
Autore: Antonio Brusa
Intervista a Rafael Valls Mòntes
Rafael Valls Mòntes insegna Didattica della Storia presso l’Università di Valencia dal 1989. Lavora in un Dipartimento di Didattica delle scienze sperimentali e sociali con 50 colleghi, dei quali dieci sono “strutturati” e quaranta “associati”, cioè docenti di scuola che insegnano presso l’Università. Sono nella sua bella casa, un po’ alla periferia di Valencia, illuminata da un sole autunnale caldo e piacevole. Parliamo di formazione dei docenti e di didattica della storia.
Tfa italiani e Master spagnoli
Da quando le Siss furono chiuse dalla Gelmini, in Italia non abbiamo ancora capito come si andrà a finire con la formazione dei docenti. Attendendo i corsi di formazione universitaria, anno dopo anno, si attivano Tfa, poi Pas, poi…

Valencia, 14 novembre
La Stanbrok nel porto di Alicante
Giunti allo stremo, siamo alle ultime battute della guerra civile spagnola, i repubblicani cercano scampo in Francia. La Francia democratica, però,ha chiuso i confini. Allora progettano di salvarsi via mare. Si imbarcano da Alicante, a sud di Valencia. Alla spicciolata, su navi mercantili, su pescherecci o su navi passeggere. Il 28 marzo 1939, circa duemiladi loro si stipano sullo Stanbrook, una nave carbonifera. Partono da Alicante, la città che, nel frattempo, era sottoposta a feroci bombardamenti da parte dell’aviazione fascista. Quelli che restano, circa quindicimila, vengono catturati dalla legione Littorio e portati in un campo di concentramento.
I fuggiaschi varcano il mare, verso l’Algeria. Di nuovo i francesi.…

Si può rappresentare tutto con le carte: la felicità, la bellezza, i paesi spazzatura, il sovrappeso. E, naturalmente, i fatti politici, economici, demografici. Per chi ha problemi di geostoria, ecco lo strumento ideale, curato da Christian Grataloup, che gli insegnanti italiani hanno imparato ad apprezzare al convegno su storia e intercultura di Senigallia, e del quale possono leggere il bell'articolo su Novecento.org. l'Atlante globale è scritto da un'équipe di ricercatori di storia e di geografia e si avvale della collaborazione dei disegnatori di carte di Le monde e di Alexandre Nicholas, autore de Le dessus de Cartes (HL)

Autore: Antonio Brusa
Appunti da Yves Michaud
Indice
Introduzione
Le domande sulle nuove guerre
I concetti tradizionali della guerra
Un prontuario di nuovi concetti
Uno scenario nuovo
Uno scenario in movimento
Introduzione
Nell’ottica di un Laboratorio del tempo presente, avere un prontuario di concetti sulla guerra è essenziale. Lo ricavo da Yves Michaud, che insegna filosofia presso l’Università di Rouen. Negli anni ’80 pubblicò un libretto sulla violenza per la collana “Que sais-je?”, quell’eccezionale canale di cultura di massa che in Italia non si è mai riusciti a riprodurre, nonostante i molti tentativi di imitazione. L’ultima edizione è aggiornata al 2012. In questo testo seguo abbastanza fedelmente il brano di Michaud. Poche volte lo riassumo o lo integro. L’ho…

Diario di bordo, Palermo 27 ottobre
Non ho avuto ancora il tempo per studiare il documento sulla buona scuola. Lo devo fare, non fosse altro perché molti lo stanno studiando (e non solo leggendo) e sta facendo dibattito. Per quello che ne so, con più contro che pro. E sulla scuola, ignorata dalla società prima che dalla politica, che si faccia dibattito è comunque un bene.
C'è un "ma" iniziale, grosso quanto una casa. Quello delle cifre. Quelle le ho lette e studiate e, per quanto sia complicatissimo capirci qualcosa, dicono chiaramente che da una parte si investe e dall'altra si disinveste. E la cifra del togliere è sempre più alta di quella del dare (le valutazioni sulle quantità sono diverse, secondo i commentatori, ma tutte sono d'accordo sul fatto che, alla fine, si sottraggono…

