
Appunti dall’intervista di Ettore Paris a Quinto Antonelli*
Quinto Antonelli è uno storico, nato a Rovereto. Lavora presso il Museo storico del Trentino. Ha lavorato soprattutto sulle memorie popolari delle guerre del Novecento. Ettore Paris lo intervista su "Questo Trentino" e dal dialogo fra i due si ricostruisce una memoria della guerra, che è anche una memoria del Novecento. Ne riassumo i punti fondamentali, quelli che maggiormente possono interessare il docente "non trentino". La combinazione tra il fatto (la guerra) e la sua memoria, ci permette di ripercorrere rapidamente, e da un punto di vista molto interessante, l´intera vicenda del Novecento, fino ai giorni nostri.
Il primo dopoguerra
Interpretazione risorgimentale. La Quarta Guerra di indipendenza. Un’ “ubriacatura…

Autore: Isabella D'Amico*
I docenti di Scuola dell’Infanzia e Primaria del I e II circolo di Mola di Bari sono stati letteralmente catturati, e messi a giocare la preistoria. E’ accaduto nell’ambito del progetto “Biblioteca in un click”, promosso dal I Circolo “M. Montessori” di Mola. La scena della cattura si è svolta nell’Aula magna dell’Istituto. Il cacciatore, stavolta è stato Antonio Brusa (che i lettori di HL conoscono fin troppo bene), durante la presentazione di Piccole Storie 1. Giochi e racconti di preistoria per la primaria e la scuola dell’infanzia (Ed. La Meridiana).
I docenti hanno giocato (erano oltre un centinaio), hanno provato su di sé l’efficacia di quei giochi e il divertimento che provocano (il che non guasta), e ora sono in grado di trasferire questo divertimento…

Diario di bordo, 6 marzo
Seguendo un breve e frettoloso articolo dell'Espresso, un riassunto in verità dell'intervista che sussidiario.it ha ottenuto da Giulia Boico, cittadina ucraina di origini italiane, ho scoperto che fin dal principio dell'Ottocento, si stabilì una piccola comunità italiana nella penisola di Crimea. Secondo l'Espresso si tratterebbe di una comunità le cui origini risalgono alle immigrazioni favorite dalla zarina Caterina II, e sarebbero composte da genovesi, pugliesi, friulani ecc.
Da questa intervista sono risalito a un libro (un pamphlet, dicono i suoi stessi autori), scritto dalla Boico e da Giulio Vignoli, un docente universitario di Genova. Lo potrete leggere nel link che trovate alla fine (se lo volete in cartaceo, dovete ordinarlo dall'Ucraina...). Il sito…

Termini Imerese, 23 febbraio
La battaglia si svolse nella pianura sotto l’acropoli di Himera. La coalizione di himeresi, agrigentini e siracusani, una volta tanto uniti, aveva di fronte i punici, che venivano da Solunto, Palermo e Cartagine ed erano condotti dal generale Amilcare. Vinsero i greci. Era lo stesso anno di Maratona. Una coincidenza troppo ghiotta per non approfittarne, come fece Pindaro, con un peana alla potenza dei greci, che battevano tutti, nel Mediterraneo occidentale come in quello orientale. E gli ateniesi, che ci sapevano fare in questo genere di cose, perfezionarono la coincidenza, cambiando anche la data, in modo che le due vittorie accadessero proprio nella stessa giornata.
Fig. 1 Panorama dall’acropoli. Le strade, la ferrovia, la foce del fiume, i cantieri, e il…

Diario di bordo, Bari 19 febbraio
Ne sostengo la necessità da molti anni. Dobbiamo imparare, prima noi, ad analizzare il nostro tempo, e dobbiamo insegnare a farlo ai nostri allievi. A questo scopo, internet non sempre risponde bene. Troppo spesso, anzi, alimenta quel circolo fra fatti e eventi, che non ci permette di guardare le cose un po' dall'alto. Per questo, ci servono gli studi, quelli seri. Magari più tosti da leggere e capire, ma nei quali troviamo le dritte per ricostruire vicende che abbiamo vissuto, cercare qualche filo conduttore valido e facile da spiegare.
A me è piaciuto molto questo articolo (“I soliti comunisti”: Il discorso anticomunista in Italia dopo il 1989 - Il Calibro.com), di Andrea Mariuzzo, precario di lusso, dal momento che ha studiato a Harvard e a Parigi.…

