
di Antonio Brusa
Non parlo mai di casi personali, su fb, a meno che non sia di qualche prelibatezza o di qualche uascezza, come si dice a Bari. Ma questo, per quanto capitato a me, mette a fuoco un problema che è di tutti i colleghi.
Ecco il fatto. Per anni, insieme con validissime colleghe, ho messo su un appuntamento formativo su intercultura e apprendimento disciplinare. Il principio che ci muoveva è che le due cose non possono essere separate. Ascolti una lezione sull'intercultura, poi una di storia, te ne vai a casa e fai lo zabaglione. No, l'intercultura deve essere DENTRO la storia (come nelle altre discipline), per poter funzionare in classe. Il che implica un'operazione difficile (e a volte) dolorosa, perché ti obbliga a rivedere gli assetti disciplinari…

di Giuseppe Losapio
Dopo l’ennesimo taglio di ore a discapito dell’insegnamento della Storia, avvenuto per il biennio dei professionali con la riforma del 2017, il quesito che mi ha maggiormente perseguitato in questi ultimi anni, quando mi veniva assegnata una classe del biennio, è stato: “Come insegnare venti milioni di anni di storia con un’ora settimanale?”
Una risposta a questo quesito – o almeno una proposta – l’ho presentata sfruttando l’invito di Duccio Balestracci a un incontro online il 16 aprile 2024 presso l’Accademia Senese degli Intronati, dal titolo “Severamente riservato ai minori. La Storia a misura di bambino”. È stata l’occasione per presentare la sperimentazione che in quell’anno scolastico stavo portando avanti nella mia prima superiore di secondo grado. Infatti,…

di Joan Santacana
*Joan Santacana è archeologo e ha insegnato didattica della storia all’Università di Barcellona. HL lo ringrazia per averci concesso di pubblicare questo suo articolo anche per il pubblico italiano.
So già di aver scritto diverse volte sull'uso degli smartphone in classe. So anche che un'ampia maggioranza della popolazione spagnola, forse il 90%, è a favore del loro divieto. Tra questi rientrano la maggior parte degli insegnanti, delle associazioni di genitori, degli psicologi e dei cosiddetti esperti... Vorrei insistere sull'argomento, anche se so che non convincerò nessuno. Questa volta, però, non farò riferimento alle mie ricerche, bensì a un articolo pubblicato dalla più importante e autorevole rivista scientifica dedicata alla ricerca sui sistemi informativi…

di Marco Cecalupo
*per gentile concessione di Clio ‘92. Questo articolo è parte del numero monografico sul fascismo de “Il Bollettino di Clio”, nuova serie n. 23, giugno 2025, scaricabile online.
1. Un laboratorio con le fonti iconografiche
Questo laboratorio, ideato dall'Associazione Historia Ludens1, si avvale della metodologia didattica del laboratorio con i documenti sviluppata da Antonio Brusa2, ma nella forma descritta in questo articolo si configura come un compito di realtà.
Nella sua struttura iniziale è stato condotto da docenti dell'associazione decine di volte in scuole secondarie di primo e secondo grado italiane. Negli ultimi anni, con questa diversa configurazione, è stato condotto con classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado “Leonardo da…

di Antonio Brusa
Clio92 e il Cidi hanno prodotto dei multimedia sulle NI. Clio92 ha prodotto un podcast, curato da Chiara Patuano, nel quale Ivo Mattozzi spiega le contraddizioni presenti nel testo delle NI, Giorgio Cavadi ne illustra le caratteristiche didattiche e Anna Aiolfi, della Rete di Geostoria, parla della storia nella scuola dell’infanzia, un tema che è stato poco affrontato nell’intenso dibattito che ha accompagnato la stesura e la pubblicazione di queste NI.
Il Cidi, e in particolare la sezione di Perugia ha prodotto 8 clip rapide, “Parole di scuola. 300 secondi per l’istruzione pubblica contemporanea”, che si focalizzano su aspetti precisi: Gloria Calì, sui rapporti fra scuola e territorio, Simonetta Fasoli sugli aspetti pedagogici delle NI (il rapporto con le famiglie e le…

di Antonio Brusa
Perché è importante studiare la storia? Emilio Gentile ce lo spiega nell’intervista che apre il 23° “Bollettino di Clio”, dedicato al fascismo. Segniamoci le sue parole, perché non valgono non solo per quel periodo, ma per ogni fatto sconcertante, del passato come del presente:
“La conoscenza critica del passato è lo sviluppo di una personalità razionale e realistica, che non si ritrae mai dal capire come e perché sono accaduti certi fenomeni, anche i più orrendi e ripugnanti alla nostra coscienza soggettiva, così come uno studioso del cancro non si ritrae dall’indagare le sue manifestazioni più distruttive”.
Il Bollettino, curato da Giuseppe di Tonto e Saura Rabuiti, raccoglie 12 saggi, 4 esperienze didattiche e 6 letture su questo argomento. Se scorrete…