Continua il percorso inaugurato tre anni fa dall'Università di Bari sulla storia e la didattica della Shoah. L'insegnamento e la formazione attraverso un'equilibrata strategia didattica e fuori da ogni distorsione retorica e demagogica, sono gli obiettivi che lo hanno accompagnato fin dall’inizio. Il tema di quest’anno è stato L'immaginario della Shoah e della guerra (17 e 18 ottobre 2014). Se è vero che la nostra epoca è definibile "età delle immagini", è altrettanto vero che i metodi di comunicazione e di didattica storica sono obbligati ad affrontare questo argomento.
Gli aspetti teorici
Introducendo i lavori, Francesca R. Recchia Luciani ha esaminato il problema dell'effettiva rappresentabilità della Shoah. La cultura oggettivo-visuale e artistica ha…

Il Civico Archivio Fotografico del Castello Sforzesco di Milano, il Dipartimento di Filosofia dell'Università degli Studi di Milano e l'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia riprendono una collaborazione già avviata nel 2013 per proporre al pubblico un ciclo di incontri, a cura di Maurizio Guerri.
«Da un secolo e mezzo l'immagine fotografica si è inserita nell'orizzonte conoscitivo dell'uomo mutandone il senso e riconfigurandone le funzioni. L'immagine fotografica non è semplicemente un'immagine che si aggiunge in modo neutro ad altri tipi di immagini in ambito artistico, scientifico ecc.; piuttosto la fotografia ha mostrato innanzitutto di mutare il senso il ruolo e la funzione di tutte le pratiche conoscitive del passato. La fotografia non si aggiunge…

Lunedì 3 novembre la città di Ferrara sarà sede di un’importante giornata di studio aperta a tutta la cittadinanza sul ghetto di Varsavia, frutto della collaborazione avviata già da alcuni anni tra l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e il Mémorial de la Shoah di Parigi.
Una lectio magistralis (lunedì 3 novembre ore 17.00 presso l'aula magna della Facoltà di economia) del Prof. Georges Bensoussan, storico e responsabile editoriale del Mémorial de la Shoah di Parigi e la proiezione (lunedì 3 novembre ore 21- Sala Boldini) di “A Film Unfinished” della regista israeliana Yael Hersonski, rarissimo documentario con filmati di epoca nazista proprio sul ghetto, saranno i momenti cardine di questa iniziativa (si veda il programma nei dettagli), realizzata…

Autore: Michele Maria Rabà
Non se l’era fatta sfuggire, “Repubblica”, l’occasione di commemorare la battaglia di Marignano. Scomparsa dall’orizzonte delle medie e periclitante in quello delle superiori, un tempo primeggiava fra le battaglie cinquecentesche, quelle che ebbero come teatro principale l’Italia. Perché, allora la commemorazione? Il motivo è che, secondo una vulgata, diffusissima in Svizzera, ma conosciuta anche in Italia, gli Svizzeri persero, e fu allora che cominciarono a prendere in considerazione l’idea di fare i neutrali. Una battaglia mitica, che i nostri vicini aggiungono alla leggenda di Guglielmo Tell e al giuramento dei Tre Cantoni, che, secondo la tradizione, smentita dalla storia quanto riconfermata ad ogni pié sospinto dai gestori pubblici della memoria storica, ha…

La Linea Gotica tra storia e politiche della memoria, 1944-2014
Rimini, 20-22 novembre 2014
Nell'ambito delle commemorazioni del 70° anniversario della resistenza, il convegno si propone di affrontare il contesto del fronte italiano tra l'autunno 1944 e la primavera 1945, imperniato sulla cosiddetta “Linea Gotica”, la struttura più lunga e più stabile dell'apparato difensivo tedesco, vera e propria “cicatrice” dell'Italia in guerra.
Ne sono promotori l’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 Parri ER, l’Istituto storico della Resistenza di Rimini, la rete degli istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea dell’Emilia-Romagna e l’Insmli.
Rispetto agli storici convegni del 1984 e 1990, l'attenzione sarà posta sulla vita delle comunità in quel contesto, e…