Autore: Sergio Chiaffarata
Andare per ipogei e imparare la storia.
Figura 1 - Ipogeo di Masseria Milella,Anna Mila Stella, 2012
«Il continuo avanzare della periferia, la speculazione edilizia e l’espansione dell’area industriale hanno trasformato radicalmente la fisionomia del territorio comunale di Bari.
Il presente lavoro vuole essere un contributo per la salvaguardia dei Beni culturali del territorio comunale segnalando un certo numero di complessi ipogei e rupestri esistenti nelle campagne intorno alla città, testimonianze singolari ed inedite di vita rurale e religiosa, oltre che monumenti unici nella regione per forma planimetrica ed architettonica. Sono ricordati anche alcuni antichi casali, dei quali restano solo poche tracce, e vari monumenti scomparsi, distrutti dal…

Autore: Antonio Brusa
Ovvero, gli imperatori sfigati
Parte II: Materiale per gli allievi
1. Schema dell’attività
Destinatari: allievi di prima media o di prima/seconda superiore
Tempo: 4 ore
Obiettivi principali:
• conoscere le vicende relative alla caduta dell’Impero romano;
• riflettere sulle cause di quell’evento;
• riflettere sul rapporto fra biografia e storia ( … )
Fasi di lavoro
Aprite con il dossier di immagini. Va trattato in modo molto leggero e rapido, altrimenti se ne va via troppo tempo. Serve per introdurre il tema e raccogliere le idee e i preconcetti degli allievi.
Assegnate le 14 biografie. Lasciate agli allievi il tempo per studiare la recitazione. Date le istruzioni perché interpretino il…

Autore: Susy Cavone
Spolverando la libreria m'imbatto in un libro per bambini, Cropetite, di M. Gay1. La bambina, al centro della copertina, immersa in un campo di grano, m'incuriosisce. Apro il libro e inizio a leggere.
Ora ricordo. Era il libro che la classe di mio figlio, al terzo anno della scuola primaria di secondo grado, aveva adottato come supporto d'approfondimento al manuale di storia, nella trattazione della preistoria. Una scelta obbligata, direi, se sfogliando un manuale di storia ci si accorge che quei 3 milioni di anni di storia, definita convenzionalmente "preistoria", ricoprono il 4-7% delle pagine complessive del libro quasi al pari di manuali di storia di trent’anni fa, come il vecchio Manaresi, che trattavano la preistoria in…

Autore: Antonio Brusa
Ovvero, gli Imperatori sfigati: una drammatizzazione soft, per raccontare una storia che si studia poco, ma che ci interessa da vicino
Parte Prima (docenti)
“Gli amori sono come gli imperi, quando sparisce l’idea sulla quale sono fondati, spariscono anche loro”
Milan Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere
“Io penso anche che una visione del passato che si prefigga esplicitamente di eliminare ogni crisi, ogni declino, rappresenti un reale pericolo per il giorno d’oggi. La fine dell’Occidente romano vide orrori e disordini quali io spero sinceramente di non dover mai sperimentare, oltre a distruggere una complessa civiltà, facendo retrocedere gli abitanti dell’Occidente a un livello tipico della preistoria. Prima della caduta di Roma, i Romani erano sicuri…

