Didattica della storia

di Daniele Boschi
La battaglia per eliminare o ricontestualizzare monumenti e simboli del passato coloniale e schiavista dell’Occidente1, largamente presenti negli spazi pubblici delle principali città europee e americane, può produrre a volte risultati paradossali: lo dimostra il caso della esposizione nella cattedrale di Saint Paul a Londra di una installazione in memoria del re del Benin Ovonramwen, opera dell’artista nigeriano Victor Ehikhamenor.
Fig.1: Ovonramwen Nogbaisi, re del Benin dal 1888 al 1897 FontePer comprendere appieno il significato di questo episodio, seguiamo la ricostruzione che ne hanno fatto lo storico Robert Tombs in un articolo pubblicato sullo “Spectator” (08/03/2022) e la giornalista Connie Evans sullo “Evening Standard” (17/02/2022). Occorre anzitutto tenere…

di Luigi Cajani
La storia controfattuale è stata a lungo irrisa dagli storici: Edward P. Thompson la definiva sbrigativamente “merda antistorica” (affiancandola in questa categoria anche ad altri approcci storiografici come l’econometria e la cliometria)1, mentre Edward Carr ne cercava anche le motivazioni, individuando in essa il gioco salottiero con cui i perdenti della storia, nel suo esempio gli antibolscevichi, si baloccano immaginando come le cose sarebbero potute andare diversamente2. Pertanto, la storia controfattuale è rimasta a lungo confinata nell’ambito della fantascienza, di cui costituisce un importante filone.
Storia controfattuale e fantascienza
Vi ricorrono questioni che colpiscono particolarmente l’immaginazione quando si pensa alla storia, come le…

di Antonio Brusa
I primi tre libri della serie “Insegnare storia” possono essere considerati il manifesto della collana “Insegnare storia”. L’innovazione scolastica spesso è considerata una sorta di metanoia, di rivolgimento dell’esistente. Non senza ragioni: la quantità di ostacoli che si frappongono fra la realtà e un modello accettabile di insegnamento è tale che vien voglia di rovesciare tutto e ripartire da capo. Dalla burocrazia, alle classi numerose, al monte ore risicato, agli allievi che hanno difficoltà di lettura e una scarsa propensione allo studio della storia, è ben nota la lunga schiera di impedimenti che vengono tirati in ballo quando la discussione verte sul mestiere dell’insegnante. Raimundo Cuesta, un apprezzato studioso spagnolo di didattica della storia, ha scritto…

di Laboratorio Lapsus*
Fig.1: Dida: Mappa dei conflitti e delle situazioni critiche globali, dal punto di vista USA Fonte
Lezione n.1: Cos'è la guerra oggi?
I concetti di guerra e di pace si compenetrano e sfumano l’uno nell’altro. Basti pensare all’ ambiguo concetto di “missione di pace” o "peacekeeping", applicato a missioni come quella in Somalia o in Kosovo. Con le classi si possono osservare alcune immagini del conflitto siriano, per evidenziare come i limiti del campo di battaglia nell’epoca contemporanea sconfinano decisamente nello spazio civile, quando, attraverso operazioni di bombardamento sistematico, questo viene invaso dalla dimensione militare.
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di Antonio Brusa
Sono passati dieci anni dall’uscita delle Indicazioni nazionali per la scuola di base. Lo ricordano su FB Regi Palermo e Giorgio Cavadi. Scrivono con ragione che sono dei buoni programmi. Come loro, tutti speriamo che si conservino, anche in futuro, i loro aspetti positivi. È prevedibile, infatti, che il nuovo governo si dia da fare per cambiarli. Secondo la legge Moratti, i programmi vanno considerati sperimentali e andrebbero soggetti a revisione ogni tre anni.
Come giustamente ricordano Regi e Giorgio, le Indicazioni nazionali del 2012 non sono altro che la continuazione di quelle del 2007. Lo posso confermare, perché ho fatto parte delle due Commissioni. Servirà ricordare gli aspetti fondamentali di quei testi. Nel caso dovessero cambiare, si saprà che cosa si…