Didattica della storia

Storia e social. Come usare bene gli integratori.

di Daniele Morgese

 

Durante una conferenza collaterale all’evento “La Storia in piazza” (27-30 marzo 2025), Giuseppe Nifosì, storico dell’arte e divulgatore di fama nazionale, a proposito dei social si espresse così: “se li prendiamo come integratori, non c’è nulla di male. Ma non possono sostituirsi, per definizione. Solo integrare”.

Ciò che stiamo vivendo è soltanto la prima ondata di una tempesta della quale non conosciamo minimamente le dimensioni e la cui velocità appare vertiginosa. Ogni giorno appaiono sviluppi solo poco prima incredibili, e ci vuol poco a perdere la barra, soprattutto se questi confluiscono su terreni viscosi come i social, che hanno reso labili i confini tra attendibile e parziale, reale e fake. Certamente potremmo chiudere gli occhi, nella speranza che lo…

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Studiare in classe il contemporaneo con gli oggetti? Un libro recensito dai ragazzi

Pietro Manca e la I B, Istituto Comprensivo “magistrato Giovanni Falcone”, Copertino (LE)

 

Possono gli oggetti aiutare a comprendere la storia? Possono contribuire all’insegnamento della storia? In che modo è possibile fare didattica con l’utilizzo degli oggetti? E lo studio degli oggetti non è tipico delle archeologie del mondo antico? Che c’entra con la storia contemporanea?
Queste le domande che ci vengono in testa, sfogliando il libro di Giuliano De Felice L’archeologia del contemporaneo in 10 oggetti, edito da Laterza nel 2024.

 

Sentiamo l’autore

Sembrerà strano, ma per un archeologo che si occupa di Età contemporanea, non c’è differenza così marcata fra il modo di vedere delle popolazioni in Età antica, medievale e, entro certi limiti, anche moderna; seppur con livelli…

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Apologia dell’Hackathon

Per una proposta didattica integrativa

di Daniele Morgese

 

Nel corso della propria vita scolastica uno studente medio si confronta con un numero irrisorio di compagni. Difficilmente più di un’ottantina. Con loro affronta per 13 anni lezioni, compiti, interrogazioni. Anche quando incontra docenti che propongono metodologie innovative (innovative per così dire: in Italia si spaccia ancora per nuovo il Debate), le sperimenterà sempre con lo stesso campione umano. Certo, ci sarebbero le uscite didattiche, le esperienze Erasmus, le competizioni nazionali, ma nessuna di queste ha il carattere didattico di un Hackathon. Ecco quindi la prima caratteristica di questo mediatore didattico: l’Hackathon è tra quelli maggiormente capaci di abbattere la rigidità del nostro sistema…

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Tre errori delle nuove Indicazioni di Storia

di Walter Panciera

 

Intervengo nel dibattito che si è acceso intorno alla bozza delle Indicazioni di storia, per offrire un contributo come docente universitario che da oltre vent’anni si è occupato dell’insegnamento della Storia nella scuola primaria e secondaria con docenze, incarichi e pubblicazioni. Faccio notare che nessuno dei sette membri della commissione specifica che ha contribuito a predisporre il documento può stranamente vantare un impegno e pubblicazioni specifiche in relazione a quella che tecnicamente si chiama Didattica della Storia.

Sarà forse per questo che i pur valenti colleghi hanno commesso tre madornali errori, che a mio avviso inficiano l’intero impianto delle nuove Indicazioni di Storia. Questi errori rendono involontariamente regressiva la…

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