di Daniele Morgese
Durante una conferenza collaterale all’evento “La Storia in piazza” (27-30 marzo 2025), Giuseppe Nifosì, storico dell’arte e divulgatore di fama nazionale, a proposito dei social si espresse così: “se li prendiamo come integratori, non c’è nulla di male. Ma non possono sostituirsi, per definizione. Solo integrare”.
Ciò che stiamo vivendo è soltanto la prima ondata di una tempesta della quale non conosciamo minimamente le dimensioni e la cui velocità appare vertiginosa. Ogni giorno appaiono sviluppi solo poco prima incredibili, e ci vuol poco a perdere la barra, soprattutto se questi confluiscono su terreni viscosi come i social, che hanno reso labili i confini tra attendibile e parziale, reale e fake. Certamente potremmo chiudere gli occhi, nella speranza che lo…

di Antonio Brusa
17 novembre 1951: un fotoreporter in Polesine. Immagine dalla mostra "70 anni dopo. La Grande Alluvione". ©Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo. FonteRoberta Biasillo e Pietro Pinna ci regalano un’introduzione alla storia dei fiumi che va ben al di là di chi si interessa al tema del bacino del Po, al quale è dedicato l’ultimo numero di e-review, la rivista degli istituti storici della Resistenza emiliani, fondata dall’indimenticabile Alberto De Bernardi.
“Che cos’è un fiume”? aprono con questa domanda i due studiosi. “E’ una macchina organica”, rispondono, utilizzando l’indagine che Richard White ha dedicato al fiume Columbia, il quarto per grandezza degli Stati Uniti, che nasce dalle Montagne Rocciose e sfocia nel Pacifico. Da secoli fu…

di Antonio Brusa
Giovani in attesa dell’intervista per Hunger Games (Gary Ross, 2012), FontePassatempo, 18 luglio
Cinque ragazzi su decine di migliaia di esaminandi hanno rifiutato l'orale. Centinaia di commenti, di intellettuali e gente comune hanno inondato il web e, fra questi, quelli del Ministro.
Tecnicamente, questo episodio ci autorizza a dire con certezza tre cose. La prima è che il campione è così ridotto che non ci permette di affrontare l'argomento "giovani d'oggi". La seconda è che invece ne abbiamo abbastanza per farci un'idea sulle conoscenze diffuse intorno all'esame di stato (e in genere sull'istruzione pubblica), sul grado di conoscenza della storia dell'esame di stato, della tormentata vicenda legislativa ha portato alla sua struttura odierna e del suo…

di Antonio Brusa
Andrea Marchese, Egemonia FontePassatempo 12 luglio 2025
Galli della Loggia rimprovera alla destra di non saper costruire un'egemonia. Questa, scrive nell'editoriale del "Corriere" dell'11 luglio, non si fa sostituendo gli amichetti degli altri con i propri, ma con le idee e le persone giuste al posto giusto. Non potremmo non essere d'accordo. Come esempio, cita le Indicazioni Nazionali che possono ambire a realizzare l'egemonia della destra proprio perché si servono di ragionamenti profondi e persone capaci. Ecco il motivo, continua lo storico, per il quale sono state accolte da un'opposizione "a prescindere".
"A prescindere - spiega Galli della Loggia - cioè da ogni considerazione su quello che è diventato oggi, con le vecchie Indicazioni, il reale…

di Antonio Prampolini
Indice
1. La Settimana Incom e la nuova immagine dell’America
3. Il Treno dell’amicizia e il documentario Thanks America!
3.1. Il Treno dell'amicizia arriva in italia
3.2. L’Italia povera ringrazia la ricca America
4.1. Il Piano Marshall e la propaganda in Italia
5. La Settimana Incom nell’archivio storico online dell’Istituto Luce
Fig.1: titolo di testa del cinegiornale diretto da Sandro Pallavicini Fonte1. La Settimana Incom e la nuova immagine dell’America
In una Italia sottoposta al controllo degli angloamericani, dove la gente soffriva le conseguenze della guerra e, nel contempo,…

di Antonio Brusa
Valditara si era lasciato andare in elogi nei confronti del CSPI per il suo parere così garbato, assicurando che avrebbe accolto tutte le osservazioni importanti. E Loredana Perla, di rincalzo, lo aveva lodato per non aver prodotto un giudizio “dicotomico” (sic), cioè sì o no, ma un testo articolato nel quale, certo, vi erano state delle osservazioni, ma su “aspetti tecnici di portata limitata, o l’opportunità di precisazioni terminologiche, o ancora l’esplicitazione di alcune formule per evitare ambiguità interpretative”. Ora, abbiamo il testo definitivo e possiamo controllare, per quanto riguarda la storia.
Ecco il testo del Cspi
Per quanto riguarda la disciplina “Storia”, sembra che sia stato totalmente eliminato l’ambito della lettura e…

