Diario di bordo

Pavia, 24 gennaio
Qui, a Pavia, hanno già avuto inizio le attività di didattica della storia. Ci sono i tutor, i supervisori. Ho sentito gli altri colleghi in modo da concordare le nostre lezioni. Siamo un gruppo affiatato già da nove anni di lavoro nella Silsis, la scuola di formazione che la Gelmini eliminò in nove minuti (ci sono voluti nove anni per farla e a me nove minuti per cancellarla, dichiarò).
Di fronte a me (classe 43a) ci sono sei ragazze. Ed è questa la prima differenza con la vecchia scuola. Una selezione talmente severa, che ha impedito di coprire tutti i posti a disposizione. Il corso è molto breve, 12 ore. Ed è questa la seconda differenza col passato: storia ne aveva molte di più. La rigidità dell'organizzazione, poi, impedisce di realizzare il progetto che aveva…

Bari 21 gennaio
Se ne comincia a parlare, fra storici, del "paradigma di Auschwitz". Nessun cedimento al revisionismo. Un ragionamento storico, meglio ancora: da didatti della storia. Questa discussione parte dall'osservazione che, negli ultimi due decenni, la Shoàh tende quasi a sostituirsi a quel complesso di fatti centrali del Novecento, che vanno dal fascismo, alla guerra, alla Resistenza. Gli ebrei, le leggi razziali, l'orrore dello sterminio sono gli argomenti chiave del nuovo paradigma.
Sono temi fondamentali e vanno trattati. La discussione non deve scalfire questa certezza. Se oggi vengono studiati a scuola, questo è un miglioramento indubbio, rispetto a trent'anni fa, quando non ne parlava quasi nessuno.
La critica muove da un dubbio: siamo sicuri che questo successo…

Modena 14 gennaio
Ma sono più di cento, mi fa Giulia, dall'altra parte del tavolo. Di fronte a noi, la sala dell'Istituto Storico è piena. La gente si assiepa in piedi lungo i corridoi e in fondo alla sala. Al tavolo, con me e Giulia, Paolo Mazzoli che è venuto dal ministero a commentare le Indicazioni per la scuola di base e Adriana Querzé, l'assessore alla cultura e alla scuola del comune di Modena. Non è un evento. AL contraio è una di quelle cose noiose e didattiche che non fanno notizia e non vanno sui giornali. Paolo presenta le rilevazioni dell'Invalsi (mormorio nella sala al solo pronunciare questo nome). Sono dati che dovrebbero inorgoglire il pubblico. Modena è fra le città virtuose, come si usa dire oggi. Con un particolare interessante e drammatico: il divario fra scuole…

Bari 11 gennaio
Chi costeggia Bari dalla circonvallazione conosce bene questa chiesetta. La vede in mezzo a una distesa semiabbandonata, su di uno sfondo di capannoni e palazzi in costruzione. E' la chiesa di Torre Tresca. Ci siamo andati con i ragazzi del corso di Didattica della Storia, guidati da Sergio e da Elena. Fino agli anni '50 quella chiesa spuntava da una bidonville, poco raccomandabile per gli abitanti della città. Questa, a sua volta, era l'evoluzione dei campi di concentramento e di raccolta profughi, costruiti durante e dopo la guerra. Sparsi per la campagna, si vedono i conci per la coltura della vite, resto dell'attività agraria in età moderna e, qua e là, si aprono grotte e buche nel terreno, dai quali partono complessi ipogei che testimoniano la frequentazione umana da…

Milena ha curato "StoriaE", una bella e utile rivista di didattica della storia di Bolzano. L'ultimo numero l'ho appena sfogliato. Fatto proprio per essere letto in preparazione della Giornata della Memoria. Milena vi ha raccolto le biografie di tanti, che furono implicati negli anni terribili del nazismo. Biografie di buoni e di cattivi. Pater Odo è uno dei buoni. Novizio francescano, fu arruolato nelle SS e utilizzato a Verona come interprete. Falsificava i passaporti per aiutare fuggiaschi che non conosceva nemmeno. Scoperto, venne prima condannato a morte, poi inviato al fronte in Russia. Tanto era lo stesso. Milena accompagna queste biografie con interviste, documenti, cronologie. E' stata una dirigente scolastica e ha lavorato a lungo con i docenti. Sa, quindi,…