Una ricerca sul fondamentalismo europeo
Ruud Koopmans, ricercatore nel Dipartimento “Migration, Integration, Transnationalization” del Social Science Center di Berlino" il più grande centro di ricerca sociale europeo non legato a una specifica università (presieduto fino a poco tempo fa dall’eminente storico tedesco Jürgen Kocka), è autore di una ricerca sul fondamentalismo islamico, presentata al XX convegno degli “Europeanists”, tenutosi ad Amsterdam nel 2013. Si tratta di uno studio di qualche anno fa, beninteso, svoltosi nei paesi nordeuropei. Ne riporto ampi stralci, con qualche mia osservazione, perché può essere utile per discutere, anche fra di noi in Italia, di questo fenomeno sulla base di dati e non solo di opinioni. Al termine, propongo alcune mie riflessioni didattiche.…
Autore: Antonio Brusa
Londra, 4 aprile
Vabbene, si tratta del solito museo per accalappiare i turisti, direte. E lo è, ma fino a un certo punto. Ha un suo aplomb, che attira visitatori attenti, silenziosi, che commentano questo o quell'aspetto della battaglia. E un bookshop, con due o tre stigli pieni delle solite carinerie fabbricate in Cina, ma foderato interamente di libri su quella battaglia.
Quello che mi aveva attratto era proprio il manifesto. "Una battaglia per la pace". Insomma, vi morirono 40 mila uomini (mettiamoci anche 10 mila cavalli, che dispiacciono pure quelli), e tu mi classifichi questo evento come "fatto di pace"? Il perché non lo si tarda a scoprire, dal momento che è ripetuto varie volte qua e là. Si veniva da 25 anni di guerra (quindi il conto parte - grosso modo…
Autore: Antonio Brusa
A volte gli insegnanti vivono certi eventi scolastici come se fossero frutto di prese di posizione di questo o quel governo, di questo o di quel gruppo politico nazionale. E’ ciò che capita a proposito delle Giornate della Memoria e del Ricordo, e, qualche volta, delle numerose iniziative che riguardano “le pietre di inciampo” (gli Stolpersteine, delle quali si trova puntuale informazione in “Novecento.org”). Luigi Cajani ha il merito di ricordarci che si tratta di fenomeni di rilevanza mondiale e, nel suo recente La storia nel mirino del diritto penale, traccia un quadro preciso, all’interno del quale è bene che un insegnante consapevole situi la propria attività didattica.
A partire dagli anni ’90, ci racconta Cajani, iniziò un fenomeno che ormai è conosciuto…
Autore: Enrica Bricchetto
L’articolo di David Abulafia,Tremila anni di Mare Nostrum, è stato pubblicato sul “Sole24 ore”, nelle pagine della “Domenica”, del 20 marzo scorso (2016).
L’autore è uno storico molto noto, autore de Il grande mare. Storia del Mediterraneo, uscito in Italia nel 2013.
L’ articolo di Abulafia serviva in verità per dare notizia, sul supplemento culturale del “Sole 24 ore”, del seminario dell’Aspen Institute - presidente Giulio Tremonti - dal titolo Hubs and network in the Mediterranean basin: A Path to sustainable growth.
Nel corsivo di presentazione dell’iniziativa, si leggeva che Aspen Institute, insieme a Raicultura, ha realizzato il documentario Mare di mezzo.Il Mediterraneo e le sue città, nel quale Abulafia racconta la storia delle città mediterranee…
Antonio Brusa
Ultimi giorni per iscriversi allo short master
Il 15 aprile scadono i termini per la preiscrizione. Se raggiungeremo il numero minimo, partiamo. Occorre iscriversi ora, anche se il master inizierà a settembre.
Abbiamo preparato materiali e proposte. Imparerete a usare laboratori, fare escursioni di esplorazione o di gioco; usare delle smart maps e degli short video (e tanto altro), come fare dello storytelling uno strumento didattico. Di ogni proposta, vi verrà mostrato un esempio immediatamente adoperabile e le tecniche per costruirlo. Avrete la possibilità di elaborare un vostro prodotto, con l’aiuto dei nostri esperti.