Autore: Cesare Grazioli
* elaborato secondo le indicazioni contenute in Gli studi di caso. Insegnare storia in modo partecipato e facile di Antonio Brusa (per la Summer School dell’Insmli a Venezia nell’agosto 2014), ora in Novecento.org
tempo previsto di lavoro in aula: 2 ore
Il polittico di Irminone
Indice
1. Testo per gli studenti
2. I documenti
3. Attività didattiche
4. Esempi
1. Testo per gli studenti
La curtis e il suo paesaggio agro-silvo-pastorale
Una creazione duratura dei franchi, che si diffuse in tutto l’impero carolingio, fu la corte (curtis, detta anche villa), una forma di organizzazione del latifondo agrario che diventò la base del potere della nuova…

Con una rapida storia delle migrazioni
Autori: Antonio Brusa e Cesare Grazioli
Gli stereotipi sull’immigrazione che tutti abbiamo in mente sono quegli etnici e quegli sugli stranieri. Ne conosciamo tanti, ripetuti a scuola e fuori. Non mancano gli studi sulla loro diffusione, sui modi con cui si annidano ovunque, anche in notizie di cronaca apparentemente neutrali, e sulla maniera migliore per metterli in discussione. Molti insegnanti sensibili posseggono, nel loro bagaglio professionale, un buon numero di strategie pedagogiche, più o meno efficaci. In questo scritto ci chiediamo in che modo la loro efficacia possa essere accresciuta.
Oltre a questi “stereotipi del quotidiano”, a nostro avviso occorre tenere conto anche di stereotipi di un altro genere, che altrove abbiamo…

Nessuno di noi è entusiasta dello stato delle discipline umanistiche. Partecipano, come tutte le altre, del vasto programma di riduzione della spesa nazionale per la scuola, ma subiscono in colpi particolari, a partire dal governo Moratti. Forse significativamente dal principio del secolo.
Le reazioni a questo stato sono episodiche, frammentate. Covano in silenzio, ci sembra. Sono di vario genere: chi vorrebbe tornare ai tempi passati (i teorici dell' “orologio fermo che almeno segna l'ora esatta due volte al giorno”); i millenaristi del digitale; quelli che semplicemente vorrebbero fare il lavoro in santa pace, e quelli, infine, che dicono che la cultura umanistica è demodèe, la vera cultura è quella scientifica.
A Senigallia, al seminario nazionale che i "volontari" della…

IIIa edizione
17-18 ottobre 2014
Come posso trasmettere la Shoah alle generazioni del futuro?
E come posso farlo in modo equilibrato, nel rispetto cioè della sostanza storica ma al tempo stesso tenendo a distanza la retorica e la facile demagogia?
Infine: quali fra le molte iniziative possibili offrono i migliori benefici sul piano didattico e formativo?
Per rispondere a queste domande l’Università di Bari “Aldo Moro”, per il terzo anno, istituisce venerdì 17 e sabato 18 ottobre 2014 un Corso di Storia e didattica della Shoah. Il Corso si svolge in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, la FLC CGIL Puglia e la Fondazione Casa Rossa di Alberobello.
La responsabilità scientifica è a cura della Prof.ssa Francesca R. Recchia Luciani (Docente di…

La commemorazione del Centenario della Prima Guerra mondiale
Da Moratti, a Gelmini a Giannini, l’elenco delle ministre della scuola affascinate dal mondo militare comincia a diventare lungo. Forse qualcuno ricorda l’idea che ai militari dovesse essere affidata la commemorazione scolastica del 4 novembre. Oggi si va più in là: è la memoria della Prima Guerra mondiale che ispira l’intesa fra Miur e Ministero della Difesa, intitolata “Favorire l’approfondimento della Costituzione italiana e dei principi della Dichiarazione universale dei diritti umani, in riferimento all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione”.
Questo accordo, infatti, è stato siglato in occasione del Centenario della guerra, ma con lo scopo più ampio di contribuire all’educazione civile dei ragazzi e a diffondere…

