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Circa un mese fa, su Historia Ludens, abbiamo recensito il nuovo volume di Joan Santacana Mestre, Fare storia con gli oggetti. Metodi e percorsi didattici per bambini e adolescenti e martedì 5 aprile 2022, alle ore 15.40, lo presenteremo per il seminario permanente di Touching History e per il corso di Didattica della Storia del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica (DIRIUM) dell'Università di Bari.
Sarà possibile seguire l'incontro, in presenza, presso l'Auditorium del complesso di Santa Teresa dei Maschi nella Città Vecchia, a Bari, o tramite Microsoft Teams utilizzando il codice 2hjqhs1.

Seminario per una buona didattica della narrazione storica
In modalità ONLINE
In collaborazione con Historia Ludens
A cura di Antonio Brusa, con Amedeo Feniello e Marina Gazzini
Torna di moda l’opposizione fra racconto storico e laboratorio storico. Eppure è passato mezzo secolo da quando si accesero i fuochi della battaglia fra i sostenitori della lezione e i patiti del laboratorio. A distanza di tanto tempo sappiamo come far convivere questi due strumenti essenziali dell’insegnamento. Vedremo racconti storici veri, falsi, fatti dai ragazzi, o di grande divulgazione. Capiremo in che modo costruire racconti storici e come trasformarli in laboratori per l’apprendimento.
2 marzo
I ragazzi raccontano la storia; come rendere avvincente un racconto storico. Con Amedeo Feniello e…

di Antonio Brusa
Quest'immagine rappresenta una targa posteriore dell'Africa orientale coloniale italiana, quando l'Abissinia era una colonia d'Italia, tra il 1936-37 e il 1941. Le lettere "AA" stanno per il governatorato di Addis Abeba. FonteOggi si celebra la Giornata della Non-memoria della strage di Addis Abeba, del 19 febbraio 1937. Quel giorno, gli etiopi avevano fatto esplodere una bomba, ferendo gravemente il generale Graziani. “Immediatamente scattò la rappresaglia dell'esercito italiano: i militari aprirono il fuoco colpendo indiscriminatamente i presenti, di cui centinaia rimasero a terra uccisi, mentre si scatenò la furia dei civili italiani che diedero fuoco alle case uccidendo in maniera indiscriminata. Pur in mancanza di quantificazioni ufficiali, il numero delle…

di Antonio Brusa
Fig. 1. L’educazione civica senza volto. Immagine scelta dall’Apidge per criticare la proposta di LeggeÈ partita la macchina annuale dell’esame, con la sua coda di polemiche alle quali si aggiunge, quest’anno, un buon numero di manifestazioni studentesche. Non ci sono tracce, in queste proteste, di attenzione per la questione dell’educazione civica. Eppure non dovrebbero mancare.
Nel portale dedicato , il link “esperienze” dà una pagina bianca. Ma al Ministero non dovrebbero mancare notizie su quanto sta succedendo nelle scuole. Dovrebbe già aver avuto sentore della varietà di soluzioni che queste stanno inventando per rispettare il dettato legislativo (introduzione di una nuova materia senza oneri né personale aggiuntivi). Ad un’analisi più accurata potremo individuare…

di Antonio Brusa
Inizia lunedì 13 dicembre, all’IC6 di Modena, una sperimentazione di Educazione Civica diversa, credo, dalle moltissime che le scuole italiane stanno provando, trasformando a volte in un’occasione di crescita uno degli aspetti più deludenti della legge 92/2019, secondo il quale la nuova disciplina va insegnata senza oneri né personale aggiuntivi. Nella maggior parte delle situazioni che conosco, ogni materia ha riservato all’Educazione civica qualche ora, in modo da raggiungere le 33 previste. Molte di meno sono le scuole che hanno progettato formule diverse, come per esempio le “settimane di studio”, durante le quali tutte le discipline si concentrano su questo o quel tema.
Il progetto modenese si articola in “Giornate civiche”. Tre ogni anno, ciascuna su un tema…