Didattica della storia

Guerrieri, mercanti, schiavi: antiche voci nel Mediterraneo

Autore: Francesco Ulini

 

Introduzione: il Mediterraneo

Da sempre sono stato affascinato dal significato di “Mar Mediterraneo” cioè mare che sta in mezzo alle terre. E’ un mare che bagna diversi paesi, e quindi diversi popoli e culture. Dal punto di vista geografico separa e unisce l’Europa dall’Africa e dal Medioriente. Lo ha fatto, però, in modo sempre diverso a seconda dei tempi. Ad esempio, nell’Alto Medioevo, basti pensare all’impero bizantino che, tra VI e VIII secolo, controllava alcune zone costiere del centro e del sud Italia e l’Ifriqiya (l’odierna Tunisia) ed estese il suo potere fino alle coste delle Spagna; oppure si pensi all’impero musulmano che tra VII e VIII secolo andava dalla penisola arabica fino a quella iberica. Il Mediterraneo era una vasta pianura di acqua…

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Gli arabi in Italia meridionale. Appunti da Marco di Branco

Autore: Antonio Brusa

 

Marco Di Branco lavora all’Istituto Italo-Germanico. Studia gli arabi in Italia meridionale. Sono andato a sentirlo a Foggia, l’8 maggio scorso. Ecco i miei appunti. Forse saranno utili ai colleghi, e non solo dell’Italia meridionale, desiderosi di informarsi. Dalla relazione di Marco, infatti, mi sono accorto che occorre rivedere qualche conoscenza manualistica.

 

Indice:

  1. Revisione storica
  2. La cronologia
  3. Fonti musulmane e documentazione
  4. Letteratura

 

a. Revisione storica

Gli emirati, innanzitutto. Spesso si parla di tre emirati: Bari, Taranto e Amantea, L’unico attestato è quello di Bari. Gli altri sono delle invenzioni successive (alle quali ho creduto anch’io, ahimé).

Il Garigliano. Ho trovato spesso che il forte musulmano era situato sulla…

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Una fonte storica di tutti i giorni: il tema. Proposta per un “Laboratorio del tempo presente”, con l’uso di un archivio scolastico

Autore: Antonio Brusa


Indice

  • Introduzione
  • Primo passo, la paleografia
  • Secondo passo: gli argomenti
  • Terzo passo: la valutazione
  • Quarto passo: la contestualizzazione

 

Introduzione

Da una ventina di anni a questa parte ci si è accorti dell’importanza degli archivi scolastici. Ne ho visti parecchi, e ci ho lavorato, soprattutto con gli allievi della scuola di specializzazione di Pavia. Molti colleghi, di archivistica ma anche di didattica della storia (Patrizia Angelucci, che ha insegnato questa disciplina a Perugia è fra le più accanite e prolifiche in questo campo) ne fanno oggetto dei loro lavori. Registri, circolari, quaderni, manuali (e così via) sono fonti straordinarie per capire non solo la storia passata della scuola, ma soprattutto per realizzare uno spaccato di storia…

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Tre laboratori di storia romana: le strade, i giochi, l’esercito

Autore: GIOVANNI GHISU*

 

  • Destinatari: alunni di classe prima o seconda di scuola secondaria superiore.
  • Momento didattico in cui inserire il laboratorio: al momento della trattazione dell’impero romano.
  • Tipologia di laboratorio: laboratorio aperto con materiali divulgativi – scritti e audiovisivi - forniti solo parzialmente.
  • Tipologia di strumenti utilizzati: pagine tratte da testi specifici, documentari di divulgazione storica, ricerche in internet.
  • Tempi: un’ora iniziale + 3 settimane di lavoro extrascolastico in gruppo + 2 ore di esposizioni finali, commenti e conclusioni +  un documentario visto e commentato in gruppo.

 

Introduzione

Il professore propone alla classe un laboratorio per approfondire alcune questioni di storia sociale dell’antica Roma, sulle quali spesso…

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La didattica della Shoah

Criteri, materiali e percorsi didattici secondo lo Yad Vashem


Autore: Maria Angela Binetti

 

Introduzione

La giornata della memoria e quella del ricordo sono passate e, come ogni anno, sono state accompagnate dalle solite polemiche. Per fortuna, sempre meno astiose. Trattare argomenti così scottanti, richiede più che mai all’insegnante una riflessione preliminare a freddo, che eviti facili, e spesso controproducenti, approcci emotivi e si fondi su una rigorosa analisi storiografica. La politica nazista di deportazione e sterminio fu un fenomeno complesso, che colpì non solo gli ebrei, ma anche altre categorie, come i malati mentali, i sinti e i rom, e i prigionieri di guerra sovietici (di cui circa 3.300.000 vennero lasciati morire di fame, stenti e malattie nei campi in cui erano…

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