Pietro Manca e la I B, Istituto Comprensivo “magistrato Giovanni Falcone”, Copertino (LE)
Possono gli oggetti aiutare a comprendere la storia? Possono contribuire all’insegnamento della storia? In che modo è possibile fare didattica con l’utilizzo degli oggetti? E lo studio degli oggetti non è tipico delle archeologie del mondo antico? Che c’entra con la storia contemporanea?
Queste le domande che ci vengono in testa, sfogliando il libro di Giuliano De Felice L’archeologia del contemporaneo in 10 oggetti, edito da Laterza nel 2024.
Sentiamo l’autore
Sembrerà strano, ma per un archeologo che si occupa di Età contemporanea, non c’è differenza così marcata fra il modo di vedere delle popolazioni in Età antica, medievale e, entro certi limiti, anche moderna; seppur con livelli…

Siracusa, 5-6 settembre
La III Conferenza nazionale della Sididast si svolgerà nell’affascinante scenario di Siracusa, proprio nell’Isola di Ortigia. Tema obbligato della prima mattinata saranno le Nuove Indicazioni. Poi le due sessioni successive verranno dedicate a un tema di attualità, la Guerra: come studiarla (seconda sessione) e come insegnarla (terza sessione del sabato mattina). Come è nella nostra tradizione, infatti, alle lezioni seguirà una nutrita batteria di gruppi di lavoro.
Quest’anno i colleghi che parleranno sono tanti. Oltre ai membri della Sididast, interverranno Monica Galfré, Gianluca Cuniberti, Giorgio Cavadi, Vincenzo Schirripa, Valentina Chinnici, Immacolata Eramo, Giampiero Brunelli, Rosario Mangiameli e Giovanni Gozzini. A questi aggiungeremo i molti…

Mentre attendiamo ancora la versione definitiva delle Nuove Indicazioni, vi invito a leggere le riflessioni di Giuseppe Sergi, pubblicate su “L’Indice dei libri del mese” di giugno. E, nel frattempo, sarebbe bene cominciare a interrogarci sulla qualità di manuali che dovranno essere pronti a gennaio, per la promozione.
di Giuseppe Sergi
Come si è già dato conto su queste pagine il mese scorso (cfr. “L’indice” 2025, n. 4), la commissione ministeriale coordinata da Loredana Perla (pedagogista) e in particolare la sezione impegnata sulla storia, presieduta da Ernesto Galli della Loggia (giornalista e storico), hanno prodotto una bozza di Nuove Indicazioni per l’insegnamento nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. È un documento di oltre 150…

Per una proposta didattica integrativa
di Daniele Morgese
Nel corso della propria vita scolastica uno studente medio si confronta con un numero irrisorio di compagni. Difficilmente più di un’ottantina. Con loro affronta per 13 anni lezioni, compiti, interrogazioni. Anche quando incontra docenti che propongono metodologie innovative (innovative per così dire: in Italia si spaccia ancora per nuovo il Debate), le sperimenterà sempre con lo stesso campione umano. Certo, ci sarebbero le uscite didattiche, le esperienze Erasmus, le competizioni nazionali, ma nessuna di queste ha il carattere didattico di un Hackathon. Ecco quindi la prima caratteristica di questo mediatore didattico: l’Hackathon è tra quelli maggiormente capaci di abbattere la rigidità del nostro sistema…

di Walter Panciera
Intervengo nel dibattito che si è acceso intorno alla bozza delle Indicazioni di storia, per offrire un contributo come docente universitario che da oltre vent’anni si è occupato dell’insegnamento della Storia nella scuola primaria e secondaria con docenze, incarichi e pubblicazioni. Faccio notare che nessuno dei sette membri della commissione specifica che ha contribuito a predisporre il documento può stranamente vantare un impegno e pubblicazioni specifiche in relazione a quella che tecnicamente si chiama Didattica della Storia.
Sarà forse per questo che i pur valenti colleghi hanno commesso tre madornali errori, che a mio avviso inficiano l’intero impianto delle nuove Indicazioni di Storia. Questi errori rendono involontariamente regressiva la…

di Antonio Prampolini
Fig.1: DVD filmati Istituto Luce sulla Guerra civile spagnolaIndice
2. La partecipazione dell'Italia fascista
3. Una guerra raccontata per immmagini
4. I cinegiornali Luce nell'archivio storico online dell'istituto
Sapete che cosa è stata la Guerra di Spagna? Che cosa è stata veramente? Se non lo sapete non capirete mai niente del fascismo, del comunismo, della religione, dell’uomo, niente di niente capirete mai: perché tutti gli errori e le speranze del mondo si sono concentrati in quella guerra; come una lente concentra i raggi del sole e dà il fuoco.
da Gli zii di Sicilia di Leonardo Sciacia, 1958.
La Guerra civile spagnola era iniziata tra il 17 e il 19 luglio 1936 con…