Diario di bordo
di Romana Scandolari
Avete mai sentito parlare di Olibrio, di Glicerio, o di Serpentio? E di Galla Placidia o Elia Verina chi si ricorda? Beh, nemmeno io li conoscevo, almeno fino a quando ho assistito a un laboratorio di Antonio Brusa con un gruppo di insegnanti di scuole secondarie. Il titolo era Gli imperatori sfigati! Ovvero quelli che intrigarono e uccisero per conquistare il potere di un impero, quello romano d’Occidente, che però si sbriciolò fra le loro mani. Doppiamente sfortunati, perché ora non se li fila più nessuno e raramente compaiono sui manuali scolastici. Sottotitolo del laboratorio era: Drammatizzazione soft per raccontare una storia che si studia poco, ma che ci interessa da vicino.
Il laboratorio fu decisamente divertente e incredibilmente istruttivo! Lo potete trovare…
di Antonio Brusa
Coraggio: si raccontavano fesserie anche nel passato. Queste, raccolte da Shannon Selin, mostrano che anche allora venivano prodotte a tamburo battente. Nasce il figlio di Napoleone? pronta la bufala: era una bambina, è morta per il parto difficile, ed è stata subito sostituita da un neonato (che aspettava servizievole nella stanza accanto).
In Inghilterra attendono con ansia notizie della campagna contro Napoleone (siamo nel 1814). Perché aspettare fino al giugno dell’anno dopo, quando si combatté la battaglia definitiva? Ecco la bomba: un ufficiale francese è arrivato a Dover e ha comunicato che Napoleone è stato sconfitto e gli alleati sono entrati a Parigi. Waterloo può attendere.
Per non…
di Giuseppe Bagni, presidente nazionale del Cidi e Antonio Brusa, Istituto "Ferruccio Parri"
Da un primo, ma capillare riscontro, sembra che le pur importanti aperture contenute nella struttura del Piano di Formazione (la formazione come ricerca/azione, il coinvolgimento attivo dei docenti, il legame con il lavoro in classe e le esigenze della scuola, una governance partecipata, la qualità delle metodologie, la trasparenza delle operazioni amministrative) siano contraddette dalle realizzazioni pratiche:
- frettolosità delle iniziative,
- genericità dei percorsi formativi,
- scelte organizzative a volte poco comprensibili,
- sistemi burocratici di individuazione dei formatori,
- nessun coinvolgimento dell’associazionismo dei docenti, scarsissimo coinvolgimento delle Università e delle…
di Antonio Brusa
Ora non voglio fare la recensione del sito dal quale ho preso questa immagine, fatto da un maestro volenteroso, bravo (come sembra, amato dai suoi allievi). Capace di disegnare con una grande verve inventiva e con tante qualità, che questa nota non vuole mettere in dubbio. Vi invito a considerare questa, come una delle tante immagini/attività, che la rete vi consegna, quando cercate sotto le voci relative alla didattica ludica. Commentarla e capire perché non va bene mi sembra un dovere, per quanto semplice, di educazione all'uso della rete (e alla didattica). Pressante, inoltre, per contrastare la confusione scellerata fra "didattica ludica" e "giochisteria del cavolo", che da un po' di tempo imperversa anche nei sussidiari.
La didascalia propone di riconoscere l'ombra…