Abbiamo concentrato questo short master in quattro fine-settimane (venerdi e sabato pomeriggio; uscita domenica mattina), in modo da favorire…
La mostra su Piero della Francesca, o, come si sarebbe detto un tempo "sulla fortuna di Piero della Francesca", è bella, ricca, e va vista. Se c'è un po' di delusione per le poche opere pierfrancescane, ci si conforta subito al vedere le splendide raccolte quattrocentesche, ottocentesche e del Novecento italiano, che giustificherebbero da sole altrettante esposizioni.
I miei "ma" riguardano alcuni aspetti accessori, però dal mio punto di vista, dello studioso di didattica, di qualche interesse. A cominciare dalle didascalie, informate e immense. Ho visto qualcuno sostare in lettura. Io le ho lette attentamente, preso dal discorso coerente e informato, che si sviluppa dall'una all'altra. Se le hanno scritte per me, ne ringrazio i curatori. Temo (ma temo, non vorrei…
Giocare in città e in classe per sentirsi cittadini a Reggio Emilia
Autori: Marco Cecalupo, Lorenza Franzoni, Valeria Zucchi*
Abstract: “Tutta nostra è la città” è un'esperienza di eco-orienteering urbano condotta ogni inizio anno, tra il 2013 e il 2015, dalla scuola secondaria di primo grado Leonardo da Vinci, nel centro storico di Reggio Emilia, con gli studenti delle prime classi. L'attività sollecita competenze di tipo trasversale: esplorare la memoria dei luoghi e delle persone, orientarsi nel tempo e nello spazio, osservare, risolvere problemi, interagire nel gruppo e con gli estranei, praticare forme di cittadinanza. Al ritorno in classe, il materiale e l'esperienza del gioco possono essere utilizzati per percorrere innumerevoli percorsi didattici. Si…
Un master didattico per gli insegnanti
Autore: Antonio Brusa
Lo trasformeremo in un'aula di storia e geografia, il nostro territorio. Si partirà dalla preistoria, dai primi insediamenti neolitici, fino ad arrivare alle trasformazioni del presente e alle speranze (e battaglie) per il futuro. Ad ogni tappa si mostreranno i segni della storia e i modi per usarli in classe. E, ad ogni tappa, ci sarà un'uscita sul territorio, per una dimostrazione didattica concreta.
Ci siamo riusciti, finalmente, a dare il via a questo master, con l'aiuto dei colleghi di Pedagogia, di Loredana Perla e di Viviana Vinci in primo luogo; dei colleghi del CRIAT (il centro di studio sul territorio che riunisce tutte le Università pugliesi); e con l'aiuto di un bel gruppo di insegnanti/esperti, che saranno i tutor…
Autore: Susy Cavone
Un ragionamento didattico su quei luoghi comuni e quelle chiusure mentali, che impediscono alla Preistoria di diventare Storia dell’Umanità.
La Preistoria è Storia
«Se la storia è regolata dal tempo, non sembra possibile - o quanto meno bisogna discuterne - che vi sia un tempo fuori della storia».
Con queste parole Giancarlo Susini iniziava il suo intervento Preistoria e Storia durante il XIII° Congresso Internazionale delle Scienze Preistoriche e Protostoriche, tenutosi a Forlì nel 1996*. Mostrava, poi, come la preistoria applicasse gli identici criteri di studio della ricerca archeologica e che la storia adopera per la ricostruzione degli eventi passati. Nonostante ciò, concludeva «la preistoria risulta pressochè pacificamente considerata come anticamera…
Autore: Francesco Antonio Bernardi
Un laboratorio didattico sulla pestilenza del 1571 in Val di Fassa
Una piccola premessa
Si tratta di un piccolo percorso interdisciplinare della durata complessiva di tre tempi-scuola da 50 minuti ciascuno, che è stato proposto agli alunni delle classi 2aC e 2aD della Scuola secondaria di primo grado di Pozza di Fassa, facente parte della Scola Ladina de Fascia°.
