze cristiane, nude, crocifisse”. A file of naked crucified Christian girls. Oltre alla sua efferatezza, però, alcuni particolari mi avevano dissuaso dall’adoperarla nelle mie lezioni sulle immagini e la guerra. Il fatto che le croci testimoniassero un lavoro di falegnameria (il braccio è a incastro), difficilmente conciliabile con i patiboli affrettati, che vediamo in altre fonti fotografiche di quello sterminio; il fatto che le pose delle ragazze richiamassero quelle “artistiche” dei crocifissi, con la precauzione dei capelli che coprono le nudità; la scenografia stessa della foto, ben centrata con la…

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La formazione dei prof, tra Università e Scuola.

Intervista a Charles Heimberg

Autore: Antonio Brusa

Charles Heimberg insegna Didattica della storia e della cittadinanza all’Università di Ginevra ed è, al tempo stesso, il direttore del programma formativo dei docenti della secondaria di questo cantone. Lo incontro in occasione di Construire la paix, un festival di storia organizzato dall’Università della città, e ne approfitto per chiedergli notizie sulla formazione dei prof e sul loro reclutamento. Due temi che in Italia (come tutti sanno) sono oggetto di polemiche e di discussioni parlamentari. Il primo – la formazione dei docenti - alla Commissione cultura del Senato; il secondo – la Buona scuola – alla Camera. E’ vero: Ginevra è una realtà molto piccola, rispetto all’Italia. Ma forse proprio per questo si vede meglio l’effetto e…

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Conflitti di memoria, dovere di storia

Autore: Antonio Brusa

Introduzione

Troppo spesso, quando si parla di “memoria collettiva”, si accetta il gioco asfittico imposto dalla politica e del talk show. Ci sfugge la storia complessa di questo costrutto. Ci sfugge la sua geografia, altrettanto complessa. Questa nostra incapacità ci impedisce di cogliere la portata dell’immane conflitto memoriale che l’avvento della globalizzazione ha scatenato nel mondo: il nostro rapporto con la modernità. Di noi uomini e donne del XXI secolo, occidentali e no. Dentro questa grande contesa, si situano i conflitti e i problemi memoriali locali (come quello italiano) e circoscritti, come quello che ci pone di fronte ai fatti tragici della Seconda guerra mondiale. Questo conflitto, lo anticipava negli anni ’70 Jacques Le Goff, richiede allo…

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Qualche riflessione sulla “Questione Armena” a cento anni dal Genocidio

Autore: Mario Spagnoletti

 

Fatti storici e giuridici

Con il riassetto politico-diplomatico consegnato nel Trattato di Losanna firmato tra la Turchia e le Potenze dell’Intesa nel luglio del 1923, il conseguente rafforzamento della nuova e indipendente Repubblica di Turchia e l’esaurirsi della vendetta armena contro i principali responsabili del genocidio riparati all’estero, sull’intera vicenda dello sterminio del popolo armeno calò - come è noto- una pesante coltre di silenzio destinata a protrarsi per decenni. Solo con la crescente attenzione germinata nel secondo dopoguerra nei confronti della Endlösung, pianificata dalla Germania nazista contro il popolo ebraico, il caso armeno ritornerà all’attenzione della pubblica opinione e della storiografia, qualificandosi come il primo…

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I paradossi del “tempo profondo” e la trappola dell’insegnamento della preistoria

Autore: Antonio Brusa

 

Il mare e il “tempo profondo”

Che i tempi potessero essere profondi, gli storici lo hanno appreso dalla lezione di Braudel. Quei tempi così particolari, infatti, nacquero dal suo linguaggio metaforico, dove anche la storia, che nello storicismo tradizionale era sempre stata immaginata come un fiume, si trasformava in mare. In questa larga distesa d’acqua, gli eventi, i personaggi, le cause e gli effetti, che tumultuosamente si inseguivano in quel fiume storicista, trovavano un loro comodo posto, razionale e cartesiano. In superficie quelli di durata brevissima, gli eventi; qualche decina di metri più sotto, le grandi correnti (i processi economici, le durate istituzionali). Più giù, nel profondo, i tempi immobili delle mentalità e del rapporto con l’ambiente.…

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