Autore: Antonio Brusa
Il Mediterraneo e il Laboratorio del Tempo presente.
Indice
Introduzione: Naufragi didattici
Competenza n.1: Mettere in prospettiva storica
Competenza n. 2: Usare i concetti storici in modo appropriato
Competenza n.3: Contestualizzare
Competenza n. 4: Comprendere la complessità dei fatti storici
Competenza n. 5: Comprendere i processi storici
Il laboratorio del tempo presente
Introduzione
Naufragi didattici
Tanti rischi di naufragio, quando si progetta di trasformare il Mediterraneo odierno in un oggetto di studio storico. Il primo riguarda proprio l’oggetto “Mediterraneo contemporaneo”. Ormai tutti ci hanno fatto l’abitudine. Fino al 1500, il Mediterraneo è al centro della storia insegnata. Greci, romani, medioevo, Repubbliche marinare, Venezia e i…

Autore: Antonio Brusa
Immagini di guerra, social e didattica della storia
Indice
• Introduzione
• Testimonianze da una guerra passata, ancora moderna
• La globalizzazione del fronte interno
• Il ruolo dell’insegnante di storia
Introduzione
In tempi angosciosi, nei quali i social network sono invasi da immagini di guerra, vorrei discutere sull’impulso di indignazione e di compassione che mi spinge a condividerle sulla mia bacheca. Ci vorrei ragionare, però, non come cittadino, utente di Fb. Qui ognuno fa la sua scelta. Il tasto “mi piace” serve apposta per sottometterla all’approvazione degli altri. E penso che funzioni, tutto sommato. Ci vorrei discutere come storico e insegnante di storia. C’entra il mio mestiere…

Bari, 30 Luglio
La stampa dà notizia della pubblicazione dell’VIII rapporto sulle classi dirigenti italiane. Confesso che i precedenti non mi avevano affatto interessato. Questo sì, perché tratta di formazione, anche se dei dirigenti (poverini, sono anche loro cittadini italiani). Per i quali, però, la ricerca scopre che la maggior parte di loro, quando vuole la formazione per i figli, li manda all’estero. Oddìo, l’ho fatto anch’io (e tantissimi miei amici), che abbiamo avuto la fortuna, rispetto a tanti connazionali, di mandare fuori i nostri figli. Ma, a differenza dei dirigenti, io non ho i soldi per capire perché sono stato costretto a fare questo. Visto perciò che i Dirigenti hanno fatto questa ricerca, mi sono detto, perché non approfittarne?
Qui riporto le mie obiezioni,…

Autore: Francesca Vinciotti
Cosa ci può insegnare “Teaching History”
Indice
Introduzione
L’insegnamento tradizionale
Le novità degli anni ‘70
I primi problemi in classe sulle fonti
Strane proposte su Boadicea
Lavori forse troppo difficili per gli studenti
Un esempio ben fatto sulla prima guerra mondiale
Le fonti su internet
Le fonti letterarie
Le fonti visive
La cartografia come fonte storica
La fotografia come fonte storica
Un modello di lavoro su fonti fotografiche
Le vignette satiriche
Introduzione
Il tema dello studio delle fonti storiche e di come proporle in classe è uno tra i più presenti di Teaching History, la rivista didattica che è il punto di riferimento degli insegnanti inglesi, a partire dagli anni ‘90. La modalità di azione didattica privilegiata è quella della…

Autore: Antonio Brusa
Appunti da Giovanni Gozzini.
e nel silenzio freddo delle strade
non vivremo più
(non saremo più)
come vuoti di memoria
http://www.musictory.it/musica/Giorgio+Barbarotta
Una recentissima rassegna di Giovanni Gozzini (L’Italia di Berlusconi come problema storiografico, in “Italia Contemporanea”, 2013, pp. 645-658), mi spinge a proporre l’analoga questione didattica, inevitabile, se non vogliamo escludere dalle nostre classi l’informazione, l’analisi e la discussione sugli ultimi decenni: si può parlare di Berlusconi in classe? Con la sua consolidata abitudine a non studiare la storia recente (o “molto contemporanea”), la scuola del dopoguerra ha largamente contribuito a formare una società incapace di trasformare in conoscenza/coscienza storica…