Il materiale e gli spazi utilizzati
Per realizzare il progetto sono stati utilizzati i seguenti materiali:
• la copia di una carta geografica storica della Val di Fassa, realizzata nel 17521 ;
• una presentazione realizzata con il programma PowerPoint sulla storia istituzionale della Val di Fassa e della sua Comunità (alla quale si accennerà più avanti);
• …
Autore: Enrica Bricchetto
Cosa insegnare a scuola. Qualche idea per le discipline umanistiche, a cura di C. Giunta e A. Savoia, Trento, Editore Provincia autonoma di Trento - Iprase, 2013, scaricabile gratuitamente in PDF qui, oppure dal sito di Claudio Giunta
E’ diventata una necessità improrogabile quella di confrontare i propri ambiti disciplinari con i cambiamenti che viviamo. E’ ciò che si propongono gli autori di questo agile libro, dal quale ricaviamo riflessioni e proposte didatticheconcrete, soprattutto nel rapporto fra disciplina e tecnologie, ormai considerate parte integrante della vita e della scuola. Tutti gli autori, infatti, rilevano l’importanza del web come fattore di acculturazione e, contemporaneamente, segnalano che proprio la sua ricchezza…
Autore: Enrica Bricchetto
Fig. 1 Il testo è acquistabile a questo indirizzo
Il problema di fondo
Un giornalista-storico e due storici - Paolo Rumiz, Carlo Greppi e David Bidussa 1 - si pongono di fronte a alcune questioni chiave relative a come comunicare i contenuti storici oggi, nella wiki-era, in un momento di transizione in cui tutto quello che tradizionalmente veniva proposto sembra cambiare di segno. Anche nella storia.
La domanda principale che accomuna tutte e tre gli autori, in sintesi, è questa: se la storia viene raccontata in modo coinvolgente e adatto al tempo di oggi, è possibile dare più significato ai contenuti di storia, renderli più vivi, far sentire di più la relazione tra passato e presente? La risposta è senza dubbio affermativa…
Autore: Antonio Brusa
Rinverdita dal riferimento alla “Buona Scuola”, ecco l’ennesima invettiva sulla scuola-che-non-funziona. Questa volta, dice Salvatore Settis, non funziona per colpa delle competenze. Nella scuola italiana, afferma lo studioso in un’intervista apparsa sull’ “Huffington Post”, queste hanno tolto di mezzo le conoscenze:
“Ecco, è un’idea perversa sostituire la parola “conoscenza” con “competenza”, come è stato fatto dai pedagogisti alla nostrana, consultati da Berlinguer e dalla Moratti in poi per le loro pessime riforme scolastiche. Abbiamo bisogno di persone con uno sguardo generale. Non bastano le conoscenze specialistiche, approfondite quanto si vuole. Ci vuole una visione collegata col senso della comunità (come del resto è scritto nella nostra Costituzione, che…
IV meeting internazionale sulla storia e l'insegnamento della storia nell'era digitale
Si svolgerà lunedì' 8 febbraio a Piacenza, nell'auditorium della Fondazione, in via Santa Eufemia 12 il IV meeting internazionale sulla storia e l'insegnamento della storia nell'era digitale. Qui il programma del Congresso e le modalità di partecipazione
Autore: Enrica Bricchetto
Un romanzo per il Giorno della Memoria (ma non solo). Non restare indietro di Carlo Greppi
Se tutti i romanzi hanno una sorta di messaggio universale come fosse la battuta rivelatrice del carattere di un personaggio, Non restare indietro ha quello di cogliere il momento in cui, nella vita di un adolescente ordinario, fa irruzione un’esperienza forte, di svolta, che lo guida a mettere in relazione presente e passato, vita e Storia. In questo romanzo, Francesco, il protagonista, acquisisce memoria storica, impara a “esserci” nella comunità dei pari e a entrare in rapporto con il mondo degli adulti. Compie un percorso di cittadinanza a tutti gli effetti. Certo, è fondamentale che la storia e la memoria con cui Francesco si confronta siano quelli della Shoah e…
Autore: Raffaele Pellegrino
La ritualizzazione banalizzante unita a una pedagogia dell'orrore fine a se stessa violano sempre più pesantemente la memoria della Shoah che, ad ogni gennaio, diventa un cartello pubblicitario di strumentalizzazione politico-mediatica della nostra società.
