Didattica della storia

La storia nella bozza della riforma Valditara

di Luigi Cajani

Solo l'Occidente conosce la storia?

“Solo l’Occidente conosce la Storia”. Questo l’icastico e perentorio incipit del programma di storia della bozza della riforma Valditara1. Icastico e sorprendente, tale da non passare inosservato fra gli storici, anche al di là dell’interesse per la didattica. Si ha un primo moto di sorpresa vedendo la parola storia con la S maiuscola, che fa nascere spontanea l’associazione con la visione hegeliana. Poi, riflettendo un momento sulla asserita eccezione occidentale, vengono in mente, a metterla in dubbio, nomi di importanti storici vissuti in tempi lontani e appartenenti ad altri universi culturali: Ibn Khaldūn e Ṭabarī a quello islamico, Sima Qian e Ban Gu a quello cinese. Allora, prima di proseguire la riflessione sulla…

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A scuola di complessità ibridando i saperi del nuovo umanesimo.*

di Mauro Ceruti

Non c’è alcun dubbio che la scuola viva una crisi profonda. “La scuola prepara i ragazzi a vivere in un mondo che non esiste”, ebbe a dire a suo tempo Albert Camus, e questo vale a maggior ragione oggi, sebbene in forme molto diverse. Sono proprio le nuove generazioni “iperconnesse” a percepire e segnalare, con le loro inquietudini e i loro disagi, la “sconnessione” del sistema scolastico con la realtà dei problemi sociali e vitali del nostro tempo. Un malessere che fagocita gli studenti e, per osmosi, anche gli insegnanti, ostacolati sempre più nei loro compiti di ascolto educativo da una pletora insensata di adempimenti burocratici.

La diffusione straordinaria di nuovi veicoli di comunicazione e di informazione, sempre più versatili e veloci, tende ad…

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 L’archeologia spaziale. Una nuova disciplina per comprendere criticamente un aspetto fondamentale della competizione internazionale.

di Luca Forassiepi

 

“Mio padre ha visto il primo uomo andare sulla Luna,
e ora che è già il futuro, più nessuno se ne cura.”

 

Cantava così, nel suo brano “Il Mondo nuovo”, il noto artista italiano Neffa qualche anno fa. Una frase che un piccolo (per ora) gruppo di studiosi sta cercando di smentire: gli archeologi dell’esplorazione spaziale.

Ma in che senso si può applicare il metodo archeologico a un sito di allunaggio così come lo si fa per un antico foro romano, o per un insediamento medievale?

 

Fig.1: Impronta lasciata dagli scarponi dell’equipaggio dell’Apollo 11 sulla superficie lunare, 20 Luglio 1969. Fonte: NASA. Che cos’è l’archeologia dell’esplorazione spaziale

Andiamo con ordine. L’archeologia dell’esplorazione spaziale (Space Archaeology in inglese), è nata…

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I castelli pugliesi sono medievali o medievalisti?  Dove il meraviglioso e il reale si confondono.*

di Antonio Brusa

I castelli sono dei mitomotori così naturali, che già in un passato lontano furono sottratti alla storia e trasferiti nel mondo delle fiabe, dove venivano adibiti di solito alla custodia di principesse in lacrime, alla cui sicurezza badavano draghi per lo più sputafuoco. Chiedete a un bambino di disegnare un castello. Molto probabilmente non riprodurrà le fattezze rotondeggianti di quello di Taranto, o gli spigoli dei bastioni di Bari o Barletta, ma nei suoi disegni svetteranno guglie e agili torrette, come nel castello fintomedievale di Neuschwanstein, che piacque così tanto a Walt Disney che ne fece il modello per i suoi cartoni animati e i suoi parchi a tema.

Fig.1: 1 Il castello di Neuschwanstein, costruito da Ludovico II di Baviera alla fine del 1800 FonteDalle fiabe…

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Gli Anglo-Sassoni, l’Inghilterra medievale e il suprematismo bianco

di Daniele Boschi

 

Da diversi anni i medievisti americani e inglesi discutono vivacemente attorno all’uso di un etnonimo, Anglo-Sassoni, mediante il quale viene tradizionalmente indicato l’insieme delle popolazioni germaniche che invasero e dominarono l’Inghilterra a partire dal V secolo d.C.. Alcuni storici hanno deciso di mettere da parte questa espressione, anche per evitare qualsiasi possibile collegamento con le connotazioni razziali o razziste che il termine ha assunto nella propaganda di vari gruppi suprematisti bianchi. Ma altri studiosi contestano questa scelta, anche perché ritengono che sia sbagliato accettare che la ricerca e il dibattito in ambito accademico siano influenzati dal linguaggio usato da gruppi o movimenti politici, a prescindere dal loro orientamento. In…

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