Laboratorio di scrittura dedicato ad Anne Frank, per la Giornata della Memoria 2014
Autore: Marco Cecalupo
Introduzione
Cara Kitty,... La tua Anne. Così tutti abbiamo letto milioni di volte nel libro Het Achterhuis (Il retrocasa), più noto come il Diario di Anna Frank. E se Kitty fossi tu? Da questa semplice consegna a studenti di seconda media in una scuola di Reggio Emilia, si sviluppa la partecipazione alla Giornata della Memoria 2014.
Abstract
La tua Kitty è un laboratorio di scrittura epistolare empatica, nel quale gli studenti di due classi di seconda media di una scuola di Reggio Emilia hanno simulato di ricevere una pseudolettera inviata da Anna Frank alla sua migliore amica immaginaria Kitty. Dopo aver assunto il ruolo di Kitty, gli studenti hanno scritto…

Bari, 17 gennaio
Questioni per l’insegnamento.
Vercingetorige che si arrende (1886) di Paul-Henri Motte, Museo di Le Puy-en-Velay
Lione è una città bellissima, meritevole di una visita. Anche perché il 19/20 maggio di quest’anno vi si svolgerà un convegno sulle concezioni storiche degli studenti, che non mancherà di interessare qualche lettore di HL. Ne riporto, in traduzione letterale, la presentazione, che attualmente sta circolando fra scuole e studiosi di area francofona. HL farà di tutto per avere in anteprima qualche relazione.
Il racconto storico è associato alla volontà politica di farne uno strumento per una politica nazionale, e (o in alternativa) un sostegno alle rivendicazioni minoritarie. Dal canto suo, la scuola ha trovato un punto di riferimento nel lavoro…

Bari, 16 gennaio
La stampa di oggi ha un bel dossier sulla prima guerra mondiale (prepariamoci: questo è anno di molti anniversari). Vi si parla di Sarajevo, del Piave, di Verdun e dei Dardanelli (battaglia poco frequentata da noi, ma campo veramente mondiale, dove si scontrarono – e nacquero – Turchia, Nuova Zelanda e Australia). Presentano rapidamente dei tipi di fonti: dai campi di battaglia, alle foto, alle fonti orali, al film. Corredato da una buona cronologia, questo dossier costituisce un buon materiale per un progetto didattico.
Una lezione di Christopher Clark, sui parallelismi e le differenze fra il 1914 e il 2014, potrebbe essere adottata come base per discutere anche in generale sulla questione notissima (non per nulla si cita sempre Mark Twain) che la storia non si ripete,…

Diario di bordo
Bari, 24 dicembre
Sull’ “Espresso” online ho trovato questa tabella, elaborata dalla Cgil. L’articolo di Francesca Sironi mostra come la risorsa insegnanti sia l’unica attualmente in funzione nelle nostre scuole, e come sulla sua formazione in realtà il governa faccia tagli spietati, a partire dai tempi della Moratti.
Tutti colpevoli? Con responsabilità diverse, e da storici ci piace sottolinearlo.
Ho provato a far collimare i tempi dei tagli con quelli dei ministri. La tabella mostra in modo inequivocabile che il disastro fu operato dal primo governo Berlusconi, ma mostra ancora come i governi successivi abbiano solo addolcito il trend discendente, con l’eccezione vistosa del governo Gelmini (di nuovo un governo Berlusconi). Anche se il governo attuale operasse…

Piccolo sussidio contro i luoghi comuni sull’insegnamento della storia
Diario di bordo
Passatempo 12 dicembre
Sam Wineburg, studioso assai poco noto in Italia, è un punto di riferimento mondiale per chi si occupa di insegnamento storico. Come succede ai grandi, soprattutto se sono anglosassoni, è dotato anche di uno strepitoso senso dell’ironia. Lo capite subito dal titolo della sua opera più nota: Historical Thinking and Other Unnatural Act: Charting the Future of Teaching the Past (Philadelphia 2001). Ne avevo una fotocopia tutta ciancicata. Luigi me ne ha regalato una copia, e rileggendone la prefazione, mi sono ricordato che la cito sempre, quando mi imbarco nell’ennesima discussione sulla scuola di oggi che “non funziona e i ragazzi che non studiano e sono dei somari, un tempo invece”.…