Il volume Pop Shoah? Immaginari del genocidio ebraico (a cura di F. R. Recchia Luciani e C. Vercelli, il nuovo melangolo, Genova 2016, con contributi dei curatori stessi, Bellei, Brusa, Di Castro, Gaetani, Garofalo, Loiacono, Maida, Mattucci, Pirazzoli, Schwarz) si rivela così il punto di inizio e di sviluppo di quella sete di critica razionale, sempre più necessaria ai nostri giorni.
Recchia Luciani fa proprio il monito di Primo Levi "di arginare tale deriva riduttivistica, semplificante e…
Corso di formazione per gli insegnanti della Provincia di Macerata promosso dall’Istituto Storico di Macerata
Le premesse
Il dramma delle donne e degli uomini che attraversano il Mediterraneo e l’Europa in fuga da guerre e fame non è nuovo, ma forse i fatti dell’estate 2015 ne hanno evidenziato la decisiva importanza nelle dinamiche del mondo contemporaneo come mai prima. La scuola, luogo di incontro con l’altro e naturale approdo dei migranti più giovani, si fa da sempre carico non solo dell’accoglienza e dell’inclusione, ma anche della comprensione dei fenomeni che stanno dietro ai grandi spostamenti di persone nel mondo. L’insegnante, però, come tutti, di fronte ad un contesto politico e socioeconomico in continua evoluzione, a volte fa fatica a trovare i giusti strumenti di analisi…
Autore: Giuseppe Sergi
Di quello che si de’ astenere il pellegrino e quello che de’ prendere
Giovanni Sercambi, Cronache delle cose di Lucca, dal 1164 al 1424, A.S.L., Biblioteca Manoscritti, n. 107, c. 352r
"Viae Francigenae" al plurale
Secondo Abelardo - lo ha ricordato Umberto Eco negli anni Ottanta del Novecento - le parole non si limitano a rispecchiare la realtà, ma danno anche corpo sia alle cose scomparse sia a quelle inesistenti (Postille a Il nome della rosa, in "Alfabeta", 49,giugno 1983, p. 19). La definizione di "via Francigena" si riferisce di sicuro a una cosa oggi scomparsa. Possiamo domandarci: c'è anche il rischio che si riferisca a una cosa inesistente?
No, il rischio non è così alto: ma certo il Consiglio d'Europa con il suo…
Autore: Antonio Brusa
Per chi insegna storia, ci sono degli argomenti più difficili di altri, perché coinvolgono i sentimenti, le passioni politiche, il senso di appartenenza, o fanno semplicemente orrore. Sono le “Questioni sensibili”. Ogni insegnante ha le proprie. Ma quali sono quelle condivise dagli insegnanti nel loro complesso? Se lo è chiesto un gruppo di ricercatori (storici e psicologi sociali di varie nazionalità), che hanno avviato una ricerca empirica presso i colleghi delle rispettive nazioni.
Chiediamo agli insegnanti di collaborare a questa ricerca, compilando il questionario che troverà allegato. Il numero dei docenti che parteciperanno sarà fondamentale per la validità dei risultati. Capire quali sono le Questioni sensibili più sentite dai docenti è un dato…
Fig. 1. Il populismo fenomeno mondiale, secondo un disegnatore olandese
Una parola carica di storia
Il dizionario la mette giù semplice: “Populismo è qualsiasi movimento politico diretto all'esaltazione demagogica delle qualità e capacità delle classi popolari”. Tuttavia,basta passare alla definizione, per quanto stringatissima,dell’Enciclopedia Treccani, o a quella un po’ più articolata del Dizionario di Storiografia della Bruno Mondadori, per mettere in luce il problema che ne complica la spiegazione: come tutti i concetti storici, infatti, anche “populismo” ha un significato che cambia nel tempo, e con questo si arricchisce di sfumature e varianti.
Dalle sue origini, nella Germania antisemita dell’Ottocento (come ci racconta Francesco…
Autore: Antonio Brusa
Spero possa smuovere un po' le acque, e ci aiuti a costruire un Laboratorio del Tempo presente online. Grazie agli insegnanti che mi hanno aiutato per questo articolo.
http://www.novecento.org/pensare-la-didattica/parigi-a-mente-un-po-piu-fredda-1515/