Didattica della storia

Tre laboratori di storia romana: le strade, i giochi, l’esercito

Autore: GIOVANNI GHISU*

 

  • Destinatari: alunni di classe prima o seconda di scuola secondaria superiore.
  • Momento didattico in cui inserire il laboratorio: al momento della trattazione dell’impero romano.
  • Tipologia di laboratorio: laboratorio aperto con materiali divulgativi – scritti e audiovisivi - forniti solo parzialmente.
  • Tipologia di strumenti utilizzati: pagine tratte da testi specifici, documentari di divulgazione storica, ricerche in internet.
  • Tempi: un’ora iniziale + 3 settimane di lavoro extrascolastico in gruppo + 2 ore di esposizioni finali, commenti e conclusioni +  un documentario visto e commentato in gruppo.

 

Introduzione

Il professore propone alla classe un laboratorio per approfondire alcune questioni di storia sociale dell’antica Roma, sulle quali spesso…

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La didattica della Shoah

Criteri, materiali e percorsi didattici secondo lo Yad Vashem


Autore: Maria Angela Binetti

 

Introduzione

La giornata della memoria e quella del ricordo sono passate e, come ogni anno, sono state accompagnate dalle solite polemiche. Per fortuna, sempre meno astiose. Trattare argomenti così scottanti, richiede più che mai all’insegnante una riflessione preliminare a freddo, che eviti facili, e spesso controproducenti, approcci emotivi e si fondi su una rigorosa analisi storiografica. La politica nazista di deportazione e sterminio fu un fenomeno complesso, che colpì non solo gli ebrei, ma anche altre categorie, come i malati mentali, i sinti e i rom, e i prigionieri di guerra sovietici (di cui circa 3.300.000 vennero lasciati morire di fame, stenti e malattie nei campi in cui erano…

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Il Novecento. Una proposta di programma essenziale

Autore: Cesare Grazioli

 

Indice:

A. Il processo di trasformazione della mondializzazione in globalizzazione
B. Il processo di formazione della società di massa e la sua diffusione nel mondo

 

Introduzione

 

Che il Novecento contenga una quantità di fatti, notizie e problemi che è difficile gestire, è un dato che, anno dopo anno, appare sempre più vistoso. Inoltre, la tendenza dei docenti è in genere quella di cominciare la spiegazione con i fatti dell’Ottocento e procedere cronologicamente. In questo modo, non si arriva mai a trovare il tempo per studiare il mondo attuale. Per ovviare a questo problema, occorrerebbe individuare i processi fondamentali, quelli che attraversano il secolo e giungono fino ad oggi. Vanno colti osservando il secolo “da lontano”, come se lo…

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La guerra insegnata. Note di didattica per la scuola e per i musei. (Parte prima)

Autore: Antonio Brusa


La guerra insegnata. Note di didattica per la scuola e per i musei. (Parte prima)

 

Indice


1. Craonne, la città martire
2. Gallipoli, la spiaggia sacra
3. Perché studiare la guerra?

 

1. Craonne. La città martire

 

 Craonne si trova nel Nord Est della Francia, sotto le Ardenne, dove si affrontarono soldati di molte guerre, europee e mondiali. Per una di quelle eccezioni che si imparano solo in loco, si pronuncia Cran (ma dubito tutti i francesi lo sappiano). La città è piccolissima, un insediamento sparso, con una vecchia scuola, adibita a mensa, e un palazzo comunale costruito con i fondi del governo svedese (omaggio alla città martire). La città importante più vicina è Laon. A un medievista brillano gli occhi a sentirne il nome. Qui si elaborò la…

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Trasparente come l’acqua. Gli oggetti che raccontano il mondo: la porcellana. Ipotesi di uso didattico di una bella mostra

di Antonio Brusa

Indice:

  1. Perchè studiare la porcellana?
  2. Il quadro storico-geografico. La via della seta e la via della porcellana
  3. La porcellana. Che cos’ è e a che cosa serve
  4. Un modello storico di grande complessità
  5. I rapporti con l’occidente. Quando il tarocco fa la storia
  6. Come si trasforma una mostra in un laboratorio didattico

  1. Perché studiare la porcellana?

A Lucera ci sono le prime testimonianze dell’arrivo della porcellana in occidente. Ce ne parla Francesco Abbate, nella sua Storia dell’arte nell’Italia meridionale (Donzelli, Roma 1998, p. 239). Sono pochi frammenti, frutto degli scavi nella fortezza Svevo-Angioina che domina la città: ma sono sufficienti per farci immaginare che Federico II, sempre alla ricerca di quanto di più favoloso si potesse allora immaginare, sia…

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