Diario di bordo
![La scandalo del selfie La scandalo del selfie](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/63fc74085c6b0c54c51008d162a76351.jpg)
"Il film recentemente presentato a Venezia, "Austerlitz" di Sergei Loznitsa – in cui il regista in una calda giornata estiva piazza la macchina da presa ad altezza d’uomo all’ingresso del campo di concentramento di Sachsenhausen (a Orianenburg, 35 km. a nord di Berlino) e la lascia lì, dritta e frontale, a riprendere i gruppi di turisti che passeggiano per il campo oppure li ritrae che stanno facendosi i selfie nei crematori e nelle camere a gas, mettendosi in posa per la foto sul palo delle esecuzioni, passeggiando allegramente fra i viali delimitati da dormitori, baracche e celle di detenzione e mangiando il pranzo al sacco seduti sul lastricato che separa la strada dalle fosse comuni – è la prova definitiva di una vera deriva di senso delle attività memoriali, di uno scollamento tra…
![I dolori del professore CLIL I dolori del professore CLIL](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/e23ade9457656ded6e4d18764c2020d2.jpg)
Autore: Paolo Ceccoli
Cronache da un corso di formazione lombardo.
Il corso di aggiornamento CLIL
Il corso metodologico CLIL che sto frequentando è rivolto a insegnanti della provincia di Como e Lecco e viene tenuto da docenti dell’Università Statale di Milano. Si tratta senza dubbio di un buon corso, uno dei migliori corsi cui abbia partecipato in trent’anni d’insegnamento.
i tratta poi di un corso molto efficace, almeno per quanto mi riguarda. Dopo anni di tentativi artigianali, le mie lezioni CLIL stanno migliorando, mi rendo conto delle necessità e degli obiettivi linguistici, della loro interconnessione coi contenuti e della modulazione del rapporto tra didattica della lingua e didattica dei contenuti.
Il corso è diviso in due parti: la prima riguarda le…
![La storia DENTRO il paesaggio La storia DENTRO il paesaggio](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/f547dcb20ed136bcb7e4465ad88f1edc.jpg)
Master in Didattica del Territorio
Venerdì 23 settembre
Autore: Antonio Brusa
C’è una storia, nascosta nel paesaggio, che noi vogliamo far emergere. E’ la storia del Territorio. E’ invisibile per sua natura, come tutte le storie. Quindi non consiste nell’ammirazione e nella descrizione delle emergenze artistiche e naturali. E nemmeno nella commemorazione dei fatti che vi accaddero, se ve ne furono di importanti. E’ la ricostruzione della lunga interazione fra due sistemi complessi: quello della natura e quello degli uomini. E’ la comprensione di come, attraverso questa interazione millenaria, il territorio si è costituito, nella forma nella quale ci si presenta oggi, e nell’ambiente che ora ci accoglie.
Il territorio è, dunque, uno spazio che si è coevoluto con gli umani. Noi ne vediamo…
!['Tra le linee': il Museo Ebraico di Berlino 'Tra le linee': il Museo Ebraico di Berlino](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/b68065f9cd9eab24b154fe91d51f00d7.jpg)
Autore: Fabio Fiore
Il Museo Ebraico di Berlino (d’ora in poi MEB) è un luogo che non cessa di commuovermi. Non è in senso stretto un “museo”, anche se sin dall’intestazione di fatto lo è. E’ qualcosa di più e di diverso: un luogo della commemorazione e del pensiero. Chi lo ha già visitato, forse mi capirà. A chi non ancora, provo qui a raccontarlo. Per farlo, oltre al sito ufficiale, mi avvalgo di due altri strumenti, l’Audio-Guida e la Guida Essenziale fornite dal museo: anche la loro notevole qualità divulgativa ha l’inconfondibile sapore di quella cultura ebraico-tedesca al centro della narrazione del MEB1 .
L’accesso.
L’accesso consiste in una ripida scala di quasi sette metri di lunghezza che passa sotto il muro portante dell’edificio barocco e conduce in un labirinto…
![Waterloo, la battaglia per la pace? Waterloo, la battaglia per la pace?](https://www.historialudens.it/cache/plg_readlesstext/7323e48dfe934fb2f6897e73f2796453.jpg)
Autore: Antonio Brusa
Londra, 4 aprile
Vabbene, si tratta del solito museo per accalappiare i turisti, direte. E lo è, ma fino a un certo punto. Ha un suo aplomb, che attira visitatori attenti, silenziosi, che commentano questo o quell'aspetto della battaglia. E un bookshop, con due o tre stigli pieni delle solite carinerie fabbricate in Cina, ma foderato interamente di libri su quella battaglia.
Quello che mi aveva attratto era proprio il manifesto. "Una battaglia per la pace". Insomma, vi morirono 40 mila uomini (mettiamoci anche 10 mila cavalli, che dispiacciono pure quelli), e tu mi classifichi questo evento come "fatto di pace"? Il perché non lo si tarda a scoprire, dal momento che è ripetuto varie volte qua e là. Si veniva da 25 anni di guerra (quindi il conto parte - grosso modo…