Lo trovate già su Amazon, il manuale comune del Mediterraneo, scritto da 15 storici dei paesi rivieraschi e diretto da Mostafà Hassani-Idrissi (già segnalato nelle News del nostro sito). Se avete voglia, potete vederne la presentazione nel sito che l’editore Bayard ha allestito. Per il momento è in francese e in arabo. Si spera, man mano che questo manuale verrà tradotto nelle diverse lingue (stiamo già contattando degli editori italiani), di averlo anche in italiano. Manuale e sito sono diretti ai professori e ai formatori dei formatori. Serve a suggerire loro delle nuove prospettive, per la storia che insegnano e, in ogni caso, forniscono materiali di uso già pronti (gli «Studi di Caso»), di alcuni dei quali il sito pubblica anche una sintetica guida all’uso. Il manuale è stato…

La scrittura in comune, da parte di un gruppo di storici e studiosi di didattica della storia, provenienti da otto paesi del Nord e del Sud del Mediterraneo, ha portato alla creazione di Méditerranée. Une histoire à partager /Mediterraneo. Una storia da condividere (edito da Bayard, Parigi).
Questo progetto è centrato su una scala radicalmente nuova, quella mediterranea. Si propone come complemento per gli insegnanti, che troppo spesso hanno materiali e programmi rinchiusi nella scala nazionale. Tiene conto delle evoluzioni recenti della disciplina storica e in particolare della storia mondiale e della connected history.
Il volume si compone di cinque capitoli, dalla preistoria alla primavera araba. Ogni capitolo presenta una contestualizzazione storica e studi di caso selezionati…

Autore: Antonio Brusa
La Risiera di san Sabba era un grande complesso industriale, per pilare e stoccare il riso importato nello scalo di Trieste. Fu costruita nel 1913, quando la città faceva parte dell’impero austroungarico. Passò quindi all’Italia, ma – trent’anni dopo – tornò ad un governo d’oltralpe, dal momento che dopo l’8 settembre la regione giuliano-dalmata venne annessa al terzo Reich. Poco dopo, nel 1944, la Risiera venne riconvertita in un campo di sterminio, dove vennero imprigionati e uccisi migliaia di partigiani e oppositori politici (si ipotizzano dalle 3 alle 5 mila vittime) e dove venivano concentrati gli ebrei della regione, per essere poi inviati ad Auschwitz. Alla fine dell’aprile del ‘45, prima di fuggire, le truppe naziste fecero saltare il forno crematorio e,…

Autore: Marika De Filippis
Marika De Filippis, archeologa e abilitata presso il Tfa di Bari, ha partecipato al seminario sul paesaggio storico, organizzato da Proteo in ricordo di Luciana Bresil, indimenticabile docente della scuola media “Michelangelo” di Bari, e colonna della didattica della storia presso il Cidi. In attesa di pubblicare i contributi per esteso, HL le ha chiesto di farcene una rapida sintesi (HL).
Le questioni di fondo
Saverio Russo, che insegna storia moderna presso l’Università di Foggia, ci aiuta a chiarire gli elementi essenziali dello studio del Paesaggio storico a partire dalle due opere che lo hanno introdotto in Italia. I contributi di Emilio Sereni con la sua Storia del paesaggio agrario italiano (edito da Laterza) e di Marc Bloch con I caratteri…

Autore: Mariangela Binetti
Di Mariangela Binetti i lettori di HL conoscono già il suo report dal Seminario di formazione dello Yad Vashem, nel quale si spiega la metodologia didattica che vi viene insegnata. Da quell’esperienza Mariangela ha ricavato il laboratorio che qui riportiamo, che è stato presentato ai docenti durante il seminario Conoscere, pensare, insegnare la Shoah, che troverete sempre su HL. Questo articolo si compone di una breve presentazione e del materiale allegato, pronto per l’uso. (HL)
Ci sono due esigenze, che mi hanno spinto a progettare questo laboratorio: la prima didattica e la seconda professionale.
L’esigenza didattica risiede nel fatto che, avendo ereditato una quinta Liceo linguistico abituata all’apprendimento mnemonico della Storia, …