di Antonio Brusa
Indice:
- Perchè studiare la porcellana?
- Il quadro storico-geografico. La via della seta e la via della porcellana
- La porcellana. Che cos’ è e a che cosa serve
- Un modello storico di grande complessità
- I rapporti con l’occidente. Quando il tarocco fa la storia
- Come si trasforma una mostra in un laboratorio didattico
- Perché studiare la porcellana?
A Lucera ci sono le prime testimonianze dell’arrivo della porcellana in occidente. Ce ne parla Francesco Abbate, nella sua Storia dell’arte nell’Italia meridionale (Donzelli, Roma 1998, p. 239). Sono pochi frammenti, frutto degli scavi nella fortezza Svevo-Angioina che domina la città: ma sono sufficienti per farci immaginare che Federico II, sempre alla ricerca di quanto di più favoloso si potesse allora immaginare, sia…
Come studiare il collasso di una civiltà padana dell'età del Bronzo. [1]
Autori: Marco Cecalupo, Gabriella Papadopoli, Davide Porsia (insegnanti di Scuola Secondaria di Primo Grado)
Introduzione:
La Summer School “Emilio Sereni” sulla Storia del paesaggio agrario italiano protostorico e antico[2], svoltasi nell'agosto del 2009 presso la Biblioteca-Archivio Emilio Sereni dell’Istituto Alcide Cervi di Gattatico (Re) è stata un'esperienza feconda, per due ragioni: ha sottoposto a dura critica una visione purtroppo molto diffusa del paesaggio e del patrimonio, che chiamiamo “essenzialista” (passatista, identitaria o estetizzante a seconda dei casi), contrapponendone un'altra, moderna e “civica”; allo stesso tempo, ha stimolato i partecipanti, a stretto contatto con la ricerca…
Avevo conosciuto il lavoro di Antonio Brusa (e probabilmente anche incontrato lui in qualche convegno), fin dai primi anni Ottanta, quando insegnavo storia al liceo e mi occupavo di didattica della storia. Ho avuto il piacere di riprendere in mano uno dei frutti di questo lavoro in occasione della pubblicazione del primo volume di Piccole storie dalla Meridiana, casa editrice per la quale è curatore di diverse collane.
Il volume, che si presenta come il primo di una serie, si propone di fornire una visione e un approccio didattico innovativo all’insegnamento della preistoria, a partire dalla scuola materna.
A Madrid dal 15 al 18 ottobre 2012 si è svolto il I CONGRESO INTERNACIONAL DE EDUCACIÓN PATRIMONIAL dal titolo "Mirando a Europa: estado de la cuestión y perspectivas de futuro". Di seguito riportiamo la relazione, adattata, tenuta dal Prof. A. Brusa. Un'occasione di riflessione sul significato di parole come patrimonio europeo, identità, radici.
Un premio che ci obbliga a ripensare l'insegnamento della storia, il patrimonio europeo e l'educazione alla cittadinanza.
(di Antonio Brusa)
1. La pace, un patrimonio critico
Il premio Nobel per la Pace, recentemente assegnato all'Unione Europea è un nuovo punto di partenza, per riesaminare alcune questioni chiave, dell'insegnamento della storia e forse anche della convivenza civile in Europa. Senza entrare nel merito delle polemiche e degli…
“Credo che la storia, la buona storia, sia così bella e affascinante, così piena di misteri e così aggrovigliata, che è l’ambiente ideale per viverla attraverso i giochi. Penso, perciò, che i giochiziari siano vuoti di senso non perché sono zeppi di parole crociate ma perché si rifanno a una storia inerte, elencativa e vecchia. […] Un gioco storico ha la possibilità di appassionare e, quindi, di divertire, se nasce da un problema storico attraente. Da una storia viva.”
La casa editrice la meridiana manda in libreria Piccole Storie 1. Giochi e racconti di preistoria per la primaria e la scuola dell’infanzia, del prof. Antonio Brusa, pubblicato nella collana di didattica ludica p come gioco, che spazza via i pregiudizi e rimette ordine nella didattica della storia a…